Ermopoli
L'antica città della conoscenza
  
    
Torna indietro   Ermopoli > Forum > Giardino Filosofico > Filosofia

 
 
Strumenti discussione Cerca in questa discussione
Vecchio 18-10-2009, 12.37.35   #1
Uno
Amministratore
 
L'avatar di Uno
 
Data registrazione: 28-05-2004
Messaggi: 9,693
Predefinito La realtà

Citazione:
Quando ignori una realtà, per quanto sgradevole, lo fai a tuo rischio e pericolo. Al contrario quando l'assimili è probabile cha nascano delle intuizioni dal profondo dell'anima.
Questa frase non l'ho letta in un libro e non è mia, anche se la condivido in parte.
L'altro giorno stavo vedendo uno dei vecchi Numb3rs (telefilm carini se visti al di la del giallo in se, in cui ho segnato alcuni spunti per prossimi 3d) ed ha attirato la mia attenzione.

Punto primo, come si può ignorare la realtà?
Si può ignorare?
Al massimo la possiamo coprire con qualcosa che ci distragga da ciò che c'è realmente sotto, cioè la realtà. Quindi tecnicamente si, potremmo ignorarla nella consapevolezza, ma nella percezione, che sia pure delle conseguenze, qualcosa ci segnala con forza questa realtà sotterranea che vogliamo (o dobbiamo) ignorare
Uno non è connesso  
Vecchio 18-10-2009, 16.13.50   #2
filoumenanike
Organizza eventi
 
L'avatar di filoumenanike
 
Data registrazione: 05-12-2008
Messaggi: 1,712
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Punto primo, come si può ignorare la realtà?
Si può ignorare?
Al massimo la possiamo coprire con qualcosa che ci distragga da ciò che c'è realmente sotto, cioè la realtà. Quindi tecnicamente si, potremmo ignorarla nella consapevolezza, ma nella percezione, che sia pure delle conseguenze, qualcosa ci segnala con forza questa realtà sotterranea che vogliamo (o dobbiamo) ignorare
Spesso ignoriamo le realtà che ci stanno lontano, ignoro ad esempio come possa essere la vita in Cina, sì ho sentito parlare di miseria, di condizioni invivibili e incivili ma fondamentalmente la ignoro.
Del resto se fossimo coinvolti da tante realtà assurde e perfino difficili da immaginare, la nostra vita sarebbe un tormento, un continuo soffrire per i mali del mondo.
L'istinto di difesa ci porta ad ignorare o per meglio dire a sedimentare in qualche angolino del subconscio tutto ciò che ci disturba
Comunque possiamo anche ignorare come si possa vivere da nababbi, da straricchi, sì leggiamo o vediamo di persona, in alcune occasioni, mondi di una realtà che sembra quasi finta, di fatto ignoriamo come sia la realtà di chi vive in ville lussuosissime, con milioni di euro a disposizione.
Anche in questo caso l'istinto della sopravvivenza ci porta a non farcene una malattia, ognuno vive la propria realtà pensando quasi che possa essere l'unica, la sola che ci è dato conoscere.

Ultima modifica di filoumenanike : 18-10-2009 alle ore 16.17.09.
filoumenanike non è connesso  
Vecchio 18-10-2009, 19.44.02   #3
Kael
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di Kael
 
Data registrazione: 06-08-2005
Messaggi: 3,153
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Punto primo, come si può ignorare la realtà?
Si può ignorare?
Al massimo la possiamo coprire con qualcosa che ci distragga da ciò che c'è realmente sotto, cioè la realtà. Quindi tecnicamente si, potremmo ignorarla nella consapevolezza, ma nella percezione, che sia pure delle conseguenze, qualcosa ci segnala con forza questa realtà sotterranea che vogliamo (o dobbiamo) ignorare
Si, la realtà si fa sempre sentire, anche quando è coperta, nascosta, come nel caso della pelle che riveste il corpo umano. Sotto questo "velo" la Natura opera continue meraviglie, trasforma cibo e aria in sangue, produce energia, si moltiplica e rigenera etc... ma noi che viviamo al di fuori della pelle non ci facciamo nemmeno caso e ci limitiamo a percepirne le conseguenze (fame, sete, etc..)

