Ermopoli

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dafne 30-03-2008 23.42.26

pensieri strani, spiritosi spiritici o spiritati...mah
 
Forse non dovrei scriverer stasera, un pò perchè sono scossa da queste giornate di guerriglia casalinga con i bimbi e un pò perchè sono molto incerta su quanto stò pensando e provando. Ma con voi ho condiviso tutto (o quasi icon_mrgr: ) e comunque mettere nero su bianco non può che aiutarmi. Ripensavo ai post sulla responsabilità in coppia, ripensavo a quanto ho vissuto in questi mesi cercando delle risposte e mi è capitato di rifare un pensiero di qualche giorno fà. E' una cosa un pò difficile da spiegare. Ripensavo ai momenti che ho passato assieme a lui, le nostre bolle, e cercavo una ragione, il motivo che mi avesse non solo spinta tra le braccia dell'uomo sbagliato ma anche del perchè io ci tenga così tanto a farmi del male. Ma non è una seduta psicoterapica che voglio fare ma piuttosto raccontarvi una sensazione, un sentimento vissuto. Ripensavo appuinto a questi momenti, alcuni dei quali davvero "magici", fatti di puro abbandono e sincronicità tra le nostre anime. A quei momenti in cui mi è parso, ho sentito di toccare la sua anima mentre lui toccava la mia. Un pensiero tremendo mi ha attraversato tutta. Tremendo perchè inaspettato, curioso, difficile da comprendere e cogliere. Di solito sono pensieri che ci scrolliamo di dosso scrollando la testa e facendo altro ma questo è rimasto. La sensazione che avessi toccato si il suo spirito ma che non avesse nulla a che vedere col pronome "suo" nè tantomeno che lui potesse aver toccato il "mio". Oddio non sò come spiegarlo ma la sensazione di aver vissuto un momento magico, di aver toccato lo spirito e che non fosse nè io nè lui ma Spirito, punto. Bellissimo? No tremendo, in un certo senso. Perchè non ho potuto fare a meno di pensare che posso toccare (passatemi il termine) anche lo spirito (è minuscolo di proposito)di Pino di Anna di Nando e vivere la stessa emozione così come il contrario. Insomma non l'unicità di Pino mi ha regalato la magia di quel momento ma il non esserci di entrambi, il mettere da parte ciò che ci definisce per vivere l'indefinibile. Allora, ho pensato, chiunque nel momento e nella situazione giusta, chiunque riesca a portarci al sufficiente abbandono, può farci vivere il paradiso e forse è proprio dietro a quel momento che m'incarto, mi aggrappo legando al nando di turno (si fa per dire, grazie al cielo mi è capitato di rado) il momento mgico caricandolo di una responsabilità enorme, ridarmi il mio pezzo di paradiso. Olte al fatto che non capisco come per l'altro non si verifichi lo stesso. Forse sono davvero una bambina in questo, legata alle nuvole rosa etc etc...ma la sensazione che mi rimane addosso è curiosa, torna la sensazione che non ci sia nulla di speciale, di unico in me. Solo che adesso lo penso anche degli altri. Tento di spiegarmi ma sò già che non ci riuscirò. Sicuramente siamo tutti persone uniche ed irripetibili, ognuno di noi ha caratteristiche e potenzialità meravigliose ma lo spirito è impersonale. O forse mi sto solo facendo un altro sacco di pippe e non ho vissuto nessun momento magico, non toccato nessun cuore non sono mai arrivata in altro, dentro, più a fondo..uffa, forse ha ragione la mia amica che mi dice che dovrei provare a bere, vuoi mai che divento quasi normaleicon_mrgr:
Ma amare qualcuno è amarlo in quanto dice in quanto fà in quanto non fà o distrugge. Amare lo Spirito, amare l'amore è amare chiunque, indistintamente.
Non lo sò,mi serve un traduttore di emozioni , forse quei momenti magici sono stati vissuti perchè eravamo entrambi senza barriere senza difese..o meglio...parlo per me a questo punto visto che mi sono resa conto di aver adorato uno sconosciuto diavolo.g: però ci rifletto su questa cosa. Amare è trovare lo spirito in ogni momento o persona, amare un uomo o una donna, fare coppia significa forse amare ogni singolo pezzetto della persona e con quell'amore portare lo Spirito nel quotidiano.
Non tanto rendere quotidiano il meraviglioso quindi, ma meraviglioso il quotidiano..Lo Spirito è "solo" spirito non è Dafne o Piddu o Nando..
dry.gif
ok
vado a letto scusa.gif scusate le follie....
abbraccio:

Sole 31-03-2008 09.01.45

Non ci trovo nessuna follia in quello che hai scritto, ciò che accade dopo quando poi l'altro ci sembra un estraneo, è che rientriamo nel normale interagire di ogni giorno senza riuscire a ricordarci del momento e di noi stessi. Non è mica facile infatti.
Questi eventi sono piccoli, grandi doni della vita per metterci sulla strada poi sta a noi comprenderli e cercare di riviverli per come li abbiamo sentiti. Se mentre discutiamo con qualcuno fossimo così bravi da non vedere piddu ma la sua tenerezza, la sua paura, le sue distorte incomprensione dell'essere, i suoi bisogni.. insomma se fossimo santi.. avremmo con noi quella sensazione di amore e potremmo devolverla. Ma non è un imbambolamento alla concezione occidentale dell'amore orientale, ma uno stato in cui la nostra presenza generale è costante e viva, è vigile.
Insomma, ne abbiamo di strada da fare, ma la tua è stata una esperienza bellissima.

abbraccio:

dafne 10-06-2008 22.51.28

Citazione:

Originalmente inviato da Sole (Messaggio 51590)
Non ci trovo nessuna follia in quello che hai scritto, ciò che accade dopo quando poi l'altro ci sembra un estraneo, è che rientriamo nel normale interagire di ogni giorno senza riuscire a ricordarci del momento e di noi stessi. Non è mica facile infatti.
Questi eventi sono piccoli, grandi doni della vita per metterci sulla strada poi sta a noi comprenderli e cercare di riviverli per come li abbiamo sentiti. Se mentre discutiamo con qualcuno fossimo così bravi da non vedere piddu ma la sua tenerezza, la sua paura, le sue distorte incomprensione dell'essere, i suoi bisogni.. insomma se fossimo santi.. avremmo con noi quella sensazione di amore e potremmo devolverla. Ma non è un imbambolamento alla concezione occidentale dell'amore orientale, ma uno stato in cui la nostra presenza generale è costante e viva, è vigile.
Insomma, ne abbiamo di strada da fare, ma la tua è stata una esperienza bellissima.

abbraccio:


Ci ho messo un pò per capire la bellezza e la saggezza delle tue parole Sole, grazie abbraccio:

Ray 11-06-2008 00.28.23

Citazione:

Originalmente inviato da dafne (Messaggio 51586)
La sensazione che avessi toccato si il suo spirito ma che non avesse nulla a che vedere col pronome "suo" nè tantomeno che lui potesse aver toccato il "mio". Oddio non sò come spiegarlo ma la sensazione di aver vissuto un momento magico, di aver toccato lo spirito e che non fosse nè io nè lui ma Spirito, punto. Bellissimo? No tremendo, in un certo senso. Perchè non ho potuto fare a meno di pensare che posso toccare (passatemi il termine) anche lo spirito (è minuscolo di proposito)di Pino di Anna di Nando e vivere la stessa emozione così come il contrario. Insomma non l'unicità di Pino mi ha regalato la magia di quel momento ma il non esserci di entrambi, il mettere da parte ciò che ci definisce per vivere l'indefinibile. Allora, ho pensato, chiunque nel momento e nella situazione giusta, chiunque riesca a portarci al sufficiente abbandono, può farci vivere il paradiso e forse è proprio dietro a quel momento che m'incarto, mi aggrappo legando al nando di turno (si fa per dire, grazie al cielo mi è capitato di rado) il momento mgico caricandolo di una responsabilità enorme, ridarmi il mio pezzo di paradiso. Olte al fatto che non capisco come per l'altro non si verifichi lo stesso. .

Non chiunque, ma lui e proprio lui... altrimenti l'aresti provato con chiunque.
Tuttavia trovo verissimo quello che dici... lo spirito è impersonale e se lo si tocca è perchè le persone scompaiono... non è nando è spirito, punto.
Come mettiamo assieme?

E' vero che chiunque ci può far toccare lo spirito perchè lo spirito è in chiunque e ognuno è un accesso, ma è altrettanto vero che ognuno ha (è) una persona, cone caratteristiche diverse e soprattutto, anche noi lo siamo.
Quindi, data la serie di nostre caratteristiche, la possibilità di "toccare lo spirito" con/tramite chiunque è solo potenziale, nella realtà capita che ci vuole qualcuno con caratteristiche tali da permettere questa magica alchimia.
Poi, come dice Sole, lo scopo è tornarci indipendentemente da questa alchimia... e inoltre ci sono certamente esseri che, magari avendo loro trasceso la persona, portano questa possibilità per tutti. Ma nella vita di tutti i giorni noi siamo una combinazione di "cose", se vogliamo vibrazioni, che se trovano la vibrazione specifica altra corretta ecco che per un attimo e per interferenza, si può annullare la barriera. E forse il compito di coloro per noi è proprio questo... farci assaggiare. Il Disegno del tutto ha predisposto questa possibilità: alchimie che permettono di toccare il cielo anche da inconsapevoli (ogni scatoletta di carne ha la sua vibrazione direbbe un certo fisico quasi morto di fame).

Poi il cielo quello è e non conta il nando di turno... e a proprosito, come ben descrivi, il classico nostro errore è proprio quello: attirbuire al nando questa possibilità, quando invece è dello spirito attrraverso il Disegno... farci vedere che è proprio il nando e noi stessi (e tutti i vari "io") che fan da barriera.

