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Vecchio 03-08-2010, 12.42.21   #1
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Ho avuto due giorni di fitta produzione onirica, e questo secondo sogno è stato molto lungo, difficile da contrarre quindi.

C' è un evento, con molte persone, e la casa è un lungo susseguirsi di stanze, per accedere alle quali bisogna salire un gradino man mano. Ci sono dei letti, la festa è finita e ci si riposa, ognuno nella stanza che vuole, le luci sono accese a giorno, ed è un momento per rinnovare le amicizie. Una mia amica mi cerca, suo fratello mi manda a dire che vista l'ora, anziché tornare a casa, potrei restare a dormire con lui nell'ultima stanza. Le faccio notare con tatto che è una richiesta ufficiale di fidanzamento.. Come uomo non mi piace, lei mi prega di dirgli però che non sono interessata perché penso ad un altro, ed io: ma perché non dire la verità? Poi ci ripenso e le faccio la cortesia.

Cambia la scena, siamo in un'altra casa tempo dopo, molto bella, e c'è un altro evento, la presentazione di abiti originali in grande stile che ho disegnato da me. E' un grosso successo, e l'ho realizzato perché poi in effetti, ho accettato quell'uomo come compagno malgrado come uomo sembrava non essere il mio tipo. La mia amica si avvicina e si complimenta, tutto è perfetto, quella fervida attività ideativa che nella realtà è sempre affiorata come gioco o nei sogni, ora mi rende famosa, e appaga pienamente la mia sete creativa.

Ma subito parlandone comincio ad avvertire come un pugno che mi comprime il petto, un nodo carico di emotività che vorrebbe avere sfogo col piangere, cosa che non mi è possibile fare, sono una persona controllata. Ci spostiamo, non sto bene, lei mi chiede allora se sono veramente felice, le rispondo che non lo so, e che forse è nella mia stessa condizione anche suo fratello, pure lui che fino ad un minuto prima appariva un uomo più che felice. Ascolto quella sensazione di stringimento, mi ci sintonizzo per sentirla meglio come se fosse la stessa cosa che piangere, ma è come quando il dormiente sogna di bere, bere, senza che si disseti mai perché realmente il corpo ha bisogno di acqua, e si sveglia. Mi sono svegliata infatti con quella pesante sensazione di pugno emotivo che premeva il mio petto.

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Vecchio 03-08-2010, 13.04.25   #2
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Non si capisce da che cosa è originato il turbamento emotivo. La seconda serata è ciò che avrei desiderato nella vita, ma non per il successo in se stesso, che finita l'esposizione e la partecipazione del pubblico, non è più nei miei pensieri. Piùttosto, finalmente, farebbe largo a ciò che cosa sta sotto la pressione creativa una volta che che è stata realizzata nel modo più pieno e più bello che ogni stilista desidererebbe per se.

Ovviamente non sono una stilista, ma i vestiti mi hanno inseguita nei sogni in due modi: ossessivamente fuoriuscendo dalla valigia mentre cercavo di ritornare a casa(sogno ricorrente), o presentantosi nei sogni come collezioni fantastiche e assolutamente originali, mai viste prima.

L'unione tra me e l'uomo maturo dà dei frutti bellissimi, con appagamento profondo, anche spirituale, perchè non è l'aspetto materiale, o monetario, che dona quel momento di felicità piena, dopo mi ritrovo con l'amica semplice di sempre.

