Grazie Ray per le delucidazioni, non c'era bisogno dello schemino, ma detto cosi è più semplice.
Quello che mi sfuggiva è il fatto che la repressione e l'esternazione sono allontanamenti dalle emozioni. La mia domanda però era un altra, e la pongo anche a Sole. Abbiamo parlato di Vaso pieno che contiene, ma oltre ad ingrandire questo vaso, occorre secondo me comprendere che quando questo vaso è pieno qualcosa va fatto, prima che l'acqua esca fuori, oppure ristagni repressa nell'interno del vaso. E qui io parlavo di trasformazione o sublimazione, se io con questo vaso pieno devo farci qualcosa, non posso solamente trattenere o no? |
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Per l'altra domanda ho potuto vedere che non ristagna (non avrebbe senso per me) ciò che trattieni, perchè viene investito sempre. |
Fin qui ci sto... il problema non è il trattenere, il problema è cosa faccio dopo che ho trattenuto e come trasformare.
Il fatto di sentire le emozioni, ed ammetterle lo dice anche la psicologia, anzi si può dire che è il primo processo in psicoterapia. p.s: è positivo essere pignoli, e poi almeno mi fate sentire in buona compagnia :) |
Io non darei così scontato che il trattnere sia facile, tanto che non ho ancora capito bene come e cosa fare....
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Se sono in grado di trattenere l'un per cento di una emozione, o la trattengo una volta si e 100 no, è difficile capire bene cosa accade, magari è facile confondere trattenere e reprimere. |
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Trattenere è già in parte trasformare, perchè metto in pressione. Quel che sto trattenendo, che si muove, è diverso da quel che sarebbe uscito (ad esempio) se l'avessi lasciato andare subito. Trattenere e osservare come cambia... questo il primo passo per la sublimazione, senza il quale il resto è fantascienza. |
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