Grazie per aver condiviso queste bellissime riflessioni. :C:

dafne 11-06-2008 00.57.00

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 54826)
Non chiunque, ma lui e proprio lui... altrimenti l'aresti provato con chiunque.
Tuttavia trovo verissimo quello che dici... lo spirito è impersonale e se lo si tocca è perchè le persone scompaiono... non è nando è spirito, punto.
Come mettiamo assieme?

E' vero che chiunque ci può far toccare lo spirito perchè lo spirito è in chiunque e ognuno è un accesso, ma è altrettanto vero che ognuno ha (è) una persona, cone caratteristiche diverse e soprattutto, anche noi lo siamo.
Quindi, data la serie di nostre caratteristiche, la possibilità di "toccare lo spirito" con/tramite chiunque è solo potenziale, nella realtà capita che ci vuole qualcuno con caratteristiche tali da permettere questa magica alchimia.
Poi, come dice Sole, lo scopo è tornarci indipendentemente da questa alchimia... e inoltre ci sono certamente esseri che, magari avendo loro trasceso la persona, portano questa possibilità per tutti. Ma nella vita di tutti i giorni noi siamo una combinazione di "cose", se vogliamo vibrazioni, che se trovano la vibrazione specifica altra corretta ecco che per un attimo e per interferenza, si può annullare la barriera. E forse il compito di coloro per noi è proprio questo... farci assaggiare. Il Disegno del tutto ha predisposto questa possibilità: alchimie che permettono di toccare il cielo anche da inconsapevoli (ogni scatoletta di carne ha la sua vibrazione direbbe un certo fisico quasi morto di fame).

Poi il cielo quello è e non conta il nando di turno... e a proprosito, come ben descrivi, il classico nostro errore è proprio quello: attirbuire al nando questa possibilità, quando invece è dello spirito attrraverso il Disegno... farci vedere che è proprio il nando e noi stessi (e tutti i vari "io") che fan da barriera.

Grazie per aver condiviso queste bellissime riflessioni. :C:

Si in effetti Ray oggi posso dire che quel tipo di magia, di comunione profonda anche se breve mi è capitata solo con quel Nando :@@ ... per una sorta di alchimia particolarissima che si sviluppa tra di noi e che è curiosamente svincolata da tutti i miei sogni di padellargli la testa icon_mrgr: icon_mrgr: Vive di vita propria insomma. Stò facendo una fatica terribile per cercare di liberare quei momenti dalle persone che siamo perchè voglio che mi rimangano nel cuore così come sono stati vissuti, Puri. Ma come inevitabilmente accade le recriminazioni, le delusioni, le manie e i bisogni cercano di rovinare tutto. Faticosamente stò prendendo distanza da alcune cose che non mi piacciono di questa storia tentando comunque sempre di non dimenticare che c'è una parte di me che gli vuole un bene immenso nonostante quello che lui è. E rinunciare a quel momento di Paradiso è terrificante ma se appena appena passa un pò più di tempo dalla volta prima mi rendo conto di quanto questo distacco invece stia "pulendo" proprio quell'emozione vissuta. Si capisce? Non sò neanche se mi capisco io e scrivo a voi icon_mrgr: vabbè fiori.gif Comunque il grazie è reciproco perchè voi riuscite ad apprezzare queste mie riflessioni ancora spesso così sconclusionate abbraccio:

nikelise 11-06-2008 09.47.09

Citazione:

Originalmente inviato da dafne (Messaggio 51586)
Forse non dovrei scriverer stasera, un pò perchè sono scossa da queste giornate di guerriglia casalinga con i bimbi e un pò perchè sono molto incerta su quanto stò pensando e provando. Ma con voi ho condiviso tutto (o quasi icon_mrgr: ) e comunque mettere nero su bianco non può che aiutarmi. Ripensavo ai post sulla responsabilità in coppia, ripensavo a quanto ho vissuto in questi mesi cercando delle risposte e mi è capitato di rifare un pensiero di qualche giorno fà. E' una cosa un pò difficile da spiegare. Ripensavo ai momenti che ho passato assieme a lui, le nostre bolle, e cercavo una ragione, il motivo che mi avesse non solo spinta tra le braccia dell'uomo sbagliato ma anche del perchè io ci tenga così tanto a farmi del male. Ma non è una seduta psicoterapica che voglio fare ma piuttosto raccontarvi una sensazione, un sentimento vissuto. Ripensavo appuinto a questi momenti, alcuni dei quali davvero "magici", fatti di puro abbandono e sincronicità tra le nostre anime. A quei momenti in cui mi è parso, ho sentito di toccare la sua anima mentre lui toccava la mia. Un pensiero tremendo mi ha attraversato tutta. Tremendo perchè inaspettato, curioso, difficile da comprendere e cogliere. Di solito sono pensieri che ci scrolliamo di dosso scrollando la testa e facendo altro ma questo è rimasto. La sensazione che avessi toccato si il suo spirito ma che non avesse nulla a che vedere col pronome "suo" nè tantomeno che lui potesse aver toccato il "mio". Oddio non sò come spiegarlo ma la sensazione di aver vissuto un momento magico, di aver toccato lo spirito e che non fosse nè io nè lui ma Spirito, punto. Bellissimo? No tremendo, in un certo senso. Perchè non ho potuto fare a meno di pensare che posso toccare (passatemi il termine) anche lo spirito (è minuscolo di proposito)di Pino di Anna di Nando e vivere la stessa emozione così come il contrario. Insomma non l'unicità di Pino mi ha regalato la magia di quel momento ma il non esserci di entrambi, il mettere da parte ciò che ci definisce per vivere l'indefinibile. Allora, ho pensato, chiunque nel momento e nella situazione giusta, chiunque riesca a portarci al sufficiente abbandono, può farci vivere il paradiso e forse è proprio dietro a quel momento che m'incarto, mi aggrappo legando al nando di turno (si fa per dire, grazie al cielo mi è capitato di rado) il momento mgico caricandolo di una responsabilità enorme, ridarmi il mio pezzo di paradiso. Olte al fatto che non capisco come per l'altro non si verifichi lo stesso. Forse sono davvero una bambina in questo, legata alle nuvole rosa etc etc...ma la sensazione che mi rimane addosso è curiosa, torna la sensazione che non ci sia nulla di speciale, di unico in me. Solo che adesso lo penso anche degli altri. Tento di spiegarmi ma sò già che non ci riuscirò. Sicuramente siamo tutti persone uniche ed irripetibili, ognuno di noi ha caratteristiche e potenzialità meravigliose ma lo spirito è impersonale. O forse mi sto solo facendo un altro sacco di pippe e non ho vissuto nessun momento magico, non toccato nessun cuore non sono mai arrivata in altro, dentro, più a fondo..uffa, forse ha ragione la mia amica che mi dice che dovrei provare a bere, vuoi mai che divento quasi normaleicon_mrgr:
Ma amare qualcuno è amarlo in quanto dice in quanto fà in quanto non fà o distrugge. Amare lo Spirito, amare l'amore è amare chiunque, indistintamente.
Non lo sò,mi serve un traduttore di emozioni , forse quei momenti magici sono stati vissuti perchè eravamo entrambi senza barriere senza difese..o meglio...parlo per me a questo punto visto che mi sono resa conto di aver adorato uno sconosciuto diavolo.g: però ci rifletto su questa cosa. Amare è trovare lo spirito in ogni momento o persona, amare un uomo o una donna, fare coppia significa forse amare ogni singolo pezzetto della persona e con quell'amore portare lo Spirito nel quotidiano.
Non tanto rendere quotidiano il meraviglioso quindi, ma meraviglioso il quotidiano..Lo Spirito è "solo" spirito non è Dafne o Piddu o Nando..
dry.gif
ok
vado a letto scusa.gif scusate le follie....
abbraccio:

Dafne prova a leggere il Simposio di Platone e' semplice e lo trovi facilmente su google parla di quello che hai provato tu e spiega molte cose .
Poi se vuoi ne parliamo.
Quella che hai provato e' un'esperienza metafisica , cosi' la chiama qualcuno, e' molto importante ma e' altrettanto importante esserne consapevoli per goderla appieno...e trarne i frutti...
prova ci vuole un po' di sforzo ma ne vale la pena.

turaz 11-06-2008 10.13.39

quanto hai vissuto è molto bello.
una delle esperienze più intense.
un abbraccio

dafne 12-06-2008 00.28.23

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 54848)
Dafne prova a leggere il Simposio di Platone e' semplice e lo trovi facilmente su google parla di quello che hai provato tu e spiega molte cose .
Poi se vuoi ne parliamo.
Quella che hai provato e' un'esperienza metafisica , cosi' la chiama qualcuno, e' molto importante ma e' altrettanto importante esserne consapevoli per goderla appieno...e trarne i frutti...
prova ci vuole un po' di sforzo ma ne vale la pena.

trovato!
Procedo leggo.gif poi ne parliamo sicuramente (faccio domande sul nulla figurati su un testo..diavolo.g: )

grazie fiori.gif

nikelise 12-06-2008 11.22.52

Citazione:

Originalmente inviato da dafne (Messaggio 54909)
trovato!
Procedo leggo.gif poi ne parliamo sicuramente (faccio domande sul nulla figurati su un testo..diavolo.g: )

grazie fiori.gif

All'inizio ti sembrera' un po' lungo e discorsivo tieni duro e arriva all'essenziale anche questo e' sforzo utile.
Poi ci racconti cosa ne hai ricavato.

dafne 13-06-2008 00.15.56

L'ho letto solo una volta ma vorrei condividere quest'osservazione di Diotima che stà spiegando a Socrate la vera natura di Eros, attraverso una comparazione logica fà dire a Socrate che si desidera ciò che non si ha, che Eros desidera la bellezza e che quindi non è bello, similmente arriva a dire che non è buono allora Diotima nega l'assiome cos',la trovo magnifica, poco in tema forse ma chi lo sa...