Ho saltato l'unione fisica con l'uomo del sogno, come nei film in cui cambia la scena e si è in un altro tempo. Non si sà cosa sia accaduto, di sicuro una parte di me è stata annullata, per poter dare realizzazione piena ad un'altra, quella della realizzazione creativa, che ha bisogno del sostegno di un uomo. Unione con l'uomo che nemmeno voglio vedere come si sia realizzata.
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Vecchio 05-08-2010, 11.33.32   #3
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C' è un evento, con molte persone, e la casa è un lungo susseguirsi di stanze, per accedere alle quali bisogna salire un gradino man mano. Ci sono dei letti, la festa è finita e ci si riposa, ognuno nella stanza che vuole, le luci sono accese a giorno, ed è un momento per rinnovare le amicizie. Una mia amica mi cerca, suo fratello mi manda a dire che vista l'ora, anziché tornare a casa, potrei restare a dormire con lui nell'ultima stanza. Le faccio notare con tatto che è una richiesta ufficiale di fidanzamento.. Come uomo non mi piace, lei mi prega di dirgli però che non sono interessata perché penso ad un altro, ed io: ma perché non dire la verità? Poi ci ripenso e le faccio la cortesia.
In questa prima parte del sogno in cui partecipi a un avento, in questa casa con il susseguirsi delle stanze per accedere alle quali bisogna innalzarsi di un gradino mano a mano, mi fa pensare a un percorso a tappe e un'occasione sociale per accasarsi. Le luci accese fanno pensare che non ci sono dei punti nascosti in questo percorso, la proposta del fratello della tua amica è chiara e come tale reagisci dicendole che non ti piace come uomo, ma lei ti chiede un compromesso, all'inizio non vuoi ma poi ci ripensi e accetti.
Quindi quello che il tuo cuore ti dice di rifiutare finisci con l'accettarlo dopo un ragionamento.

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Cambia la scena, siamo in un'altra casa tempo dopo, molto bella, e c'è un altro evento, la presentazione di abiti originali in grande stile che ho disegnato da me. E' un grosso successo, e l'ho realizzato perché poi in effetti, ho accettato quell'uomo come compagno malgrado come uomo sembrava non essere il mio tipo. La mia amica si avvicina e si complimenta, tutto è perfetto, quella fervida attività ideativa che nella realtà è sempre affiorata come gioco o nei sogni, ora mi rende famosa, e appaga pienamente la mia sete creativa.
Ma subito parlandone comincio ad avvertire come un pugno che mi comprime il petto, un nodo carico di emotività che vorrebbe avere sfogo col piangere, cosa che non mi è possibile fare, sono una persona controllata. Ci spostiamo, non sto bene, lei mi chiede allora se sono veramente felice, le rispondo che non lo so, e che forse è nella mia stessa condizione anche suo fratello, pure lui che fino ad un minuto prima appariva un uomo più che felice. Ascolto quella sensazione di stringimento, mi ci sintonizzo per sentirla meglio come se fosse la stessa cosa che piangere, ma è come quando il dormiente sogna di bere, bere, senza che si disseti mai perché realmente il corpo ha bisogno di acqua, e si sveglia. Mi sono svegliata infatti con quella pesante sensazione di pugno emotivo che premeva il mio petto.
In questa seconda parte sei tu che produci l'evento dei tuoi sogni, una sfilata di abiti e modelli disegnati da te ed è un successo, e tutto ciò grazie all'uomo che ti aveva proposto la tua amica e che alla fine avevi scelto...
Tutto questo però non ti fa sentire veramente felice e nemmeno pensi sia felice l'uomo che ti sta accanto nel sogno, e non si capisce il motivo di questo turbamento....

Secondo me la chiave sta nella prima parte del tuo sogno, dove hai fatto un compromesso con la tua amica: il frutto di questo compromesso è stata la realizzazione del tuo sogno creativo a discapito però di ciò che ti piace veramente, infatti ti chiedevi "perchè non dire la verità?"
Tutto quello che si è successo dopo nel sogno è stato un effetto di questo compromesso, ma l'anima semplice è veramente felice solo nella verità, la soddisfazione creativa lascia il tempo che trova.

Il tuo inconscio forse ti vuole dire che per essere veramente felici di realizzare i propri sogni non bisognerebbe scendere a compromessi con la verità di ciò che si pensa veramente...
Quel pugno emotivo che ti comprime il petto quando ne parli con la tua amica (la tua anima ?) e che ti fa desiderare di piangere, ma che nel sogno non fai perchè sei una persona controllata, potrebbe avere lo stesso effetto di rimanere bloccata di affrontare le onde dal mare per paura che ti travolgano.
Forse è una profonda verità che è stata sacrificata e questo produce il turbamento emotivo...

