Angeli
Sono i messaggeri di Dio, di loro si parla in quasi tutti i libri della Bibbia, dalla Genesi all'Apocalisse.
Gli angeli sono invisibili ma si possono rendere visibili in determinate situazioni, e sono i messaggeri di Dio. Esistono diverse specie di angeli, mi vengono in mente gli arcangeli, i serafini, i cherubini... Mi piacerebbe parlarne, perchè in un mondo così materiale sembra quasi impossibile che ci sia posto per gli angeli. |
Bell'argomento Stella fiori.gif
In effetti dopo la discussione sulla Madonna ho iniziato a pensare agli angeli in particolare all'Arcangelo Gabriele che è protagonista dell'Annunciazione del Messaggio dato a Maria ma anche ad Elisabetta. E che come dici anche te in tutta la Bibbia si parla di Angeli, Gabriele è stato diverse volte foriero di Messaggi molto importanti. Forse analizzando il significato dei loro nomi a qualcosa ci si può avvinare, ma non sono arrivata da nessuna parte, troppo limitata. Il numero degli angeli mi ha anche portato a cercare di trovare un loro corrispettivo basandomi sul loro numero, mah...boooh. fiori.gif |
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Peraltro, secondo me, gia individuare gli Angeli nel loro posizionamento tanto lontani e tanto vicini dalla Luce, tanto lontani e tanto vicini all'uomo, la loro Gerarchia, ci potrebbe dare una mano. In questo richiamerei il Principio " Come in Alto, così in basso ". Se Stella ci riporta qualche passo dove in effetti si parla di queste Entità, si potrebbe iniziare da li. Comunque mi pare di vedere una distribuzione di competenze attribuite, singolarmente, ad ogni Entità. Se poi diamo a tali competenze la funzione di principio cardine dal quale, poi, discende altro, si potrebbe notare i vari "aspetti" sia dell'emanazione e sia della manifestazione, per come è la struttura angelica. Nel senso, se ad ognuno diamo un ruolo definito, in un livello, forse quel ruolo è limitato per quel livello ma potrà esplicarsi a mezzo di altro, via via, anche in basso. Qualcosa attinente con le Leggi a mio avviso...di cui stavamo parlando. leggo.gif |
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"Scacciò l'uomo e pose ad oriente del giardino di Eden i cherubini e la fiamma della spada folgorante, per custodire la via all'albero della vita". Proprio i Cherubini sono destinati a proteggere anche l'Arca dell'Alleanza (Esodo 25,18-21): "Nell'arca collocherai la Testimonianza che io ti darò. Farai il coperchio, o propiziatorio, d'oro puro; avrà due cubiti e mezzo di lunghezza e un cubito e mezzo di larghezza. Farai due cherubini d'oro: li farai lavorati a martello sulle due estremità del coperchio. Fa' un cherubino ad una estremità e un cherubino all'altra estremità. Farete i cherubini tutti di un pezzo con il coperchio alle sue due estremità. I cherubini avranno le due ali stese di sopra, proteggendo con le ali il coperchio; saranno rivolti l'uno verso l'altro e le facce dei cherubini saranno rivolte verso il coperchio. Porrai il coperchio sulla parte superiore dell'arca e collocherai nell'arca la Testimonianza che io ti darò." mentre i Serafini hanno un altro compito, come si legge in questo passo che descrive la missione a cui era destinato il profeta Isaia (6, 1-7): "Nell'anno in cui morì il re Ozia, io vidi il Signore seduto su un trono alto ed elevato; i lembi del suo manto riempivano il tempio. Attorno a lui stavano dei serafini, ognuno aveva sei ali; con due si copriva la faccia, con due si copriva i piedi e con due volava. Proclamavano l'uno all'altro: «Santo, santo, santo è il Signore degli eserciti. Tutta la terra è piena della sua gloria». Vibravano gli stipiti delle porte alla voce di colui che gridava, mentre il tempio si riempiva di fumo. E dissi: «Ohimé! Io sono perduto, perché un uomo dalle labbra impure io sono e in mezzo a un popolo dalle labbra impure io abito; eppure i miei occhi hanno visto il re, il Signore degli eserciti». Allora uno dei serafini volò verso di me; teneva in mano un carbone ardente che aveva preso con le molle dall'altare. Egli mi toccò la bocca e mi disse: «Ecco, questo ha toccato le tue labbra, perciò è scomparsa la tua iniquità e il tuo peccato è espiato». |
