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Vecchio 02-06-2011, 00.04.48   #1
Sole
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Predefinito Eredità e pendenze

Ho bisogni di consigli su come procedere per una questione che mi preoccupa solo per il fatto che non so se devo preoccuparmene e iniziare a metterci le mani o meno.

Partiamo dal 1972 anno in cui muore la madre di mio padre e i 4 fratelli ereditano terreni e casa nel paese sperduto tra i monti dove sono nati. Di 4 fratelli 3 sono emigrati in America 1 che è mio padre è rimasto qui.
Nessuno dei 4 si è mai preoccupato di fare successioni o dividere nulla. Nel corso degli anni per usocapione i terreni sono usciti dall'eredità e resta solo la casa. Muoiono tutti e tre i fratelli di mio padre lasciando eredi che pensano di avere chissà che capitale in Italia. Ma nessuno si muove o dice di volerlo fare per dividere e pagare quel che c'è da pagare, fatto salvo il fatto che ogni tanto dicono che quella casa è pure la loro.
Mio padre da sempre ogni anno va li in vacanza utilizzando quella casa, un giorno di qualche anno fà scopro che quel furbacchiotto (chissà che non lo sia stato veramente... ) di mio padre paga l'ICI di quella casa e la paga con il suo nome, la paga perchè il paese è piccolo e il sindaco gli ha detto che qualcuno doveva pagarla. Furbetto lui... gli faccio notare che se paga l'ICI con il suo nome da anni e non con l'intestazioni "eredi taldeitali" è come volersi in qualche modo dichiarare padrone e allora dovrebbe pure dichiararla fiscalmente e pagarci le tasse. Poi gli faccio notare che non ci paga le tasse da mai... e che ci saranno pendenze e sanzioni... da anni, anni, anni ma qui molto probabile che gli anni sanzionabili siano solo gli ultimi cinque accertabili, spero. Purtroppo non arriva a capire che potrebbe essere grave, la sua mentalità non riesce nemmeno a capire che quello che fa ha un nome per il fisco che potrebbe ricadere su me e mio fratello.

Infatti mi sono preoccupata della questione pensando che questa situazione in pendenza potrebbe inficiare il passaggio di eredità nel momento che sarà e che saremo io e mio fratello a doverne fare le spese anticipando per tutti soldi che è molto probabile non sarà faciel recuperare essendo tutti tranne uno (anzi tre se ci mettiamo me e mio fratello) in America.
Il dubbio mi è sorto proprio perchè mio padre si è autopreso il dovere di pagare l'ICI e a nome suo. Se il fisco facesse una ricerca a tappeto, lo troverebbe facilmente così come lo troverebbe nel momento del passaggio di proprietà se volessero fare una verifica dei debiti del defunto che passano agli eredi, non so se tale ricerca riguarda solo i debito accertati e non quelli verificabili o pendenze del genere, questo lo chiedo a voi se sapete.

Lui da parte sua mi ha fatto notare che non gli interessa, saranno affari nostri. Mio fratello mi ha fatto notare che lui di queste cose non capisce niente e neanche gliene frega niente.
A me invece interessa capire se mi devo preoccupare oppure me ne posso beatamente fregare.
Far capire a mio padre che deve sentire i nipoti non è una soluzione, non è umanamente possibile. Contattarli io.. non so ne quanti sono, ne chi sono ne come sono. Se devo farlo lo faccio, li trovo.. se posso evitarlo meglio.

Consigli su come muovermi, se devo muovermi?

Grazie
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Ultima modifica di Sole : 02-06-2011 alle ore 00.11.19.
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Vecchio 02-06-2011, 09.42.41   #2
Astral
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Tutto dipende dal valore dell'eredità. Se sono più debiti che altro, si può fare la rinuncia all'eredità, ma se il valore è superiore non conviene fare la rinuncia all'eredità.
Hai tutta la mia solidarietà: mio padre mi ha lasciato 3 cause civili legali e 5 anni di ICI non dichiatarata, che poi mi è arrivata da pagare ogni anno. So che gli eredi non pagano more.