Anche nel caso del letame, se sapessimo vedere oltre quel velo fetido e riprovevole, sotto quell'abito scuro e maleodorante, potremmo scorgere miracoli perchè è da la che nasce la vita...

La realtà, anche se velata e ri-velata da innumerevoli teli, manifesta la sua essenza col movimento, trasmettendolo da un telo all'altro, che però smorza e attenua la sua forza, come un pugno fa indubbiamente meno male se dato indossando tre guantoni uno sopra l'altro. Alla fine però, ogni movimento di un telo è sempre generato da quello sotto, e così via, fino all'origine.
Non possiamo ignorare la realtà, ma a volte è così "ovattata" che non ne percepiamo che un flebile sussulto...
Kael non è connesso  
Vecchio 18-10-2009, 20.02.10   #4
filoumenanike
Organizza eventi
 
L'avatar di filoumenanike
 
Data registrazione: 05-12-2008
Messaggi: 1,712
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Kael Visualizza messaggio
Si, la realtà si fa sempre sentire, anche quando è coperta, nascosta, come nel caso della pelle che riveste il corpo umano. Sotto questo "velo" la Natura opera continue meraviglie, trasforma cibo e aria in sangue, produce energia, si moltiplica e rigenera etc... ma noi che viviamo al di fuori della pelle non ci facciamo nemmeno caso e ci limitiamo a percepirne le conseguenze (fame, sete, etc..)

Anche nel caso del letame, se sapessimo vedere oltre quel velo fetido e riprovevole, sotto quell'abito scuro e maleodorante, potremmo scorgere miracoli perchè è da la che nasce la vita...

La realtà, anche se velata e ri-velata da innumerevoli teli, manifesta la sua essenza col movimento, trasmettendolo da un telo all'altro, che però smorza e attenua la sua forza, come un pugno fa indubbiamente meno male se dato indossando tre guantoni uno sopra l'altro. Alla fine però, ogni movimento di un telo è sempre generato da quello sotto, e così via, fino all'origine.
Non possiamo ignorare la realtà, ma a volte è così "ovattata" che non ne percepiamo che un flebile sussulto...
Mi piace la tua interpretazione, Kael, mi ha commosso e non riesco a capirne il motivo, forse perchè sono troppo legata al quotidiano...
filoumenanike non è connesso  
Vecchio 18-10-2009, 21.42.05   #5
m@pi
Ristruttura la casa
 
L'avatar di m@pi
 
Data registrazione: 10-09-2009
Messaggi: 253
Predefinito

Quando ignori una realtà, per quanto sgradevole, lo fai a tuo rischio e pericolo. Al contrario quando l'assimili è probabile cha nascano delle intuizioni dal profondo dell'anima.

Citazione:
Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Questa frase non l'ho letta in un libro e non è mia, anche se la condivido in parte.
L'altro giorno stavo vedendo uno dei vecchi Numb3rs (telefilm carini se visti al di la del giallo in se, in cui ho segnato alcuni spunti per prossimi 3d) ed ha attirato la mia attenzione.

Punto primo, come si può ignorare la realtà?
Si può ignorare?
Al massimo la possiamo coprire con qualcosa che ci distragga da ciò che c'è realmente sotto, cioè la realtà. Quindi tecnicamente si, potremmo ignorarla nella consapevolezza, ma nella percezione, che sia pure delle conseguenze, qualcosa ci segnala con forza questa realtà sotterranea che vogliamo (o dobbiamo) ignorare
facilissimo ignorarla, basta crearsi la propria realtà, quella che giustifica, mistifica, basta non cercare, non farsi domande o accontentarsi di risposte preconfezionate, sono vissuta lontana dalla reatà per anni, forse perchè presa da mille impegni, o forse non ero pronta per affrontarla, ma la vita ci riconduce continuamente a percepirla attraverso gli eventi che ci accadono, o attraverso delle intuizioni che non ci spieghiamo, ancora oggi credo di non vedere la realtà della vita ma almeno ne sono consapevole e cerco di tenermi sveglia per quelle occasioni che la vita mi dà di coglierla.
Sento che attraverso questa ricerca continua della vera realtà la vita mi sembra migliore e dove prima vedevo buio ora vedo spesso una lucetta che prima o poi crescerà
m@pi non è connesso  
Vecchio 19-10-2009, 00.10.59   #6
Ray
E' praticamente nato/a qui
 
