Ricorso al TAR

[diamantea]

Il mio compagno di recente ha partecipato ad un concorso ministeriale per l'abilitazione all'insegnamento strumentale.
Le prime due prove tutto bene ottenendo in entrambe il massimo voto, la terza orale per un vizio di forma dell'Istituto che non pubblica nel Web come previsto nel bando e non rispetta i giorni minimi di pubblicazione prima dell'esame, non si presenta all'ultima prova. Lo escludono dal concorso.
Ha presentato il ricorso e lo ha vinto, il giudice lo ha ammesso subito al corso con riserva in attesa che l'Istituto fissi la data della terza prova e riformuli le graduatorie.
Lui ha speso circa 3000.00 euro fra avvocato e marca da bollo (500.00 euro) e varie, ed ora per frequentare sacrifici e spese immense perchè intanto sta studiando e lavorando e deve chiedere permessi, con il rischio che trovano un cavillo per bocciarlo alla terza prova.
Io mi chiedo ma non ha diritto ad un risarcimento danni? L'avvocato dice che la richiesta di risarcimento è una causa civile a parte, e non è conseguenziale al ricorso, tra l'altro ha detto pure che se loro trovano il giudice "giusto" potrebbe non accordare nemmeno il rimborso delle spese rimettendoci pure gli altri soldi per la nuova causa.
Sono esterrefatta. L'Istituto sbaglia, non si costituisce nemmeno parte civile risparmiando pure i soldi per l'avvocato visto che il ministero glielo ha negato per vizio di forma interno, così lui farà la terza prova con 3025,oo euro mentre gli altri candidati solo con 25,00 euro, e se non rientrerà nelle graduatorie ha perso tutto.
Ma è davvero così? Bisogna subire e sperare nella sorte di un giudice obiettivo e onesto?

Lo stesso Istituto ha in corso un altro ricorso per aver ammesso al corso abilitante candidati con titoli falsi che costituivano punteggio senza averli precedentemente verificati.
Da anni questo Istituto ha fatto il bello e il cattivo tempo ingaggiando solo chi volevano loro con i soldi dello Stato, forse è arrivato il momento di scoperchiare le pentole e vedere cosa bolle.

[Uno]

In merito alle spese non so dirti tanto, non sono un avvocato, però per quello che ne so non è così automatico, purtroppo, che chi perde una causa debba pagarle.
Sul fatto che poi cercheranno il cavillo per eliminarlo non ci giurerei, adesso sanno che è disposto a fare ricorso e visto il precedente se non ci sono motivi più che validi non lo possono eliminare rischiando ancora altre storie. E' vero che tanto non pagano loro e questo non è giusto, ma qualche fastidio lo avrebbero lo stesso.
Se il funzionario che prende un bello stipendio quando sbagliasse in qualche maniera pagasse (fosse pure una percentuale) ci starebbe più attento.

[diamantea]

Originalmente inviato da Uno

In merito alle spese non so dirti tanto, non sono un avvocato, però per quello che ne so non è così automatico, purtroppo, che chi perde una causa debba pagarle.
Sul fatto che poi cercheranno il cavillo per eliminarlo non ci giurerei, adesso sanno che è disposto a fare ricorso e visto il precedente se non ci sono motivi più che validi non lo possono eliminare rischiando ancora altre storie. E' vero che tanto non pagano loro e questo non è giusto, ma qualche fastidio lo avrebbero lo stesso.
Se il funzionario che prende un bello stipendio quando sbagliasse in qualche maniera pagasse (fosse pure una percentuale) ci starebbe più attento.

Anche l'avvocato la pensa come te, tanto più che lo hanno ammesso subito anche se con riserva visto il punteggio massimo ottenuto nelle prime due prove, difficile che all'orale possa non essere preparato...

La prova è fissata per martedì, non rimane che incrociare anche le dita.

Che il funzionario pagasse sarebbe un atto di giustizia, ma tu pensa che il presidente di questa commissione esaminatrice ha un'omonimia non solo anagrafica ma anche nel curriculum vitae con un personaggio che ha scontato in un'altra provincia una pena di reclusione di 4 anni e 6 mesi, il reato non si è potuto scoprire. Solo una pazzesca coincidenza? manco se fosse un suo clone!
E' uno schifo, lasciatemelo dire apertamente.