L'alternativa sarebbe contattare i tuoi cugini e dirgli che se la casa è pure loro dovrebbero contribuire alle spese, mi informerei sul fatto se loro un giorno in qualsiasi momento, possono rivendicare un diritto sulla casa.
Non vorrei che tu e tuo fratello paghiate le tasse e poi all'improvviso spunta pinco pallino e pretende qualcosa.


A quanto ho capito c'è necessità che parli di questa cosa con un bravo commercialista
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Vecchio 02-06-2011, 12.20.37   #3
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Io non so cosa dice la legge, ma forse il fatto di aver pagato un ICI senza che nessun'altro se ne sia interessato, il fatto di aver usato la casa etc... se sono passati gli anni canonici (20?) potrebbe dare diritto all'usocapione.
Se così fosse io non mi farei nessun scrupolo, Nessuno ha impedito agli altri di fare quello che era necessario... anche perchè tuo padre si è sentito costretto moralmente a pagare un ICI, cioè la comunità lo ha caricato di responsabilità morali come se ne fosse l'unico proprietario e lui si è preso questo carico. Questa ultima frase è solo un discorso morale sul sentirsi o meno in colpa nel fare qualcosa, non credo che legalmente valga nulla,
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Vecchio 02-06-2011, 12.49.26   #4
Sole
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Gli anni sono passati, più di 20, ne son passati quasi 40, le utenze sono tutte intestate a lui da sempre, e gli avevo già detto di fare le pratiche per l'usocapione sempre al solo scopo di tutelare noi figli. E poi c'è qualcosa tipo che lui debba star li per titolo (lo zio) e non per diritto e quindi del resto un pò non lo capisce e un pò se ne frega.

Però usucapendo chiedo: posso agire io per suo conto a chiedere l'usocapione anche se non ho il suo consenso? Oppure posso farlo solo dopo la sua morte? In ogni caso con un'azione così dovrei pagare tutte le tasse arretrate? Posso poi rivalermi su tutti sti nipoti ignoti... se sono in America, riuscirò a pagare solo la parte che spetta a mio padre o devo anticipare tutto? Poi è un piccolo paese di poche anime la rendita non sarà chissà che e poi ancora un pò e sarà un rudere... però... un rudere che se risolvo prima son più contenta.

Insomma a me di andare contro mio padre me ne frega niente, visto che a lui non è mai fregato niente di tutelare me e mio fratello, mi devo tutelare da sola e se quella è la strada si farà, ma non vorrei peggiorare la situazione o muovere cose che dormono e che non si sveglierebbero se faccio silenzio.
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Vecchio 02-06-2011, 13.07.46   #5
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L'alternativa sarebbe contattare i tuoi cugini e dirgli che se la casa è pure loro dovrebbero contribuire alle spese, mi informerei sul fatto se loro un giorno in qualsiasi momento, possono rivendicare un diritto sulla casa.
Non vorrei che tu e tuo fratello paghiate le tasse e poi all'improvviso spunta pinco pallino e pretende qualcosa.


A quanto ho capito c'è necessità che parli di questa cosa con un bravo commercialista
Se non li contatta mio padre e loro se ne fregano li bypasso e fine. Non solo perchè se ne sono fregati spesso della questione ma soprattutto perchè non ho solo cugini che vantano la questione ma pure nipoti di secondo grado... i miei zii erano tanto grandi quando è nato mio padre che è pure lui ormai molto anziano.

Ho paralto con un commercialista e mi ha detto che sarebbe da andare all'Agenzia e non è opportuno.

Grazie per la solidarietà..
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Vecchio 02-06-2011, 13.33.46   #6
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Sole io parlo in termini legali, non significa nulla che loro se ne fregano, ma c'è la questione dell'eredità, finchè se ne fregano ok, ma se un loro figlio o nipote dovesse in qualche modo, ricordarsi di questa eredità, ha il diritto ad una quota, ed è un eventualità che è meglio non tralasciare.

Quanto a tuo padre, se tu o tuo fratello non siete intestari della casa, non potete agire per conto suo, ci vuole una sua delega. In ogni caso potresti:

1) Fare la dolce con tuo padre, cercando di fargli capire che te ne vuoi occupare tu, e vuoi togliergli un pensiero.

