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Sul fatto del lavoro armonico anche qui non è facile dare suggerimenti che siano buoni per tutti, infatti non ci dimentichiamo che i chakra stanno in un sistema oppure in contatto con la mente, con il corpo e con lo spirito. Ora non essendo esperto di chakra mi risulta però che queste 3 suddivisioni rimangano. Ora ogni Personalità (che è tutto il complesso uomo) parte da una base diversa ma in comune ha che il lavoro deve essere bilanciato tra materia, intelletto e spirito e credo che ognuno sa il lavoro che dovrebbe fare, anche lo stesso sito mi sembra un contenitore valido per tali accrescimenti armonici. Non mi voglio ripetere però un tipo materiale è ovvio che debba "combattere" con un sistema (il suo) che propriamente non è spontaneo al discorso spirito, e viceversa un tipo spirituale dovrebbe più "sporcarsi le mani" nella materia. Dai sintomi (e qui le discipline antiche e moderne) si riesce o riusciva a capire cosa era in eccesso o in difetto e si interveniva, però aggiungo non soltanto a livello del corpo ma di quello che serve, per la mente una buona lettura, per lo spirito, preghiera e contemplazione. Altre soluzioni al momento non le vedo, si potrà discutere sulle modalità o altro ma i mezzi sono questi mi sembra. |
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Ma non riesco a individuare in maniera nitida un chakra e affermare ' è proprio qui'. Mi chiedo se dipenda dal fatto che sono sempre stata abbastanza pigra quanto a esercizi in questo senso (forse non mi è mai interessato davvero) e quindi si tratti di 'allenarsi' o se la capacità di avvertire in modi precisi l'energia e il suo scorrere dipenda dalla maturità spirituale individuale e quindi si sviluppi da sè, senza fare niente.. |
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Comunque, da un altro punto di vista, le percezioni crescono al crescere della coscienza, quindi in effetti non è necessario sforzarsi di percepire proprio i chakra... sarebbe da sforzarsi di percepire tutto. Inoltre, inquinati come siamo da letture spesso assurde, rischiamo di influenzarci. Per non dire che se mi sforzo di percepire qualcosa mi ci concentro e l'osservatore modifica l'evento. Un lavoro costante di concentrazione sul corpo aumenta le percezioni dello stesso (come effetto secondario)... ovviamente parlo di "corpo" in senso ampio. Ma, come quando abbiamo una scarsa percezione del corpo fisico lo percepiamo solo quando ci fa male, così capita col sottile... (quindi non sentire non è malissimo) |
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Edit: cioè il sentire è positivo o negativo? |
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Comunque provo a spiegare meglio. La maggior parte della gente non ha una percezione costante del corpo fisico, anzi ne ha una molto sporadica. La coscienza corporea (del corpo) è scarsina. In questi casi si sente il corpo, o parte di esso, solo quando fa male o, comunque, c'è qualcosa che non va. In questo stato di cose non sentire non è malissimo (non ho detto positivo però) perchè, se non altro, vuol dire che va tutto gossomodo benino (poi magari c'è un sacco di roba sotto soglia e la soglia è bassa ma vabbeh). Se, a seguito magari di qualche pratica (che non deve essere per forza mirante ad una crescita spirituale... può essere anche sportiva, anche se comunque il livello è diverso) si sviluppa una coscienza corporea maggiore, la percezione cambia e si iniziano a sentire cose che prima non si immaginavano neanche. Se la crescita di questa coscienza è armonica (anche se sarà ben difficile chee lo sia tutto il tempo) le percezioni man mano arriveranno da se anche senza concentrarsi in mdo particolare su qualcosa. Per il sottile vale lo stesso discorso. Per altro, non c'è una vera separazione tra ciò che chiamiamo fisico e ciò che chiamiamo sottile e, quindi, anche la percezione del sottile viaggia di pari passo con la crescita della coscienza. Se però alcune cose non si sentono ancora di per se e quindi quello è lo stato di cose al momento, si potranno comunque percepire in momenti dove si presenta uno squilibrio... quindi ecco che, come per il dolore, il non sentire nn è malissimo se quella è la condizione. Ancora una cosa sulla percezione: indipendentemente dallo stato di coscienza noi comunque percepiamo le variazioni delle cose e non le cose come sono... il movimento insomma. Poi dipende se il movimento è nella soglia percettiva o meno. Quindi, per dire, se percepisco molto bene un chakram rispetto agli altri, quello è un segnale di una differenza di attività. Inoltre una situazione costante, anche se in soglia, dopo un po', non la percepiamo più perchè finisce nel "rumore di fondo" in cui siamo immersi. Il tutto, se si vede, mostra anche che non è consigliabilissimo sforzarsi troppo di sentire qualcosa di specifico, anche se ovviamente sperimentare fa parte della Ricerca. |
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Teoricamente non fare esercizi ai fini dello sviluppo della coscienza non cambia granchè.. O meglio ogni livello di coscienza avrebbe i suoi esercizi |
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Il consiglio che darei all'occidentale medio è di sviluppare la coscienza del corpo in genere, partendo ovviamente da quello fisico e dalla concentrazione. Il TA può dare buoni risultati anche in questo senso ma ci saranno altri modi. Immaginazioni e visualizzazioni non mi convincono, soprattutto finchè non si è costruita una coscienza/percezione che possa fare da contraltare. |