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La questione delle competenze...prendiamo ad esempio la Costituzione del nostro paese. Se le attribuiamo il ruolo di contenitore di Principi, di Fonte Principale, la legge, ai successivi livelli in discesa e giusto per semplificare quelle leggi a cui di solito facciamo affidamento nella nostra vita quotidiana, regolandola, dunque quella del Parlamento, le leggi regionali, i regolamenti etc etc fin in basso (potremmo dire che) deve ispirarsi alla Fonte Primigenia e tutte, in se stesse quindi, devono contenere quei Principi, a tutti i livelli. Ora, la Fonte sulla produzione è la Costituzione la quale " indica" quale via, le competenze ( attribuendole ) che devono seguire le altre per regolare la vita in comunità. A questa Fonte è riconducibile dunque, in via diretta o indiretta, la validità delle altre Fonti che generano ( son generate ) da Essa. E' l'autorità - in senso ampio - che esprimente se stessa si riversa verso il basso, attraverso quei mezzi. La competenza, per arrivare al nocciolo, in pratica individua le risorse e le capacità che possono esprimersi in un ambiente dato. Ogni legge, insomma, ha il suo ambito all'interno del quale esprimerà tutte le sue risorse e capacità ovvero le attribuzioni. Seguendo questo semplice esempio, si può allora individuare la ragione per cui esiste una Gerarchia Angelica, dai più Vicini a Dio sino a quelli più in basso ( si fa per dire ). Gerarchia, se non erro, che consta di 72 Angeli per la quale la materia che studia gli Angeli, l'angelologia, indica nelle rispettive reggenze. La Gerarchia insomma è suddivisa in 9 Cori Angelici : Serafini, Cherubini, Troni, Dominazioni,Virtù, Potestà, Principati,Arcangeli ed Angeli. Di tali Angeli si parla dappertutto. Salomone ad esempio ebbe la sua Sapienza grazie all'intervento dell'Arcangelo Michele. C'è da rilevare, tornando all'esempio di prima sulla Costituzione, se pure una Fonte c'è, esiste e le Leggi ad essa devono ispirarsi, la Fonte primigenia, appunto, abbisogna delle altre per Manifestare la sua Essenza verso il basso.... |
Ammetto la mia ignoranza in merito agli Angeli, pero ricordo di aver visto tempo fa un bellissimo film del regista tedesco Wim Wenders "Il cielo sopra Berlino" del 1987.
Seppure il film racconta delle vicissitudini di due angeli, Damiel e Cassiel che vagano nella città come entità invisibili alle persone, quello che mi colpì era l'idea che ognuno di noi ha un'angelo custode che ci protegge e ci consiglia, è la guida che ci viene data alla nascita. D'altra parte leggendo in giro ho letto varie definizioni che si discostano leggermente tra loro. Ad esempio che gli Angeli sono influenze astrali. Sono i messaggeri di Dio come è stato detto. Gli Angeli sono esseri capaci di sentimenti, esistono ad una frequenza vibrazionale un po' più sottile di quella percepibile dai nostri sensi. L'etimo della parola Angelo indica che si tratta di creatura spirituale, di natura superiore a quella umana. Gli Angeli sono descritti nella Bibbia così come nel Corano. Gli Angeli sono puri spiriti, creati prima dell'uomo e in un ordine diverso, separato da quello dell'uomo. Si legge che gli Angeli spesso danno messaggi durante il sonno. Esiste una Gerarchia degli Angeli, ne accennza Jez. Ho molte domande che mi assalgono... E' affare di pochi Individui sentire i messaggi degli Angeli? Siamo noi immersi nel sonno più profondo, così che non sentiamo i loro messaggi? Accade in ogni istante della nostra vita questa comunicazione ma ad un livello di coscienza che non ci è dato di ricordare? Si tratta di due regni (quello umano e quello angelico)? E' possibile imparare ad ascoltare i messaggi degli Angeli? manata.gif scusate la sfilza di domande, come ho detto all'inizio, la mia ignoranza dilaga... |
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Recentemente ho visto un altro film che parla di angeli: "La città degli angeli" che narra la storia di un angelo che per amore di una donna diventa umano, ma poi lei muore e lui resta umano ma proprio in quel momento di disperazione scopre quanta bellezza c'è nella vita umana, per quello che può sperimentare di brutto e di bello, le emozioni della vita, cosa che evidentemente agli angeli è negata, essendo esseri spirituali non legati alla materia. Una cosa che mi ha sempre incuriosito è perchè anche nelle descrizioni bibliche gli angeli abbiano le ali, essendo esseri spirituali non ne dovrebbero aver bisogno per volare dai cieli alla terra e viceversa, sembra quasi che abbiano una corporeità anche se diversa dalla nostra e molto più sottile ed eterea, o forse le ali stanno ad indicare quanto più vicino sono al trono di Dio... In certi casi gli angeli assumono forme umane e sembrano fatti di materia come noi, come nel caso di Giacobbe che lottò tutta la notte con un angelo, e sempre Giacobbe vede in sogno una scala che va dalla terra al cielo e gli angeli su di essa che salgono e scendono... |
C'è un libretto molto interessante, attribuito a Dionigi Aeropagita, che è considerato l'opera fondamentale dell'angelogia cristiana. E' pubblicato col titolo "gerarchie celesti" (ed è facilmente reperibile con pochi euri).