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Vecchio 05-08-2010, 12.41.28   #4
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Cara Stella hai fatto centro in pieno stavolta... e mi fai piangere adesso.
Il sogno mi ripropone esattamente ciò che è accaduto quando ho conosciuto la persona che poi ho sposato. Non mi attirava particolarmente, però dissi all'amica di liceo che era simpatico. Lei lo riferì a lui, che subito mi corteggiò. Ci misi un pò per convincermi che volevo fidanzarmi con lui, poi fu un grande amore durato diciannove anni, gli utlimi sei come marito e moglie, durante i quali abbiamo un avuto nostro figlio. Fu lui a spingermi nella realizzazione del mio lavoro, diverso da ciò per cui avevo studiato, un lavoro creativo , totalmente inventato, dove ho messo a frutto sia le capacità manuali che quelle intuitive verso le tendenze del settore che avevo scelto. Eppure mi rivelai infelice, malgrado tutte le cose ottime che avevo, cosa che mi contrinse a scegliere l'indipendenza. Un taglio mai superato, che scelsi per necessità, si era istaurata una insonnia feroce, che mi distruggeva e che gestivo male, procurando quel circolo vizioso maledetto che non mi fece più ragionare.Pensavo che separarmi era l'unica strada, non ci fu terapia che tenne, malgrado ci provai con tutta la buona volontà e il senso di responsabilità verso mio figlio piccolo a cui non volevo turbare l'esistenza.
Credo di non avere mai superato questo taglio, troppe cose di lui mi sono sempre mancate, in molte cose eravamo cresciuti insieme, e molti ideali avevamo condiviso. Fossi stata ciò che sono oggi gli avrei impedito di sopraffarmi coi suoi lati difettosi, non mi sarei mai separata, c'erano le cose molto buone che ci univano.
Ultimamente lui è cambiato, lo intravvedo per via di mio figlio che lo incontra sotto casa per uscire con lui tutti i giorni. Non sembra più avere odio nei miei confronti, allora mi ributta in situazioni antiche in cui ero felice con lui e mi sentivo la fidanzata più amata della terra, per tantissimo tempo. Vorrei tanto che mi fosse amico davvero, vorrei potere condividere, dopo tutti questi anni di separazione forzata per via del suo risentimento e disapprovazione verso le mie scelte, le cose che riguardano nostro figlio, i nostri cambiamenti, la nuova consapevolezza di oggi. Solo che non mi fido, non mi posso rilassare, non sò che persona sia oggi, ancora oggi in sua presenza(un turbine di emozioni contrastanti) mi sento in difetto, perdo la memoria, mi abbandonano i riferimenti, come dice Ray. Quando eravamo insieme, di una cosa non avrei mai dubitato, del suo essere presente sempre, attento e preparato ad affrontare tutto con grande forza e costanza, io non sapevo cosa fosse pagare una bolletta alla posta, o una pratica burocratica, o il coraggio di intraprendere un progetto nuovo e portarlo a termine al meglio. Io la mente e lui il braccio. Tutte cose, una valanga di cose, alle quali mi sono dovuta adattare a calci nel sedere.. Prima di avere mio figlio mi aveva anche permesso di viaggiare da sola, e per un anno gli studi a Roma. Una persona speciale per molti versi e difficile da digerire per altri, il suo carattere.
E' difficile comprendere cosa voglio ancora veramente dalla vita, ancora non l'ho capito. Ciò che mi è sembrato buono avere fatto fino ad oggi da sola improvvisamente mi sembra un fallimento riguardo la difficoltà ad adattarmi ad una vita normale, e senza un uomo come lui.