Diotima-"credi forse che tutto ciò che non è bello debba essere per forza brutto?"
Socrate-"ma certo!"
D-"E perchè mai? Chi non è sapiente deve per forza essere ignorante? Non ti sei mai accorto che c'è una via di mezzo tra la sapienza e l'ignoranza?"
S-"E qual'è?"
D-"Avere un'opinione giusta senza saperla però giustificare. Questo non è vero sapere,come posso parlare di scienza,se non so dimostrare che è vero quello che penso? Ma non è neppure piena ignoranza,perchè per caso la mia opinione potrebbe corrispondere ai fatti. L'opinione giusta è quindi, suppongo, simile a quel che dicevostà a metà strada tra la piena conoscenza e l'ignoranza"
S-"è vero" risposi
D-"Dunque chi non è bello non per questo è per forza brutto, nè chi non è buono deve essere cattivo. E così è per l'Eros, poichè tu sei d'accordo con me che non può essere nè buono nè bello, non per questo credere che sia necessariamente cattivo e brutto. Eros-così mi disse Diotima-è a metà tra questi estremi"

A logica non fà una grinza ma quel nè buono nè cattivo io faccio fatica a figurarmelo, mi è più chiaro con sapiente e ignorante..che ne pensate,non è un pensiero incredibile? Proseguendo su questa linea Diotima dimostra a Socrate che Eros non è un grande dio ma neanche un mortale, è a mezza via. Un potente demone.
stosvegli:

nikelise 13-06-2008 09.28.42

Citazione:

Originalmente inviato da dafne (Messaggio 54984)
L'ho letto solo una volta ma vorrei condividere quest'osservazione di Diotima che stà spiegando a Socrate la vera natura di Eros, attraverso una comparazione logica fà dire a Socrate che si desidera ciò che non si ha, che Eros desidera la bellezza e che quindi non è bello, similmente arriva a dire che non è buono allora Diotima nega l'assiome cos',la trovo magnifica, poco in tema forse ma chi lo sa...

Diotima-"credi forse che tutto ciò che non è bello debba essere per forza brutto?"
Socrate-"ma certo!"
D-"E perchè mai? Chi non è sapiente deve per forza essere ignorante? Non ti sei mai accorto che c'è una via di mezzo tra la sapienza e l'ignoranza?"
S-"E qual'è?"
D-"Avere un'opinione giusta senza saperla però giustificare. Questo non è vero sapere,come posso parlare di scienza,se non so dimostrare che è vero quello che penso? Ma non è neppure piena ignoranza,perchè per caso la mia opinione potrebbe corrispondere ai fatti. L'opinione giusta è quindi, suppongo, simile a quel che dicevostà a metà strada tra la piena conoscenza e l'ignoranza"
S-"è vero" risposi
D-"Dunque chi non è bello non per questo è per forza brutto, nè chi non è buono deve essere cattivo. E così è per l'Eros, poichè tu sei d'accordo con me che non può essere nè buono nè bello, non per questo credere che sia necessariamente cattivo e brutto. Eros-così mi disse Diotima-è a metà tra questi estremi"

A logica non fà una grinza ma quel nè buono nè cattivo io faccio fatica a figurarmelo, mi è più chiaro con sapiente e ignorante..che ne pensate,non è un pensiero incredibile? Proseguendo su questa linea Diotima dimostra a Socrate che Eros non è un grande dio ma neanche un mortale, è a mezza via. Un potente demone.
stosvegli:

Intanto Dafne complimenti per la costanza , l'ho riletto anch'io e mi sembrava piu' semplice l'altra volta .
Il dialogo tra Diotima e Socrate e' il nucleo dell'opera ,( si puo' forse andare direttamente a quel punto) ma il passaggio che mi sembra centrato con quanto hai espresso all'inizio cioe' con quella che io definisco un'esperienza metafisica , mistica di contatto col divino o con il Tutto o con l'Unita' e' quello in cui Diotima descrive il passaggio iniziatico dall'amore sensuale per una persona all'amore per la Bellezza , tutto sempre grazie a Eros.


Rileggiamolo poi ne riparliamo e parliamo anche del passo che hai scelto tu.

nikelise 13-06-2008 12.14.52

Citazione:

Originalmente inviato da dafne (Messaggio 54984)
L'ho letto solo una volta ma vorrei condividere quest'osservazione di Diotima che stà spiegando a Socrate la vera natura di Eros, attraverso una comparazione logica fà dire a Socrate che si desidera ciò che non si ha, che Eros desidera la bellezza e che quindi non è bello, similmente arriva a dire che non è buono allora Diotima nega l'assiome cos',la trovo magnifica, poco in tema forse ma chi lo sa...

Diotima-"credi forse che tutto ciò che non è bello debba essere per forza brutto?"
Socrate-"ma certo!"
D-"E perchè mai? Chi non è sapiente deve per forza essere ignorante? Non ti sei mai accorto che c'è una via di mezzo tra la sapienza e l'ignoranza?"
S-"E qual'è?"
D-"Avere un'opinione giusta senza saperla però giustificare. Questo non è vero sapere,come posso parlare di scienza,se non so dimostrare che è vero quello che penso? Ma non è neppure piena ignoranza,perchè per caso la mia opinione potrebbe corrispondere ai fatti. L'opinione giusta è quindi, suppongo, simile a quel che dicevostà a metà strada tra la piena conoscenza e l'ignoranza"
S-"è vero" risposi
D-"Dunque chi non è bello non per questo è per forza brutto, nè chi non è buono deve essere cattivo. E così è per l'Eros, poichè tu sei d'accordo con me che non può essere nè buono nè bello, non per questo credere che sia necessariamente cattivo e brutto. Eros-così mi disse Diotima-è a metà tra questi estremi"

A logica non fà una grinza ma quel nè buono nè cattivo io faccio fatica a figurarmelo, mi è più chiaro con sapiente e ignorante..che ne pensate,non è un pensiero incredibile? Proseguendo su questa linea Diotima dimostra a Socrate che Eros non è un grande dio ma neanche un mortale, è a mezza via. Un potente demone.
stosvegli:

Ti copio l'interpretazione del processo iniziatico e vedrai che e' ripetuta quell'astrazione che hai descritto nell' intervento iniziale :laddove hai compreso che non ti rapportavi piu' a Nando ma a qualcosa d'altro:

Amore è desiderio di immortalità.
Se è vero che non esiste altro mezzo di immortalità, per un essere umano, che la procreazione, occorre però precisare che generazione non è solo quella del corpo: esiste infatti anche una generazione dell'anima. Vi sono persone che sono pregne non fisicamente, bensì spiritualmente: il loro amore le porta a generare arte, pensiero, politica. Ma per questo tipo di persona è necessaria una vera e propria iniziazione ai misteri di Amore, senza la quale egli non sarà in grado di chiarire a se stesso le proprie esigenze.

I gradi dell'eros platonico
:
Infatti, come tutti, questa persona è incapace di procreare nel brutto, e perciò il suo confuso anelito riproduttivo lo porta anzitutto ad attaccarsi ad un bel corpo; se poi il bel corpo contiene una bella anima, egli se ne innamorerà, ed improvvisamente i bei pensieri che stavano chiusi in lui scaturiranno con facilità dalla sua mente: ne metterà a parte la persona amata e ne deriveranno figli più alti e più belli di quelli umani, perché immortali.
In seguito, però, se l'amante subisce il giusto percorso evolutivo (ovvero se ha accanto a sé qualcuno che lo inizi correttamente a queste cose), si renderà conto che "la bellezza di un qualsiasi corpo è sorella di quella di ogni altro corpo": comprenderà cioè che non ama il corpo in sé, ma la bellezza della sua forma, che può ritrovare anche in altri corpi. Lo stesso discorso vale per le anime. Imparerà poi a considerare la bellezza dell'anima più importante di quella del corpo, così da non badare all'eventuale bruttezza fisica; e la frequentazione stessa di un'anima bella lo porterà a produrre pensieri che gli consentiranno di scorgere la bellezza nelle attività umane e nelle leggi. Di seguito, se egli continua a salire nel suo percorso, smetterà di comportarsi come un servo, attaccato al singolo essere amato e da esso dipendente: vedrà la bellezza delle scienze, e finalmente scorgerà la scienza di tutte le bellezze, che è sapienza suprema.
Infine, chi è giunto al culmine dell'iniziazione amorosa vede all'improvviso la Bellezza in sé, eterna, intatta ed intangibile: quella di cui partecipano tutte le singole cose che chiamiamo belle. E' questo il momento della vita per cui vale la pena di vivere: finalmente, a questo punto, a contatto con la vera Bellezza, l'uomo può partorire non simulacri di virtù, ma virtù vera; e diventa davvero immortale.


E' un superamento del molteplice a favore dell'Unita' espressa nelle varie forme di BENE , BELLEZZA AMORE ....archetipi

turaz 13-06-2008 13.28.49

quanto da te scritto nikelise risuona completamente "vero" dentro di me e mi ha fatto vivere un intenso e prolungato momento di "grazia".
TI ringrazio di cuore per quanto da te postato.
Ha fatto riaffiorare cose da tempo "dimenticate" e mi ha fatto ripiombare in un secondo in quell'esperienza metafisica.

Questo mi porta a domandarvi scusa per le notevoli sciocchezze che ho sparato in questo forum lontano da tutto ciò
Grazie

nikelise 13-06-2008 13.55.15

Citazione:

Originalmente inviato da turaz (Messaggio 55011)
quanto da te scritto nikelise risuona completamente "vero" dentro di me e mi ha fatto vivere un intenso e prolungato momento di "grazia".
TI ringrazio di cuore per quanto da te postato.
Ha fatto riaffiorare cose da tempo "dimenticate" e mi ha fatto ripiombare in un secondo in quell'esperienza metafisica.

