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Ermopoli
L'antica città della conoscenza |
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17-09-2006, 05.09.01
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#1
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Cittadino/a Stabile
Data registrazione: 03-04-2005
Messaggi: 425
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Vivere le emozioni degli altri
Sembra che sempre più col passare degli anni (credo incida molto la televisione) si veda sempre più spesso il fenomeno della ricerca di emozioni negli altri...
come esempio direi alcuni programmi televisivi (che poi sono anche i più seguiti) tipo: c'è posta per te, amici, grande fratello ecc... tutti programmi televisivi accomunati da una sola cosa: la vita di altre persone amplificata, con tanti colpi di scena e con tanti momenti di felicità o tristezza, insomma: emozioni.
sembra che le persone non abbiano più voglia di vivere la propria vita, si identificano nelle telenovelas...vivono nella loro mente le esperienze più belle o le disgrazie più grandi, e tutto ciò sembra così appagante da rendere inutile la ricerca delle proprie emozioni nella vita reale.
forse ilprovare emozioni così forti e "impossibli" rende poi noioso il provare le emozioni più normali?
o forse tutto ciò succede perchè la vita nella mente è più facile di quella reale?
il fatto che si ricerchi sempre di più l'esagerazione, può essere connesso a questo fenomeno?
voi che ne pensate?
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17-09-2006, 06.37.35
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#2
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Bannato/a
Data registrazione: 20-07-2004
Messaggi: 213
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emozioni
Io penso semplicemente possa trattarsi di nevrosi....Si vive essenzialmente di pensieri "nella mente" per lo più brutti.....e ci si sforza sempre meno di parlare
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17-09-2006, 11.02.00
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#3
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Organizza eventi
Data registrazione: 27-02-2005
Messaggi: 1,865
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Mi sembra che per certi versi questa discussione possa essere integrata a questa:
fatti male che godo
Ad ogni modo si prende in considerazione non la propria vita secondo me perchè, appunto, è più semplice essere " spettatori " passivi della vita altrui e quindi della propria.
Si perde il senso della realtà che dovrebbe invece essere ritrovato.
Questo atteggiamento presuppone un totale assorbimento nella " massa ", talmente rindondante che alla fine l'apparenza che contraddistingue questo modo di comportarsi diviene quasi come una droga per la quale si va in astinenza se non si è assunta la dose quotidiana.
__________________
Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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17-09-2006, 11.49.14
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#4
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Cittadino/a Emerito/a
Data registrazione: 29-05-2004
Messaggi: 2,671
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Ma quanto è bello il "teatro"!!!!!!!!!!!!
seduti in poltrona a godersi lo spettacolo.....
e ci si trova a piangere o a ridere delle vicende altrui....
a immedesimarsi nell' eroina o eroe di turno....con relative
gioie e dolori ...ma sempre di chi è sul palcoscenico e recita...
Ci sono poi degli spettacoli nei quali....a insaputa del pubblico...
lo stesso viene coinvolto.....allora comincia la manfrina di:
"no no non sono capace.....
no no mi vergogno.....
no no chiami un altro"
passando le giornate per i mesi a venire a pentirsi di non aver
accettato...osato....dimostrato.....
La vita? un enorme palcoscenico....nel quale ognuno dovrebbe....
e ribadisco....dovrebbe essere il protagonista....ed invece si continua
a fare la comparsa e a "vivere" la vita altrui (nei casi citati da Max...
per lo più falsi)....
Le cause? molte direi....
non prendersi le proprie responsabilità
la vigliaccheria di non affrontare le difficoltà
la paura di soffrise sul proprio
il fallimento della propria vita
e così all' infinito....
non ultimo il fatto che per una classe dirigente
è proficuo dare palliativi per evitare guai seri
(che di questo passo non ci saranno mai visto il
grado di sonnolenza generale)
Eccerto che mi commuovo ogni volta che guardo
"il colore viola" o "la meglio gioventù".....
eccerto che mi incazzo ogni volta che vedo le
ingiustizie e le aberraggini di "il miglio verde" o
"schindler's list".....
Ma nella realtà come mi comporto?
se incontro un Forrest Gump...sorrido come tutti...
se mi imbatto in un tizio che molesta una ragazzina...
mi volto dall' altro lato come tutti...certo assumo un' aria
nauseata...ma me la batto con la massa.....
Allora....a chi dare la responsabilità di tutto cio?
alla tv? al cinema? ai politici?
e noi? quando ci prendiamo le nostre piccole responsabilità?
Evidentemente sbaglio....perchè la maggioranza divora sta
roba...e legge per lo più settimanali di pettegolezzi ( azz forse
dovevo scrivere :'gossip'?)....quindi è questo che vogliamo...ed
è questo che ci danno!....
p.s. non ne penso troppo bene vero Max?
la domanda è...vivo di vita riflessa? e forse si....
mi sforzo comunque di capire cosa serve a me...
e perseguire in questa via....che se proprio
devo piangere che sia per i miei guai...e se rido
che sia di cuore e d' anima...ma per me...
__________________
Dio mi conceda
la serenità di accettare
le cose che non posso cambiare
il coraggio di cambiare
quelle che posso cambiare
e la saggezza
di distinguere tra le une e le altre
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17-09-2006, 15.17.25
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#5
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Partecipa agli eventi
Data registrazione: 19-12-2004
Messaggi: 1,350
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Citazione:
Originalmente inviato da MaxFuryu
Sembra che sempre più col passare degli anni (credo incida molto la televisione) si veda sempre più spesso il fenomeno della ricerca di emozioni negli altri...
come esempio direi alcuni programmi televisivi (che poi sono anche i più seguiti) tipo: c'è posta per te, amici, grande fratello ecc... tutti programmi televisivi accomunati da una sola cosa: la vita di altre persone amplificata, con tanti colpi di scena e con tanti momenti di felicità o tristezza, insomma: emozioni.
sembra che le persone non abbiano più voglia di vivere la propria vita, si identificano nelle telenovelas...vivono nella loro mente le esperienze più belle o le disgrazie più grandi, e tutto ciò sembra così appagante da rendere inutile la ricerca delle proprie emozioni nella vita reale.
forse ilprovare emozioni così forti e "impossibli" rende poi noioso il provare le emozioni più normali?
o forse tutto ciò succede perchè la vita nella mente è più facile di quella reale?
il fatto che si ricerchi sempre di più l'esagerazione, può essere connesso a questo fenomeno?
voi che ne pensate?
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Ma forse non è che non hanno più voglia di vivere la propria vita, hanno paura di qualsiasi cambiamento che li porti fuori dalle certezze che si sono costruiti. Paura di soffrire. Alla fine è come se girassero sempre in tondo, tutto è ripetitivo, diventano schiavi delle abitudini e per forza in questo modo le emozioni si appiattiscono. Vivono di riflesso quelle degli altri, almeno non si congelano completamente. Ne avevamo già parlato, non ricordo dove: è come mettersi alla finestra al sicuro tra le proprie quattro mura e guardare gli altri vivere.
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