Mi scuso per tutto le parole che ho scritto, mi è servito e ringrazio di avere la opportunità di questo spazio, e il sostegno delle persone belle che scrivono o che anche solamente leggono. Grazie Stella

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Vecchio 05-08-2010, 16.42.01   #5
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e molti ideali avevamo condiviso.
Ideali... mi sembra stia qui il nocciolo della questione, ideali non realtà. Costruivi immagini, sogni in cui potevi dormire beata. Quando ti sei svegliata dal sogno non ti sei più riaddormentata. Era una realtà che non avevi previsto, non era compresa in quegli ideali in cui ti rifugiavi per non dare ascolto alla parte che ti suggeriva la verità.

Lui era come nostro padre, non lo potevi nè amare nè odiare totalmente, non conosceva la via di mezzo. Eri tu il suo mediatore... la base del triangolo, e lui al vertice che dettava il bene e il male ai tuoi due estremi.


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Fossi stata ciò che sono oggi gli avrei impedito di sopraffarmi coi suoi lati difettosi, non mi sarei mai separata, c'erano le cose molto buone che ci univano...

Ultimamente lui è cambiato, lo intravvedo per via di mio figlio che lo incontra sotto casa per uscire con lui tutti i giorni.
Si, aveva cose molto buone che venivano annullate dalle cose non buone e tu non potevi mediare in eterno e noi sopportare in eterno... Forse è stato questo il guaio, il non avergli dato la possibilità di crescere, di cambiare. Lo avallavi impedendo agli altri di reagire e risolvere in campo neutro.

Forse è cambiato proprio perchè lo hai lasciato, dandogli la possibilità di affrontare il conto che la vita gli ha avrà posto davanti senza il tuo sconto, le rate che gli pagavi di nascosto, avrà capito che non era Dio in terra e rischiava di restare solo senza l'unica cosa che veramente contava nella sua vita: suo figlio; chi lo sa?

Certo è un padre migliore di prima ma non tanto da far decidere a tuo figlio di andare a vivere con lui nella sua villa con tutti i lussi che ora gli può e vuole offrire come è da tanto tempo che glielo chiede.
Questo può voler dire qualcosa non pensi?

Se mai lui volesse la tua amicizia... è cambiato davvero! Ma lui ancora non la vuole; qualche favore magari si...

Fossi stata allora come oggi, ammesso che fossi sopravvissuta, e ne dubito, alla stanchezza dell'insonnia... ma se non fossi sopravvissuta ti avrebbe sepolta di nascosto scavando con le sue mani pur di non dire che eri morta perchè non riuscivi a vivere come lui ti imponeva...
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"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"
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Vecchio 05-08-2010, 20.47.18   #6
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Sto cercando di capire cosa rode la mia anima realmente. Ciò che hai scritto magari aiuta chi legge a capire meglio, perchè sai che io lo so bene.
Sto cercando di sapere fino a che punto mi sono resa indipendente davvero. Anche io so che tu hai amato il papà in modo più sincero, e ne avevi motivo, lui ha dato molte cose buone, ma di più a te che eri la più piccola e che sei cresciuta sempre in famiglia fin dall'inizio a differenza di me. Ora cerchi di ricucire gli strappi che da adulta hai dovuto adottare per necessità, si cerca di risanare dentro se stessi al di là di ogni possibile avvicinamento reale, quel male che non può andar via solo perchè la distanza fisica o la morte separa dall'altro. Io non credo potrei mai ritornare col padre di mio figlio se fosse libero, e difficilissimo è, che si possa essere in amicizia, di sicuro non più nella assenza di verità. Forse tu temi il contrario.
Lo hai voluto bene anche tu da ragazzina quel bell'imbusto chiaccherone del mio fidanzato, e lui voleva bene a te. Poi a volte i vari mostri dell'inconsapevolezza prendono il sopravvento, e ci si distacca e ci si difende per non subire, ciò non toglie che restano i motivi per cui uno ha scelto in un periodo della propria vita di stare insieme a quella persona. Dentro di me c'è stata una violenta forzatura nella separazione da quella che fu la mia anima gemella quando ero una ragazza fiduciosa nel futuro, e per come sono di carattere, tenace nei miei obiettivi, a nessuno posso imputare l'avermi in qualche modo condizionata, ne nell'averlo scelto ne nell'averlo lasciato. Ora devo avere la stessa fiducia che io scelga per me, sto solo cercando di guardare cosa c'è dentro una pentola che bolle e mi da il tormento anche se sono tanto carinagentileamabileimprecisatenera.

