L'ingiustizia.
Cari amici di Ermopoli, vorrei condividere con voi un senso di amarezza che a volte mi prende quasi alla gola. L'amarezza mi deriva dal fatto che nonostante m'impegni con cieco entusiasmo nel lavoro, in realtà il mio sia un girare a vuoto o addirittura un eterno ritorno nel girone degli sfruttati (e purtroppo in questo girone ho molta compagnia).
Sarò meno astratta. All'inizio di quest'anno ho perso il lavoro e questo non è accaduto per mia negligenza ma perchè il mio titolare senza battere ciglio ha pensato che il settore in cui operavo dovesse chiudere i battenti. Così io, la persona con cui convivo, ed un'altra decina di colleghi, ci siamo trovati di punta in bianco in "mezzo alla via". Bè, il mio signor titolare non si è neanche degnato di farci una telefonata, non so... neanche di darci delle spiegazioni. Inoltre, nessuno di noi aveva una forma di "paracadute", ammortizzatore.... non posso scendere nei dettagli scusate. A stretto giro, dopo la perdita del lavoro, ho attraversato varie esperienze. Sotto Pasqua ci hanno tagliato la luce, e per mesi abbiamo mangiato prevalentemente pasta e patate in quanto cibi economici. Ma, tutte queste difficoltà, non mi hanno piegata. Ho cercato di reagire riciclandomi in un altro lavoro. Bene, ho profuso le mie migliori energie (soprattutto fisiche) in questa nuova attività. Camminavo per ore ed ore, ed ero felice di questa fatica perchè per quanto questo nuovo lavoro fosse considerato "umile", lo amavo, lo rispettavo. Bene, dopo due mesi ho ricevuto come paga duecentotrenta euro. Stendo un velo pietoso. Attualmente sto sempre all'interno della cornice del precariato. Sottopagata....sfruttata....etc. C'è qualcosa però che fa da contraltare a tutto questo. Ogni giorno mi alzo con l'incrollabile fede di fare qualcosa di buono nel mio piccolo. Quando durante le mie ore di lavoro, qualcuno mi chiede delle ulteriori spiegazioni (spesso sono gli anziani a domandare, a chiedermi "aiuto" in un certo senso) sorrido sempre e non è mai un sorriso di circostanza. Ieri, una vecchietta, mi ha chiesto "Perchè non viene sempre lei signorina?". Bene, questo mi ripaga in parte delle ingiustizie subite. fiori.gif |
Purtroppo il lavoro gira come gira oggi, prima c'erano i servi della gleba, i cortigiani, i signorotti etc...
Oggi ci sono i precari, i dipendenti stabili insieme ai piccoli imprenditori/professionisti e poi via via verso l'alto. Forse l'unica differenza è la speranza. Se nascevi servo del gleba nel medioevo solo un miracolo poteva toglierti da quella situazione, se non sei figlio di X oggi il miracolo potrebbe bastare più piccolino, almeno c'è questa speranza, speranza che nessuno può togliere, ma che nessuno dovrebbe togliersi da se. Diretto... ma ti vedi in un futuro più o meno vicino (meglio vicino) decentemente sistemata con l'occupazione? Intendo, ci credi almeno un pò? Dopo la parte "pratica" voglio dire che è buona cosa che riesci a trovare comunque il buono e ad apprezzare le piccole cose di un lavoro che adesso fai e che non è il tuo ideale. E' buona cosa che le persone percepiscano questo in te, abbiamo bisogno di specchi anche nel bene per apprezzarci, non solo nel negativo per vedere cosa non va in noi. Inoltre permettimi di dire che forse la recente esperienza che ci hai narrato (Pasqua etc..) per quanto non augurabile a nessuno, in qualche maniera ti ha cambiato, migliorata un pò.... cerca di tenerla in te, come un dono inizialmente non gradito, ma da sfaccettature nascoste, sfaccettature che non hai ancora scoperto integralmente. Rimanere concentrata su questo ti permetterebbe di non dover ricevere altri doni uguali. Se sono entrato troppo sul personale, in maniera non gradita, per favore non dar peso a ciò che ho scritto fiori.gif |
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In bocca al lupo per il prossimo lavoro, che ti auguro di trovare prestofiori.gif |
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Essere diretti, come lo sei tu, lo considero un raro pregio, perchè mi sembra che dietro ci sia un desiderio di costruire, di confrontarsi. Bè, il mio futuro almeno quello prossimo lo vedo incerto, irto di difficoltà, nebuloso. Però non dò troppo spazio a questi pensieri a tinte fosche; non ci sguazzo dentro in poche parole. Non serve a niente pensare in nero. No, alla fine, non so bene come, non so quando, (ma io l'impegno nella ricerca ce lo metto tutto mannaggia...), ce la farò a sistemarmi nel lavoro. Non ho perso la speranza, nè ho intenzione di perderla, di farmi sopraffare, non ho intenzione di soccombere. Vedi, non riesco bene a comprendere le sfaccettature di questo dono. Forse perchè mi viene difficile considerarlo un dono anche se non escludo a priori la possibilità che esso tale sia. Comunque, si sono cambiata, forse sarebbe meglio dire che ho dovuto fare leva su risorse interiori che prima non riuscivo bene a vedere. fiori.gif |
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La fede incrollabile di cui ho parlato, in fondo non mi abbandona mai. Certo, mica sono la "donna bionica", anzi....Eppure la follia di avere degli ideali, me la tengo stretta. |
Cari amici, ormai oso chiamarvi concittadini, è trascorso un mese da quando ho aperto questa discussione e purtroppo lo spumante non posso stapparlo. La mia situazione è andata in caduta libera. Infatti, da una settimana mi è stata ridotta la potenza e domani, probabilmente non potrò più usare nulla che abbia a che fare con l'elettricità perchè mi staccheranno la luce.
