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Vecchio 11-03-2010, 10.18.19   #1
webetina
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Predefinito spiagge di cemento

Inevitabile contaminazione, ho sognato:
Diamo appuntamentro, io e mia sorella, ad un nostro amico comune, estetista, che deve incontare nostra zia, sorella di nostro padre. Mi dico che lei sarà contrariata perchè lo vuol vedere da sola allo scopo di lamentarsi di noi.Cè Rosy in effetti con me, una cugina che a tratti sostituisce mia sorella nella scena. Siamo in una zoana balneare fatta di banchi di cemento a mo di litorale con lidi ( settori, moduli di quel cemento).Dobbiamo attraversare il mare per andare nell'altra sponda che è fatta pure di banchi di cemento come nei porti. Buttarci in acqua fa paura, specie a me, mia sorella mi ricorda che basta buttarsi di petto sui materassi che sono tanti, in sequenza, ma da un materasso all'altro è un salto nel buio raggiungerlo, bisogna avere la fiducia di farcela mentre si salta, e andrà tutto bene. I materassi sono rossi, matrimoniali, del tipo a canne unite, o tubi o camere d'aria,come i materassini del mare, ma non gonfiabili, in ovatta. Io non vorrei buttarmi, ma mi perderei di stare con loro due. Ci buttiamo, come delle rane, come degli incursori,e ce la faccio, poi mia sorella incita a lanciarsi nell'altro materasso piu a vanti, e così via fino a raggiungere in parte nuotando l'altra sponda. Lì incontriamo sia la zia sorella del padre, sia l'amico , sia nostra cugina milanese, figlia di un fratello del padre, che pure lei vuol lamentarsi di noi perchè abbiamo trascurato la zia, ma a tratti questa cugina è anche la figlia di nostro fratello.
Qui ,in questa sorta di villaggio, che è però fatto di stanze sotterranne sempre in cemento, si gioca un gioco di società, inventato dai cinesi. Trovare qualcosa. La caccia al tesoro si trasforma in caccia all'assassino, una sorta di medico sperimentatore che si macchia di delitto. Ora ognuno di noi è nel sotterraneo e segue uno dei ricercatori coreani che segue la traccia nei tunnel come nei video giochi dove i percorsi sono labirinti, e bisogna entrare e uscire da stanze e corridoi, e il pericolo potebbe esser celato in ogni angolo, potrebbe esserci un cadavere, ma anche diventarlo noi stessi. Comincia la paura, io lo seguo, e mi ritrovo come al solito sola in questa fase da incubo, temo che egli stesso possa rivelarsi l'assassino, ma sto a seguirlo perchè una via devo pur seguirla. Poi scopre qualcosa appoggiato ad un muro, mi sorprende che sono dei cerchi e delle bandiere, tipiche delle olimpiadi. E' un uomo di Seul allora, e forse lavora per una giusta causa, ma la tensione ha già raggiunto il limite e mi sveglio. Come al solito, il sogno inizia con elementi che adoro, la natura, il sole, il mare, la vacanza , la compagnia,evolve in una trasformazione di complessità e finisce invece che rapidamente le vie diventano strettoie, non vengo in alcun modo a capo del mio scopo, cioè ritornare a casa o trovare un luogo o qualcosa, è già buio e mi ritrovo sola, lontana , e forse nessuno mi ritroverà.