Questo mi porta a domandarvi scusa per le notevoli sciocchezze che ho sparato in questo forum lontano da tutto ciò
Grazie

L'unica cosa e' che Amore non e' un archetipo ma un daimon generato da Bellezza .....ma ormai lo sapete bene

turaz 13-06-2008 14.23.33

beh anche questa tua aggiunta risuona "vera":)))
molto nasce da Bellezza... anzi praticamente tutto ciò che riconosciamo come bello ...
quanti sono gli archetipi (in numero intendo)?
c'è qualcuno che ha provato a numerarli?

Sole 13-06-2008 15.53.47

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 55012)
L'unica cosa e' che Amore non e' un archetipo ma un daimon generato da Bellezza .....ma ormai lo sapete bene

Non son tanto d'accordo con questo. Amore con la A maiuscola non credo che sia un daimon (ammesso che si sia in grado di poterne parlare) ma lo sento piuttosto come il collante della struttura Universale tutta al di sopra dell'Archetipo stesso.
Nelle colonne del Tempio di Salomone infatti la Bellezza viene messa come pilastro femminile della ricerca, dell'ingresso nel tempio, poi la Forza insieme sono le emanazioni del Timpano che le sovrasta.

Forse non intendevi quell'amore.

turaz 13-06-2008 16.19.16

per come ho letto io penso che intendesse Eros... che a mio avviso è una figura di amore (minuscolo) e pure duale.

Io di archetipi secondo queste visioni junghiane o filo junghiane conosco poco ma se guardo all'albero sephirot noto come Amore stia proprio al centro (tipheret che può anche essere vista come Bellezza che fondamentalmente siano la stessa cosa in un certo senso?)
il resto delle sephirot (intelligenza, sapienza, forza ecc. ecc.) ruotano in un certo senso attorno ad essa e sono unite ad essa.
Come a dire che è Amore (o Bellezza) a fare da collante proprio come hai detto tu.

nikelise 13-06-2008 16.29.56

Citazione:

Originalmente inviato da Sole (Messaggio 55021)
Non son tanto d'accordo con questo. Amore con la A maiuscola non credo che sia un daimon (ammesso che si sia in grado di poterne parlare) ma lo sento piuttosto come il collante della struttura Universale tutta al di sopra dell'Archetipo stesso.
Nelle colonne del Tempio di Salomone infatti la Bellezza viene messa come pilastro femminile della ricerca, dell'ingresso nel tempio, poi la Forza insieme sono le emanazioni del Timpano che le sovrasta.

Forse non intendevi quell'amore.

Non conosco questa simbologia ,ti posso dire che amore o eros in quanto effetto della Bellezza o causata da essa e' altro , comunque se puo' chiarire riporto nuovamente il passo che ne parla:

Simposio dialogo di Platone PAR 23: DIOTIMA parla con SOCRATE di Amore:

«Ma, allora,» chiesi, «chi sarebbe Amore? Un essere mortale?» «Ma niente affatto.» «Ma allora?» «Come nel caso precedente, qualcosa di mezzo, tra, il mortale e l'immortale.» «E cioè, Diotima?» «Un demone possente, Socrate, che come tutti i demoni, sta tra il divino e l'umano.» «E qual è il suo potere?» chiesi. «Quello di interpretare e di recare agli dei le preghiere e i sacrifici degli uomini e, agli uomini, i comandamenti e i premi degli dei per i sacrifici compiuti; nel suo ruolo di intermediario, egli colma l'enorme distanza tra gli uni e gli altri, così l'universo risulta in se stesso collegato. Da lui procede tutta l'arte della divinazione, tutta la scienza sacerdotale, per quel che riguarda i sacrifici e le iniziazioni e poi gli incantesimi, ogni sorta di profezie e la magia. Dio non scende a contatto con l'uomo ma è attraverso i demoni che egli parla e ha rapporto con gli uomini, sia quando sono svegli, sia durante il sonno; e chi è sapiente in queste cose è un ispirato chi invece s'intende d'altro, esercita, per esempio, una diversa arte o un mestiere qualsiasi, non è che un manovale. Molti sono i demoni e di ogni specie. Amore ne è uno.» «E suo padre e sua madre,» chiesi, «chi sono?» «È, una cosa lunga,» fece, «ma te la racconterò ugualmente. Quando nacque Afrodite, gli dei si trovavano ....

nikelise 13-06-2008 20.47.19

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 55026)
Non conosco questa simbologia ,ti posso dire che amore o eros in quanto effetto della Bellezza o causata da essa e' altro , comunque se puo' chiarire riporto nuovamente il passo che ne parla:

Simposio dialogo di Platone PAR 23: DIOTIMA parla con SOCRATE di Amore:

«Ma, allora,» chiesi, «chi sarebbe Amore? Un essere mortale?» «Ma niente affatto.» «Ma allora?» «Come nel caso precedente, qualcosa di mezzo, tra, il mortale e l'immortale.» «E cioè, Diotima?» «Un demone possente, Socrate, che come tutti i demoni, sta tra il divino e l'umano.» «E qual è il suo potere?» chiesi. «Quello di interpretare e di recare agli dei le preghiere e i sacrifici degli uomini e, agli uomini, i comandamenti e i premi degli dei per i sacrifici compiuti; nel suo ruolo di intermediario, egli colma l'enorme distanza tra gli uni e gli altri, così l'universo risulta in se stesso collegato. Da lui procede tutta l'arte della divinazione, tutta la scienza sacerdotale, per quel che riguarda i sacrifici e le iniziazioni e poi gli incantesimi, ogni sorta di profezie e la magia. Dio non scende a contatto con l'uomo ma è attraverso i demoni che egli parla e ha rapporto con gli uomini, sia quando sono svegli, sia durante il sonno; e chi è sapiente in queste cose è un ispirato chi invece s'intende d'altro, esercita, per esempio, una diversa arte o un mestiere qualsiasi, non è che un manovale. Molti sono i demoni e di ogni specie. Amore ne è uno.» «E suo padre e sua madre,» chiesi, «chi sono?» «È, una cosa lunga,» fece, «ma te la racconterò ugualmente. Quando nacque Afrodite, gli dei si trovavano ....

Andando avanti , l'esperienza metafisica e' un'esperienza mistica in cui la psiche che percepisce e le cose percepite , soggetto e oggetto ,si fondono.
Questa unita' raggiunta consente di superare il molteplice che diventa pura illusione e cosi' si supera la duplicita' che e' insita nelle cose : bene e male , amico e nemico non esistono piu'.
E' come se tutto quello che accade in tutti i suoi risvolti vi appartenesse o voi apparteneste a tutto.
L'esito di questo sentire e' l'indifferenza nei confronti degli eventi che accadono ma non nel senso che non vi importa quello che accade ma nel senso che qualsiasi cosa accada e' ben accetta, e' un bene .
Il tutto avviene con assoluta lucidita' senza perdita di coscienza anzi le intuizioni si sviluppano al massimo grado.
La bellezza fisica dell'altro si riduce a mero pretesto per accedere ad un diverso livello di coscienza.
Eros diventa appunto solo un tramite verso l'Essere e non e' piu' un demone che domina.
Ecco perche' Dafne l'ha percepito come momento terrribile: ha intuito che Nando diventava solo un'occasione non era piu' al centro del suo sentire.
Sappiamo che ciascuno e' affezionato alle sue prigioni alle sue sofferenze.
Si puo' approfondire sia il ruolo di Eros imparando da Diotima sia l'intensita' e la durata di questa importante intuizione dell'Unita'.

dafne 14-06-2008 00.23.39

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 55008)
Ti copio l'interpretazione del processo iniziatico e vedrai che e' ripetuta quell'astrazione che hai descritto nell' intervento iniziale :laddove hai compreso che non ti rapportavi piu' a Nando ma a qualcosa d'altro:

Amore è desiderio di immortalità.
Se è vero che non esiste altro mezzo di immortalità, per un essere umano, che la procreazione, occorre però precisare che generazione non è solo quella del corpo: esiste infatti anche una generazione dell'anima. Vi sono persone che sono pregne non fisicamente, bensì spiritualmente: il loro amore le porta a generare arte, pensiero, politica. Ma per questo tipo di persona è necessaria una vera e propria iniziazione ai misteri di Amore, senza la quale egli non sarà in grado di chiarire a se stesso le proprie esigenze.

I gradi dell'eros platonico:
Infatti, come tutti, questa persona è incapace di procreare nel brutto, e perciò il suo confuso anelito riproduttivo lo porta anzitutto ad attaccarsi ad un bel corpo; se poi il bel corpo contiene una bella anima, egli se ne innamorerà, ed improvvisamente i bei pensieri che stavano chiusi in lui scaturiranno con facilità dalla sua mente: ne metterà a parte la persona amata e ne deriveranno figli più alti e più belli di quelli umani, perché immortali.
In seguito, però, se l'amante subisce il giusto percorso evolutivo (ovvero se ha accanto a sé qualcuno che lo inizi correttamente a queste cose), si renderà conto che "la bellezza di un qualsiasi corpo è sorella di quella di ogni altro corpo": comprenderà cioè che non ama il corpo in sé, ma la bellezza della sua forma, che può ritrovare anche in altri corpi. Lo stesso discorso vale per le anime. Imparerà poi a considerare la bellezza dell'anima più importante di quella del corpo, così da non badare all'eventuale bruttezza fisica; e la frequentazione stessa di un'anima bella lo porterà a produrre pensieri che gli consentiranno di scorgere la bellezza nelle attività umane e nelle leggi. Di seguito, se egli continua a salire nel suo percorso, smetterà di comportarsi come un servo, attaccato al singolo essere amato e da esso dipendente: vedrà la bellezza delle scienze, e finalmente scorgerà la scienza di tutte le bellezze, che è sapienza suprema.
Infine, chi è giunto al culmine dell'iniziazione amorosa vede all'improvviso la Bellezza in sé, eterna, intatta ed intangibile: quella di cui partecipano tutte le singole cose che chiamiamo belle. E' questo il momento della vita per cui vale la pena di vivere: finalmente, a questo punto, a contatto con la vera Bellezza, l'uomo può partorire non simulacri di virtù, ma virtù vera; e diventa davvero immortale.