Certo, non faccio salti di gioia, ma neanche mi deprimo più del dovuto perchè so che esistono situazioni molto più pesanti rispetto alla mia. Nonostante la spada di damocle che mi pende sulla testa, nonostante l'ennesimo colloquio di lavoro non sia andato a buon fine, bè una sorta di follia mi porta a ritenermi una privilegiata. Si, da domani potrei per un tempo indefinito non avere delle comodità, però soprattutto in questi ultimi tempi ho avuto tanto. Ne ho avuto piena consapevolezza passeggiando oggi in un Parco insieme alla mia compagna ed insieme a delle mie amiche. Come delle eterne adolescenti abbiamo corso a perdifiato gettandoci dei gavettoni, correndo dietro ad un pallone, avventurandoci in alcuni sentieri alla ricerca di piccoli sassi. Intorno a noi un'aria di festa mentre i raggi del Sole si riflettevano sulle rovine di un antico acquedotto romano. Una sorta di commozione mista a felicità mi è salita allora nell'anima. |
Mi hai fatto tornare alla mente momenti di spesieratezza di gioventù, sembrano passati dei secoli da allora. Si, quella commozione mista a felicità che scaturisce dall'anima ti libera dai pensieri pesanti per un domani incerto. Almeno per un momento ti senti in pari col mondo, assieme alla tua compagna ed alle tue amiche. Almeno in quella giornata di Sole le cose brutte le hai lasciate alle spalle.
Grazie logos di aver condiviso con noi questa tua bellissima emozione. Ti auguro un domani più sereno e che tu possa trovare un giusto lavoro che ti permetta di avere quello che desideri. |
Mi unisco a Grey nell'augurio che tutto possa risolversi e che questo duro momento lasci presto spazio ad una meritata serenità economico-lavorativa.
Ho molto apprezzato i modi e i toni pacati che hai usato nel condividere con noi di questa tua pur dolorosa esperienza , mi hai fatta riflettere e di questo ti sono grata e ti ringrazio. Ti aspettiamo.abbraccio: |
Forse quando leggerai qui avrai aggiustato un pò le cose materiali e pratiche, quindi non aggiungo altro di scritto.
Volevo solo fissare che ho ascoltato e che avevo già visto che meriti di aver altre possibilità in tutti i settori, vedrai che arriveranno. |
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Mi piace pensare che logos si sia assentata per un breve periodo da questa città. Aspettiamo tutti il suo ritorno e nel mentre la penso con affetto, nel suo breve passaggio in città ha lasciato tracce di un'umanità che mi hanno colpito. abbraccio: A presto logos :C: |
Cari amici, da poco ho letto i vostri msg. Che dire se non che sono commossa per quanto vi sento vicini. Talmente commossa che mi mancano le parole per ringraziarvi. Perdonate quindi la banalità con cui vi esprimo la mia gratitudine, il mio affetto sincero.
