La soffitta dei ricordi
A chi non è mai capitato di trovare un libro, un quaderno, un giocattolo di quando era bambino, che aveva dimenticato?
Le soffitte sono luoghi magici... e forse ci passiamo troppo poco tempo di quello che invece dovremmo... Basta solo entrarci, per scoprire come tanti "canali" col passato siano ancora aperti e come sottilmente ci condizionino nel presente... anche se la vita "rumorosa" della città non percepisce il silenzio di una soffitta, e non ci si accorge del suo "lavorare" nell'ombra... Apro questo topic per chi volesse condividere un'esperienza del genere... un riappropriarsi di ciò che si credeva perduto, o che non ci si ricordava proprio... Io oggi ho trovato una lettera di mia nonna, ingiallita, che stava dentro una busta vecchia e consumata. L'ho aperta e ho trovato un augurio, anche se la data riportata in alto non alludeva nè ad un compleanno nè ad un'altra particolare ricorrenza... Era solo un augurio, un po' ermetico, che al tempo non avevo la più vaga idea di cosa potesse rappresentare. Oggi, vent'anni dopo, ho capito cosa mi dicevi. Grazie nonna. |
Sotto il tavolo di cucina
Mette una dolcezza infinita... questo ricordo di me che mi riscopro dopo tanti anni... si... i ricordi sono dei fai-da-te per il cuore...
Ricordo che anni fa' mi trovavo a casa con mia madre... stavo facendo dei lavoretti sulla tavola di cucina... la tv accesa e mia madre che preparava le lasagne per la domenica... suoni dalla strada... allegra musica e il profumo di Maggio... Mi cadde un non-ricordo-bene-cosa dalle mani e fini' proprio sotto la tavola... mi chinai... anzi mi misi a carponi e andai alla ricerca della cosa perduta... La trovai quasi subito con mia soddisfazione... prima di riemergere da sotto la tavola il mio sguardo fisso' il sotto della tavola stessa... Mi vennero i brividi e feci un sorriso... mi misi a sedere e comincia ad esplorare quel mondo sconosciuto... mi ricordai immediatamente... anzi azzerai quasi 20 anni della mia vita... ora mi ritrovavo nella grotta... Sotto la tavola si potevano vedere i disegni che feci tanti anni prima... ero un bimbo di 8 anni che immaginava di essere in una grotta... la tovaglia lunga creava un luogo appartato... una specie di grotta... come l'uomo delle caverne io feci dei geroglifici con i pastelli a cera... che bei colori... che faccine simpatiche... eppoi una bicicletta... un albero... un sole... scarabocchi cancellati... fui io a farli e nel guardare quei disegni ritornai a quel periodo... non sentivo piu' la tv... ero immerso completamente nel ricordo... ricordavo lo stato d'animo di quel tempo... ricordavo come mi faceva male il braccio mentre disegnavo e come prendevo le pause per considerare gli spazi e i colori da usare... Sentii il cuore leggero e piansi... rimasi un tempo indefinito sotto la tavola... ero io che mi ero riscoperto dopo tanti anni... che bei ricordi... ancora adesso che scrivo questo episodio mi torna quella commozione per quel bambino intento a disegnare sotto la tavola di cucina... la sua spensieratezza... vedere quel bambino mi scalda il cuore... tanto tempo e' passato... come ho fatto a dimenticare?... eppure lui e' ancora li'... sotto la tavola a fare disegni... che bel bimbo... mi sorride... lo fa' ogni volta che mi chino a guardare... AGGIUNGO: abbiamo tutti una soffitta piena di ricordi... tutti noi abbiamo questo luogo magico... ogni tanto fa' bene aprire la porta... fare entrare aria... scoprire cosa ce' dentro il baule... siamo la somma dei nostri anni... siamo il risultato costante di quello che viviamo... abbiamo un passato... ricordare da dove veniamo non puo' che farci bene... grazie Kael per questo thread. .. |
C’è chi possiede una soffitta e chi una cantina. Mi domando se la cantina e la soffitta siano identiche, per me non lo sono. Una è situata in alto nel sottotetto l’altra in basso sotto la casa. Forse vi sono anche relegati ricordi differenti. La cantina tetra umida, ragnatele, topi, ed insetti vari.