E' un superamento del molteplice a favore dell'Unita' espressa nelle varie forme di BENE , BELLEZZA AMORE ....archetipi

Cominciamo da qui :H tra la salute che rema contro e i figli in piena turbolenza (come il tempo) ho avuto poco tempo per ripigliare in mano il discorso. piango.gif
Sciolgo i miei pensieri un pò a caso a causa proprio di questi fatti ma almeno così, forse, non mi perdo per strada.
Innanzi tutto più vado avanti e più riesco a vedere e iniziare a comprendere la mia ostilità verso Afrodite, verso la bellezza. E' proprio un argomento che non và giù, nelle varie discussioni e nei vari interventi però sono riuscita a distinguere il fastidio che non nasce di fronte alla bellezza (e in effetti come potrebbe?) ma di fronte alle reazioni degli uomini (inteso come genere umano eh diavolo.g: ) di fronte ad essa, a quella sorta di sbandamento, di morbosità, di rinc...ehem..instupidimento che mi ha sempre generato un urto profondo. La bellezza per la quale tradire e perdere ogni anche minimo valore e rispetto per se stessi. Si sono carognosa lo sò ma di fronte alla bellezza, fisica purtroppo è quella che normalmente percepiamo, la nostra cupidigia ci muove e ci fà perdere qualsiasi traccia del sentiero che stavamo facendo. Da qui forse l'origine di Cupido. (devo dire che all'inizio barcamenarsi tra i vari nomi, latini greci ecc dati alle varie divinità aggiungendo poi i termini antichi riutilizzati da filosofi più "moderni" rende tutto molto complicato) Mi ci sono dovuta perdere per iniziare a capire martello.: Ma andiamo avanti, questi passaggi dell'eros platonico mesi fà mi avrebbero urtato parecchio, specie gli iniziali dove ciò che fà muovere l'uomo è solo il bel corpo, quello che oggi a livello biologico chiameremmo ricerca del gene migliore per ricercare la continuazione della specie e il miglioramento della stessa. Nel dialogo tra Socrate e Diotima anche quest'ultima identifica nella riproduzione della specie il principale innato istinto umano di procreare, sopravvivendo quindi attraverso ai figli all'estinzione. Una corsa verso l'immortalità. (correggetemi se confondo, stasera sono un pò appannata, domani figli permettendo lo rileggo) poi ci sono una serie di passaggi, dal bel corpo alla bella anima (questo non dovrebbe essere uno dei passaggi verso l'età adulta?) dalla bella anima alle belle anime, per associazione, per similitudine quasi, e poi dalle belle anime ecco un altro passaggio importante, dall'anima alle attività umane e alle sue leggi. Questa sembra quasi un'incongruenza a prima vista, perchè se ho visto la bellezza nell'anima di una persona e poi in quella di tutti dovrei aver già raggiunto un apice non trovate? Eppure l'apice per l'amore verso gli altri pare essere la base per amare le azioni (francamente avevo sempre pensato il contrario...) e dalle azioni, dalle leggi si passa alla scienza e dalla scienza alla sapienza. Non è neanche illogico per la verità, se provo amore, trovo bello e buono il mondo mi muoverò per conoscerlo, proteggerlo, accontentarlo, capirlo, averne cura cosiccome faccio con il mio amato. Da qui le leggi, il rispetto delle leggi e la scoperta della scienza ecc.
"Smetterà di comportarsi come un servo, attaccato al singolo essere amato e da esso dipendende" sonno.gif eh su questo punto mi stò sbatacchiando la capocciona, essi, anche se solo razionalmente come lo capisco bene questo passo, e quanto è faticoso passare oltre....leggo.gif
In un particolare passo del simposio Diotima sottolinea che Eros non è l'amato ma colui che ama. Anche questo sarebbe da approfondire, si collega anche al mio smarrimento sulla questione della famosa via di mezzo. Eros è il movimento, da come l'ho inteso io, il movimento che ci sprona verso l'oggetto desiderato, e maggiore è la nostra capacità di seguirlo maggiore è il bene che ne riceviamo. Se ho afferrato qualcosa però esistono particolari momenti nella vita in cui si genera una profonda comunione e in cui si vive la Bellezza in sè, che però io in quanto "a sè" metterei assieme al bene e all'amore, in un certo senso nel loro punto più profondo, alla loro origine, non sono la stessa cosa? stosvegli:
Non vorrei sparala grossa ma quei momenti che ho vissuto dovrebbero, potrebbero essere quindi una sorta di "sbirciatina" a quello stato di cui descritto sopra? Potrebbe essere questo il motivo per cui non riesco a trovare parole per descriverlo?
Detto questo non credo che arriverò mai mai tanto in alto da poterne sopportare la sperimentazione "a tempo pieno" è un'energia troppo forte.O nulla. Non lo so la mia mente ancora fatica a tornarci su, la sensazione di "nullità" vissuta è stata magnifica e al tempo stesso terribile.
Ma stò incasinado le cose adesso.icon_mrgr:
Una domanda per la notte, ma viviamo la belleza fisica e poi la dobbiamo superare, rinunciamo a questa per una bellezza superiore, quella dello spirito. Poi la bellezza del singolo spirito viene sacrificata per la bellezza delle anime di tutti, questo allargare il campo visivo ci sposta definitivamente dal campo fisico a quello più spirituale dove sono le azioni a contare. Rinunziare ai cattivi pensieri (cattivi o brutti? diavolo.g: ) in favore di azioni belle e più pure, liberati dai bassi istinti, dal monopolio del sigolo affetto e dalla cecità sulla singola azione possiamo scoprire le leggi e con le leggi la scienza. E' sempre un rinunciare per salire o mi sbaglio? E questo rinunciare è ciò che attraverso la tensione allena i nostri muscoli, sia fisici che spirituali, i nostri desideri vengono controllati e maggiore è il controllo maggiormente forte diviene il nostro corpo (non solo fisioco) e maggiori tensioni, energie siamo in grado di sopportare?
Post lunghissimo, mi fermo..fiori.gif

Ray 14-06-2008 22.32.33

Citazione:

Originalmente inviato da Sole (Messaggio 55021)
Non son tanto d'accordo con questo. Amore con la A maiuscola non credo che sia un daimon (ammesso che si sia in grado di poterne parlare) ma lo sento piuttosto come il collante della struttura Universale tutta al di sopra dell'Archetipo stesso.
Nelle colonne del Tempio di Salomone infatti la Bellezza viene messa come pilastro femminile della ricerca, dell'ingresso nel tempio, poi la Forza insieme sono le emanazioni del Timpano che le sovrasta.

Forse non intendevi quell'amore.

Si, non intendeva quell'amore, o meglio, non proprio.

La simbologia delle colonne del tempio di Salomone, se volessimo trasporle nella simbologia greca (occhio a prendere sempre con le pinze queste trasposizioni) sono Afrodite e Ares (Venere e Marte)... e se vogliamo, Aprile e Marzo.
Secondo questa interpretazione, che non ne esclude altre, Eros è figlio proprio di Afrodite e Ares... ovvero si genera nella tensione (ambito di manifestazione) provocata dai due poli opposti (maschile e femminile).

In questo caso, Eros fa da collante si, da collegamento tra i due poli, ma all'interno della manifestazione, ovvero è una forma di quell' "Amor che move il Sole e l'altre stelle" (ultimo verso del Paradiso della Commedia dantesca), o la forma, ma non Colui, quell'Amore, che ha prodotto la manifestazione (seprando i due Principi).

D'altra parte Diotima, continuando il suo discorso, spiega proprio che il ruolo di Eros è quello di fare da collante tra umano e divino e tra tutte le cose, colui che porta i messaggi dall'uno all'altro, che tra-duce il desiderio, la vita. A mo' di spunto per l'intuizione, si può paragonarlo a "Energia Sessuale", con tutti i risvolti del suo uso che sono detti in altra forma nei gradi dell'amore platonico.

In ogni caso, come diceva Dafne, i miti sono spesso confusi e non è semplice districarsi tra i nomi, soprattutto quando con lo stesso nome, in miti diversi, vengono intese cose diversi, o diversi aspetti della stessa cosa.
Infatti i vari filosofi partecipanti al Simposio iniziano portando i vari miti diversi... per esempio quello riportato da Esiodo per il quale Eros sorge direttamente da Caos assieme a Terra... o Parmenide che lo vuole primo fra gli dei, il più antico.
Non discorda se prendiamo Venere come principio femminile di ogni generazione, ma discorda se la prendiamo come parte di questo principio ad esempio, da integrare a Diana.

Insomma quel che dici tu in realtà concorda con quanto si sta portando qui, è solo un po' complicato dirimersi tra i miti... spero di non aver fatto più confusione di prima.

:C:

stella 15-06-2008 22.00.55

Citazione:

Originalmente inviato da dafne (Messaggio 55043)
Una domanda per la notte, ma viviamo la belleza fisica e poi la dobbiamo superare, rinunciamo a questa per una bellezza superiore, quella dello spirito. Poi la bellezza del singolo spirito viene sacrificata per la bellezza delle anime di tutti, questo allargare il campo visivo ci sposta definitivamente dal campo fisico a quello più spirituale dove sono le azioni a contare. Rinunziare ai cattivi pensieri (cattivi o brutti? diavolo.g: ) in favore di azioni belle e più pure, liberati dai bassi istinti, dal monopolio del sigolo affetto e dalla cecità sulla singola azione possiamo scoprire le leggi e con le leggi la scienza. E' sempre un rinunciare per salire o mi sbaglio? E questo rinunciare è ciò che attraverso la tensione allena i nostri muscoli, sia fisici che spirituali, i nostri desideri vengono controllati e maggiore è il controllo maggiormente forte diviene il nostro corpo (non solo fisioco) e maggiori tensioni, energie siamo in grado di sopportare?
Post lunghissimo, mi fermo..fiori.gif

Penso che un amante del bello prima di tutto si innamorerà della bellezza fisica, poi se dentro ci trova un'anima bella, si innamorerà della bellezza dell'anima e potrà scoprire che ci sono anime belle anche in persone che non possiedono la bellezza fisica.
Scoprendo che esistono tante anime belle, amerà l'armonia che da esse emana e che c'è nelle leggi che reggono le scienze in cui c'è una bellezza intrinseca, fino a trovare la scienza delle scienze, la sapienza.
Quella stessa sapienza che Salomone chiese a Dio in dono.
Così amando questa bellezza non si resta solamente attaccato alla persona amata che se pur è importante è pur sempre un limite, ma attraverso di lei si amerà la bellezza in se stessa, a cui partecipano e da cui derivano tutte le cose belle.