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Sono d'accordo sul partire dal corpo, quello fisico. Per esperienza personale posso dire che quando mi concentravo sul sottile, non sentivo affatto qualcosa di ben più tangibile, il mio corpo di carne. Solo dopo ho scoperto che in questo corpo si annidano ansie, tensioni e se non si sentono quelle, andare oltre serve a poco. Ho anche fatto un altro pensiero, cioè che viaggiare con l'immaginazione ci distrae da qualcosa di spiacevole che abita nei nostri muscoli, nella nostra carne, mi sembra che il corpo fisico abbia una sua memoria e che concentrandoci veramente su di esso(col t.a. o come si vuole) venga a galla tutto il carico 'pesante' che ha assorbito o che gli abbiamo fatto assorbire, durante la giornata e a livello più profondo durante la vita. Queste 'tensioni' mi appaiono concentrate principalmente sulle giunture delle articolazioni. Io credo che solo imparando ad ascoltare quest'ansia, questo malessere che viene a galla, imparando proprio a stare in sua compagnia, può avere inizio qualche processo di trasformazione e guarigione. Finisco perchè non voglio esulare troppo dal discorso chakra che è il tema del topic. |
Ma lo sai dove si trovano...
Il fatto è che si cerca "l'effetto speciale" e si perde la realtà e la semplicità delle cose, anche le più esostrane. Il corpo comunica tutto quello di cui abbiamo bisogno fino ad un certo punto, compreso ciò che pensiamo sia solo eterico. Ma io credo che non ci sia nulla di eterico che non abbia il suo corrispettivo fisico e viceversa. E allora, come si diceva nei post sopra, cosa accade quando hai paura? Quando hai una grande emozione? Una grande commozione? Una grande concentrazione? Dove accade? Come e cosa succude? Bisogna partir da qua secondo me. Lascindo perdere tanta carta stampata tra colori, petali e posizioni. Magari sono vere, magari no. A noi interessa indagare e abbiamo il corpo per adesso, affidiamoci a lui. p.s. ... si, lo so, lo so..... da qual pulpito |
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Ehm.. sì, sono d'accordo eh:) Forse mi sfugge il senso di quello che vuoi dire... Cioè in quello che hai scritto nella tua risposta ci trovo lo stesso senso di quello che ho scritto anch'io sopra.. Se c'è qualcosa di diverso non riesco a vederlo, forse non c'è o forse ho messo giù male prima il mio post |
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Comunque era più che altro per rispondere al fatto di dove sono posizionati. |
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Mi sa di si.
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Quello che intendevo dire, probabilmente poco chiaramente, probabilmente la stessa cosa che hai detto tu che non ho capito, è che l'unica reale e tangibile maniera di scoprire, e non verificare soltanto, l'esistenza il funzionamento e la consistenza dei centri è ascoltarne gli effetti fisici e dove si verificano. Dicevo che questa è l'unica cosa reale che si può osservare fino ad un certo punto di maturità. A dirla tutta, io son partita con gli effetti speciali ma niente come osservare gli effetti fisici mi ha dato la certezza dei centri e del loro potere agglomerante. Certo mi si può obiettare che anche gli effetti sono stati indotti da teorie e letture varie, però se mi pongo come osservatore posso anche iniziare a discernere quali sono le letture valide e quali no, ma soprattutto decidere se è reale o meno. Non so se abbiamo sciolto l'inghippo... lo spero. |
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E volevo dire a proposito di emozioni e di quello che cambia, sarebbe certamente da indagare come si creano e da dove derivano. Sta di fatto che ci si può arrivare anche da un altro versante e in questo credo già di aver detto abbastanza. Inseguendo un discorso del genere allora ogni emozione verrà attutita ma di molto quasi fino a scomparire del tutto. Personalmente non ci ho dovuto pensare da dove nascono e come si producono, l'ho risolto (se vogliamo) in altro modo. Anche qui dubito molto che dipenda da meriti diretti. Edit: ho sentito di persone che vede i chakra insomma come vedere un cane e un gatto, alchè sono rimasto attonito. |
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Niente da obiettare, la confusione forse è nata dal fatto che nel mio post sembra esserci una certa enfasi sulla necessità di percepire esattamente il chakra ai fini di una crescita spirituale, cosa che in realtà non penso affatto, mi serviva solo per arrivare a dire che secondo me è più saggio partire dal corpo, come dici tu. Non escludo comunque che chi è più avanzato di me riesca senza fare tante pratiche a sentirlo sottilmente in maniera molto chiara o (per rispondere anche ad A4) a vederlo. Perchè non dovrebbe? |
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Cioè chi dice "riesco a vedere i chakra" poi ne dice e ne pensa di tutti i colori mi lascia il dubbio se permetti o di pensare che io abbia sbagliato tutto o che invece siano tutte str....bip |
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Ho bazzicato anch'io qua e là credo di aver capito al genere di persone cui ti riferisci.:) |
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sarei curioso di sapere a cosa servirebbe l'apertura dei chakra attraverso vari procedimenti che si fanno, dal reiki o altro. Nel senso è qualcosa che è funzionale per tutti i sistemi (corpo, mente e spirito) oppure cosa? |
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O meglio ti direi cose troppo soggettive, vedrai che qualcun'altro ti risponderà in modo dettagliato. Posso dirti però, a mia opinione che non consiglierei a nessuno di farsi mettere le mani così a cuor leggero come fanno nei vari centri, sul reiki ci sono vari post nel forum che chiariscono abbastanza cosa sono le famose attivazioni e perchè è meglio non farle. |
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Saluti a tutti.