L'avatar di Ray
 
Data registrazione: 10-08-2005
Messaggi: 7,218
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Punto primo, come si può ignorare la realtà?
Si può ignorare?
Al massimo la possiamo coprire con qualcosa che ci distragga da ciò che c'è realmente sotto, cioè la realtà. Quindi tecnicamente si, potremmo ignorarla nella consapevolezza, ma nella percezione, che sia pure delle conseguenze, qualcosa ci segnala con forza questa realtà sotterranea che vogliamo (o dobbiamo) ignorare
Ignorare, oltre a fare finta che non ci sia (come si ignora una persona) vuol dire anche non sapere. Se non posso ignorare una realtà significa che non posso non saperla. E in effetti, una volta saputa una cosa, questo sapere ci cambia, magari di poco se è una cosa di poco conto, ma in ogni caso il nostro essere si modifica per "far spazio" a quella cosa che prima non c'era. Quindi non posso più ignorarla, smettere di saperla, posso solo coprirla appunto, aggiungere ancora qualcosa, modificando ulteriormente me, in modo da assorbirne gli effetti.

Però il discorso si riconduce a un altro, che mi pare abbiamo accennato da qualche parte in passato, sulla percezione e sulla consapevolezza. Sappiamo tutto ciò che percepiamo? Se ignorare è nascondere una percezione alla consapevolezza, è un tentativo destinato a fallire per struttura interna del processo (mi modifico ogni volta che copro) oppure posso riuscire?
Ray non è connesso  
Vecchio 19-10-2009, 19.01.04   #7
Luce
Richiesta Cancellazione
 
Data registrazione: 27-08-2008
Messaggi: 45
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Punto primo, come si può ignorare la realtà?
Si può ignorare?
Al massimo la possiamo coprire con qualcosa che ci distragga da ciò che c'è realmente sotto, cioè la realtà. Quindi tecnicamente si, potremmo ignorarla nella consapevolezza, ma nella percezione, che sia pure delle conseguenze, qualcosa ci segnala con forza questa realtà sotterranea che vogliamo (o dobbiamo) ignorare



Penso che un modo per illudersi di ignorare la realtà può essere resisterle,anche se questo implica una minima presa di coscienza..
La percezione di ciò che è, qualcosa dice è vero,ma la parte di noi che non vuole cambiamenti,che rifiuta..fa muro,si irrigidisce nell'attesa che altro copra e si impegna,con gran spreco di energia tra l'altro,per non scoprire quel che l'evento,ci vuole dire di noi.

Ci si illude che basta imbalsamare una situazione,una sensazione per renderla inoffensiva ed invece lei produce i suoi effetti oggi come allora, mettendo inevitabilmente radici e creando il labirinto nel quale ci muoviamo da relegati,prigionieri inconsapevoli dei soliti comportamenti ed emozioni che si ripetono.

La paura legata a situazioni già vissute frena tanto,blocca,inganna..in più il preconcetto,le associazioni di idee ci allontanano dalla verità,creano il ponte tra la vecchia e nuova esperienza che torna si,ma per essere vissuta con la giusta attenzione,per insegnare insomma,l'universo ci da sempre la possibilità di evolvere e proseguire il cammino verso l'unità..facile a dirsi,eggià..


Luce non è connesso  
Vecchio 20-10-2009, 16.09.52   #8
griselda
E' praticamente nato/a qui
 
L'avatar di griselda
 
Data registrazione: 07-01-2006
Messaggi: 8,029
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Questa frase non l'ho letta in un libro e non è mia, anche se la condivido in parte.
L'altro giorno stavo vedendo uno dei vecchi Numb3rs (telefilm carini se visti al di la del giallo in se, in cui ho segnato alcuni spunti per prossimi 3d) ed ha attirato la mia attenzione.