2) Fargli firmare una delega in qualche modo.

Se poi la casa non vi interessa, potreste prendere l'ipotesi di affittarla o venderla.

Le bollette non pagate, potrebbe essere solo la nettezza urbana, perchè se gas, luce e acqua e telefono non lo paghi, dopo un tot, te lo staccano, di conseguenza non si possono essere accumulati per troppo tempo.

Se dovessi fare la successione poi, dovresti dichiarare davanti al notaio che non ci sono altri eredi legittimi, ma purtroppo per la legge non importa se i tuoi parenti la casa non la usano, sono proprietari anche loro.
L'usocapione puoi avviare le pratiche, ma bisogna vedere poi da quanto conta, significa che dovresti far passare altri 20 anni?

Ti consiglio di toglierti la questioni parenti: se dovessero avere dei debiti, posso rivalersi su quella casa sia loro, che eventuali creditori. Ovviamente è un ipotesi remota, ma è sempre meglio essere prudenti, nel caso succeda, se la prendono in saccoccia ed inoltre diventerete a tutti gli effetti proprietari voi.

Lo so che se ne fregano, però poi quando ci sono i soldi di mezzo, improvvisamente risuscitano anche i morti.
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Vecchio 02-06-2011, 13.46.53   #7
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L'usocapione puoi avviare le pratiche, ma bisogna vedere poi da quanto conta, significa che dovresti far passare altri 20 anni?
Che io sappia, non so se è corretto, se posso dimostrare di averne avuto già un uso esclusivo per 20 (?) anni e averne assolto gli obblighi è sufficiente per iniziare e anche finire (se ci si riesce, non so come funziona) la pratica.
Non è che oggi vado da qualche parte e gli dico: "se da oggi per 20 anni nessuno si fa vivo..."
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Vecchio 02-06-2011, 14.00.40   #8
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Che io sappia, non so se è corretto, se posso dimostrare di averne avuto già un uso esclusivo per 20 (?) anni e averne assolto gli obblighi è sufficiente per iniziare e anche finire (se ci si riesce, non so come funziona) la pratica.
Non è che oggi vado da qualche parte e gli dico: "se da oggi per 20 anni nessuno si fa vivo..."

In questo caso alla nostra cara Sole, serve anche il parere di un avvocato, in teoria si, ma come dimostro che io per 20 anni, ho usufruito soltanto?

Tentar non nuoce. La situazione è cavillosa, però Sole, non preoccuparti, che piano piano tutto si sistema, purtroppo a volte i genitori non pensano che certe brighe poi devono risolverseli i figli, spesso ignari di inghippi e cose...

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Vecchio 02-06-2011, 14.23.27   #9
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In questo caso alla nostra cara Sole, serve anche il parere di un avvocato, in teoria si, ma come dimostro che io per 20 anni, ho usufruito soltanto?
Se ho pagato le bollette, ci ho vissuto (anche non continuamente), magari ci ho fatto dei lavoretti di manutenzione perchè non vada in malora etc... mentre gli altri che ne avrebbero avuto diritti e doveri non si sono mai visti ma neanche per corrispondenza... io credo proprio che sia dimostrabile, ma ripeto che non essendo il mio settore professionale la mia ha valore di opinione.
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Vecchio 02-06-2011, 14.50.20   #10
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Astral, tutto quello che mi dici sono le mie preoccupazioni.. per quanto mi riguarda a me e a mio fratello della casa non interessa nulla... potrebbe crollare.
Il problema sono le tasse e la successione di quello che invece sta a Roma e che potremmo avere problemi ad ereditare (?).

L'usocapione si può richiedere dopo 20 anni di utilizzo dimostrabile della cosa. Cioè dopo 20 che si ha possesso della cose anche non continuativamente. E' dimostrabile perchè appunto ci sono bolette di acqua e gas e luce intestate a mio padre che paga regolarmente. Tarsu e appunto ICI.
I pressupposti ci sono perchè oltre che è dimostrabile il possesso per più di 20 anni nessunoha mai in forma scritta fatto richiesta o si è opposto al possesso di mio padre. Può procedere senza problemi e lo otterrebbe.