E' questo il momento della vita per cui vale la pena di vivere: finalmente, a questo punto, a contatto con la vera Bellezza, l'uomo può partorire non simulacri di virtù, ma virtù vera; e diventa davvero immortale.

Riuscire a vedere la vera bellezza è come fare un salto nell'immortalità, essendo la bellezza armonia che va oltre la nostra esistenza e che produce virtù.
E questa virtù produce arte, scienza, politica che sono generazioni dell'anima e che si possono definire immortali.
Riuscire a sentirsi in sintonia con l'anima della persona amata è il primo passo verso la bellezza e l'armonia di cui è pieno l'universo.

Perciò non lo vedo come un rinunciare a una cosa per arrivare a un'altra, la tensione verso la sapienza e la Bellezza le comprende tutte.
E' lo stesso discorso del "come in alto così in basso" attraverso il piccolo che sta in basso puoi arrivare a scoprire quello che sta in alto senza per questo rinunciare a quello che sta in basso.

dafne 15-06-2008 22.15.07

Citazione:

Originalmente inviato da turaz (Messaggio 55014)
beh anche questa tua aggiunta risuona "vera":)))
molto nasce da Bellezza... anzi praticamente tutto ciò che riconosciamo come bello ...
quanti sono gli archetipi (in numero intendo)?
c'è qualcuno che ha provato a numerarli?

E' Ot qui ma ho cercato delle informazioni su Jung e gli archetipi in rete e già alle prime pagine ho trovato descrizioni diverse! In un testo si citano tre archetipi, l'ombra, lo spirito e il vecchio saggio (che se non ricordo male riassumevano i tre stadi evolutivi dell'uomo) in un altro testo invece si parlava di 6 archetipi. Ora stò ancora cercando ma mi pare un pò come per la questione dei nomi degli dei...
:C:

turaz 16-06-2008 10.32.06

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 55033)
Andando avanti , l'esperienza metafisica e' un'esperienza mistica in cui la psiche che percepisce e le cose percepite , soggetto e oggetto ,si fondono.
Questa unita' raggiunta consente di superare il molteplice che diventa pura illusione e cosi' si supera la duplicita' che e' insita nelle cose : bene e male , amico e nemico non esistono piu'.
E' come se tutto quello che accade in tutti i suoi risvolti vi appartenesse o voi apparteneste a tutto.
L'esito di questo sentire e' l'indifferenza nei confronti degli eventi che accadono ma non nel senso che non vi importa quello che accade ma nel senso che qualsiasi cosa accada e' ben accetta, e' un bene .
Il tutto avviene con assoluta lucidita' senza perdita di coscienza anzi le intuizioni si sviluppano al massimo grado.
La bellezza fisica dell'altro si riduce a mero pretesto per accedere ad un diverso livello di coscienza.
Eros diventa appunto solo un tramite verso l'Essere e non e' piu' un demone che domina.
Ecco perche' Dafne l'ha percepito come momento terrribile: ha intuito che Nando diventava solo un'occasione non era piu' al centro del suo sentire.
Sappiamo che ciascuno e' affezionato alle sue prigioni alle sue sofferenze.
Si puo' approfondire sia il ruolo di Eros imparando da Diotima sia l'intensita' e la durata di questa importante intuizione dell'Unita'.


infatti è così.. ma allora mi chiedo come mai tempo fa entrando qui Uno mi disse "non puoi amare "tutto"

essendo in quest'esperienza si ama "tutto" gli opposti spariscono ecc. ecc.
in quell'esperienza si percepisce il tutto e lo si vive a 360 gradi senza "attaccamenti" ma con piena coscienza.

Uno 16-06-2008 13.24.47

Citazione:

Originalmente inviato da turaz (Messaggio 55194)
infatti è così.. ma allora mi chiedo come mai tempo fa entrando qui Uno mi disse "non puoi amare "tutto".

Non puoi estrapolare dal contesto quello che ti ho detto, in questo modo non capirai mai perchè quella volta te l'ho dissi. E se non capisci perchè ti ho detto quello non conosci neanche l'esperienza mistica per esperienza diretta.

nikelise 16-06-2008 14.08.11

Citazione:

Originalmente inviato da dafne (Messaggio 55179)
E' Ot qui ma ho cercato delle informazioni su Jung e gli archetipi in rete e già alle prime pagine ho trovato descrizioni diverse! In un testo si citano tre archetipi, l'ombra, lo spirito e il vecchio saggio (che se non ricordo male riassumevano i tre stadi evolutivi dell'uomo) in un altro testo invece si parlava di 6 archetipi. Ora stò ancora cercando ma mi pare un pò come per la questione dei nomi degli dei...
:C:

Dafne quelli di cui parli sono le tappe del processo di individuazione : ombra , animus e anima :risp. principio maschile e femminile , il vecchio saggio e la grande madre ed infine il riconoscimento del se' come individuo unico .
Questo processo di crescita e' legato anche all'esperienza mistica di cui sopra ma mi pare non siano la stessa cosa , su questo chiedo aiuto ad Uno ;
dell'ombra abbiamo gia' parlato ma anche di animus e anima c'era un post apposito non ricordo se trattato con riferimento alla crescita individuale.
Direi che non devi abbandonare quella sensazione che ci hai descritto, e' una cosa preziosa che anzi devi coltivare ed approfondire mi pare invece che tu la sottovaluti.

turaz 16-06-2008 14.36.39

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 55199)
Non puoi estrapolare dal contesto quello che ti ho detto, in questo modo non capirai mai perchè quella volta te l'ho dissi. E se non capisci perchè ti ho detto quello non conosci neanche l'esperienza mistica per esperienza diretta.


devo ricapitolare perchè non ricordo il contesto in cui lo hai detto.
la parola "mai" non esiste nel mio vocabolario:))))

dafne 16-06-2008 15.27.56

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 55204)
Direi che non devi abbandonare quella sensazione che ci hai descritto, e' una cosa preziosa che anzi devi coltivare ed approfondire mi pare invece che tu la sottovaluti.

Grazie per la spiegazione abbraccio:
In merito all'esperienza vissuta non è che la stò sottovalutando è che non riesco a tornarci su. Non so se dipenda dal mio non stare proprio bene o se perchè questa settimana con i bimbi a casa mi ha impegnato e innervosito troppo o se perchè tornarci su inevitabilmente mi porta al nando a cui non voglio pensare, anche se dovrò affrontarlo prima o poi. Oppure è la sensazione che per rivivere quel momento devo perdere qualcosa e quel qualcosa in me fa un attrito pazzesco perchè non vuole essere perso. E non ultimo non voglio perdermi, ho già sfiorato quello stato tempo fà, forse era una cosa diversa ma non voglio più perdermi tra le nuvole. Non sò come spiegarmi, forse è solo un insieme di cose ma quando ho scritto che la sensazione provata è stata terribile è un pò come il volersi procurare il salto della ballerina senza la ballerina,non posso ficcarmici volontariamente, non sò se riesco a spiegarmi. Per tornare al ricordo di quel momento di assenza-presenza posso anche farlo ma riviverlo mi diventa..inpensabile, non sono nelle ciondizioni giuste e finchè non lo rivivo restarà li in potenza a mia disposizione mentre se cercassi di farlo quando ancora non è il buon momento perderei tutto. Uffa. Non sò come spiegarlo in altro modo ma è quanto sento.
Alle volte un pensiero vagante e fulmineo mi colpisce, se prendessi coscienza di certe cose poi non potrei più esimermi dall'esserne responsabile. Non capisco questa frase ma so che è vera, così come quel "mezza via" tra buono e cattivo, tra bello e brutto, tra ignorante e sapiente mi lascia interdetta. La via di mezzo dovrebbe essere la perfezione eppure sapere una cosa ma non saperla giustificare non è uno stato di perfezione, anzi. Quindi gli estremi si possono vivere o da una parte o dall'altra o nel mezzo se uno dei due non si conosce bene o in un ipotetico altro mezzo che è il punto che li contiene entrambi? piango.gif
Secondo Socrate Eros è un demone e il demone non è un dio nè un mortale, quindi nel gioco degli opposti non è nè uno nè l'altro ma ha in sè una parte di entrambi? O non è nessuno dei due?
Non lo so ma a me quello stato di indiffererenza verso ciò che accade nel senso che tutto diventa buono mi puzza un pò, mi ci posso mettere volontariamnte in quel pensiero accettando che ogni cosa che capita ha un suo perchè, ma non penso sia questo che s'intenda per sapienza. Neanche con Bellezza suprema.
La questione degli opposti mi tormenta, come la storia del vento del nord che a seconda di dove siamo nei suoi confronti ci pare freddo o caldo. L'origine insomma è una ma la nostra posizione ne determina la caratteristica. C'era qualcosa in proposito anche sulla posizione degli elementi sulla croce.
nonso.gif a minestroni sono ancora bravina mi sà...

Uno 16-06-2008 15.34.10

Citazione:

Originalmente inviato da turaz (Messaggio 55205)
devo ricapitolare perchè non ricordo il contesto in cui lo hai detto.