Gli oggetti sono nascosti in scatole di cartone ammuffite, in spazi angusti su ripiani metallici. Una luce artificiale la illumina e fa sembrare tutto un po’ spettrale. Nella soffitta penetrano raggi di sole. tra le travi dall’odore tipico di legno stagionato, che fanno sembrare belle persino le ragnatele. La polvere è secca e vola nell’aria come borotalco. Gli oggetti sono riposti con cura e a volte coperti da teli a loro protezione. Bauli, cassettoni nascondono sogni e ricordi di un tempo passato. In ogni angolo un oggetto che fa ancora parte di noi ma che non ha più trovato la collocazione dentro casa per mancanza di spazio. Sarebbe bello poter portare tutti gli oggetti che ci sono in cantina nella soffitta dopo averli ripuliti dalle impurità. |
Mi piace molto l'immagine che hai dato della soffitta Gri,
anche se, non la vedo proprio nella stessa maniera.. per esempio, a casa dei miei, avevo una soffitta, stavo al piano terra dunque la mia soffitta, era una "cantina" per il mio vicino di sopra... insomma anche qui, credo sia una questione di prospettive.. il sole, a mio parere è meglio farlo filtrare direttamente dalle finestre della casa.. portando in casa, sia ciò che sta in cantina che ciò che sta in soffitta.. perchè in entrambi i luoghi, in genere si lasciano oggetti che poi sono dimenticati.. salire in soffitta come dice Kael, ci può fare comprendere come i canali con il passato siano ancora aperti, e nemmeno lo sappiamo la maggior parte delle volte... e questo vale sia salendo in soffitta che scendendo in cantina :H L'ultima cosa che mi è capitato di ritrovare è stata un vecchio diario.. di un periodo particolare della mia vita.. è stato l'unico periodo in cui ho tenuto con regolarità un diario.. e ritrovarlo, mi ha fatto riprovare un dolore molto forte ... dopo pero', sono riuscita a buttarlo via quel diario.. e non ha più bisogno di stare in soffitta... :C: |
Hai ragione RedW ho dato della soffitta e della cantina un’interpretazione molto soggettiva, ma sono sincera era voluta ed è tutta mia. Sono io che ho diviso le due cose, per molto tempo, come ho descritto. In soffitta ho i ricordi belli quelli che mi riempiono il cuore ed in cantina non scendevo mai per la paura del buio e dei cattivi ricordi. Ora come dici giustamente tu… sto cercando di mettere un po’ di ordine.
abbraccio: :C: |
Che strano fenomeno i ricordi... ho scritto di un ricordo di tempo fà in cui ricordavo un momento precedente... una sorta di scatole cinesi...
Abbiamo un baule pieno di ricordi in noi... che si trovi in cantina o in soffitta. Se mi metto a ricordare... vengono fuori dal baule tanti ricordi belli e brutti... All'asilo mentre gioco con la papparoccia (fango)... Al tiro a segno con mio padre... Il primo bacio... Le giornate passate a casa in inverno... La prima macchina... Le corse in motorino... I compleanni... Il matrimonio... La nascita di mia figlia... La morte di mio padre... I risvegli dalle anestesie totali... Le ricerche interiori... I fantasmi e le ombre... Il sorriso di mio fratello... Mia madre bella nel suo essere comè... Le delusioni... le incomprensioni... ... quanti ricordi... proprio tanti... l'elenco è lungo... ricordi belli e brutti... tutti miei. AGGIUNGO: a volte si vive in un limbo fatto di presente... ogni tanto aprire il baule e rispolverare i vecchi ricordi è terapeutico... belli e brutti... ancora meglio se... di questi ricordi abbiamo un testimone oggettivo... che sia una lettera... una ciccatrice sulla pelle... una foto... un vestito... un quadrifoglio secco che cade dalle pagine aperte di un vecchio diario. . |
ricordi si.....tanti....