Non c'è modo di convincere mio padre, non nasce neppure la discussione purtroppo ci sono dei problemi culturali di carattere etnico con lui, in sostanza non farebbe mai nulla per ledere la sua immagine e soprattutto lui è li non per diritto ma titolo di Zio e così deve restare, che nessuno metta in discussione questo! Per questo motivo non c'è modo di convincerlo a fare il mio interesse e quello di mio fratello, devo farlo da sola. E' una questione di mentalità la sua. Fargli firmar qualcosa di nascosto non lo trovo corretto. Se alla fine non si riesce a fare con il suo consenso, pazienza... sarà quello che sarà.

Il problema restano le tasse, chi le paga? Questi stanno in America... io posso pure pagare l amia parte, sarebbe giusto, ma non quella di altri.


p.s.
per le moine.. , so che eri in buona fede dicendolo, ed apprezzo davvero, ma nemmeno da piccola gliene ho mai fatte, nonostante mia madre continuamente mi spingesse a farlo, avrei ottenuto sai quante cose, ma mai. Adesso che ho un rapporto più vero con lui, men che mai lo manipolerei in quel modo.
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Vecchio 07-06-2011, 12.06.00   #11
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Ho bisogni di consigli su come procedere per una questione che mi preoccupa solo per il fatto che non so se devo preoccuparmene e iniziare a metterci le mani o meno.

Partiamo dal 1972 anno in cui muore la madre di mio padre e i 4 fratelli ereditano terreni e casa nel paese sperduto tra i monti dove sono nati. Di 4 fratelli 3 sono emigrati in America 1 che è mio padre è rimasto qui.
Nessuno dei 4 si è mai preoccupato di fare successioni o dividere nulla. Nel corso degli anni per usocapione i terreni sono usciti dall'eredità e resta solo la casa. Muoiono tutti e tre i fratelli di mio padre lasciando eredi che pensano di avere chissà che capitale in Italia. Ma nessuno si muove o dice di volerlo fare per dividere e pagare quel che c'è da pagare, fatto salvo il fatto che ogni tanto dicono che quella casa è pure la loro.
Mio padre da sempre ogni anno va li in vacanza utilizzando quella casa, un giorno di qualche anno fà scopro che quel furbacchiotto (chissà che non lo sia stato veramente... ) di mio padre paga l'ICI di quella casa e la paga con il suo nome, la paga perchè il paese è piccolo e il sindaco gli ha detto che qualcuno doveva pagarla...... Furbetto lui... gli faccio notare che se paga l'ICI ........
Grazie
Proviamo a sbrogliare la matassa , un passetto per volta perchè c'è troppa carne sul fuoco .
Quando in conseguenza della morte di un soggetto si apre una successione , vi è una chiamata all'eredità del soggetto/i legittimato a succedere.
Una chiamata che richiede una risposta che altro non è se non l'accettazione . Questa accettazione è l'atto che trasforma il chiamato all'eredità in erede vero e proprio .
Quindi io figlio alla morte di mio padre non divento erede automaticamente , sono solo chiamato a succedere.Ci vuole un mio atto di volontà per diventare erede .
L'accettazione può essere "pura e semplice " o con beneficio di inventario (che tralasciamo).
Si accetta puramente e semplicemente in modo espresso o tacito.
L'accettazione espressa si fa con un atto pubblico davanti a notaio oppure con una scrittura privata redatta dal soggetto accettante e da lui sottoscritta.
Quella tacita può essere desunta dal comportamento complessivo del chiamato all'eredità che ponga in essere atti che presuppongano necessariamente la sua volontà di accettare e che non avrebbe diritto di fare se non nella qualità di erede.
Il chiamato all'eredità ha 10 anni per accettare ,decorso questo termine il diritto è prescritto (per sè ed eventuali suoi eredi se questi muore prima dei 10 anni).
Fatte queste premesse , alla morte di tua nonna i 4 figli "non sono diventati eredi" .
Se ho compreso bene da quanto hai esposto , i 3 figli in America non hanno accettato nè espressamente nè tacitamente , sono decorsi i 10 anni per farlo e quindi il loro diritto è prescritto.
Tuo padre ha per contro posto in essere degli atti quali il pagamento dell'ICI e il detenere la casa e altri che nel loro complessivo permetterebbero di considerarlo accettante tacito dell'eredità .Dico permetterebbero perchè il solo pagamento dell'ICI ( imposta recente tra l'altro) quindi un adempimento fiscale non è accettazione tacita e anche il possesso potrebbe essere discusso quale atto tacito .....
In buona sostanza sto precisando che un avvocato prenderebbe questo pezzo di carne ( pagamento ICI e possesso e qualcos'altro) e potrebbe girarlo per farlo diventare accettazione tacita ma anche no, dipende da ciò che si vuole ( avere la casa o meno) .

