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Ermopoli
L'antica città della conoscenza |
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24-07-2009, 00.01.29
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#1
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Cittadino/a
Data registrazione: 17-07-2009
Messaggi: 97
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24 Luglio.... Notte. "A chi non è più"
Il Silenzio sposta lontano i confini del mistero, e là dove la parola non può più inizia Dio.
Ultima modifica di logos : 24-07-2009 alle ore 00.05.10.
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17-09-2009, 06.23.58
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#2
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Cittadino/a
Data registrazione: 17-07-2009
Messaggi: 97
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Da quando non sei più, condivido la malinconia con gli alberi e con gli abitanti degli alberi.
Da quando non sei più, parlo alle fontane che zampillano flebili, lenti i discorsi, lente le parole che arrancano.
Da quando non sei, più largisco briciole ai colombi aspettando un loro cenno sulla mia mano.
Da quando non sei più, ogni notte poso il flauto in cantina e scrivo una pagina di silenzi.
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17-09-2009, 21.55.45
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#3
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Cittadino/a Emerito/a
Data registrazione: 24-01-2006
Messaggi: 2,100
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Che bella poesia, la trovo ispirata, che grande cuore hai logos.
Il passaggio ultimo lo trovo bellissimo, evocativo...
Da quando non sei più, ogni notte poso il flauto in cantina e scrivo una pagina di silenzi.
Questa persona diventa il "da quando non sei più", ed ogni notte poso il flauto, il suono dolce del flauto... nella notte il suono dolce del flauto viene interrotto dal voler scrivere parole per questa persona, col risultato che la pagina è piena di silenzi. Eppoi la cantina, luogo antico e più nascosto della casa.
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18-09-2009, 00.28.49
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#4
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Cittadino/a
Data registrazione: 17-07-2009
Messaggi: 97
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Grazie Grey. Le poche righe che ho scritto filtrate dai tuoi occhi appaiono belle anche a me. Grazie dolce amico.
Ultima modifica di logos : 18-09-2009 alle ore 00.34.50.
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08-10-2011, 16.48.42
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#5
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Cittadino/a
Data registrazione: 17-07-2009
Messaggi: 97
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Un giardino traboccante mi separa da te.
Quando le fontane zampillano flebili
ed il glicine si ferma stanco sulla volta dell'arco,
quando la terra è spaccata dal Sole,
-Io cammino a piedi nudi-
e la ghiaia - atroce Cassandra-,
mi ricorda tutto quello che non ti ho detto.
L'ibiscus è sempre lì
come una croce viola ad indicarmi una per una
le parole mai pronunciate da me, da te, dal mondo.
Ed io ogni giorno mi illudo
che il faggio, le cime azzurre,
ma anche l'ape ed il trifoglio
mi portino le tue lettere mai scritte.
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08-10-2011, 16.57.05
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#6
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Cittadino/a
Data registrazione: 17-07-2009
Messaggi: 97
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Questa sconfinata solitudine è la moneta cangiante del mio Io, la mia essenza. Vengo compresa e comprendo ed attraverso le mura ciclopiche della malinconia ma fino ad un certo punto. Oltre dimora quella zona di luminosa ombra e di dolore, indipendente in fondo da eventi, da persone, da luoghi. La bolla della solitudine.....
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