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dafne 16-05-2008 00.13.40

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 53302)
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Il trucco della mente che ho pizzicato a furia di lambiccarmici (sprecando), per quanto banale e già noto (ma solo dalla mente, mai vissuto prima davvero) è il seguente: la mente vuole il senso PRIMA di fare, sennò cerca di non fare, ma la realtà è che il senso si scopre DOPO aver fatto quel che "la vita" (o inconscio, o Io o quel che volete) ci ha messo innanzi a fare.



Quando facciamo per brama abbiamo sempre una meta, per quanto banale possa essare, come il divertirsi, ma spesso è "importantissimissima" come il raggiungere il successo, o guadagnare o quel che è.
Quando cala la brama queste mete perdono di importanza e ci sembra che le azioni corrispondenti perdano di senso.

Non è così... meta e senso son due cose diverse... le mete sono esterne, il senso intrinseco... le mete ci sono prima il fare, il senso si produce facendo.
Quindi "fare per fare" prima di sapere, produrrà il senso che sapremo dopo... e che forse, dall'altra parte, dalla parte di chi ci mette li le cose da fare (Io) esiste già, anzi esiste "sempre".

Ma per "fare per fare", con il senso ancora da scoprire, occorre fidarsi... magari in quella provvidenza di cui parlavamo in altro tread, ma occorre fidarsi... aver fede in Noi, smettendo di dubitare come facciamo sempre noi.


piango.gif la mente ha bisogno di sapere il senso prima di fare, mi ha ipnotizzato per qualche secondo questa frase...è proprio così, si, devo capire, comprendere per valutare e decidere.
Tranne nei periodi in cui sono davvero felice dove serenamente faccio e ancora più serenamente aspoetto che le cose accadano.
Momenti troppo rari, veri momenti appartenenza a un mondo che non è al di fuori ma dentro.
Devo rileggere con calma tutto il resto (anche perchè, curiosamente, lo sguardo scivola via veloce sulle righe come se non volesse leggerle diavolo.g: ) ma mi viene in mente il tuo giochino dei perchè, quell'ascensore e la targhetta da leggere, la necessità di occupare la mente, di non annoiarsi, di tenere la mente ben salda e sicura, padrona della situazione e del film che proietta...
Rileggo rileggo ma non posso fare a meno di pensare, adesso, che la mente è tutto ciò che, in un certo senso, per rapportarmi con l'esterno, è il mio interagire con quanto ho attorno, ad un certo punto è possibile che tale strumento diventi talmente importante da non essere più guidato ma guidare? E non posso dubitare della mente perchè metterei in dubbio con essa l'esistenza stessa che vivo e quindi rischierei, in un certo senso, di morire....La mente è me e quindi di me mi posso fidare, possiamo anche dire che come le leggi di causa effetto che normalmente vivo è razionale e logica mentre credere in una Provvidenza esterna e sconosciuta e, agli occhi della mente,(perchè comunque li vado a cercare le informazioni) totalmente irrazionale è follia.
Si mi stò incartando ma dovevo scrivere, seppur in modo caotico queste cose per dormirci su e rivederle con calma (prima che la mente le cataloghi come spazzatura e le getti diavolo.g: )
Ancora, se poco ha senso e poco è "utile" e se io non consumassi quantitativi esagerati di energia nel costringermi a volere qualcosa pur di muovermi, di non cadere nell'apatia, dove dovrei mettere l'energia? O meglio ancora, realizzo che poche cose hanno senso e mi cala l'energia, la reazione, giustamente di Ray è stata di forza obbligandosi in un certo senso a fare.
Ma cosa? Se seguissimo un ipotetico filo già steso la giusta canalizzazione della nostra attenzione dovrebbe farci camminare in torrenti di energia..
mah, l'ora è troppo tarda e già troppe cose sono venute a galla stasera, vado a dormire augurandomi che la notte mi sia, come spesso accade, saggia compagna.
Grazie per aver condiviso questo passaggio Rey abbraccio:


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