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Uno 07-04-2007 11.35.35

Accettare la Vita
 
Come promesso oggi vi racconto un'altra storia di umanità, sempre vista in tv... sarà il clima pasquale, ma come scritto ieri anche da quella scatola si può estrarre qualcosa di buono, come tutte le cose non è buona o cattiva, sono i nostri occhi che estraggano bontà, cattiveria od entrambe...

Un signore (nel vero senso della parola), non ho capito, ma poco importa, la città dove i svolgono i fatti, un ingegnere, se non sbaglio, che per le circostanze della vita si trova implicato in una causa, non chiedetemi i particolari, sono arrivato tardi davanti alla tv. Una vicenda giudiziaria (forse fisco... comunque non importa) a cui segue il sequestro di tutti i sui beni, casa compresa.
A settanta anni si trova in strada, ci sarebbe da dire sul sistema giudiziario che intanto ti mette in strada o ti crea un'infinità di rogne..... e poi eventualmente dice "ci scusi abbiamo sbagliato".
Si trova in strada, solo senza nessuno.... fa amicizia con i clochard (non so se l'ho scritto giusto, con il francese non vado tanto d'accordo icon_mrgr:) che lo accolgono e da uomo imprenditoriale che era, da uomo di cultura che è.. inizia a studiare la situazione.
Organizza con questi barboni della sua zona il modo di essere riconosciuti quali esseri umani, per esempio tenendo lontano quelli che in apparenza barboni non sono ma che deturpano le strade con droga e violenze varie..... puliscono le loro zone, fanno piccoli servizi alla loro portata.
La gente del posto inizia a vederli con altri occhi, non sono dei mostri... sono esseri umani che per qualche circostanza si sono trovati in quella situazione.... tutti potremmo trovarci in quella situazione, le persone del posto iniziano a cambiare atteggiamento, se possono danno qualcosa, li salutano... etc
Il comune in qualche modo (suppongo una persona senza paraocchi) viene messo a conoscenza, questo Signor ingegnere è ammesso a trattare con il comune per dei progetti, il comune da una roulotte a questo gruppo che si è creato, roulotte dove si riuniscono, si preparano un pasto caldo etc....
Il comune da in gestione un giardino nel centro della città che era abbandonato, pieno di siringhe ed incolto. Il gruppo lo pulisce, tiene lontani i veri miserabili e questo giardino diventa un posto dove bimbi ed anziani costretti in mezzo al cemento possono calpestare l'erba.
La roulotte è ogni sera un centro magnetico di raccolta di uomini di cultura che venuti a conoscenza della storia vanno quasi in pellegrinaggio.....
etc etc...
Mi dispiace veramente di non aver raccolto i riferimenti a città, il nome del Signore etc... ma come sostengo sempre poco conta.... è il concetto importante... non bisogna per forza fare gesti così, questo dipende da ciò che il destino ci mette sulla strada (diciamo così..), ma un sorriso o uno sguardo con occhi diversi quando si vede una persona che ci sembra fuori dal nostro contesto non costa nulla.... saper riconoscere a chi destinare questo sorriso invece costa qualcosa in più... ma ne parleremo in altra discussione


Per la cronaca, all'ingegnere la giustizia dopo corsi e ricorsi adesso sta riconoscendo l'errore, tornerà in possesso di casa e patrimonio (però se non avesse fatto ciò che ha fatto... quattro burocrati gli avrebbero rovinato la vecchiaia... forse ucciso... se qualcuno che ha da prendere queste decisioni legge, ci rifletta.... ), ma ha già detto che non abbandonerà i nuovi amici.... gli unici amici... gli unici che lo hannno accolto e aiutato in quel momento. Ha nuovi progetti in mente, afferma che accetta ciò che la vita ha voluto riservargli, la svolta alla sua tranquilla pensione

Complimenti Ingegnere... abbraccio:

'ayn soph 07-04-2007 12.02.12

Condivido pienamente la mentalità sviluppata dal signor ingegnere, la quale tra l'altro (e sembra ora che lo dica per superbia) è anche una mia prerogativa di vita è vero da non molto ma è così.
E quando ci si predispone prima di tutto ad ESSERE persone che a prescindere dalla situazione (che può benissimo cambiare dall'oggi al domani) portano avanti un loro progetto sotto l'egida di Dio e della sua provvidenza, credo che non mancherà mai nulla (intendo dentro) per poter rinascere dalle ceneri che il caso o le persone "cieche" hanno voluto mutare.

Era 07-04-2007 12.51.01

ci sono questi personaggi per fortuna....
e ce ne sono più di quanti si creda......
un ingegnere a suo modo maestro e allievo......

complimenti anche da parte mia...fiori.gif

stella 07-04-2007 16.29.59

Queste storie aprono il cuore alla speranza....
la vita riserva delle sorprese, e c'è chi da una situazione negativa trae nuova linfa e nuova vita ed esperienze uniche che altrimenti non avrebbe vissuto e fatto vivere....
Queste storie dimostrano che ognuno nel suo piccolo può fare e dare molto... e che non è tanto importante avere, quanto essere...

dafne 01-05-2009 23.38.44

Cercavo una discussione sulla superbia e mi sono imbattuta in questa storia.
E' talmente bella da sembrare inverosimile, una storia da fiction..
Tralasciando i pensieri che mi hanno costretto a riflettere su quello che chiamo cinismo e sulla superbia credo che valga la pena rileggere questa storia, riflettere su quanto della nostra vita diamo per scontato, a quanto non pensiamo...eh bon..plurale maiestatis icon_mrgr:

Poi all'improvviso guardo il titolo e mi par di non aver colto tutto...accettare la vita...quando accettare non mi sembra sia "adeguarsi a".."lasciare che sia" ..un atteggiamento passivo di rinuncia ma piuttosto un atteggiamento di accoglienza e di..non so..azione.

leggo.gif

Sole 03-05-2009 11.07.21

Citazione:

Originalmente inviato da dafne (Messaggio 68172)

Poi all'improvviso guardo il titolo e mi par di non aver colto tutto...accettare la vita...quando accettare non mi sembra sia "adeguarsi a".."lasciare che sia" ..un atteggiamento passivo di rinuncia ma piuttosto un atteggiamento di accoglienza e di..non so..azione.

leggo.gif

E' una bella storia si.
Accettare la Vita, scritto maiuscolo, io lo interpreto come un non soccombere ma continuare a mettere tutto il nostro potenziale sviluppato e no in quello che ci accade, in quello che si presenta, nella minestra buona o cattiva che dobbiamo mangiare. Se siamo capaci di metterci tutto dentro allora siamo capaci di vivere. Quest'uomo è un grande esempio di come si dovrebbe vivere ma ovviamente i giornali e la tv si son tenuti ben lontani da divulgare squesto modello.. tanto per collegarci all'altra discussione.

Grazie Daf di averla tirata su, quando l'ho letta la prima volta non avevo colto questi segnali.


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