Riprenderò appena possibile (ho osato fare ponte e ora sto scontando sul lavoro!) , comunque Sole , per come mi appare , non ci perderei il sonno
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"....Chi dice le bugie al dottore , vedete figliuolo è uno sciocco che dirà la verità al giudice. All'avvocato bisogna raccontar le cose chiare : a noi tocca poi imbrogliarle"
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Vecchio 07-06-2011, 13.38.38   #12
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Intanto grazie mille, già così mi hai chiarito diversi aspetti .
Alla fine quindi questa casa potrebbe addirittura appartenere al comune... volendo... (tanto le chiavi le hanno già tutti... )

Per cui, è questo che mi preme, questa situazione pendente non inficia sulla capacità mia e di mio fratello di ereditare il patrimonio di mio padre di cui è titolare, giusto?

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Vecchio 08-06-2011, 00.51.30   #13
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Decidendo che vale la pena di fare il tutto per avere la casa , girerei la polpetta in modo da far risultare l'accettazione tacita e se fossi in te proverei a parlare con papà per spiegargli la cosa proponendogli di valutare di presentare ora la denuncia di successione.
Le aliquote applicabili sarebbero quelle del 1972 ( all'epoca c'era anche l'INVIM...) , viene comunque in considerazione il valore catastale del bene ....insomma a meno che non si tratti di un castello , le imposte e sanzioni sarebbero molto contenute e come ti sei già detta da sola , le eventuali sanzioni non andrebbero oltre i 5 anni .
L'ostacolo maggiore in caso di presentazione della denuncia di successione , a mio avviso , sarà far comprendere all'Ufficio delle Entrate che pur risultando dallo stato di famiglia storico della defunta l'esistenza di 4 figli , solo 1 è erede per intervenuta prescrizione del diritto di accettare degli altri figli .
Son certo che ti richiederebbero una rinuncia degli altri chiamati all'eredità perchè così richiede la modulistica stessa della denuncia e qui ti servirà un esperto che affronti il problema con l'Ufficio competente , quello in cui si è aperta la successione .

Se tuo padre non fa nulla ora , alla sua morte per te e tuo fratello di ripropone lo stesso problema sempre con i limiti delle eventuali sanzioni nei 5 anni . Valuterete al momento ( magari rigirando la polpetta dal lato che pagamento ICI e possesso non sono accettazione tacita e quindi non siete eredi e quindi non dovete nulla....)

Se i cugini americani dovessero fare un viaggio in Italia alla scoperta dei loro poderi e avanzassero delle pretese, tuo padre ora e voi poi , potreste giocare anche la carta dell'usucapione , ma solo in via di eccezione . Ovvero se chiedono la quota di proprietà opporre loro che ne siete divenuti proprietari per intervenuta usucapione . Siamo comunque già in presenza di azioni legali , i cugini per chiedere e voi per opporre l'acquisto per il possesso nei 20 anni .

Sconsiglio invece di agire per far accertare che possedendo da oltre vent'anni , si è acquistata la proprietà per usucapione .
Se sei interessata , vedremo la cosa al prossimo giro.
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Ultima modifica di AzzeccaGarbugli : 08-06-2011 alle ore 00.53.49.
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Vecchio 08-06-2011, 12.58.48   #14
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Vediamo se ho capito bene tutto, ho studiato diritto a scuola ma ormai son passati 20 anni .