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Vecchio 05-08-2010, 22.45.30   #7
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Visto le cose che ha scritto diamantea, desidero precisare che non è quel surpluse di benessere materiale che mi manca, ho quello che mi serve e che mi basta, mi sono adattata a vivere secondo ciò che la mia attività, di continuo rimodellata, mi ha regalato nei cattivi e nei buoni momenti.
Desidero ancora dire che da fidanzati ero io che avevo qualche soldo da spendere insieme, e che non appena lui prese dei lavoretti mentre era ancora studente, fu lui a farmi bei regali, spendendo tutto per una macchina fotografica, a proprosito di reflex, o per un vestito. Posso ancora sentire la mia mano dentro la sua, e il suo sussurarmi "Nitta bedda". Mi si lasci vivere questo momento perchè possa inumidire il mio cuore, troppo allenato al distacco da tutto e da tutti. Un cuore che è stato completamente aperto solo per questo uomo, che quando ho lasciato aveva dentro di me tutte le radici, e le mie erano dentro di lui.Un dramma dove nessuno è morto, ma qualcosa è stato a forza soppresso. Dopo ho solo trovato peggio, non sono stata capace di attirarne uno migliore o più adatto, ho solo avuto la forza di imparare a staccarmi senza drammi e senza rammarichi, e senza più cuore. Resta ad ascoltare Diamantea, ora che è stato messo tutto sul piatto. E' qualcosa che mi accade nel sogno e vorrei sentire anche da sveglia, ho bisogno del sostegno e del coraggio per riuscire a farmi attraversare da tutto questo mare di emozioni nascoste che ogni notte mi travolgono.

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Vecchio 06-08-2010, 09.39.51   #8
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E' qualcosa che mi accade nel sogno e vorrei sentire anche da sveglia, ho bisogno del sostegno e del coraggio per riuscire a farmi attraversare da tutto questo mare di emozioni nascoste che ogni notte mi travolgono.
Cara Webe, quello che è emerso dal tuo sogno è questo mare di emozioni nascoste che strabocca e non riesci più a contenere....
Penso sia positivo farle emergere e se provocano uno sfogo di pianto anche questo è positivo perchè libera le emozioni e poi ci si sente meglio.
Sulla storia in particolare entro in punta di piedi, ti ammiro per la forza che hai dimostrato di esternarla e renderecene partecipi.
Quando si mette la parola fine a una storia restano sempre gli strascichi del negativo e la nostalgia del positivo, per mia esperienza ti posso dire che comunque una persona non cambia fondamelmente nel carattere, casomai si riadatta, certe volte uno vive sull'altra facendole vivere la vita che pensa adatta per lei, ma senza essere "lei" e scandagliare il profondo del suo cuore, quindi ci si ritrova a vivere una vita non propria, e quando si riprende i mano la propria vita si sente come un vuoto, dovendo prendere le proprie decisioni da sole.
Ti posso dire che comprendo la sensasazione di non sapere dare un senso alla propria vita dopo una separazione, perchè anch'io, quando ero una ragazzina, ho avuto un'esperienza analoga, ho detto di sì a un ragazzo che a pelle non mi piaceva, non so perchè accada questo meccanismo, il mio cuore sarebbe andato altrove ma lui ha saputo convincermi....
Sono seguiti 20 anni di matrimonio con molte crisi e due figlie, la storia si è conclusa con un divorzio e con me che ho dovuto ricominciare da zero, per fortuna le figlie erano già maggiorenni...
Dopo 7 anni ho incontrato un altro uomo con il quale convivo, anche lui ha insistito tanto per stare con me, le cose sentimentalmente vanno bene ma si sta ripetendo lo stesso disastro economico che già era successo nel primo matrimonio.
Pur non pentendomi di questa scelta, mi chiedo cosa sarebbe successo se avrei seguito la prima impressione, cioè che c'era qualcosa che al primo sguardo mi diceva che non era l'ideale per me.... eppure l'ho scelto, o meglio, sono stata scelta... e sto vivendo la sua vita, non la mia.
Scusami per il mio sfogo, forse stiamo andando molto O.T. ma anche no, visto che stiamo parlando delle emozioni che provengono da un sogno...

