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Vecchio 08-05-2009, 13.53.25   #1
griselda
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Molto tempo fa sono incorsa in un piccolo inconveniente di convivenza, dove davo per scontato che tutto fosse lecito per familiarità, ma dal quale ho imparato una cosa: se voglio sapere una cosa la devo chiedere al diretto interessato, inoltre non devo parlare mai dei fatti personali di un'altra persona, ma più specificatamente se ho una curiosità è meglio che la chieda alla persona interessata e non a terzi.
Questi sono i comportamenti etici che ho appreso dopo essermi scontrata anche duramente contro la mia ignoranza e superficialità.
Che ne pensate esistono è giusto metterli in opera oppure no?
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Vecchio 08-05-2009, 19.59.36   #2
RedWitch
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Molto tempo fa sono incorsa in un piccolo inconveniente di convivenza, dove davo per scontato che tutto fosse lecito per familiarità, ma dal quale ho imparato una cosa: se voglio sapere una cosa la devo chiedere al diretto interessato, inoltre non devo parlare mai dei fatti personali di un'altra persona, ma più specificatamente se ho una curiosità è meglio che la chieda alla persona interessata e non a terzi.
Questi sono i comportamenti etici che ho appreso dopo essermi scontrata anche duramente contro la mia ignoranza e superficialità.
Che ne pensate esistono è giusto metterli in opera oppure no?
Mi sono scontrata anche io con questo problema Gris, il non avere nessun tipo di filtro se mi sentivo "al sicuro" in un gruppo, e come te, ho imparato che non si puo' parlare per un altro, in sua vece, men che meno spiattellare affari privati, anche se possono sembrare banalità.
Non ho mai riflettuto se sia o meno una questione di etica, ma di rispetto sì ... se una persona mi affida un suo pensiero o una confidenza o altro, il minimo che possa fare è tenermela. Poi ci sono casi e casi, e credo che in questo serva solo il buon senso. Che significa che se ho incontrato una persona e una terza mi chiede "come sta", senza dire o non dire affari suoi posso rispondere (altrimenti poi diventa omertà )
Secondo me è una questione di rispetto verso l'altro e della cosa che mi viene chiesta, senza filtri posso decidere solo per me a chi e cosa dire per cui non penso che ci sia una regola valida sempre ma che si possa valutare...

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Vecchio 08-05-2009, 20.55.00   #3
griselda
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Mi sono scontrata anche io con questo problema Gris, il non avere nessun tipo di filtro se mi sentivo "al sicuro" in un gruppo, e come te, ho imparato che non si puo' parlare per un altro, in sua vece, men che meno spiattellare affari privati, anche se possono sembrare banalità.
Non ho mai riflettuto se sia o meno una questione di etica, ma di rispetto sì ... se una persona mi affida un suo pensiero o una confidenza o altro, il minimo che possa fare è tenermela. Poi ci sono casi e casi, e credo che in questo serva solo il buon senso. Che significa che se ho incontrato una persona e una terza mi chiede "come sta", senza dire o non dire affari suoi posso rispondere (altrimenti poi diventa omertà )
Secondo me è una questione di rispetto verso l'altro e della cosa che mi viene chiesta, senza filtri posso decidere solo per me a chi e cosa dire per cui non penso che ci sia una regola valida sempre ma che si possa valutare...

Siccome mi capita di usare aggettivi a sproposito dico solo che concordo con quanto hai scritto! E che forse sta meglio rispetto piuttosto che etica.
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Vecchio 08-05-2009, 21.13.00   #4
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senza filtri posso decidere solo per me a chi e cosa dire
Questo lo trovo giustissimo, ognuno dovrebbe guardare se stesso e provare ad usare il proprio buon senso, non mi sembra corretto decidere per gli altri che cosa possono o non possono dire ad un terzo, per quanto senta fastidio dovrei valutare se è davvero perchè voglio proteggere una persona oppure se è perchè superbamente pretendo che si capisca che non è corretto chiedere in quel modo, solo perchè quello è il mio personale concetto di etica. Semmai posso farglielo osservare, punto.
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Vecchio 08-05-2009, 21.24.18   #5
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Siccome mi capita di usare aggettivi a sproposito dico solo che concordo con quanto hai scritto! E che forse sta meglio rispetto piuttosto che etica.
Capita anche a me Grii non credere di aver "sbagliato" tu
Io non conosco bene il significato di etica se devo essere sincera, è solo per quello che l'ho messo con parole "mie". Poi mi sono andata a cercare il significato di etica (ricordo che c'è anche un thread qui in forum, lo leggerò appena posso con calma), e ho trovato due cose:

Questa definizione:
Citazione:
Etica: complesso delle norme morali e di comportamento proprie di un individuo, di un gruppo o di un’epoca...
E seguendo questa, mi viene ancora da parlare di rispetto piuttosto che di etica, ma poi ho trovato questa:

Citazione:
L'etica può anche essere definita come la ricerca di uno o più criteri che consentano all'individuo di gestire adeguatamente la propria libertà nel rispetto degli altri.
La trovo bellissima e saper gestire la propria libertà nel rispetto degli altri, secondo me in questo caso significa scegliere di dire/non dire.. e se si puo' scegliere si è già un po' liberi..

Per non uscire completamente dal tema , aggiungo rispetto al discorso che facevi all'inizio, è che conta di sicuro anche l'intenzione con cui si dice/non dice una cosa di un altro, spesso per disattenzione o perchè si giudica impropriamente una cosa puo' scappare di bocca, pero' bisogna tenere sempre presente che una cosa che per me puo' essere banale, per l'altro puo' non esserlo e quindi bisognerebbe fare sempre attenzione...