Punto primo, come si può ignorare la realtà?
Si può ignorare?
Al massimo la possiamo coprire con qualcosa che ci distragga da ciò che c'è realmente sotto, cioè la realtà. Quindi tecnicamente si, potremmo ignorarla nella consapevolezza, ma nella percezione, che sia pure delle conseguenze, qualcosa ci segnala con forza questa realtà sotterranea che vogliamo (o dobbiamo) ignorare
Uff qui siamo in filosofia e non so come si scrive.
Però sembra fatto per me questo 3d, tanto che non ho neppure letto gli altri, lo farò dopo con calma.

La realtà si può ingorare solo se lo si vuole, perchè una parte di noi la percepisce sempre, poi a volte ci è comodo non ascoltarla o abbiamo paura di farlo. (o succede perchè non saremmo in grado di sopravvivere)
Mi piacerebbe capire cosa volevi dire con ignorarla nella consapevolezza ecco, perchè non ho capito.
Però credo si possa pur vedendo la realtà decidere di fare come se non l'avessimo vista, però come scelta consapevole.
__________________
------------------------

ORDINE RITMO ARMONIA
griselda non è connesso  
Vecchio 20-10-2009, 17.11.23   #9
Ray
E' praticamente nato/a qui
 
L'avatar di Ray
 
Data registrazione: 10-08-2005
Messaggi: 7,218
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da griselda Visualizza messaggio
Però credo si possa pur vedendo la realtà decidere di fare come se non l'avessimo vista, però come scelta consapevole.
Beh, posso fare come se appunto, ma non posso ignorarla. Posso aver visto che il semaforo è rosso e decidere consapevolmente di fare come se fosse verde, ma so che è rosso.
Ray non è connesso  
Vecchio 20-10-2009, 17.50.30   #10
dafne
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di dafne
 
Data registrazione: 24-09-2007
Messaggi: 3,630
Predefinito

Ma se mi costruisco una mia realtà? Voglio dire, se decido che i semafori rossi significano vai e quelli verdi fermati..non ignoro la realtà ma la discorco..ignorando la verità e credendo alla mia visione.

Poi saprò in fondo che cosa significa semaforo e a che cosa associo il rosso (altrimenti non credo potrei stravolgerla) ma quante volte guardiamo alla realtà senza vederla minimamente?( siamo in filosofia mi lancio io eh.. )
dafne non è connesso  
Vecchio 20-10-2009, 18.04.28   #11
nikelise
Organizza eventi
 
L'avatar di nikelise
 
Data registrazione: 29-09-2007
Messaggi: 2,329
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da griselda Visualizza messaggio
Uff qui siamo in filosofia e non so come si scrive.
Però sembra fatto per me questo 3d, tanto che non ho neppure letto gli altri, lo farò dopo con calma.

La realtà si può ingorare solo se lo si vuole, perchè una parte di noi la percepisce sempre, poi a volte ci è comodo non ascoltarla o abbiamo paura di farlo. (o succede perchè non saremmo in grado di sopravvivere)
Mi piacerebbe capire cosa volevi dire con ignorarla nella consapevolezza ecco, perchè non ho capito.
Però credo si possa pur vedendo la realtà decidere di fare come se non l'avessimo vista, però come scelta consapevole.
Puo' essere interessante fare qui la differenza tra reprimere una realta' che significa renderla inefficace ma tenerla comunque nella nostra coscienza ed invece rimuoverla che significa affossarla nel nostro subconscio .
I danni del rimuovere sono ben peggiori del reprimere perche' i primi lavorano senza che ce ne accorgiamo e non sono controllabili mentre i secondi prima o poi trovano sfogo .
Ad esempio il peccato o l'ombra sono repressi dalla morale giudaico cristiana nel senso che vanno eliminati e non integrati
mentre la rimozione .....non mi viene un esempio al di fuori di un'azione del singolo che per difesa nega alla sua coscienza l'esistenza di un trauma troppo importante.
nikelise non è connesso  
Vecchio 20-10-2009, 18.12.45   #12
Ray
E' praticamente nato/a qui
 