Il mio compagno musicalmente parlando è un grande, un puro, dovevano essere orgogliosi di aver partorito nel loro conservatorio un vero musicista, un maestro nella didattica pianistica, un vero ricercatore che sta per conseguire anche il diploma di organo. Se lo sono cresciuto da quando aveva 9 anni.
Anche il fratello minore è un grande concertista a livello internazionale che vive in Olanda, cresciuto nello stesso conservatorio. Quando ha chiesto di suonare nella sua città natale lo hanno snobbato per un mediocre ma raccomandato.
Questa provincia snobba, maltratta e scaccia i suoi figli migliori per dare spazio a mezze cartucce raccomandate che andranno a rallentare il percorso ad altri futuri musicisti.
E' un'offesa anche verso un teatro che vanta una delle migliori acustiche d'Europa e verso un pubblico colto ed esigente.
Purtroppo in Italia di musica non si mangia, l'insegnamento a scuola è lo stipendio, la ricerca musicale è un'altra storia.
Bisogna ingoiare il rospo e lottare per spuntarla.

Perdonate lo sfogo, questa storia mi ha dato la nausea.

[gibbi]

Originalmente inviato da diamantea

.... ..... per un vizio di forma dell'Istituto che non pubblica nel Web come previsto nel bando e non rispetta i giorni minimi di pubblicazione prima dell'esame, non si presenta all'ultima prova. Lo escludono dal concorso.
Ha presentato il ricorso e lo ha vinto, il giudice lo ha ammesso subito al corso con riserva in attesa che l'Istituto fissi la data della terza prova e riformuli le graduatorie.
Lui ha speso circa 3000.00 euro fra avvocato e marca da bollo (500.00 euro) e varie, ed ora per frequentare sacrifici e spese immense perchè intanto sta studiando e lavorando e deve chiedere permessi, con il rischio che trovano un cavillo per bocciarlo alla terza prova.

Io mi chiedo ma non ha diritto ad un risarcimento danni? L'avvocato dice che la richiesta di risarcimento è una causa civile a parte, e non è conseguenziale al ricorso, tra l'altro ha detto pure che se loro trovano il giudice "giusto" potrebbe non accordare nemmeno il rimborso delle spese rimettendoci pure gli altri soldi per la nuova causa.
Sono esterrefatta. L'Istituto sbaglia, non si costituisce nemmeno parte civile risparmiando pure i soldi per l'avvocato visto che il ministero glielo ha negato per vizio di forma interno, così lui farà la terza prova con 3025,oo euro mentre gli altri candidati solo con 25,00 euro, e se non rientrerà nelle graduatorie ha perso tutto.
Ma è davvero così? Bisogna subire e sperare nella sorte di un giudice obiettivo e onesto? ...........

Mi sembra di capire che l'Istituto non ha resistito in questa causa ( con ciò implicitamente ammettendo l'errore) e questo potrebbe essere stato un motivo in più per i giudici del TAR di non condannare il soccombente al rimborso delle spese processuali in favore della parte vittoriosa, dico un motivo in più perchè già di regola in un giudizio con la Pubblica Amministrazione questa , anche se soccombente, non viene condannata alle spese.
Sarebbe utile conoscere la motivazione contenuta nella sentenza.

Comunque , anche nelle cause tra privati , il generale principio giuridico per il quale alla soccombenza consegue l'onere di rifondere le spese legali alla parte vittoriosa , troppo spesso viene di fatto soppiantato dalla compensazione delle spese --------> ciascuna parte si assume l'onere delle competenze del proprio avvocato.
L'istituto della compensazione , introdotto dal legislatore come eccezione in presenza di "giusti motivi" si è successivamente trasformato in mero potere discrezionale attribuito al magistrato -------> " Io Giudice riconosco che hai ragione , ma decido che ti paghi le spese legali che hai sopportato per provare che avevi ragione , decido io così e non sono tenuto a dirti perchè ........."
Decisione rimessa alla discrezionalità del giudice senza obbligo per questi di fornire alcuna motivazione e senza potere alcuno per la parte di protestare perchè contro questa statuizione non è ammessa l'impugnazione .
L'ultimissima riforma del codice di procedura , preceduta da qualche intervento della Cassazione , è intervenute a porre un freno a questo scempio , stabilendo che il Giudice che dispone la compensazione totale o parziale delle spese deve riportare in sentenza una adeguata motivazione in mancanza della quale , la parte potrà impugnare quel capo della sentenza.
Diverso dalle spese il problema del risarcimento del danno che obbliga effettivamente ad una nuova e distinta causa . Alla tua domanda non si può non rispondere affermativamente , avrebbe si diritto ad un risarcimento danni , ma quanto detto più su, forse ti permetterà di comprendere meglio lo scetticismo del tuo legale nel consigliare di intraprendere un nuovo un contenzioso .