Il conscio ha pescato nel vissuto delle ultime ore: la bambina lasciata morire di fame dai due coreani, salti nel buio citati da Nike nel tread su cui si sta discutendo.
La conoscenza che non mi è dato di raggiungere, la sorpresa, la ricerca che non indovina ne l'obiettivo ne il percorso. La paura di morire. Spostarsi da una sponda all'altra come impulso ad allontanarmi dalla realtà. Ma tutto ciò
pur dicendomi qualcosa che ritengo vero, non tocca profondamente nulla che mi permetta di alleggerire il livello di stress che vi è contenuto. Non trovo quella chiave giusta che mi permette di avere la cosiddeta interpretazione guaritrice, nel senso che citava Nikelise. Buona giornata
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Vecchio 12-03-2010, 14.20.25   #2
Ray
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Originalmente inviato da webetina Visualizza messaggio
Spostarsi da una sponda all'altra come impulso ad allontanarmi dalla realtà.
Inizierei da qui (ci sono un sacco di cose nel sogno) perchè non sono d'accordo. L'altra sponda la vedo come una parte di te che "vorresti" esplorare e per arrivarci devi attraversare una zona di "mare" (inconscio) sulla quale ci sono delle strutture facilitatrici o comunque che ti permettono di arrivare anche se affrontando dei salti nel buio.
Poi l'altra parte si svolge in sottterranei (inconscio appunto) pieni di raba che non conosci e che percepisci come ostile ecc.ecc.
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Vecchio 12-03-2010, 17.50.40   #3
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Ok, grazie Ray, prendo la tua indicazione, gli elementi sono tanti e ho difficoltà a collegarli specie nella seconda parte.
Noto che le due parti non sembrano appartenere allo stesso sogno, ma vedermi una rana e subito dopo un incursore mentre risalgo dall'acqua sul materasso, comprendo che il progetto del sogno esiste fin dall'inizio, mentre a me sembra che le cose si sviluppino man mano, e questo mi turba e mi confonde e mi chiedo veramente quale intelligenza si attivi nel sogno, come se un regista si servisse di costruire la scena per indurmi a vedere il messaggio.
Mi va bene che il sotterraneo possa essere l'incoscio, anche se non capisco bene il mare.


Ancora fino all'arrivo sull'altra sponda ho a che fare con figure parentali, le donne che si tuffano, le mie solite testimoni all'inizio del sogno e sono positive per me, quelle che trovo lì invece sono le voci che vorrebero farmi sentire i colpa. Una volta però che mi addentro nel posto in breve tutti restano indietro, non mi posso piu occupare di loro, il pericolo è altissimo, ma più che altro mi terrorizzano le incognite, non so se aspettarmi il bene o il male, vi sono in terra pezzi di cadaveri ancora pulsanti e sanguinanti, coperti con teli verde militare, che non oso sollevare, nemmeno di loro mi posso occupare. L'uomo giallo che non so che ruolo abbia realmente mi fa pensare alla paura di una presa di posesso della tecnologia in paesi che presto o tardi ci potrebbero annientare. Le bandiere olimpioniche mi farebbero pensare alla pace momentanea, a volte forzata rappresentata dai giochi olimpici. In quel labirinto insomma sembra regnare l'incertezza assoluta, e la mancanza di fiducia.


Un aiutino in più....ciò che ho scritto non mi pare abbia aggiunto granchè alla descrizione stessa, e non mi tocca nessuna corda vitale mi pare, come se fossero delle associazioni prive di sentimento. A dire il vero sospetto un certo grado di anestetizzazione.
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Vecchio 12-03-2010, 22.46.25   #4
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Questo sogno arriva alla fine di una serie di sogni in cui non arrivo mai ad attraversare il mare, ne tantomento a scendere nei sotterranei. Elementi troppo diversi e anche rivoltanti mi impediscono di concentrarmi, quindi potrei dire che come prima volta che mi sono avventurata mi sono confrontata con contenuti che mi spaventa guardare proprio perchè erano gli stessi che mi impedivano di scendere nei sotterranei.
Magari vi scenderò ancora...vi vedrò le cose in altra maniera.
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Vecchio 14-03-2010, 09.05.42   #5
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Stamattina appena sveglia mi sono arrivati in mente dei pensieri e li ho scritti senza cercare di elaborarli.


Il forum stesso potrebbe essere il pretesto che mi fa prendere contatto con l'inconscio, e magari non solo quello mio. Una similitudine tra le varie sezioni, vari tred, e i sotterranei della complessa sfera dell'inconscio. Entro in un corridoio che porta ad altri senza soluzione di continuità.


