Il Sale
Il Sale, a differenza di Zolfo e Mercurio è un composto. Vale a dire che è formato da più elementi insieme. E' un composto ionico, elettricamente neutro e generalmente sotto forma cristallina.
Un composto ionico è formato generalmente, guarda caso, da un metallo e da un non metallo, dove il metallo cede di solito alcuni elettroni al non metallo, caricandosi positivamente.
Dunque abbiamo un Sale che generalmente è formato da un metallo (come lo è il Mercurio) e da un non metallo (come lo è lo Zolfo).
Ora non voglio screditare la simbologia che vuole il Sale riferito al corpo, il Mercurio all'anima e lo Zolfo allo spirito, come molti di voi avranno già sentito. Un simbolo non sarebbe degno di questo nome se avesse una sola chiave di lettura. Quindi ne propongo un'altra. Il Sale è propriamente quel "mediatore" che mette d'accordo in se stesso le due nature opposte di Zolfo e Mercurio. Il Sale è particolarmente "amico" sia dell'acqua che del fuoco. Chi ha provato ad esempio a mettersi del sale su una scottatura sa bene quanto il sale assorba, attiri a se il fuoco, estirpandolo dalla pelle, così come lo fa anche con l'acqua, anticamente il sale infatti era usato per conservare i cibi, ne assorbiva l'acqua e li essicava... Nel Sale dunque (neutro) Zolfo e Mercurio trovano unione, il matrimonio perfetto che dà origine a una cosa sola...
Ma andiamo avanti ancora un po'. Gesù disse "sono il Sale del mondo", e come il sale da cucina rappresenta quella sostanza, quel "fuoco" che dà sapore alle cose, che le "colora", le vitalizza, tirandole fuori dall'insipidezza. Un cibo senza sale è un cibo senza sapore/sapere. E' il sale che dà il sapere. Non per niente un espressione tipica è quella di "mettere il sale in zucca"...
Il Sale dei Filosofi è un fuoco, dove non ci sono fiamme ovviamente, si tratta più che altro di un fuoco "salino" che attira, unisce e cuoce in se stesso le due nature contrarie di Zolfo e Mercurio. E' quel Vaso segreto, quell'uovo filosofico, nel quale l'alchimista cuoce e conduce alla massima perfezione il suo Rebis, la sua Pietra.
Per concludere questo breve articoletto, aggiungo ancora qualcosa a riguardo del piombo, altro elemento largamente menzionato dagli alchimisti i quali si porponevano di trasformare il piombo in oro.
Il piombo, metallo tenero e pesante, è nocivo alla vita. La cosa più interessante da notare è che per gli alchimisti rappresentava la più bassa forma di vita minerale, la più grezza e volgare. Oggigiorno, guarda caso, si presume che il piombo sia il decadimento totale dell'uranio, vale a dire che, quando questo metallo altamente radioattivo perde completamente la sua radioattività, si trasforma in piombo. Il piombo è dunque la manifestazione più bassa dell'uranio, la più morta.
La datazione radiometrica dei fossili si basa infatti su questa lenta ma inesorabile trasformazione dell'uranio in piombo, a seconda di quanto l'uranio è decaduto si può stabilirne l'età. Trasformazione comunque che avviene in tempi lunghissimi, siamo nell'ordine di circa 4 miliardi e mezzo di anni.
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