un pensiero per il presente: voglio dare luce alla cantina.... e portare i ricordi al solaio.......... il pensiero di Gri....mi fa immaginare di poter "pulire" i ricordi...dal fango che forse ho usato io per imbrattarli....e portarli su....dalla cantina al solaio....dal buio alla luce... anche se...per cominciare è luce che traspare dall' abbaino impolverato...... quanti gradini da cantina a solaio? non ha importanza....importante è cominciare a salire.... grazie ragazzi....abbraccio: |
I traslochi sono l'ideale per fare una specie di inventario, sei costretto a passare tutto al vaglio, cantina e soffitta compresa (e pure il garage nel mio caso :D) per decidere cosa tenere e cosa no. Non solo: devi guardare ogni oggetto e inevitabilmente ti affiora un ricordo. Finora mi era capitato di traslocare nello spazio di centinaia di metri o al massimo qualche chilometro, quindi questo "vaglio" era meno accurato, buttavo le cose come capitavano dentro scatole e via.
Questa volta è più complicato, il trasloco è a centinaia di chilometri e per di più oltremare, e portare tutto senza guardare è impensabile. Insomma ho gettato, e ancora non ho finito, quintali di oggetti con relativo ricordo (se non lo vedo più sarà difficile che mi venga in mente che cosa mi legava ad esso) il tutto con crescente euforia, li ho guardati praticamente uno per uno per decidere bene. La scelta è stata molto più selettiva, e mobili e libri a parte, mi sono resa conto che di tutto ma proprio di tutto potrei fare a meno se davvero volessi. ------------------------------ Aggiungo: vabbeh dai, anche dei mobili e dei libri, ma poi me li dovrei ricomprare e allora... :D |
icon_mrgr:scusate l'OT ma dopo un trasloco di solito capita che rimangano i ricordi ma non trovi più gli oggetti appartenenti icon_mrgr:
Ne ho fatti un paio icon_mrgr: :C: |
ma aveto notato quanti ricordi vi portano un profumo?
può essere di un fiore o di una minestra...non ha importanza.... ri-odorandolo ci si trova la...in quel tempo..in quella situazione..... |
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fiori.gif |
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In tutto il thread nessuno ha preso in considerazione il fatto di poter essere padroni del ricordo senza supporto.... un pò come quando facendo un viaggio ci si impressiona, ci si imprime le scene, i panorami con la macchina fotografica o.......... |
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Per questo alle volte un giretto in soffitta permette di estrapolare dall'oggetto il ricordo, prenderlo dentro di sé... e poter così buttare, volendo, l'oggetto se non è più utile... Come dici tu, chi è veramente padrone dei propri ricordi, dovrebbe aver la soffitta vuota... o comunque con cose che possono tornare utili anche nel futuro, non solo nel passato... :C: |
Bello questo thread.....come sei poetico Kaelfiori.gif
Vabbeh senza esagerare peròicon_mrgr: Un' oggetto che ogni tanto ci passa tra le mani è il classico album di foto di parecchio tempo fa....anche semplicemente il rivedersi, il 'come eravamo', fa un effetto..., anche non associando necessariamente un ricordo ben preciso...è quella sottille malinconia che scorre nelle vene, è tutto ciò che è stato, che non è più....l'attimo andato, ma anche e sempre l'eterno presente...il momento fissato nello spazio-tempo. E' anche un ri-valutare tutto quello che si era, quello che si rifiutava, vedere tutto con occhi diversi, sotto un'altra luce. Che dire poi di un vecchio quaderno della scuola elementare? Di un cartoncino d'auguri per la festa della mamma? Un mio forte handicapicon_mrgr: martello.: è quello che conservo fin troppo...il mio non riuscire a staccarmi dagli oggetti di tanto tempo fa, non riuscire a gettare quasi nulla, perfino l'abbigliamento....eppure ogni tanto ci vuole un alleggerimento, e anche se a malincuore lo devo fare..... è come se tutto dovesse rimanere nei ricordi, è come se gettando un oggetto o un'indumento che si è indossato per tanto tempo gettassi una parte di me, è come se perdessi qualcosa che non potrei più recuperare....eppure so che è giusto 'liberarsi' di ciò che non serve più, di ciò che crea solo ingombro nel nostro spazio...in fondo cosa si perderebbe? il ricordo? o ciò a cui si vuole rimanere ancorati e non è più? |
Ricordo mio padre
Ricordo mio padre
La domenica mattina Il suo ordine Il suo sorriso La sua risata La sua voglia di giocare Il suo amore La sua rabbia La sua voce Le sue carezze La sua voglia di dare I suoi silenzi Le sue poche parole La sua stanchezza che non c’era mai Il suo svegliarsi presto Il suo non dormire mai Il suo modo di perdonare sempre Il suo scherzare giocoso La sua sordità fisica Il suo cuore grande grande Il mio pianto il mio dolore il mio stupore Perché ora non è più qui. |
No griselda... lui e' li'... lo hai scritto poco fa'... e' li' nel tuo cuore.
