Discussione: Ingenuità
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Vecchio 13-03-2008, 00.02.54   #20
jezebelius
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Possiamo espandere il discorso con una domanda, visto che l'ingenuità non può nascere dal nulla, non si può diventare ingenui, si può rimanere ingenui o "accrescere" l'ingenuità (virgoletto perchè in realtà è un ritrovare, non è un aumento/creazione di qualcosa che non c'è e non c'è mai stata) da dove viene e cosa ci fa intuire?

Altro punto: la sorpresa, lo stupore che coglie l'ingenuo più facilmente.
Teoricamente, almeno secondo l'uso moderno, sarebbero incompatibili con l'essere accorti, sagaci... eppure non lo sono, quindi bisogna comprendere il reale senso della sorpresa, dello stupore (cosa espandibile anche a parte, ma qui come spunto in relazione al discorso ci sta).
Se l'ingenuità non può nascere da nulla, probabilmente si trasmette o viene trasmessa da genitore a figlio, seguendo anche l'etimo della parola.
In fondo altro non è che una base, un punto di partenza, un'attribuzione da cui una individuabilità circa le caratteristiche, da cui si può partire per modificare qualcosa e quindi, grazie al cambiamento, ritrovare ciò che si è perso. Per altro verso lo si può, semplicemente, strozzare, seccare o anche trasformare in altro, forse di negativo come la malizia.
Ciò che mi rivela questo " passaggio" di ingenuità, sempre che qualcosa son riuscito a coglierla, è che, per l'appunto, mi porto dietro un qualcosa che non è "mio"; una caratteristica in sostanza che non è propriamente negativa, come oggi si da alla ingenuità, ma che, al contrario, mi potrebbe dare una giusta base di partenza per ritrovare altro.
Aggiungo che, siccome si parla di un " nonsoche" di trasmissibile allora potrei pure dire che ciò che vien trasmesso non è solo la forma e la sostanza di una ingenuità, e forse da questo ci si potrebbe collegare anche all'innocenza, quanto anche un qualcosa di "negativo" o che, meglio, non connota chi la possiede come sgradevole ma che manca, in fondo, della base, vantaggiosa, che potrebbe fornire, per il futuro, l'ingenuità.
Per questo quindi ci potrebbe stare, azzardando, sia quel che ha detto Kael riguardo al "beati quelli che saranno come fanciulli"..ed anche" le colpe dei padri ricadranno sui figli".
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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