In sostanza il problema esiste davvero e non me lo sto ponendo invano, e si presenterà (con certezza?) al momento delle successioni (a questo punto devo tutelare anche mia madre). In quel caso dovremo fare una trafila per dimostrare il fatto che non siamo eredi per via che il possesso non è una dichiarazione della volontà di succedere. Giusto? Anche se ha pagato bollette da sempre intestate a lui?
Sarebbe utile andare al comune del posto a vedere a chi è intestato, se è stata fatto qualunque movimento?
Sinceramente ne a me, ne a mio fratello, ne tantomeno a mia madre interessa quella casa... (dire che c'è un odio viscerale per il posto è poco..) pertanto non ci dispiace che il diritto di successione sia decaduto.
Ma per tutelarci, in questo caso, cioè non ci interessa averla, e non vogliamo problemi con il fisco, cosa è imporante fare ora secondo te?


p.s.
Grazie grazie grazie!
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Vecchio 08-06-2011, 18.14.09   #15
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Scusa Sole hai detto che tuo padre non l'ha fatto la successione per la casa, di conseguenza se non l'ha dichiarata in successione, tu non puoi ereditare qualcosa che in teoria non è nemmeno suo.
Quindi se non vuoi la casa, mi sembra che il problema non si pone, perchè la casa risulta ancora a tua nonna.

Se invece vuoi la casa, allora occorre fare una doppia successione.
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Vecchio 09-06-2011, 09.59.28   #16
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Tendenzialmente Astral pure io penserei così, però finchè non sento una affermazione in merito (che non pretendo da Azzecca che mi ha già dato e detto moltissimo) chiara e definitiva il timore che da una indagine possano nascere problemi l'ho.

Comunque si, ho capito che in sostanza mio padre non risulta titolare della casa nonostante il prolungato possesso.

Per tagliare la testa al toro, sarebbe opportuno da parte di mio padre (che non farà mai...) fare una rinuncia definitiva all'eredità? In quel caso la casa passa direttamente al comune?
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Vecchio 09-06-2011, 11.18.49   #17
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Si oppure dovresti farla tu, nell'eventuale morte di tuo padre (più tardi possibile) ma se hai altri beni in eredità, non ti conviene, e dovrebbe farla lui.
Successe che mio zio gli arrivarono bollette arretrate della casa, perchè non diede il cambio di residenza e dovette fare la rinuncia all'eredità.

Non so se passa al comune, per esempio lui può fare la rinuncia ma se qualche fratello o nipote rivendica la proprietà della casa può averla.
In ogni caso la casa andava dichiarata da tempo, dichiararla ora potrebbe esserci una multa.

Quando ho fatto io la successione mi è stato spiegato che se non la facevo entro un anno, mi sarebbe arrivata una bella multa. Comunque si Sole, mi sa tanto che ci vuole il consiglio sempre di un professionista.
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Vecchio 09-06-2011, 11.34.21   #18
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Si oppure dovresti farla tu, nell'eventuale morte di tuo padre (più tardi possibile) ma se hai altri beni in eredità, non ti conviene, e dovrebbe farla lui.
Successe che mio zio gli arrivarono bollette arretrate della casa, perchè non diede il cambio di residenza e dovette fare la rinuncia all'eredità.
No io non posso farla dopo la morte di mio padre perchè non si può in Italia rinunciare a solo una parte di eredità. ma ho capito che non è nemmeno più erede. Comunque o lo fa lui o niente, speriamo che non infici.
Quote:


Non so se passa al comune, per esempio lui può fare la rinuncia ma se qualche fratello o nipote rivendica la proprietà della casa può averla.
In ogni caso la casa andava dichiarata da tempo, dichiararla ora potrebbe esserci una multa.
Azzecca ha spiegato che il diritto di tutti gli altri cugini si è prescritto circa 25 anni fa. Possono fare quello ceh vogliono che tanto non vale nulla.
Quote:

Quando ho fatto io la successione mi è stato spiegato che se non la facevo entro un anno, mi sarebbe arrivata una bella multa. Comunque si Sole, mi sa tanto che ci vuole il consiglio sempre di un professionista.
Spero che non serva nulla. E che tutta quella storia... vado via con papà.
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Vecchio 09-06-2011, 19.13.15   #19
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Vediamo se ho capito bene tutto, ho studiato diritto a scuola ma ormai son passati 20 anni .