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Vecchio 06-08-2010, 12.42.53   #9
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Cara Stella rifletto su ciò che scrivi trovandoti nella situazione opposta attualmente.Mi chiedo allora come sta la mia persona in generale, oggi che ho vissuto tanti anni in totale indipendenza. Se mi fossi unita in relazione stabile con qualcuno è possibile che mi troverei come ti trovi tu per la seconda volta, confortata da un lato e turbata e a disagio da un altro lato, tentiamo a ripetere lo stesso copione. Quando ero ragazzina ero io che guidavo nei giochi, e mai nessuno riusciva a trascinarmi in cose che non gradivo o in ruoli secondari, al massimo dovevano essere paritari. Ero perdutamente felice nei modi più disparati.Mi ritrovai ricattabile affettivamente a causa di mia madre, lei mi scoprì come figlia appena adolescente quando smisi di abitare con la sua, poco ,distante comunque. Cominciò la sua opera di educatrice castrante, un lavoro di sottomissione con ricatti affettivi e morali. Non ti voglio bene se ti comporti così, non sei ok se non rinunci alla tua personalità e non diventi virtuosa. E vi riuscì alla grande, perchè mi sottometteva e poi mi premiava. Mi sono dissociata, per essere me stessa non debbo essere sotto il tiro di uno sguardo giudicante, debbo poter non rendere conto a nessuno altrimenti esce l'altro lato di me, mi adatto, ma poi non sono felice e di corsa corro nel mio spazio isolato, e poi vorrei nuovamente quel premio dell'amore e mi adopero di nuovo. In tutte le situazioni di relazione con altri. L'unico rapporto di stretta convivenza è con mio figlio, che va bene perchè ho scelto fin dall'inizio di non chiedere nulla che non sia lo stretto necessario perchè non possa mai dirmi no senza motivo.
la cosa strana è che non posso dire di essere una persona infelice, anzi. Spesso ho picchi molto intensi del vivere, e mi diverto anche con le cose semplici, soprattutto. La mia emotività è però sempre sotto stretto controllo, raramente ho uno scatto di rabbia, ne mi piace quando lo hanno gli altri, lo tollero esclusivamente dalle persone a cui voglio bene e decido che meritano la tolleranza. Qualcuno pensa che sia meglio uno scatto di ira, che per me accade ogni cinque sei anni, e man mano ancora meno.
Mi fa piacere Stella se parli di te, anzi mi fa bene che tu ti apra appresso a me,io non riesco a dirti nulla, ma serve sicuramente mostrarsi un pò e ricevere impressioni dall'esterno, se fosse OT qualcuno lo direbbe. Ti abbraccio

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Vecchio 06-08-2010, 13.17.21   #10
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Non si capisce da che cosa è originato il turbamento emotivo.
Già... provo a proporti una chiave interpretativa diversa da quella che hai usato finora e che pur ti è certamente servita.