L'avatar di Ray
 
Data registrazione: 10-08-2005
Messaggi: 7,218
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da nikelise Visualizza messaggio
.....non mi viene un esempio al di fuori di un'azione del singolo che per difesa nega alla sua coscienza l'esistenza di un trauma troppo importante.
Eh, non ti viene perchè è appunto rimosso . Sempre restando nella morale giudaico cristiana si potrebbe dire che è stata rimossa l'ombra femminile, vedi la storia di Lilith, prima moglie di Adamo nella tradizione ebraica. Infatti nessuno se la ricorda .
Ray non è connesso  
Vecchio 20-10-2009, 18.15.01   #13
Uno
Amministratore
 
L'avatar di Uno
 
Data registrazione: 28-05-2004
Messaggi: 9,693
Predefinito

Io pensavo di parlarne più filosoficamente che psicologicamente, comunque va beh.... darò una sterzata io quando ho tempo
Uno non è connesso  
Vecchio 20-10-2009, 18.50.28   #14
nikelise
Organizza eventi
 
L'avatar di nikelise
 
Data registrazione: 29-09-2007
Messaggi: 2,329
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Io pensavo di parlarne più filosoficamente che psicologicamente, comunque va beh.... darò una sterzata io quando ho tempo
Proviamo cosi' : distinguiamo tra noumeno l'essenza l'idea e la sua manifestazione cioe' la realta' .
La manifestazione e' sempre percepibile o percepita ,possiamo accontentarci di questa ma il riflesso dell'ideale che richiama possiamo evitare che ci attragga?
Forse no tutti in un modo o nell'altro dando nomi diversi a quello che si sente o intuisce , tutti sono attratti da quello che la realta' richiama .
nikelise non è connesso  
Vecchio 20-10-2009, 23.43.12   #15
Kael
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di Kael
 
Data registrazione: 06-08-2005
Messaggi: 3,153
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da griselda Visualizza messaggio
Uff qui siamo in filosofia e non so come si scrive.
F-i-l-o-s-o-f-i-a
(scusa ma non ho resistito )

Comunque è vero, possiamo ignorarla ma non possiamo ignorarla...
La stessa Maia è generata dalla realtà, quindi percepire Maia significa comunque percepire le conseguenze di questa realtà. Perfino un sasso penso che nel suo piccolo percepisca la realtà, non fosse altro che per la sua condizione d'essere, vicina all'immobilità (i suoi atomi all'interno si muovono..)

Ma possiamo anche ignorarla, possiamo far finta che dietro non ci sia nulla, possiamo identificarci con le maschere e credere che queste abbiano vita propria. Possiamo fermarci alle apparenze, a quell'ultimo e più esterno strato di realtà che scaturisce sì dalla realtà ma ne è talmente lontano da rappresentare anche il suo opposto.. Un po' come Alpha e Omega, i due poli dello stesso asse/cerchio...
Kael non è connesso  
Vecchio 20-10-2009, 23.58.22   #16
griselda
E' praticamente nato/a qui
 
L'avatar di griselda
 
Data registrazione: 07-01-2006
Messaggi: 8,029
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Kael Visualizza messaggio
F-i-l-o-s-o-f-i-a
(scusa ma non ho resistito )
Ma te, quando l'ho riletta mi sono messa a ridere pure io.
__________________
------------------------

ORDINE RITMO ARMONIA
griselda non è connesso  
Vecchio 07-11-2009, 13.12.18   #17
Sole
Conosce ogni vicolo
 
Data registrazione: 31-08-2005
Messaggi: 5,653
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da dafne Visualizza messaggio
Ma se mi costruisco una mia realtà? Voglio dire, se decido che i semafori rossi significano vai e quelli verdi fermati..non ignoro la realtà ma la discorco..ignorando la verità e credendo alla mia visione.