Non serve che io aggiunga altro
Quote:

la parola "mai" non esiste nel mio vocabolario:))))
Vuol dire che ti limiti

turaz 16-06-2008 15.41.26

nel contesto in cui hai detto "vuol dire che ti limiti" ritengo tu non abbia afferrato il senso umoristico della frase:))))

nel contesto in cui tu affermasti la frase precedente ritengo tu non abbia colto il momento "mistico" in cui stavo a quel tempo.
quando si sosta "li" bene e male non esistono c'è solo "il tutto".
per cui si prova agape per qualsiasi cosa (o almeno così è capitato a me) a prescindere da qualsiasi forma assuma.

Uno 16-06-2008 15.52.46

Citazione:

Originalmente inviato da dafne (Messaggio 55209)
Oppure è la sensazione che per rivivere quel momento devo perdere qualcosa e quel qualcosa in me fa un attrito pazzesco perchè non vuole essere perso. E non ultimo non voglio perdermi, ho già sfiorato quello stato tempo fà, forse era una cosa diversa ma non voglio più perdermi tra le nuvole.

Perdersi senza preparazione o senza il tuo Virgilio non è mai un bene. Perdersi è l'unica polarità che non è detto che si inverta per forza con una forza contraria.
Per capirci, se infilo un chiodo in un buco, se applico una forza contraria riesce fuori, quello che entra deve anche uscire, se spendo molti soldi rimango al verde, ma se applico una forza contraria e ne guadagno rimetto in sesto le mie finanze....
Se mi perdo invece non c'è una forza contraria che mi possa far ritrovare, i parametri per cui mi perdo e quelli per cui mi posso ritrovare sono diversi.

Uno 16-06-2008 16.01.20

Citazione:

Originalmente inviato da turaz (Messaggio 55213)
nel contesto in cui hai detto "vuol dire che ti limiti" ritengo tu non abbia afferrato il senso umoristico della frase:))))

nel contesto in cui tu affermasti la frase precedente ritengo tu non abbia colto il momento "mistico" in cui stavo a quel tempo.
quando si sosta "li" bene e male non esistono c'è solo "il tutto".
per cui si prova agape per qualsiasi cosa (o almeno così è capitato a me) a prescindere da qualsiasi forma assuma.

Allora lo ricordi o non lo ricordi il contesto?
Ok non importa, ti ho detto una boiata quella volta perchè non ero in grado di vedere, così chiudiamo la cosa, oggi non ho molto tempo da perdere. :)
Poi fra qualche giorno, mese, anno mi chiederai scusa per non aver capito, non occorre, preferisco che tu capisca veramente.

Umoristico o no se "mai" non c'è nel tuo vocabolario è un vocabolario limitato...

dafne 16-06-2008 16.05.45

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 55215)
Perdersi senza preparazione o senza il tuo Virgilio non è mai un bene. Perdersi è l'unica polarità che non è detto che si inverta per forza con una forza contraria.
Per capirci, se infilo un chiodo in un buco, se applico una forza contraria riesce fuori, quello che entra deve anche uscire, se spendo molti soldi rimango al verde, ma se applico una forza contraria e ne guadagno rimetto in sesto le mie finanze....
Se mi perdo invece non c'è una forza contraria che mi possa far ritrovare, i parametri per cui mi perdo e quelli per cui mi posso ritrovare sono diversi.

Possiamo dire che certe esperienze quando capitano "casualmente" sono la risultante di diversi parametri che si accordano in un preciso momento per un brevissimo tempo, come un elastico, questi parametri (termine infelice ma non mi viene altro)
tendono l'elastino con la forza giusta per farci fare un salto e tornare indietro mentre a perdersi l'elastico è stato caricato a caso e potrbbe rompersi. A quel punto ritornare al punto di partenza sarebbe impossibile senza la conoscenza di tutti questi parametri. Mentre quando è "altro" a caricarci i calcoli sono esatti e si torna indietro, spesso dimentichiamo tutto ma qualche volta la scoperta di questa possibilità, la scoperta dell'elastico, ci mette il desiderio di studiare i parametri per ritentare il salto?
fiori.gif

diavolo.g: a macchinosità sono forte eh?

turaz 16-06-2008 16.29.17

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 55216)
Allora lo ricordi o non lo ricordi il contesto?
Ok non importa, ti ho detto una boiata quella volta perchè non ero in grado di vedere, così chiudiamo la cosa, oggi non ho molto tempo da perdere. :)
Poi fra qualche giorno, mese, anno mi chiederai scusa per non aver capito, non occorre, preferisco che tu capisca veramente.

Umoristico o no se "mai" non c'è nel tuo vocabolario è un vocabolario limitato...


presumo tu ritenessi io non avessi il "giusto virgilio" o mi stessi perdendo tra le nuvole.
se tra qualche tempo capirò di aver sbagliato valutazione non esiterò a domandarti scusa per l'inconsapevolezza (come già successo)

quindi come vedi.. quel "mai" era proprio umoristico:)))

dafne 20-06-2008 00.23.26

oscillazioni
 
Credo sia il termine giusto per definire un certo stato d'animo, una grande gioia e dopo un grande vuoto..come un pendolo prima suuuu e poi giùùùùù :bleah:
Ridatemi la quieteeee, credo che sia per quello che tanto mi piace dormire..
dry.gif m'è toccato di affrontare il nando, mi sono dovuta mettere il film prima manata.gif ero così confusa, arrabbiata, frustrata, addolorata..voglio ma non posso..posso ma non voglio..un caos insomma. Stavo facendo scivolare via il tempo fingendo indifferenza poi invece la spinta interiore ha avuto la meglio e sono riuscita se non altro ad esternare i miei dubbi, le mie perplessità, il mio dolore per come si erano messe le cose, per come le avevo vissute ecc..Senza rabbia o rancore o voglia di ferire, ho lasciato che l'alchimia si producesse per quel che serviva ad arrivare al nostro campo-neutro, non sò come altro chiamarlo,dove riesco a non fermarmi alle parole e lasciare che tutto quanto di noi parlasse, è stato bellissimo vedere che era reciproco, ancora una volta, senza averlo cercato.. ho trovato poi anche il punto in cui lui era passivo e gli ho fatto quella domanda che bruciava come fuoco. Insomma abbiamo tirato le somme di questo viaggio e mi ha reso felice scoprire che nonostante tutto quanto facciamo e diciamo quel che ci lega e si combina è a un altro livello. Comunione. A tempo dry.gif ma comunione. Questo viaggio è finito, sò, sappiamo che quanto provato e vissuto e scritto nel primo post è un momento che ci porteremo sempre dentro e che questo legame che ho sentito non è solo una mia proiezione.sento che questo può essere la base per un'Amicizia solida e vera ma sento anche che molte sono le strade che dobbiamo/possiamo percorrere e non è detto che le si percorra ancora assieme. Al di là del mio proiettare su di lui i miei demoni, i miei bisogni, le mie abitudini ecc ecc ho anche appreso una cosa importante che a volte sento delle cose a cui non credo ma che sono vere, cose che non sono razionalmente spiegabili o giustificabili ma io le sento lo stesso. Se n'era già andato, o meglio,aveva già scelto il suo cammino, senza di me,l'avevo percepito ma mi ero rifiutata di accettarlo (mio-solomio-tuttomio..presente?) Oggi l'ho semplicemente e con tutta me (insomma non perchè l'ho ragionato o perchè ho reagito con l'emozione come al mio solito) l'ho lasciato andare. Ho provato un grande sollievo in questo, ricevere delle risposte, raccontare i miei pensieri e riuscire comunque a sentirlo così vicino, poi ovviamente "staccata la spina" allentata l'alchimia la cara vecchia daf ha iniziato con i ma se..ma però..e se gli avessi detto..ma se mi avesse detto..e se avesse fatto...e chissà se è vero..
Però nonostante queste pericolose oscillazioni sono anche contenta di aver finalmente capito il senso dei "piccoli risvegli", voglio dire, è un pò come aver passato un'infanzia felice, quando da adulti attraversiamo dei momenti di sconforto pensare a quello ci fà stare meglio. Pensare a quanto accaduto, alla percezione di uno stato diverso, di quiete non mi dà più l'ansia adesso (quindi è piuttosto chiaro che il problema vero era il nando annesso icon_mrgr: ) anche se sò che non mi metterò a cercare di provocare quello stato ora sò che non è legato per forza a nando, nè a pino nè a ninetta o giuseppa. In un modo curioso riesco a sentire vera la frase "cercate dentro", sentirla oltre che capirla anche se non è propriamente dentro che si trova..è quasi un andare dentro per uscire fuori.
Mi sento tutta scombussolata, non è il vuoto, la depressione del dolore nè il calore, lo sfogo della rabbia. E' uno stato strano, come la combustione del tizzone nel camino e ogni tanto slacrimo un pò, la piccola daf non deve aver retto bene stà presa di posizione da adultaboccaccia: ma qualcosa di dentro si è mosso e continuo a cercare di ricordare il magico momento di sollievo che ho vissuto oggi e la successiva soddisfazione per dire a quest'ammasso di ciccia da rottamare icon_mrgr: che in fondo molte delle persone che conosco e che vedo ogni giorno nemmeno s'immaginano che sia possibile entrare in comunione così profonda e così totale con un altro essere umano, sono stata davvero fortunata. Senza contare che ho anche capito che nulla può giustificare il calpestare un proprio principio..se questo principio in noi stessi è davvero vissuto e sentito..neanche per amore. Karate Kid docet:"se metti la passione davanti ai tuoi principi che tu vinca o perda hai sempre perso" (escluso il caso, e qui doceto io icon_mrgr: che tale principio invece di essere proprio, vissuto e assimilato, sia solo appreso, mandato a memoria, fatto per dovere..allora facile che come la virtù-cimice ci tocchi di calpestarlo)
vabbbene
abbraccio: scusate gli sproloqui ma mi sento davvero così strana..fiori.gif fiori.gif

RedWitch 20-06-2008 09.10.12

Citazione:

Originalmente inviato da Dafne
Oggi l'ho semplicemente e con tutta me (insomma non perchè l'ho ragionato o perchè ho reagito con l'emozione come al mio solito) l'ho lasciato andare.