Come hai visto, soprattutto la prima parte del sogno parla del passato e di come questo ha determinato molte dinamiche seguenti. Se guardiamo la dinamica interna in se, c'è quel momento in cui hai deciso di accontentare quella tua "amica" e hai scelto di non dire la verità... il risultato è una vita dove produci con successo dei vestiti anche particolari, anzi, usando le tue parole:


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o presentantosi nei sogni come collezioni fantastiche e assolutamente originali, mai viste prima.
Ma poi ti ritrovi con un guazzabuglio di emozioni che non trovano espressione e spazio in questa tua vita.
Ora se applichiamo

amica ---------> parte di te con determinate esigenze (quelle che ti chiede)
vestiti ----------> tratti di personalità, modi di relazionarsi con l'esterno, modi di apparire

ne esce che...
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Vecchio 06-08-2010, 15.02.25   #11
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amica ---------> parte di te con determinate esigenze (quelle che ti chiede)
vestiti ----------> tratti di personalità, modi di relazionarsi con l'esterno, modi di apparire

ne esce che...
Comprendo che la scena che rivela il tratto più sottile della mia personalità , è il breve dialogo con l'amica, che in realtà mi avrebbe detto il contrario mentre sono io propensa al tatto ad ogni costo,e a scapito della verità in situazioni emotive. Maschera persino con me stessa nel sogno!!

Dal tuo schema ne esce che sono una brava sarta innanzitutto
Un pò hai smontato il considerare speciali questi eventi ideativi del mio inconscio.

Sarei quindi una persona che non vive nella verità quando è con gli altri. Vuole apparire ad ogni costo, cerca di farlo nel migliore dei modi. Sotto sotto, non si sente mai adeguata alle aspettative altrui. Insomma non avrei una personalità indipendente, ma sarei a quanto pare schiava della approvazione altrui, destinata quindi a star male cronicamente in una parte di me.

E' quì che mi inviti a guardare?

Le domande dirette disattivano il mio raziocinio, mi sono sforzata.

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Vecchio 07-08-2010, 07.08.35   #12
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Pare io sia un'abile sarta nel cucire i vestiti dell'apparire, che mi procurano l'appagamento di quella parte di me che si sovrappone all'altra che non riesce ad esprimere e a seguire le pulsioni più autentiche semplici e naturali.


Dovrei esporre tutte le cose vietate a me stessa da me medesima, che mi renderebbero una persona inaccettabile; seguire la mia vera natura, ciucciarmi le conseguenze, cioè le reazioni degli altri, e poi correggere, se me ne resta l'opportunità, man mano, a seconda della volontà e della consapevolezza disponibili per continuare ad esistere nella società, tra gli amici e i parenti, e riappropriarmi di un vestito che questa volta sarebbe il più comodo,naturale, che non debbo di continuo inventare.


Ho bisogno di un cartello che mi indichi da dove cominciare. Mi seccano i saluti e i convenevoli, potrei cominciare ad evitarli. (buona giornata)

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Vecchio 07-08-2010, 18.32.24   #13
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Mi fa piacere Stella se parli di te, anzi mi fa bene che tu ti apra appresso a me,io non riesco a dirti nulla, ma serve sicuramente mostrarsi un pò e ricevere impressioni dall'esterno, se fosse OT qualcuno lo direbbe. Ti abbraccio
Ti ringrazio. Parlo di me quando le emozioni mi spingono a farlo, come in questo caso, ma sarebbe più giusto aprire un'altra discussione, quando sentirò il bisogno di farlo...
La mia vita non è stata facile e ho molti nodi da sciogliere...

Senz'altro i sogni sono una buona occasione per parlare di sè perchè ciò che ne esce viene direttamente dal nostro inconscio, facendoci scoprire degli aspetti di noi che non riusciamo a vedere altrimenti, certamente non nel modo in cui i sogni ce li propongono.

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Ti ringrazio. Parlo di me quando le emozioni mi spingono a farlo, come in questo caso, ma sarebbe più giusto aprire un'altra discussione, quando sentirò il bisogno di farlo...

Certo Stella, mi riferivo a ciò che hai già detto di te.

E' vero, i sogni tentano di dirci molte cose, vale la pena lavorarci un pò su con costanza.
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