Magari pian piano vi faccio qualche riassunto, comunque chiarifica molti conceti riguardo gli angeli, tipo la loro gerarchia, i significati dei nomi che sono connessi al loro ruolo e la loro funzione e caratterisiche. Come prima cosa spiega che gli angeli hanno la funzione di mediatori di ciò che arriva da Dio. A seconda della loro gerarchia, che corrisponde alla loro "vicinanza" a Dio, filtrano quel che Dio emette per gli ordini di esistenza via via inferiori. Il libretto spiega molto bene come quel che Dio emette è sopportabile in base al grado di perfezione raggiunto dall'entità in questione e della necessità, per le entità che non reggono l'esposizione diretta, di un filtraggio, di una mediazione. Quindi i Serafini, che sono quelli a diretto contatto con Dio, filtrano a favore dei Cherubini e così via fino agli Angeli, che sono l'ultima schiera, quella più vicina a noi. Infatti questi ultimi fanno da messaggeri (il significato di "Angelo"), ovvero d intermediari tra noi e il regno celeste. Il fatto che il nome "angelo" sia stato esteso a tutte nove le schiere, a mo' di categoria, viene spiegato proprio col concetto di gerarchia... ovvero l'autore spiega che la gerachia fa si che le i gradi superiori partecipino delle illuminazioni e dei poteri dei gradi inferiori, ma non viceversa. E' quindi corretto chiamare angelo un trono, ma non si può certo chiamare trono un arcangelo. Quindi tutti questi esseri possono essere denominati come quelli tra loro gerachicamente inferiori. Bon, se sono elementi utili alla discussione, alla prossima vi riporto i significati dei nomi e caratteristiche dei vari ordini, coi rispettivi ruoli. Anche se èmolto interessante, e non solo per la questione angelica, tutto il discorso sulla gerarchia. |
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Non posso portare fatti reali a questa mia convinzione, penso però che vivere questa vita accettando la realtà col metodo empirico preclude una visione verso qualcosa che ancora non è ancora entrata nella nostra coscienza ma che esiste. Si tratta di fede? Non saprei, forse si tratta di fiducia nella perfezione che avverto nella Vita. Questa perfezione che tanto mi è preclusa per la mia limitatezza nel percepirla. |
Per quanto mi riguarda non credo che si possano vedere in questo piano di materia densa. Ma sono sicura che esistano ma che per comunicare con loro dobbiamo spostarci noi dalla situazione in cui ci troviamo.
Ad esempio Gabriele quando parla con Maria in un quadro dell'Annunciazione, entrambe, hanno le braccia incrociate sul cuore, per lo meno è alquanto strana questa cosa no? Comunque anche se non mi è tutto chiaro secondo me esistono eccome e arriva il momento in cui l'uomo, come Giacobbe, riesce a scorgerlo/ì. :) |
Anch'io non ho dubbi sull'esistenza degli angeli, e potendo immaginare che ce ne siano schiere infinite, sono convinta che ognuno di noi è stato affidato a un angelo.
Nella Bibbia si fa riferimento a questo angelo nel libro di Giobbe (33, 23-24): "Ma se vi è un angelo presso di lui, un protettore solo fra mille, per mostrare all'uomo il suo dovere, abbia pietà di lui e dica: «Scampalo dallo scender nella fossa, ho trovato il riscatto»" Alcuni riescono a comunicare col loro angelo custode, un esempio ne è la vita di Padre Pio, ma penso che per questo è necessario essere molto elevati spiritualmente, nonostante ciò penso che l'angelo custode comunque riesce a comunicare con noi dandoci le giuste ispirazioni o qualche volta salvandoci dai pericoli, senza che ce ne rendiamo conto. |
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Per comprendere il "mistero" degli angeli potrebbe essere utile fare un'analogia.