In sostanza il problema esiste davvero e non me lo sto ponendo invano, e si presenterà (con certezza?) al momento delle successioni (a questo punto devo tutelare anche mia madre). In quel caso dovremo fare una trafila per dimostrare il fatto che non siamo eredi per via che il possesso non è una dichiarazione della volontà di succedere. Giusto? Anche se ha pagato bollette da sempre intestate a lui?
Sarebbe utile andare al comune del posto a vedere a chi è intestato, se è stata fatto qualunque movimento?
Sinceramente ne a me, ne a mio fratello, ne tantomeno a mia madre interessa quella casa... (dire che c'è un odio viscerale per il posto è poco..) pertanto non ci dispiace che il diritto di successione sia decaduto.
Ma per tutelarci, in questo caso, cioè non ci interessa averla, e non vogliamo problemi con il fisco, cosa è imporante fare ora secondo te?
Questa casa non è un immobile "fantasma" ( per i quali si è aperta la caccia recentemente ), è un bene accatastato sul quale viene pagata regolarmente anche l'ICI.
Certo , attraverso un controllo incrociato l'amministrazione delle finanze potrebbe sempre rilevare l'anomalia e accertare la mancata denuncia di successione con l'applicazione delle relative imposte e sanzioni.
Se non avete interesse alla proprietà , per quanto ho detto sopra , a mio parere , l'atto dell'Ufficio potrà essere impugnato ( da tuo padre se in vita o da voi dopo) sostenendo che il pagamento ICI e quel possesso non sono accettazione tacita , che non ci sono gli estremi per essere considerati eredi eccc...
Nel frattempo sarebbe senz'altro opportuno raccogliere documentazione... sull'avvenuto pagamento dell'ICI , sulla data di apertura o voltura delle utenze e tutto quello che può attenere a quella casa anche con verifica presso il Comune. Documenti da tenere in cassetto per l'intanto , poi si vedrà .
Se vi è odio viscerale per quel posto perchè non venderlo a terzi?
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Vecchio 10-06-2011, 23.50.17   #20
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Originalmente inviato da AzzeccaGarbugli Visualizza messaggio
Se vi è odio viscerale per quel posto perchè non venderlo a terzi?
Intendi fare tutta la procedura per il riconoscimento della proprietà e poi venderlo?
Perchè se ho capito in realtà mio padre non ha titolarità per venderla così come stanno le cose, giusto?

In realtà penso che quella casa, che è poco più di un rudere solo perchè i miei ci vanno ad agosto in vacanza, valga poche migliaia di euro che tra le procedure, i professionisti e le sanzioni andrebbero appena a coprire gli oneri. Non credo che ne valga la pena. Ma penso proprio di seguire il tuo consiglio e pertanto temo (e tremo ... ) che dovrò andare fino in Molise e raccogliere le carte, vedere com'è la situaizone in comune sperando di riuscire ad avere tutto, con l'occasione la farò pure valutare.

Intanto ancora tantissime grazie. Ho le idee molto più chiare e soprattutto posso beatamente dimenticarmi dei cugini.

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Vecchio 11-06-2011, 00.06.43   #21
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Infine Sole, un consiglio non legale, ma morale: ci sono passato ed anche se sono brighe che fanno preoccupare, o spazzientisco e c'appesantiscono la vita, vedrai che se ci si muove nella giusta direzione, tutti piano piano si risolve, ed in più ne usciamo più ricchi ed esperti (anche se a volte un po' stressati). Faccio il tifo per te.
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Vecchio 11-06-2011, 10.27.54   #22
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Grazie Astral
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