Questa cosa che hai scritto Daf , è davvero grande... non so cosa sia il vero Amore ma credo che lasciare andare una persona che vorremmo trattenere con noi, sia la forma che gli si avvicina di più, per quella che fino ad oggi è la mia esperienza.
Significa non pensare a sè stessi e a quello che si vorrebbe in quel momento, ma pensare all'altro. Significa non cercare di trattenere, ma lasciare libero l'altro nonostante quello che si prova. Liberare l'altro e sè stessi... sì è una bella forma di amore anche se fa male.

Ti auguro di trovare presto ciò che cerchi Daf, e soprattutto di continuare a conoscerti come mi sembra che tu stia facendo.. e grazie per condividere questi momenti con noi.

abbraccio:

turaz 20-06-2008 10.42.43

un abbraccio grandissimo e grazie per quanto hai condiviso.

dafne 20-06-2008 15.31.00

Citazione:

Originalmente inviato da RedWitch (Messaggio 55467)
Questa cosa che hai scritto Daf , è davvero grande... non so cosa sia il vero Amore ma credo che lasciare andare una persona che vorremmo trattenere con noi, sia la forma che gli si avvicina di più, per quella che fino ad oggi è la mia esperienza.
Significa non pensare a sè stessi e a quello che si vorrebbe in quel momento, ma pensare all'altro. Significa non cercare di trattenere, ma lasciare libero l'altro nonostante quello che si prova. Liberare l'altro e sè stessi... sì è una bella forma di amore anche se fa male.

Ti auguro di trovare presto ciò che cerchi Daf, e soprattutto di continuare a conoscerti come mi sembra che tu stia facendo.. e grazie per condividere questi momenti con noi.

abbraccio:

Eh ma come sono relativi certi momenti Red fiori.gif devo continuamente ricordare a me stessa quel momento, quella sensazione, le parole dette e quelle non dette per non ricominciare a volere fortemente che sia come voglio io dry.gif Devo anche mantenere vivo tutto il percorso perchè questa sorta di bontà, di comunione altrimenti rischia di fare effetto spugna e ricominciare tutto daccapo. Come dire, ci sentiamo e i toni sono morbidi come ad un nuovo inizio, e lo è, io lo so che lo è ma devo mantenere vicino tutto il passaggio perchè altrimenti, come detto nell'altra discussione, rischio di non togliere la foto vecchia e quindi di non vedere quella nuova. Uffa, è davvero difficile da spiegare ma la vecchia daf (vecchia nel senso di abitudinaria) è ancora qui e una parte di lei posso rinnovarla o gestirla meglio non lo sò ma per fare questo devo continuamente rivivere quel giorno, come se avessi bisogno di fissarlo. Poi come per il salotto, credo, arriverà il momento che la foto è diversa e in questo piccolo spicchio di vita daf sarà diversa. (come vedi permango confusa icon_mrgr: )
Dopo aver picchiato i piedi la signorina s'è messa a raccontarmi una bugia che ha dello spettacolare da quant'è studiata bene. Abbiamo fatto un passaggio, io sono cambiata, lui è cambiato, ci siamo lasciati ma ritrovati ancora più uniti QUINDI vedi che siamo fatti per stare assieme? diavolo.g: diavolo.g: vipera malefica :@@ invece di sottolineare che i ma e i però sono andati perchè ognuno ha seguito la sua strada (quindi stando separati) mi ha fatto vedere che seguendo la strada i ma e i però sono scomparsi.(sottindendendo una possibile unione..visto che non ci sono più i però..sò fforte eh?!).un pò come la sottrazione di Ray, m'incasino di brutto se vado al contrario ma stavolta ho percepito la differenza, o almeno ci stò provando.
Poi ti dirò che si, forse sono riuscita a non pensare a me stessa ma, onestamente, non sò se ho pensato al suo bene, mi pare piuttosto di essermi trovata in una posizione di neutralità. Questo mi ha permesso POI di capire che la sua strada era quella e che trattenendolo avrei solo creato conflitti inutili rovinando tutto. Boh, ho anche valutato l'ipotesi di averlo lasciato andare perchè non avevo altra scelta :U ma credo che in quel caso avrei trovato il modo per fargliela pesare.
nonso.gif boh. Quello che sò è che scorre un'energia più fresca e più limpida tra noi, và da sè che al prossimo bivio starà a me mantenere la scelta fatta ieri o meno, perchè mi ci ritroverò a quel punto lo sento, vedremo. Mantenere vivo questo passaggio credo che mi aiuterà a fissare questo passo davvero oppure no.
abbraccio: sono felice che esistiate abbraccio:

dafne 18-03-2009 23.44.02

Citazione:

Originalmente inviato da dafne (Messaggio 54984)
Diotima-"credi forse che tutto ciò che non è bello debba essere per forza brutto?"
Socrate-"ma certo!"
D-"E perchè mai? Chi non è sapiente deve per forza essere ignorante? Non ti sei mai accorto che c'è una via di mezzo tra la sapienza e l'ignoranza?"
S-"E qual'è?"
D-"Avere un'opinione giusta senza saperla però giustificare. Questo non è vero sapere,come posso parlare di scienza,se non so dimostrare che è vero quello che penso? Ma non è neppure piena ignoranza,perchè per caso la mia opinione potrebbe corrispondere ai fatti. L'opinione giusta è quindi, suppongo, simile a quel che dicevostà a metà strada tra la piena conoscenza e l'ignoranza"
S-"è vero" risposi
D-"Dunque chi non è bello non per questo è per forza brutto, nè chi non è buono deve essere cattivo. E così è per l'Eros, poichè tu sei d'accordo con me che non può essere nè buono nè bello, non per questo credere che sia necessariamente cattivo e brutto. Eros-così mi disse Diotima-è a metà tra questi estremi"

A logica non fà una grinza ma quel nè buono nè cattivo io faccio fatica a figurarmelo, mi è più chiaro con sapiente e ignorante..

Cercando la discussione sul rinunciare per Filo (scusa.gif in effetti non riesco a trovare quella che avevo in mente) sono capitata qui...strabuzza: comincio da questo pezzo perchè è il primo che mi ha lasciato senza fiato.
bello-brutto-non bello ...ricorda nulla? piango.gif Anche se quel "metà strada" non mi convince molto, ma non mi stupisce, da quel pò che ho osservato quando torno su opposti e contrari bello-brutto / buono cattivo / nero bianco mi sono comprensibili (sono opposti vero? ditemi di si piango.gif ) ma sui contrari cado come un pero cotto (contrario è non-qualchecosa si?)..al di là di questo, che riprenderò nell'apposito 3d (perchè, mi ripeto, quel "via di mezzo" forse sottintende qualcos'altro) la cosa che mi sorprende è sempre lo stato di slittamento in cui entra la mia mente nel campo del non.

leggo.gif proseguo a prender nota...

dafne 18-03-2009 23.55.41

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 55008)
Ti copio l'interpretazione del processo iniziatico e vedrai che e' ripetuta quell'astrazione che hai descritto nell' intervento iniziale :laddove hai compreso che non ti rapportavi piu' a Nando ma a qualcosa d'altro:

Amore è desiderio di immortalità.
Se è vero che non esiste altro mezzo di immortalità, per un essere umano, che la procreazione, occorre però precisare che generazione non è solo quella del corpo: esiste infatti anche una generazione dell'anima. Vi sono persone che sono pregne non fisicamente, bensì spiritualmente: il loro amore le porta a generare arte, pensiero, politica. Ma per questo tipo di persona è necessaria una vera e propria iniziazione ai misteri di Amore, senza la quale egli non sarà in grado di chiarire a se stesso le proprie esigenze.

I gradi dell'eros platonico:
Infatti, come tutti, questa persona è incapace di procreare nel brutto, e perciò il suo confuso anelito riproduttivo lo porta anzitutto ad attaccarsi ad un bel corpo; se poi il bel corpo contiene una bella anima, egli se ne innamorerà, ed improvvisamente i bei pensieri che stavano chiusi in lui scaturiranno con facilità dalla sua mente: ne metterà a parte la persona amata e ne deriveranno figli più alti e più belli di quelli umani, perché immortali.
In seguito, però, se l'amante subisce il giusto percorso evolutivo (ovvero se ha accanto a sé qualcuno che lo inizi correttamente a queste cose), si renderà conto che "la bellezza di un qualsiasi corpo è sorella di quella di ogni altro corpo": comprenderà cioè che non ama il corpo in sé, ma la bellezza della sua forma, che può ritrovare anche in altri corpi. Lo stesso discorso vale per le anime. Imparerà poi a considerare la bellezza dell'anima più importante di quella del corpo, così da non badare all'eventuale bruttezza fisica; e la frequentazione stessa di un'anima bella lo porterà a produrre pensieri che gli consentiranno di scorgere la bellezza nelle attività umane e nelle leggi. Di seguito, se egli continua a salire nel suo percorso, smetterà di comportarsi come un servo, attaccato al singolo essere amato e da esso dipendente: vedrà la bellezza delle scienze, e finalmente scorgerà la scienza di tutte le bellezze, che è sapienza suprema.
Infine, chi è giunto al culmine dell'iniziazione amorosa vede all'improvviso la Bellezza in sé, eterna, intatta ed intangibile: quella di cui partecipano tutte le singole cose che chiamiamo belle. E' questo il momento della vita per cui vale la pena di vivere: finalmente, a questo punto, a contatto con la vera Bellezza, l'uomo può partorire non simulacri di virtù, ma virtù vera; e diventa davvero immortale.


E' un superamento del molteplice a favore dell'Unita' espressa nelle varie forme di BENE , BELLEZZA AMORE ....archetipi


abbraccio: ha un altro senso tutto questo oggi, grazie pwer averlo postato Nike abbraccio:


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