Immaginate un paio di occhiali a cui si possano infilare varie lenti di diversi colori, per l'esempio erano perfetti quelli di un film di Nicolas Cage, ma non sono riuscito a trovarne un'immagine, quindi accontentatevi (per capire) di quelli classici da visita oculistica Allegato 1896 Quindi immaginate che nella realtà abbiamo tutte le lenti infilate (colorate anche se l'immagine è con lenti graduate), molte lenti... che filtrano ciò che vediamo. Cosa vediamo? Vediamo Dio ovviamente, e cosa sono le lenti? Sono gli Angeli, o meglio le schiere angeliche, cioè i messaggeri appunto. Messaggero è colui che tras-porta (ocio al tras= al di la) ciò che qualcun'altro all'origine invia. Noi non saremmo in grado di percepire direttamente (anzi, no non saremmo, non siamo) Dio e quindi il messaggero compie due azioni, trasportare al di qua (con i vari passaggi intermedi) e filtrare per adattare alla nostra comprensione. Quindi nell'analogia ci stanno bene lenti colorate e anche graduate. Le ali sono l'unico organo che permette ad un essere vivente di portarsi autonomamente in due medium (cielo e terra... e al limite anche acqua) ecco perchè la loro simbologia è la più adatta per descrivere un angelo. Ali che tra parentesi in alcune raffigurazioni di Ermes stanno sulla testa e alle caviglie (interessante no?). Quindi per rispondere anche a Filo, ovvio che gli angeli non sono persone alate e simili, come Dio non è un vecchio con la barba, sebbene quello può essere un modo con cui qualcuno interpretando le percezioni ci può entrare in contatto, ma gli angeli vanno più visti come una serie di filtri (necessari) interposti tra noi e la realtà nuda e cruda di Dio, man mano che la nostra percezione è sempre più in gradi di avvicinarsi a Dio siamo in grado di avvicinarci alla schere superiori. Forse un'altra analogia utile potrebbe essere un fuoco molto grande, se la nostra pelle è molto delicata dobbiamo accontentarci di goderci il tepore ad una certa distanza, ma io vedo che persone abituate maneggiano facilmente oggetti vicino al fuoco, oggetti che io non potrei neanche toccare senza scottarmi, etc.... |
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Infatti il Credo afferma che Dio è il creatore di tutte le cose visibili e invisibili, l'uomo è la creatura di Dio immersa nel mondo materiale ma che può elevarsi ad altissimi gradi di spiritualità.... man mano che si aumenta il proprio grado di spiritualità e ci si eleva dal materiale vengono a cadere uno alla volta anche i filtri di questa realtà, per questo alcuni riescono a comunicare col prprio angelo e gli angeli con loro... Azzardo un'ipotesi: le "estasi" di certi santi consistono in questo vedere cose che a noi sono precluse ??? Certo che ci sono più cose fra cielo e terra di quante ne possiamo sognare o immaginare.... |
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Questo ci porta alla materia grossolana o sottile di cui siamo fatti , all'alchimia , all'evoluzione spirituale , all'individuazione junghiana , all'unione che si realizza con lo joga , chi ce la fa'. Questo sono gli angeli , per me almeno. Insomma gli angeli sono persone come noi , meglio che sembrano come noi ,con le quali si puo' per esempio mangiare un gelato o le caldarroste o andare al cinema o dalle quali si puo' ricevere un aiuto che rientra in un piano piu' ampio . |
No Nike, un uomo può essere angelico ma un angelo non può essere un uomo o una persona (idem per i demoni)
Un uomo può essere un tramite conscio o inconscio delle due correnti che vanno in un verso opposto. In un certo senso non è del tutto corretto neanche parlare di un angelo dato che non si può parlare di individualità ne come quella presunta ne come quella raggiungibile realmente dall'uomo, però all'uomo viene facile prendere una singola parte del tutto, in base a percezione propria ed azioni altrui, definirla e nominarla, solo in questo modo può metabolizzarla. |
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Filtro sta per .....? Non si tratta di entita' dici , ed allora di cosa? |
