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A me non piace e non trovo tanto giusta una cosa del genere, preferirei un'attenta valutazione di maestri/e elementari (ma pure dei professori più avanti) e se uno/a non è in grado di insegnare che vada a fare altro Citazione:
Questo significherebbe dire che chi si diploma due anni (esempio) dopo ha una preparazione migliore... ma quando mai... |
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Purtroppo l'allontanamento dal pubblico impiego per inidoneità anche manifesta , in questo paese , per come stanno le cose , è difficilissimo se non impossibile , e ripeto purtroppo. |
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C'è insomma chi si impegna e profonde passione in quel che fa, nello specifico nell'insegnamento, e chi, invece, non fa assolutamente nulla. Di qualche giorno fa. Mentre si parlava della questione "scuola", tra me ed altri, è venuto fuori che in un istituto superiore della mia zona, molti son stati rimandati in Italiano o se la son cavicchiata;avevano lacune in grammatica. Ora non ci sarebbe da ridire nulla se non fosse, però, per il fatto che questi hanno frequentato la stessa classe alle medie e quindi hanno avuto la medesima insegnante! Certo non si può generalizzare ma il caso c'è. Mi rendo conto, poi che è capitato alle medie, quindi gia li vi è la divisione oraria per materia. Ora anche in questo caso si potrebbe pensare, se per le elementari vi potrebbe essere questa sorta di auto controllo reciproco, per le medie - non so se gia sia previsto però, forse in maniera più soft - un supervisore col compito di coordinare i vari docenti soprattutto nella funzione programmatica dell'insegnamento con " prove" - da pensare caso per caso - per questi durante il percorso. Sarebbero liberi nella modalità dell'insegnamento, pertanto nessuna limitazione, ma sottoposti sicuramente a verifica circa l'idoneità " sul campo". Se son li col compito di forgiare gli scolari - si presume - perchè non prevedere valutazioni dell'operato di chi assume questo " delicato" compito. Non solo allora lavoro per portare a casa lo stipendio, in definitiva missione con competenza e anche per il risultato. |
Voglio tornare un attimo all'argomento principale, il 10 in condotta.
Leggendo un po in giro mi pare che si possa condividere la proposta di un prete ( abbastanza conosciuto, padre Don Antonio Mazzi ) il quale è partito da una considerazione. Attribuire un voto alla condotta,a suo dire, è come mettere un cerotto tardivamente sul problema: non serve a nulla o servirà a poco! Quello che propone, e che in questo caso mi sento di condividere, è di analizzare il problema partendo, però, dall'analisi della condotta stessa. Da non escludere allora una valutazione, mi pare di capire. Per questo verso quindi l'unico modo per " riequilibrare " chi è al di fuori della regola sostanziale di convivenza, cercando di prevaricare sugli altri in qualsiasi modo, è prevedere delle settimane di lavoro presso comunità o volontariati sociali per cui, il bullo ma anche no dunque il ragazzo in genere, possa toccare con mano cosa è il disagio, la povertà, la solitudine. All'estero, leggevo su questo articolo, gia ci sono sperimentazioni che hanno dato successi inaspettati. Il voto alla condotta, scolastica ma per riflesso al vivere civile, allora non deve essere attribuito ai bambini quanto ai genitori e come proposta, da un certo punto di vista condivisibile, farebbe più scalpore in quanto " dare un voto" a come quelli hanno educato i figli fa più eco che non altro. Mi pare che pertanto oltre ad una attenta valutazione/analisi della condotta dello scolaro all'interno dell'Istituto, prevedendo anche per questo l'aumento delle ore di educazione civica, si possa, accettando questa riflessione, prevedere un programma per ogni scuola la quale possa divenire, in tal modo, essa stessa responsabile sia per una integrazione dell'educazione, qualora questa risulti parziale, e sia per generare un presupposto di convivenza e solidarietà " resettando " un malessere che si manifesta col bullismo. Mi trovo a condividere, perché penso che certo la disciplina e la regola debbano essere insegnate ma solo con queste mi pare si faccia un discorso a metà. Che ne pensate? |
Non ho capito una cosa Jez: ma queste ore in comunità o volontariati sociali, saranno previste da tutte le scuole, e tutti dovranno partecipare? come se fosse una specie di "prova pratica" dell'educazione civica? o queste ore sono previste come recupero per chi avrà una condotta non sufficiente?
Credo che potrebbe essere una buona idea e socialmente utile anche, comunque per come la vedo, il reintegro del voto in condotta puo' già essere un'ottima cosa, poi sono d'accordo sul fatto che cercare di aiutare questi ragazzi che sicuramente hanno un disagio che si manifesta attraverso atti di bullismo sia necessario, ma non trovo che il reintegro di un voto per la condotta sia un lavoro a metà, semmai un buon inizio per contenere intanto e lavorare sul resto ... :C: |
si può dare anche un 4?
e lo so qui si premia....
tuttavia è qui che vorrei dopo il 10 per il ripristino di alcune regole scolastiche darei un 4 gigantesco a chi approfittando subito...ha colto la palla al balzo...è vero la pubblicità è l' anima del commercio...ma per favore ditemi se qualcuno di voi ha mai visto prima in tv la pubblicità dei grembiulini strabuzza: ebbene oggi ho visto la famosa (mai sentita prima) azienda "ambracchiappino" pubblicizzare il suo grembiulinodiavolo.g: ...caspita ma son solo io che mi sento presa per le scocche? manata.gif |
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Teniamo presente che molti genitori, potrebbero, come gia avviene, tessere le lodi del proprio figlioletto gia normalmente, figuriamoci quando questo assume probabili comportamenti al di la della regola. Metti Tizio che becca un voto inferiore al 10 o anche più basso, il genitore, coi tempi che corrono, mica sarà disposto in primis a chiedere spiegazionise è il caso accettare la sanzione? Gia li vedo, armati, per proteggere il buon nome di famiglia. Mi è capitato di assistere a scene per cui tutti cascavano dalle nuvole e la domanda/esclamazione era sempre: " Chi, mio figlio? E' Impossibile" icon_mrgr: Mi pare di aver capito, poiché non c'è nulla che fa presagire che questa può essere accettata come integrazione al problema della condotta almeno per il momento, che per queste ore previste, l'onere per la realizzazione/partecipazione ricadrà sulla scuola, pertanto spetterà a questa l'organizzazione per fare in modo di "concretizzare", come hai ben detto, l'educazione civica. Per altro si potrebbero prevedere anche forme di " lavoro" progettuale per sociologi, assistenti sociali etc etc ( logicamente prevedendo anche ulteriori prove sul campo e non realizzazioni fittizie come avviene spesso, soltanto per accaparrarsi i soldini stanziati dall'Ente Regione, da parte di cooperative talvolta nate ad hoc!) Tutti insomma, bulli o no, possono allora adoperarsi per il risultato, proprio perché una cosa è studiare l'educazione civica ed altra cosa è " applicarla alla vita di tutti i giorni". Il tutto, lo ripeto, ponendo sia la valutazione della condotta e sia l'integrazione di servizi sociali e/o di volontariato, a stretta connessione. La scuola, in definitiva, come mezzo attraverso il quale si impara a stare in contatto e nella società e non semplice contenitore di nozioni il cui obbligo, oggi per chi frequenta, è quello di impararle a memoria come le pecore. :C: |
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