Ho letto i post di questo topic che ha un argomento molto importante, quanto pericoloso. Ognuno ha scritto la sua opinione in materia e le informazioni che ha letto, ma non è stato fatto riferimento a nessuno che VEDE i Centri dell'anatomia esoterica umana. Premetto che il sottoscritto non vede nessun Chakra e non mi interessa vederli, ma ho conosciuto chi li vede e ne conosce l'importanza con precisione non solo teorica. Il mio intento nello scrivere questo post è di offrire aiuto a chi sinceramente vorrebbe sapere però si trova intorno parecchia confusione su questo argomento molto esoterico, che, in caso di uso improprio o forzato, può aggravare fortemente lo stato psicofisico di un individuo fino a portarlo a malattie psichiche che perdureranno anche nella sua vita successiva. Infatti è un argomento molto esoterico e importante perchè è esattamente dallo sviluppo dei Chakra che si può comprendere con estrema precisione lo stadio evolutivo di ogni soggetto umano, ma per poterlo fare non serve a niente usare un pendolino o altri oggetti e sistemi fisici, perchè sono fuorvianti e illusori, sebbene in tante scuole o corsi c'è chi vorrebbe insegnare a interagire con essi, "logicamente" a pagamento (per esempio il reiki). Ad esempio nessuno o pochi parlano dei "petali" che ogni Centro possiede, i quali si sviluppano non in una o poche vite, bensì in centinaia di vite e sono il frutto della naturale evoluzione umana. Per esempio si parla tanto del Plesso solare (Manipura) che governa la vita emozionale ed è la porta principale del Corpo emotivo, ma non si dice mai, o poco, che questo è l'ultimo dei chakra inferiori, che è stato sviluppato enormemente da migliaia di anni fin dal tempo dell'Era di Atlantide e che oggi è importante subordinare allo sviluppo del Centro del Cuore (Anahata), che è il primo Chakra superiore, posto infatti sopra al diaframma (che ha la funzione di separare i centri inferiori da quelli superiori). Vorrei riportare alcune citazioni fondamentali fatte da uno dei grandi Maestri che ha trattato con precisione i Chakra minori e maggiori e tutti i Corpi sottili (immateriali) ma mi astengo perchè ho notato che non è qui gradito riportare citazioni esterne. Mi limito a citare un valido autore, il dottor Douglas Baker, tuttora vivente e documentato, che ha affermato sia di persona, nelle sue conferenze, che nei suoi libri, di cui tradotti e pubblicati in italiano una trentina dei suoi oltre ottanta volumi, che trattano tanti argomenti, sia della Scienza Concreta, che delle Scienze Esoteriche. In uno dei suoi più noti libri, IL TERZ'OCCHIO, Baker ha spiegato bene in che cosa esso consiste esattamente: non è solo un Ckakra (come generalmente si crede) bensì è l'unione di 3 Chakra maggiori, i quali interagendo consapevolmente fra loro producono un triangolo di grande potenza, al centro del quale si forma il Terz'occhio, da non confondere con il Centro fra le sopracciglia (Ajna) che è solo uno dei 7 Chakra più noti. Baker fa talvolta riferimento al suo Maestro R.B. (il Maestro inglese) ed altre volte al Maestro D.K. (il Tibetano) che anche'egli afferma che è la maggiore fonte di Conoscenze esoteriche mai divulgate prima. |
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Mi permetto di dirti che non esiste qualcosa di molto esoterico, esiste l'esoterico, esiste l'essoterico, esiste il sacro ed il volgare etc... ma non esiste il molto esoterico, come non esiste la molta castità, come non esiste il molto puro, come non esiste il molto illuminato etc... |
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Ad es. se si parla di mare io non vedo il mare ma stimolo la sensazione che il mare mi da visto che lo conosco bene. Alla fine mi sento comunque rilassata lo stesso o centrata o altre sensazioni ma mi sembra di aver perso qualcosa, mi sembra un limite quello di non saper vedere. |
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