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Un filtro è qualcosa che si interpone in una zona di passaggio, a volte è il passaggio stesso, ma con la particolarità di far passare solo certe cose, o meglio di non far passare tutto così com'è, ma trattenendo, di modificare il flusso in modo che ciò che passa sia più adatto all'ambiente in cui passa, non faccia danni a quell'ambiente. Come i filtri dell'auto insomma. In una manifestazione a diversi gradi, o livelli, più o meno "distanti" dall'origine, sono pensabili zone di passaggio che rendano possibile la comunicazione dei vari ambiti con l'origine stessa e, di conseguenza, che rendano possibile l'esistenza dei vari piani di manifestazione ai quali sottintendono. Come dire che la manifestazione emanata prosegue fino a che "riempie" un determinato piano di manifestazione, proseguendo ancora, per spinta dell'impulso iniziale, deve incontrare un filtro (che ci sia già o che venga prodotto dalla stesso impulso della manifestazione non importa se non ai fini di un'ottica temporale, quindi già bassa come livello di manifestazione) che la "devii" in modo da propagarsi nel nuovo e inferiore piano trattenendo ciò che in quel piano non può essere compreso, altrimenti sarebbe il piano sopra. Ne segue che fa anche da mesasggero per quello che invece da un piano all'altro passa. Ecco che sono anche guardiani. |
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Se non sono individualita' significa che non sono entita' : da ente ,cio' che e', non importa in quale forma , se non lo sono , non si differenziano dall'Essere , il che' non puo' essere. Non intendo dargli forma umana ma se non sono differenziati cosa sono ? Devono esserlo se no ,non sono . Cosa sono , cosa e' questa cosa che filtra? Io credo che siano enti sottili , ex materia grossolana che si e' evoluta , che altro? |
Anch'io faccio un po' fatica a capire che gli angeli non abbiano una loro individualità, certo molto diversa dalla nostra, molto più sottile, forse perchè mi limito a interpretare ciò che trovo scritto, ma ci sono dei passi nella Bibbia in cui un angelo, anzi due arcangeli vengono chiamati col loro nome, ne cito alcuni ma ce ne sono anche altri:
"L'arcangelo Michele quando, in contesa con il diavolo, disputava per il corpo di Mosè, non osò accusarlo con parole offensive, ma disse: Ti condanni il Signore!" (Lettera di Giuda 9) "Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme con i suoi angeli, ma non prevalsero e non ci fu più posto per essi in cielo." (Apocalisse 12:7-8) "L'angelo gli rispose: «Io sono Gabriele che sto al cospetto di Dio e sono stato mandato a portarti questo lieto annunzio." (Luca 1:19) "Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret." (Luca 1:26) A questi due Arcangeli viene dato un nome proprio, forse perchè in qualche modo devono venire identificati tramite il nome e distinti l'uno dell'altro per indicare entità diverse, o forse per poter essere compresi e distinti in qualche modo da noi. Indubbiamente sono distinti dal creatore, che l'Arcangelo Michele chiama "il Signore". Perciò io vedo negli angeli sia il filtro che nella nostra dimensione abbiamo di Dio e così da una dimensione a quella superiore, sia delle entità al suo servizio, come nel brano del Vangelo sulle tentazioni di Gesù: (Luca 4:9-10) "Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul pinnacolo del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, buttati giù; sta scritto infatti: Ai suoi angeli darà ordine per te, perché essi ti custodiscano..." |
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Mi rendo conto che è difficile da pensare un'entità senziente che non sia individuo (anche se, considerando che quasi nessun umano è individuo sembra un paradosso), ma questo dipende dal fatto che facciamo tutt'uno tra "penso" ed "io"... e tra "sono" ed "io". Eppure, se prendessimo per buona la tua teoria evolutiva (che non condivido) riguardo agli angeli, perchè non potrebbero aver trasceso l'io? Individuo, anche solo con una definizione terra terra che non pretende di essere esaustiva, è un singolo che si differenzia all'interno della sua specie, dei suoi simili... che appartiene ma ha qualcosa di diverso. Da cui un individuo per esempio umano è un umano appunto ma con le sue particolarità e specificità uniche. E' tanto difficile pensare che per altri esseri può non essere così? Che "Michele" specifica una funzione e non un singolo angelo o una singola entità? Che ci siano esseri identici che poi, proprio per questa identità siano lo stesso essere? Puoi certo pensarli e possono certo esistere no? Quindi la cosa dell'ente che non può essere se non individuo non