Uno sguardo alla scena iniziale: arrivo al lido con sorella e cugina per rilassarmi, uno scopo ludico, ma spostandoci nell'altra sponda incontreremo dei personaggi. L'amico estetista, la zia anziana che vorrebbe più attenzione, la giovane nipote che è in disaccordo con tale mio comportamento, il padre, che è imparentato con le donne della mia famiglia, particlorare questo da capire meglio, lo associo a Uno, così come associo ai personaggi del forum le altre figure. Lestetista per primo perchè innanzitutto trovo che si curi molto l'aspetto bello della comunicazione, bello non in senso solo morale, ma anche estetico, anche dal punto di vista grafico, cosa alla quale faccio caso, che secondo me ha una buona importanza.


Attraverso il mare, i facilitatori sono le opportunità di aiuto che trovo nel contatto con quelli che hanno maggiore saggezza di me. La piattaforma galleggiante, rossa, che associo a sangue-vitalità,
sono le persone che hanno maggiore stabilità di me pur sembrando semplici salvagenti, siano queste persone del forum, come pure le persone che mi vogliono bene, sorella e cugina, o parti di me, che mi danno imput a buttarmi senza paura.

Mentre mi butto sono vischiosa come una rana, e pure, anche, equipaggiata come un soldato speciale. Potrebbero essere i modi di me in cui mi avvicino il luogo da visitare. La rana non va lontano, resta tra l'acqua e la piattaforma, l'incursore si immerge per ispezinare i fondali in campo nemico, o il suolo.


Giunta nell'altra sponda, rapidamente mi addentro nei sotterranei, trovo una situazione, una operazione in atto, si cerca qualcosa, di venire a capo di qualcosa, sembra un tesoro, la conoscenza, e mi viene in mente il tread che seguivo su percezioni e coscienza. Percepisco la discussione come intrisa di pericolo, che man mano diventa più forte, pretesto che mi proietta alla incomprensione insanabile tra me e mio padre quando mi coinvolegeva in certi ragionamenti.


Ci sono molte anime morte per terra nel stterraneo, anime perchè non hanno piu un corpo intero, ma pezzi ancora pulsanti e intrisi di sangue vitale. Potrebbero essere le parti di me o degli altri che non riescono a prendere luce, che devo tralasciare perchè altra cosa prioritaria mi attanaglia, scoprire se si mente o si arriva alla verità o se la verità stessa uccide (il nulla a cui si approda). Sono ancora estranea al posto, e devo capire la natura del pericolo, al punto che tralascio di sapere che sorte abbiano avuto le persone alle quali pure tengo molto. Cosa può esserci di più importante della loro incolumità e della mia, al punto da espormi fino alla fine...


Le bandiere con la punta a lancia con adagiate sopra i cerchi dei giochi olimpici, potrebbero significare l'avere intravvisto lo scopo positivo, di interdisciplinarietà degli argomenti, il labirinto è un luogo dove si può perdere e vincere, ma i simboli sono coperti , quindi per giocare devo aspettare che la paura dell'incerto sia superata.


Lo straniero coreano lo associo al visitatore nuovo che porte la siringa che forse conteneva veleno mortale, qualcuno è morto, il pretesto della discussione, come faceva mio padre; se tutto è solo percezione, allora c'è la morte, anche se forse sto andando troppo lontana; il pericolo che vi associo è la mancanza di moralità nel senso di umanità, troppo tecnico, dove non vedo luce, ma che non evito di seguire perchè dentro me stessa manca la luce di uno scopo e non posso fare altro in quella situazione.


So che ciò che accade di giorno da spesso i pretesti al sogno, e che quindi in ogni caso molto altro ci sarà sotto.
Grazie Ray, il tuo suggerimento ha lavorato dentro di me.
Auguro buona giornata


Ultima modifica di webetina : 14-03-2010 alle ore 09.39.08.
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