Ultima modifica di RedWitch : 08-05-2009 alle ore 21.25.33. Motivo: non ho ancora letto Sha
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Vecchio 08-05-2009, 21.36.56   #6
dafne
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Penso che per rispondere a una domanda come questa sia necessario mettere in campo una serie di variabili che sono, alla fine, le infinite variabili che intercorrono tra gli esseri umani. (i cani si annusano e sono a posto )

Dipende dalla confidenza che c'è tra le persone, se sono più di due anche dai vari rapporti che legano le varie persone le une alle altre, e anche, e soprattutto, dal tipo di domande che si fanno.

Penso esista non solo il rispetto ma anche una sorta di "codice" che naturalmente tende a formarsi tra persone che vivono in confidenza fra loro (specie dopo molo tempo) e che viene invece stabilito quando la confidenza è minima.

Ultima modifica di dafne : 08-05-2009 alle ore 21.38.27. Motivo: non ho letto Red
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Vecchio 08-05-2009, 22.14.14   #7
griselda
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Questo lo trovo giustissimo, ognuno dovrebbe guardare se stesso e provare ad usare il proprio buon senso, non mi sembra corretto decidere per gli altri che cosa possono o non possono dire ad un terzo, per quanto senta fastidio dovrei valutare se è davvero perchè voglio proteggere una persona oppure se è perchè superbamente pretendo che si capisca che non è corretto chiedere in quel modo, solo perchè quello è il mio personale concetto di etica. Semmai posso farglielo osservare, punto.
Ecco concordo pienamente con quanto hai scritto.
L'intento è quello che conta come ha detto anche Red, se l'intenzione è quella di avvisare onde evitare problemi è diverso che dirlo perchè da rispettare, come regola fissa.
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Vecchio 08-05-2009, 23.19.20   #8
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A proposito di etica, proprio ieri mi è capitato uno strafalcione e poi ci sono stata male tutto il tempo e non mi è ancora passato....
Una persona a me cara si è sfogata con me di una cosa personale che le è accaduta, io quando sono tornata a casa l'ho riferita in famiglia, con l'aggravante di aver modificato un po' i fatti per metterla in una luce un po' più favorevole per lei, ma l'effetto è stato di una discussione su fatti che non erano quelli realmente accaduti, poi pensandoci su ho capito che prima di tutto dovevo tenermelo per me, in secondo luogo se proprio volevo un'opinionione almeno non avrei dovuto alterare la verità dei fatti...
Questo mi ha fatto molto male e ho pensato di averla tradita due volte, non so come sia potuto accadere, è stata leggerezza da parte mia e mancanza di rispetto verso di lei, sapendo che le persone di famiglia con cui ho parlato non la frequentano....
Ho anche pensato che se si frequentassero avrei taciuto e non so darmi pace per questo mio scivolone.
Concordo pienamente che nei rapporti interpersonali non bisogna mai parlare degli assenti, bisogna tenere per sè le confidenze perchè questo è tradire la fiducia di chi si apre con noi...
A mia discolpa vorrei dire però che il peso che mi ha dato quella confidenza era troppo pesante per me da sola e che non mi aspettavo da lei fatti del tipo che mi ha confidato, quindi volevo condividere addolcendo la pillola....
Un bel pasticcio, non c'è che dire....

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Vecchio 09-05-2009, 13.49.54   #9
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Caspita ma vi siete rese conto che in questa discussione siamo tutte comari?
Scherzo ben inteso non è mia intenzione sottovalutare la discussione ma il fatto che le partecipanti sono tutte femminucce mi porta a pensare che è per lo più un atteggiamento femminile...e dai permettetemi di sdrammatizzare un pochetto...
E dico la mia...come ha scritto Red l' Etica comprende delle regole morali..che a loro volta includono delle regole di rispetto educazione e libertà di espressione...sempre restando nei termini civili...
Ora se chiedo a una persona una cosa qualsiasi essa è libera di rispondere o meno...se la stessa domanda alla stessa persona la faccio nel contesto di un gruppo (o più persone [dalle mie parti si dice che una donna è poco e due sono troppe]) sarà mia sensibilità non chiedere cose personali che potrebbero creare imbarazzo...se poi le miecuriosità sono dirette a persona assente...dipende dalla curiosità o no? un conto è chiedere di che colore ha i capelli tizio...un altro è chiedere se tizio tradisce o ha il vizio del gioco o cose di un certo peso...va beh tutto sommato un po di buon senso non guasta mai...

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Dio mi conceda
la serenità di accettare
le cose che non posso cambiare
il coraggio di cambiare
quelle che posso cambiare
e la saggezza
di distinguere tra le une e le altre
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Vecchio 09-05-2009, 16.11.19   #10
dafne
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Caspita ma vi siete rese conto che in questa discussione siamo tutte comari?
Scherzo ben inteso non è mia intenzione sottovalutare la discussione ma il fatto che le partecipanti sono tutte femminucce mi porta a pensare che è per lo più un atteggiamento femminile...e dai permettetemi di sdrammatizzare un pochetto...
come in "superbia"

Sdrammatizziamo sisi ma diciamoci ( mi dico ) che i maschi in questo lato son fantastici, o sono diretti direttissimi senza mille giriingiro o se ne freg...ehm...non si pongono per niente il problema .

Nike smetti di ghignare...


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Vecchio 09-05-2009, 18.54.48   #11
Grey Owl
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in effetti mi ero già messo comodo con un sacchetto di popcorn e bibita...hahaha

Il maschio (medio) è più basico nei rapporti interpersonali. In generale rispetto la femmina egli pensa meno, è più spontaneo, più distratto e meno cerebrale. Però se messo alle strette riesce a concentrarsi su quello che gli dice la sua compagna per almeno (e non oltre) 10 min.
(scherzo ehh...)

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