regge a mio parere. Cosa filtrano? E' stato già detto... Dio. Dio emana in continuazione se stesso e loro lo filtrano. Chi riceve direttamente (i Serafini) e chi indirettamente (gli altri) poi ritrasmette filtrato verso il basso, al piano sotto (successivo) della manifestazione, secondo le specifiche o Leggi di quel piano... ovvero in una forma che in quel piano può esistere. Per quanto ci riguarda quel "Dio"che trasmettono si consustanzia in messaggi, almeno questo ci arriva dai Testi, ma direi che c'è una trasmissoine continua, altrimenti ci sarebbe interruzione di collegamento con l'origine. Quindi, a volte la cosa prende la forma del messaggio. Cosa sono? Il paragone di Gris coi trasformatori non è male credo, ma forse un intero apparato radio starebbe meglio o qualcosa di ancora più complesso. Alla fin fine strutture energetiche (come qualsiasi cosa nell'universo) in grado di ricevere determinate frequenze ed emetterne altre. Aggiungo che se consideriamo un po' tutto in questo modo, umani compresi, ovvero strutture che ricevono certe frequanze e ne emettono delle altre, allora evoluzione è riuscire ad aumentare il range delle frequenze sia in entrata che in uscita. Da qualche parte è stato detto che Dio ha creato l'uomo potenzialmente superiore anche agli angeli... |
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Non possiamo cioè vedere il fondo dell'orrido se non attraverso il loro filtraggio, ma non ne vedremo mai la fine... |
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Individuo nel senso di individuato, manifestazione non necessariamente in forma umana proveniente dall'origine. Dicevo questo rispondendo a Uno che diceva non trattarsi di un angelo cioe' di qualcosa di evolutivamente migliore di noi fosse anche energia soltanto , anima non incarnata , spirito . Se non e' un qualcosa di individuato in questo senso cosi' esteso da confondersi con l'entita', appunto non e' neppure un'entita', quale sia la forma , Domandavo allora che cos'e'? Non e' neppure come dici tu , a mio parere ,un'entita' senziente , a detta di Uno , perche in tal caso potremmo diventarlo anche noi in un'altra fase evolutiva ( essendo noi umani una delle infinite manifestazioni perche' non potremmo un giorno essere anche quella?) Deve essere qualcosa di neppure immaginabile e definibile se e' parte del tutto.... e' il mistero dei misteri dell'essere Uno e trino allo stesso tempo . |
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Come dicevano in altre discussioni non sono da vedere in senso negativo, occorrono alla vita, il senso negativo emerge se ci si lascia possedere o in altri termini e per altre visioni si diventa demoniaci o si agisce da demoni |
Mi pare che in magia se non ricordo male si suonasse una campanella ai quattro angoli della terra e comunque che fossero associati ai quattro angoli della terra a cui voltarsi ogni volta che ci si rivolgeva a loro.
Ma anche che fossero associati ai venti. Qualcuno ne sa qualcosa? leggo.gif |
Provo ad andare avanti un pezzetto.
Alcuni di voi ha visto il film "un'altra giovinezza", comunque anche per chi non lo ha visto, dopo la trasformazione il protagonista inizia a parlare con un doppio se stesso. Quando il protagonista si domanda e domanda a questo doppio, chi sia, insieme arrivano alla risposta che potrebbe essere definito angelo custode, ma che (dialogo originale)"esistono anche (oltre agli angeli ed agli angeli custodi) le potestà, le dominazioni, gli arcangeli, i serafini etc... gli intermediari per eccellenza, incorporei ma visibili, e dunque capaci di mediare tra coscienza ed inconsapevolezza, -naturalmente- ma anche tra l'uomo e la natura, tra l'uomo e la divinità, tra la ragione e l'eros, tra femminile e maschile, tra tenebre e luce, tra materia e spirito." Poi il protagonista dice che non riesce a concepire come realtà oggettiva l'altro con cui sta parlando, lo vede solo come il suo doppio, questi gli risponde che in un certo senso è così, tuttavia questo non implica necessariamente che non possa esistere in maniera oggettiva ed autonoma. Non per nulla ho consigliato questo film... ha degli spunti metafisici molto interessanti, per ora mi fermo, ma solo di questi due brani mezzi copiati dal film c'è abbastanza per espandere il discorso |
