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Altra cosa che non so: perchè sogno=ispirazione e sonno profondo=intuizione? |
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Hai ragione sembrava strano pure a me, ma da quanto ho capito quando si è in 'modalità' delta, ossia nel sonno profondo, senza sogni, si entrerebbe in contatto della nostra parte più profonda, benchè di questa poi risvegliandoci(si fa per direicon_mrgr: ) non ci rimanga alcun ricordo.....unico modo quindi per riportare tale 'ricordo' sarebbe risvegliarsi veramente;) , questo è quanto, più di questo non saprei dire.... |
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Nella mia esperienza distinguo ovviamente vari tipi di sogni, anche se non ho una categorizzazione precisa. Mi sono fatto un'idea mia di quelli che hai citato, anche se da un certo punto di vista mi vien da considerarli tutti "terapeutici"... se allarghiamo la parola al di fuori della valenza puramente clinica lo scopo è sempre riunificatore e credo che i vari tipi di sogni li confluiscano. |
Non mi ricordo se ne abbiamo già parlato comunque ripetere non fa male e da modo di approfondire o ad altri di inserirsi nel discorso.
Adesso userò termini psicologici per capirci In un certo senso, da un certo punto di vista, dobbiamo distinguere in noi tre mondi, uno interno (subconscio), un esterno o vita comune di veglia ed uno ancor più esterno da qualcuno definito superconscio (non fatevi fregare da "super", sarebbe stato meglio definirlo sopraconscio, ma ormai l'hanno definito così ). Il sogno è uno strumento che ci permette anche inconsciamente di transitare avanti e indietro in ogni direzione. Questi tre stati dell'essere non vanno visti come compartimenti stagni, i confini sono sfumati, anche se passarli in maniera cosciente non è cosa da tutti. Tornado alla parte quotata da Ray, si può notare che nel sogno fisiologico (per esempio mi scappa di andare in bagno e nel sogno ci vado) è più facile notare cosa dalla comune vita di veglia passa nel subconscio, ma nel momento che (in quello che alcuni definiscono corpo del sogno, in realtà è solo un prolungamento e/o spostamento del punto fisso della coscienza) ci spostiamo da un "settore" all'altro ci portiamo dietro tutto che lo ricordiamo o meno. Questo tutto che ci portiamo dietro non sempre lo spostiamo completamente, comunque sempre dietro noi rimane. Nel momento che spostandoci portiamo dietro qualcosa in maniera più evidente e/o cosciente questo qualcosa determina l'esperienza vissuta. Tutto questo complicare icon_mrgr: per dire che se appunto devo andare in bagno e non riesco a svegliarmi, nel sogno ci vado. Se il corpo non regge, o se i filtri sono meno forti, come da bambini, me la faccio sotto nella realtà. Qualcuno dice che perchè i bambini non sono capaci di resistere, in realtà lo sono fisicamente forse più di molti di noi, è che in loro i tre mondi sfumano talmente facilmente uno nell'altro che se nel sogno (anche mentre sono in piedi e giocano) va bene fare la pipi la fanno... e questo per molte altre cose. Quelli che ho definito sogni dell'anima sono quelli ci permettono di viaggiare nel superconscio (o anche nel sub a volte, comunque sempre dentro di noi siamo anche se pare che andiamo chissà dove) e di riportare qualche brandello di informazione. In questo caso se ci portiamo dietro bisogni fisiologici troppo forti o non riusciamo ad "alzarci" o non ricordiamo granchè al "ritorno", comunque se potessimo ricordarci vedremmo che comunque il bisogno fisiologico (per esempio) viene trasformato simbolicamente assumendo un valore dedicato ad un'altro tipo di fisiologia. Per esempio il solito bisogno di fare pipì, può diventare metafora del nostro non riuscire a stare in silenzio... però, ripeto, questa trasliterazione avviene solo a livello non cosciente, non ricorderemmo un sogno di questo tipo. Mi fermo, anche perchè invece che chiarire ho reso la cosa più difficile da capire per qualcuno diavolo.g: |
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Ricordo che avevi definito da qualche parte "attenzione 0" il mondo interno (dunque il subconscio?), poi la prima dovrebbe essere il mondo in cui viviamo ordinariamente, è accomunabile allo stato di "veglia"? o sto pasticciando? Avevi parlato di tre mondi , ma qui a me verrebbe da escludere l'attenzione zero, il mondo interno, e non mi tornano i conti.. ne restano solo due. E la terza? Se fosse così pero' il sogno sarebbe uno strumento importantissimo, almeno finchè non si è in grado di spostare quel famoso punto di fissaggio coscientemente.. sempre che il tutto si incastri.. Grazie :C: |
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subconscio, sogno comune ------------- attenzione 0 subconscio/conscio ------------ 1° attenzione vita comune, quella che io definisco da addormentati conscio ----------------------2° attenzione vita comune da esseri svegli superconscio -------------- 3° attenzione non la definisco per evitare fraintendimenti Messa in questo modo si collega bene anche con la filosofia yoga che prevede 4 stati di coscienza. Sia chiaro che dire per esempio conscio=2° attenzione come detto nell'altra discussione non significa nulla, è solo per comodità espositiva, conscio per quanti sforzi facciamo rimane confinato nella psicologia (che tra l'altro non riconosce il vero conscio, dato che la maggior parte delle azioni sono fatte inconsciamente) mentre 2° attenzione è una realtà ben più ampia. |
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