Originalmente inviato da Uno

Sul fatto che poi cercheranno il cavillo per eliminarlo non ci giurerei, adesso sanno che è disposto a fare ricorso e visto il precedente se non ci sono motivi più che validi non lo possono eliminare rischiando ancora altre storie. E' vero che tanto non pagano loro e questo non è giusto, ma qualche fastidio lo avrebbero lo stesso.
Se il funzionario che prende un bello stipendio quando sbagliasse in qualche maniera pagasse (fosse pure una percentuale) ci starebbe più attento.

Condivido tutto.

[diamantea]

Grazie per la risposta chiarificatrice Gibbi, ora capisco anche perchè non si sono difesi, sapevano di perdere e di non essere condannati alle spese. E' un modo per eliminare molta concorrenza, la giustizia è un lusso per i ricchi, chi non ha soldi non può difendersi.
Vedremo come andrà a finire, la cosa importante per ora è entrare nella graduatoria. I soldi alla fine si recupereranno ottenendo il lavoro che aiuterà anche a digerire il rospo.

[diamantea]

Originalmente inviato da Uno

Sul fatto che poi cercheranno il cavillo per eliminarlo non ci giurerei...

Invece ci hanno provato di nuovo. Oggi ore 9.00 era convocato ufficialmente per gli esami, ma alle 9.20 ancora non si vedeva nessuno, in segreteria non sapevano nulla del suo esame. Finalmente un esaminatore annuncia con uno stupido sorriso che gli esami erano stati annullati e rimandati a data da destinarsi senza alcuna comunicazione ufficiale.

Non avevano fatto però i conti con il fattore 3d, ovvero tre donne, io, mia sorella ed una nostra amica con competenze nell'ambito legale amministrativo. Sembravamo all'inizio dolci e sorridenti le tre Marie che si sono trasformate nelle tre Arpie, abbiamo cominciato a minacciare denuncie e carabinieri e nel giro di 15 minuti siamo stati ricevuti dal Direttore, presentandoci come semplici accompagnatrici, il quale dopo aver tentato un accordo bonario e ufficioso negato da noi con linguaggio tecnico e leggi alla mano ha immediatamente disposto l'esame per le 16.00 di oggi pomeriggio verbalizzando l'accaduto sempre su nostra richiesta.

Finalmente ha potuto sostenere il suo brillante esame con noi tre donne come testimoni, volevano metterlo in difficoltà ma è stato un'inutile tentativo, si è "tirato" ben 80 minuti della loro attenzione direi "vivisezionando" God Save the Queen ma anche la commissione, sfinita da quella mitragliatrice umana.

Ora vedremo la graduatoria. Forse stavolta non tenteranno di eliminarlo ma a questo punto non ci giurerei proprio, anzi mi aspetto ancora colpi bassi, ma siamo pronti anche a questa eventualità.
Grossi lupi che non cambiano nemmeno il pelo.

[diamantea]

Ieri hanno pubblicato le graduatorie definitive, il mio compagno è in quarta posizione su sette posti disponibili.
Anche se gli hanno tolto immeritatamente due punti nella prova orale i suoi titoli lo hanno fatto comunque piazzare
nelle prime posizioni.
Ora la decisone dell'avvocato sulla richiesta o meno di risarcimento.
Intanto siamo felici del risultato e godiamo anche di molte soddisfazioni per aver messo sotto scacco l'Istituto fin ora intoccabile.
Voci di corridoio dei bidelli, i più curiosi e pettegoli, che raccontano i retroscena di un Direttore che ha fatto una pessima figura bacchettato da donne di cui non si conosceva nemmeno l'identità e che il mio compagno ha fatto loro credere ora che eravamo avvocato, giornalista e critico musicale in privato.
Una grande lezione di vita per il mio giovane compagno che ha vissuto asservito all'autorità della famiglia e di questo Istituto senza mai potersi ribellare, ora ha potuto tirare fuori la tigre (per non dire altro!).
Mai trovarsi soli contro un'istituzione corrotta, un avvocato non bastava. Lui che è anche un bravo scacchista mi ha detto grato che nella scacchiera il Re viene protetto dalla sua Regina, e ad eccezione della regola di Regine ce ne erano ben tre.