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Il protagonista del film dopo il fulmine che lo colpisce la notte di Pasqua, acquista o recupera anche una memoria straordinaria, quindi potrebbe essere che questo suo doppio è sempre stato dentro di lui anche se non ne era consapevole o non c'era il collegamento che gli permetteva di ri-cordare. Quindi in questa ottica si potrebbe dire che ognuno di noi ha in sè questo suo doppio ? Che gli angeli custodi stanno dentro di noi e ci danno la possibilità di accedere a dimensioni e possibilità di cui non siamo consapevoli? Ma se questo nostro doppio è capace di vivere anche in maniera oggettiva ed autonoma, questo apre anche altri discorsi sul tempo, sulla sincronicità e via dicendo. Azzardo un'ipotesi: se il mio doppio autonomamente agisce in un modo e io in un altro sarei divisa in me stessa.... |
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Ma ne parlammo a proposito dei daimon: angeli o demoni all'interno di noi , ad esempio l'eros e' angelo e demone a seconda .. ed ha la funzione di intermediario col divino come dicevano Uno e Platone nel Simposio ( non si arrabbi Uno per l'accostamento ma ando' proprio cosi'nella tempistica). Ma resto' in sospeso il discorso se fossero entita' a se' o meno . Psicanaliticamente credo di no sono in noi e sono un filtro . Se e' cosi'quindi sono una nostra facolta' un nostro potere? |
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per la psicanalisi il demone o l'ombra o l'angelo sono parte di noi , la parte da integrare . D'altra parte e' giusto considerarli parte di noi , gli angeli ,se e' vera l'identita' , , pur a diversi livelli tra l'Assoluto e l'anima dell'uomo . Sarebbero la parte di assoluto che c'e' in noi. |
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Però, tornando in discorso, come si diceva per i demoni, sono parti di noi e non lo sono... ovvero hanno esistenza propria e anche si manifestano in noi. In termini analitici divremmo forse pensarli (gli angeli) emanazioni del Se, o suoi aspetti. In effetti nell'interpretazione dei sogni così vengono visti. E non è che puoi integrare il Se nell'io (bon, almeno non nei termini in cui integri un complesso, il discorso qui si complica). |
Chissà perchè (romanticamente) gli Angeli mi fanno pensare alla Luce sono Esseri Luminosi provenienti dall'alto dei cieli (chissà come li chiamano in fisica quantistica) mi danno l'idea di chi porta all'uomo qualcosa di luminoso, come intuizioni.
I Demoni invece mi fanno pensare alla terra e quindi a passioni a tentazioni, quindi qualcosa di istintituale. Angeli che scendono e Demoni che salgono. A seconda dell'habitat che creaimo in noi essi popolano il nostro essere. Poi visto che si dice angelico o demoniaco a seconda se sono pregi o difetti, virtù o vizi, però è anche vero che un pregio portato all'eccesso può diventare un difetto e viceversa, il demone vive al buio e l'angelo alla luce di Dio. Sta cosa che filtra non la prendo in pieno, nel senso che dosa la Luce? Perchè la Luce se non si è preparati può anche bruciare, un messaggio può anche, se non si è preparati: stroncare, terrorizzare, paralizzare, uccidere. leggo.gif |
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Dalle parole del film che hai citato emerge che gli angeli hanno funzione di mediare aspetti inconciliabili che si presentano come opposti. Ragione e eros, materia e spirito, tenebre e luce, sono opposti entro i quali sono possibili manifestazioni di mescolanze diverse... ma in effetti queste manifestazioni hanno per forza bisogno di un mediatore (la terza forza?) altrimenti i due opposti conflagrerebbero. C'è un altro aspetto: se l'angelo può mediare tra due opposti, o tra due ambienti diversi come i due piani di manifestazione che collega deve, come hai già detto, potersi muovere in entrambi gli ambienti (qui il simbolismo delle ali). Ma quindi partecipa di entrambi a livello qualitativo o è solo un ambiente terzo in grado di accogliere i due inneschi diversi (come un pezzo di puzzle con due buchi)? Già che ci sono riporto la gerarchia angelica ufficiale, così poi se abbiamo voglia possiamo discutere dei nomi/funzioni. Le schiere angeliche sono tre e ognuna di esse è suddivisa in tre cori. Dal più alto (ossia vicino a Dio) al più basso (ossia vicino a noi) questi i nomi: Serafini Cherubini Troni Dominazioni Virtù Potestà Principati Arcangeli Angeli |
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