Poi saprò in fondo che cosa significa semaforo e a che cosa associo il rosso (altrimenti non credo potrei stravolgerla) ma quante volte guardiamo alla realtà senza vederla minimamente?( siamo in filosofia mi lancio io eh.. )
Torniamo a filosofeggiare.
Tu stessa nel post dici e poi confermi, almeno così mi par di capire, che la realtà per poterla distorcere la devi vedere. E di fatti, non puoi inventare e modificare nulla che già non esista. Così io ho davanti una situazione che non mi soddisfa, non mi gratifica e la coloro, la abbellisco la modifico e distorco, ma la base di partenza che sia occultata, sotterranea o che so io, l'ho dovuta prendere, considerare seppur per un istante non memorizzato.. per poi strutturare sopra l'impalcatura che mi permette di dire che il semaforo rosso mi fa passare, per rimanere nel tuo esempio. Il segnale che la realtà è diversa ma la sto nascondendo a me stesso è che sto rischiando lo schianto ogni volta che passo con il rosso, per restare nel topic di Uno.
Per spiegarmi in breve sto dicendo che non si può alterare qualcosa che anche se inconsciamente vediamo e riconosciamo.
__________________
Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
Sole non è connesso  
Vecchio 07-11-2009, 23.50.50   #18
stella
Organizza eventi
 
L'avatar di stella
 
Data registrazione: 09-04-2006
Messaggi: 2,233
Predefinito

Citazione:
Quando ignori una realtà, per quanto sgradevole, lo fai a tuo rischio e pericolo. Al contrario quando l'assimili è probabile cha nascano delle intuizioni dal profondo dell'anima.
Se so che una realtà è sgradevole vuol dire che la conosco ma preferisco ignorarla perchè magari assimilandola mi dovrei mettere in discussione quindi è più comodo ignorarla e continuare a vivere come se non esistesse.
Inoltre lo faccio a mio rischio e pericolo, perchè so che in fondo in fondo le cose non sono come le voglio vedere e vivere io, e prima o poi posso sempre scontrarmi con questa realtà che mi rifiuto di vedere.
Se invece l'assimilo prima di tutto non mi fa più paura, inoltre può aprirmi la mente a nuovi orizzonti che prima, rifiutandomi di prenderla in considerazione, mi erano preclusi.

Secondo me questo accade nei vari estremismi in cui si vede solo la propria realtà e non quella che vedono tutti gli altri, in quanto risulta sgradevole ammettere che forse ci si trova in torto perchè tutto ciò che è diverso - quindi sgradevole - si preferisce ignorare e andare avanti con il paraocchi.
Quando invece si apre la mente a nuove visuali più allargate possono venire nuove intuizioni e rivedere il proprio modo di pensare e di comportarsi.
stella non è connesso  
 


Strumenti discussione Cerca in questa discussione
Cerca in questa discussione:

Ricerca avanzata

Regole di scrittura
Tu non puoi inserire nuovi messaggi
Tu non puoi rispondere ai messaggi
Tu non puoi inviare files
Tu non puoi modificare i tuoi messaggi

Il codice vB è Attivato
Le faccine sono Attivato
Il codice [IMG] è Attivato
Il codice HTML è Disattivato
Vai al forum

Discussioni simili
Discussione Autore discussione Forum Risposte Ultimo messaggio
Realtà? Ray Esoterismo 8 27-12-2007 02.17.15
Sull'illuminazione... LightEntity Esoterismo 19 07-08-2007 12.04.49
Illusione e realtà Faltea Filosofia 38 21-05-2007 10.18.33
Realtà soggettiva MaxFuryu Psicologia moderna e antica 4 23-03-2006 18.55.49


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 18.52.54.




Powered by vBulletin Copyright ©2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Questo sito non è, nè può ritenersi assimilabile ad una testata giornalistica, viene aggiornato senza alcuna periodicità, esclusivamente sulla base della disponibilità del materiale. Pertanto, non è un prodotto editoriale sottoposto alla disciplina della l. n. 62 del 2001. Il materiale pubblicato è sotto la responsabilità dei rispettivi autori, tutti i diritti sono di Ermopoli.it che incoraggia la diffusione dei contenuti, purchè siano rispettati i seguenti principi: sia citata la fonte, non sia alterato il contenuto e non siano usati a scopo di lucro. P.iva 02268700271