Caro Grey, mi ha meravigliato la tua capacità di comprendermi, di cogliere in profondità ciò che volevo esprimere. Considero un raro dono aver avuto la possibilità di incontrare una sensibilità come la tua. Caro Capo Uno, le tue parole sono per me di grande incoraggiamento. Ad incontrarne nella vita "Capi" giusti come te. Cara Filo, cara amica, non ti preoccupare un modo per collegarmi su Ermopoli (tramite amici, o anche da punti internet) lo troverò sempre. Grazie di cuore per aver pensato a me. Cara Gibbi, è la prima volta che ti incrocio per i vicoli di Ermopoli e l'arricchimento è reciproco. Avremo modo di conoscerci e dialogare, ed anche questo lo trovo un privilegio. Bè Ermopoli pare che porti fortuna. In pochi giorni mi si stanno aprendo nuove opportunità tanto che il domani più sereno dal punto di vista prettamente materiale lo vedo più vicino. Vi abbraccio: |
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Non ho voluto esprimermi quando "ci hai lasciati"
esprimo ora il piacere di rivederti fiori.gif |
Son felice che tu sia di nuovo qua con noi, lo saresti stata comunque, ma poter scambiare due parole, fa bene.
abbraccio: |
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"bentornata" tra noi allora, oltretutto , mi sembra, con il momento nero in via di superamento :C:
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sono nuova... iscritta da ieri...
che dire... già mi avete emozionato... tutti... un abbraccio pieno di fortuna logos |
Grazie a tutti voi fiori.gif abbraccio:
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Ciao Logos, non è comune il tuo modo di affrontare un disagio non poco importante, e nemmeno il modo in cui lo hai condiviso. Anche io ti ho pensato fiori.gif
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Cari amici, da tempo aspettavo di tornare su questa discussione che ho aperto mesi fa per darvi la notizia certa di una svolta positiva della mia esistenza. Desideravo ardentemente di potermi rallegrare e "brindare" con voi per una gioiosa novità. Sono abituata a condividere dolori, ma soprattutto piaceri e volevo donarvi qualcosa di felice. Purtroppo oggi è successo qualcosa di assolutamente irreale e quasi mi sento in colpa perchè non riesco a donarvi una notizia felice che aspettavo di potervi dare.
Lavoro da quattro mesi per un'azienda del Nord, almeno fino ad oggi lavoravo con entusiasmo, con dedizione, con fiducia. Certo voi non mi conoscete, ma credetemi ogni giorno ho lavorato con assoluto scrupolo e ringraziando la vita di avermi dato un dovere da assolvere. Il mio sentimento quotidiano è stato quello del "servo" felice di adempiere ai propri doveri. Bene, oggi, mi è arrivata una telefonata in cui l'azienda ha preannunciato azione legale nei miei confronti, perchè avrei imbrogliato nell'esercizio della mia professione. D'un tratto mi è caduto il mondo addosso, mi sono indignata, ho sentito una fitta che mi ha oltrepassato l'anima. Ho fatto il mio dovere fino in fondo, ma non posso entrare nei dettagli, perchè probabilmente diventerei abbastanza riconoscibile, però credetemi mi trovo dalla parte della ragione. In più sono scossa perchè tutto questo mi arriva dopo attestati di stima da parte della mia azienda ed inoltre si sono profondamente amareggiata. Non mi vergogno a dirlo: ho pianto, ho pianto lacrime di amarezza, di rabbia, ho inveito contro qualcosa di oscuro che sembra si accanisca metodicamente contro di me. Scusatemi, avevo bisogno di parlare; vi chiedo di nuovo scusa per questo sfogo. |
Mi dispiace tanto logos, hai fatto bene a parlarne. Sfogarsi fa bene, se potessi aiutarti in qualche modo lo farei adesso, subito.
Non devi scusarti per lo sfogo, non tutti riescono a buttare fuori la rabbia, la delusione e l'amarezza. Buttare fuori il veleno aiuta a non ammalarsi di rabbia, bene per te che sei riuscita a parlarne. Mi dispiace tanto, spero che la questione si risolva al meglio per te. |
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Quando avrai ricevuto una comunicazione scritta più precisa saprai esattamente qual'è il problema e vedrai come rispondere. Quando sei in un momento brutto è molto raro che di colpo arrivi il sereno e cambi il panorama completamente, ci sono sempre periodi di passaggio. Quando uno vede il cambiamento istantaneo vuol dire che non ha vissuto nel mezzo , quindi per quanto di poca consolazione, consolati sapendo che stai vivendo per quanto doloroso sia ora. Cambierà se continui ad aver fiducia in te stessa. |
Mi spiace Logos, spero che l'azienda non arrivi ad una azione legale e che tu riesca magari a parlare prima con qualcuno, a mostrare la tua buona fede e l'impegno che metti nel lavoro.
coraggio abbraccio: |
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