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Individuo nel senso di individuato, manifestazione non necessariamente in forma umana proveniente dall'origine. Dicevo questo rispondendo a Uno che diceva non trattarsi di un angelo cioe' di qualcosa di evolutivamente migliore di noi fosse anche energia soltanto , anima non incarnata , spirito . Se non e' un qualcosa di individuato in questo senso cosi' esteso da confondersi con l'entita', appunto non e' neppure un'entita', quale sia la forma , Domandavo allora che cos'e'? Non e' neppure come dici tu , a mio parere ,un'entita' senziente , a detta di Uno , perche in tal caso potremmo diventarlo anche noi in un'altra fase evolutiva ( essendo noi umani una delle infinite manifestazioni perche' non potremmo un giorno essere anche quella?) Deve essere qualcosa di neppure immaginabile e definibile se e' parte del tutto.... e' il mistero dei misteri dell'essere Uno e trino allo stesso tempo . |
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Come dicevano in altre discussioni non sono da vedere in senso negativo, occorrono alla vita, il senso negativo emerge se ci si lascia possedere o in altri termini e per altre visioni si diventa demoniaci o si agisce da demoni |
Mi pare che in magia se non ricordo male si suonasse una campanella ai quattro angoli della terra e comunque che fossero associati ai quattro angoli della terra a cui voltarsi ogni volta che ci si rivolgeva a loro.
Ma anche che fossero associati ai venti. Qualcuno ne sa qualcosa? leggo.gif |
Provo ad andare avanti un pezzetto.
Alcuni di voi ha visto il film "un'altra giovinezza", comunque anche per chi non lo ha visto, dopo la trasformazione il protagonista inizia a parlare con un doppio se stesso. Quando il protagonista si domanda e domanda a questo doppio, chi sia, insieme arrivano alla risposta che potrebbe essere definito angelo custode, ma che (dialogo originale)"esistono anche (oltre agli angeli ed agli angeli custodi) le potestà, le dominazioni, gli arcangeli, i serafini etc... gli intermediari per eccellenza, incorporei ma visibili, e dunque capaci di mediare tra coscienza ed inconsapevolezza, -naturalmente- ma anche tra l'uomo e la natura, tra l'uomo e la divinità, tra la ragione e l'eros, tra femminile e maschile, tra tenebre e luce, tra materia e spirito." Poi il protagonista dice che non riesce a concepire come realtà oggettiva l'altro con cui sta parlando, lo vede solo come il suo doppio, questi gli risponde che in un certo senso è così, tuttavia questo non implica necessariamente che non possa esistere in maniera oggettiva ed autonoma. Non per nulla ho consigliato questo film... ha degli spunti metafisici molto interessanti, per ora mi fermo, ma solo di questi due brani mezzi copiati dal film c'è abbastanza per espandere il discorso |
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Il protagonista del film dopo il fulmine che lo colpisce la notte di Pasqua, acquista o recupera anche una memoria straordinaria, quindi potrebbe essere che questo suo doppio è sempre stato dentro di lui anche se non ne era consapevole o non c'era il collegamento che gli permetteva di ri-cordare. Quindi in questa ottica si potrebbe dire che ognuno di noi ha in sè questo suo doppio ? Che gli angeli custodi stanno dentro di noi e ci danno la possibilità di accedere a dimensioni e possibilità di cui non siamo consapevoli? Ma se questo nostro doppio è capace di vivere anche in maniera oggettiva ed autonoma, questo apre anche altri discorsi sul tempo, sulla sincronicità e via dicendo. Azzardo un'ipotesi: se il mio doppio autonomamente agisce in un modo e io in un altro sarei divisa in me stessa.... |
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Ma ne parlammo a proposito dei daimon: angeli o demoni all'interno di noi , ad esempio l'eros e' angelo e demone a seconda .. ed ha la funzione di intermediario col divino come dicevano Uno e Platone nel Simposio ( non si arrabbi Uno per l'accostamento ma ando' proprio cosi'nella tempistica). Ma resto' in sospeso il discorso se fossero entita' a se' o meno . Psicanaliticamente credo di no sono in noi e sono un filtro . Se e' cosi'quindi sono una nostra facolta' un nostro potere? |
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per la psicanalisi il demone o l'ombra o l'angelo sono parte di noi , la parte da integrare . D'altra parte e' giusto considerarli parte di noi , gli angeli ,se e' vera l'identita' , , pur a diversi livelli tra l'Assoluto e l'anima dell'uomo . Sarebbero la parte di assoluto che c'e' in noi. |
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Però, tornando in discorso, come si diceva per i demoni, sono parti di noi e non lo sono... ovvero hanno esistenza propria e anche si manifestano in noi. In termini analitici divremmo forse pensarli (gli angeli) emanazioni del Se, o suoi aspetti. In effetti nell'interpretazione dei sogni così vengono visti. E non è che puoi integrare il Se nell'io (bon, almeno non nei termini in cui integri un complesso, il discorso qui si complica). |
Chissà perchè (romanticamente) gli Angeli mi fanno pensare alla Luce sono Esseri Luminosi provenienti dall'alto dei cieli (chissà come li chiamano in fisica quantistica) mi danno l'idea di chi porta all'uomo qualcosa di luminoso, come intuizioni.
I Demoni invece mi fanno pensare alla terra e quindi a passioni a tentazioni, quindi qualcosa di istintituale. Angeli che scendono e Demoni che salgono. A seconda dell'habitat che creaimo in noi essi popolano il nostro essere. Poi visto che si dice angelico o demoniaco a seconda se sono pregi o difetti, virtù o vizi, però è anche vero che un pregio portato all'eccesso può diventare un difetto e viceversa, il demone vive al buio e l'angelo alla luce di Dio. Sta cosa che filtra non la prendo in pieno, nel senso che dosa la Luce? Perchè la Luce se non si è preparati può anche bruciare, un messaggio può anche, se non si è preparati: stroncare, terrorizzare, paralizzare, uccidere. leggo.gif |
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Dalle parole del film che hai citato emerge che gli angeli hanno funzione di mediare aspetti inconciliabili che si presentano come opposti. Ragione e eros, materia e spirito, tenebre e luce, sono opposti entro i quali sono possibili manifestazioni di mescolanze diverse... ma in effetti queste manifestazioni hanno per forza bisogno di un mediatore (la terza forza?) altrimenti i due opposti conflagrerebbero. C'è un altro aspetto: se l'angelo può mediare tra due opposti, o tra due ambienti diversi come i due piani di manifestazione che collega deve, come hai già detto, potersi muovere in entrambi gli ambienti (qui il simbolismo delle ali). Ma quindi partecipa di entrambi a livello qualitativo o è solo un ambiente terzo in grado di accogliere i due inneschi diversi (come un pezzo di puzzle con due buchi)? Già che ci sono riporto la gerarchia angelica ufficiale, così poi se abbiamo voglia possiamo discutere dei nomi/funzioni. Le schiere angeliche sono tre e ognuna di esse è suddivisa in tre cori. Dal più alto (ossia vicino a Dio) al più basso (ossia vicino a noi) questi i nomi: Serafini Cherubini Troni Dominazioni Virtù Potestà Principati Arcangeli Angeli |
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