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Vecchio 07-11-2007, 22.18.00   #24
griselda
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Originalmente inviato da dafne Visualizza messaggio
Come ti capisco Gri, non sai quanto...
mamma severa e autoritaria che si sobbarca il compito di educare e crescere..sisi..papà che fa una specie di supervisione (ma che nel mio caso svanisce proprio ad un certo punto) non so se mi perdo in elucubrazioni inutili ma pensa a queste donne, magari molto tenere ma che si devono assumere pesi e responsabilità e che non possono cedere, o sentono di non poter cedere..questa è una lettura che posso fare solo ora, ora che mi ritrovo nella stessa posizione di mamma sola, e la coccola viene vissuta come una debolezza,erroneamente, ma se ciò che hai visto e vissuto è una "forza" di tua madre che fa anche il padre come fai a comprendere che si può essere teneri e bruschi a seconda dei momenti...è quello che diceva Ray nel post dei genitori, nel dividere la punizione, che va data, dal dispiacere, quindi la tenerezza, che va comunque bene.
come vedi sono anch'io ancora nella nebbia...
ma riuscire a parlarne è già qualcosa,io mi sono accorta che pensarci è un passo, ma è ben diverso dal scriverlo e ancora più complesso è verbalizzarlo. Ci va un passo alla volta. Oggi non sto più guardando ai miei genitori con rabbia, più con curiosità perchè più mi soffermo sul passato e più mi accorgo di quanti particolari ho omesso trattenendo un giudizio finale..non so se riesco a spiegarmi..e inoltre il mio occhio di (quasi) adulto mi fa vedere le azioni e le situazioni in un altro modo...
capisco benissimo l'altalena che vivi, la forza che hai e che ti urla che sei grande (e ti fa arrabbiare) e la paura che vivi allo stesso tempo di non riuscire a farcela (il piangere e tornare bambina).
beh chiaro che è solo un'interpretazione ma chissà..magari qualcosa di vero c'è...
Hai ragione Daf non c'è come entrare in un ruolo per comprederne le difficoltà. Diventare genitori e capire che non deve essere stato facile neppure per loro, ognuno con le proprie soggettività e problematiche, ci hanno amato come hanno potuto. Ora la rabbia e l'odio che provai in passato credo di averlo trasformato in compassione proprio perchè ognuno fa quello che può con i mezzi che ha. I miei genitori non ci sono più ma ogni volta che vado al cimitero dico loro che li ho perdonati che ora so che non potevano fare ne più ne meno di quello che hanno fatto.
Credo anche di dover imparare ora imparare a fermarmi un attimo sempre prima di... lasciare andare in automatico ciò che invece devo controllare e modificare. Partire da punti fermi razionalmente per poi sentirli miei nel cuore con il tempo. Non so se mi riuscirà a spiegare qualcosa che sto cercando di mettere in atto e che non è ancora mio del tutto.
Ma per rimanere ferma in un ruolo non devo saltare di qua e di là disorientando oltre che me stessa anche chi mi sta vicino. Devo secondo me crearmi dei paletti ai quali appoggiarmi nei momenti critici e a cui fare riferimento per non perdermi. Faccio il meglio che posso e come posso devo dirmi ogni volta con la massima sincerità e amore, amore che devo costruire per me giorno per giorno.
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