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Inoltre collegato a questo thread ci vedrei bene anche questo e in fine le apparenze possono essere frutto di un ricordo, vedo un tizio con il nasone e mi riporta anche se non consciamente al ricordo di quel tipo scortese col nasone di quando ero bambina e mi faccio ingannare da quel ricordo che è una apparenza...mica detto che tutti quelli col nasone siano scortesi... :C: |
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meglio così...son sempre io!!;) |
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-------------------------------------------------- MoonA mica è sempre bene rimanere uguali al passato :H Nel tuo caso e per ciò che intendi si fiori.gif |
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A me capita di avere dei ricordi dell'infanzia, quando mangio qualcosa, o quando sento particolari odori, ad esempio un essenza di pino, mi ricorda quando un mio amichetto veniva sempre a casa e giocavamo davanti al computer, poi ho ricollegato che in quel periodo mia sorella metteva nel termosifone un essenza particolare.
Inoltre i ricordi possono giocare bei scherzi e brutti scherzi, sto cercando di dissociarli dai luoghi, come l'ospedale ad esempio, quando ci passo vicino ho sempre l'ansia, poichè mi ricorda dell'attesa del ritiro dell'analisi, attese un po' angoscianti. In questo caso si tratta di un ricordo in cantina di cui devo decidere cosa fare. -------- Non avendo perso tutto con una catastrofe, non saprei dire come si può associare un ricordo senza avere gli oggetti, però ognuno di noi avrà perso delle persone care, e molto spesso i ricordi tornano alla mente, indipendentemente se abbiamo qualcosa della persona( una foto) o meno. |
"Intendevo che queste persone sono costrette senza volerlo a perdere gli oggetti conservati e non solo in soffitta. Sarebbe interessante seguire un percorso interiore di una persona che ha queste vicende nel vissuto, il trasloco lontano si avvicina ma non è la stessa cosa."
si può sempre usare il mio "trasloco" e il mio "percorso interiore".......anche se non si tratta di alluvione o catastrofe..... in effetti segna parecchio....il guaio è che i segni li vedi... ma sono diventati talmente tuoi che fatichi a portarli dal solaio alla cantina.....manata.gif p.s. il percorso c'è di sicuro....il dubbio è se c'è stato progresso... la cantina è parecchio buia....e l' occhio a volte si posa dove preferisce.... |
Uhm ma quante cose non ricordiamo di ricordare?
Leggendovi ad esempio ho ricordato che mio nonno faceva gli zoccoli e altri oggetti con il legno…ho ricordato che da ragazza i ladri mi rubarono (tra le altre cose) la chitarra nella quale avevo riposto tante cose, sogni, fatica…il dolore che provai… il rimpianto…la rabbia…la paura dei ladri, di esser rimasta chiusa dentro un ascensore…di essermi persa in un bosco… ma dove era finito tutto questo, insieme ai sentimenti che abbiamo provato? Apparentemente non ve ne è traccia ma è tutto là occultato in cantina. A volte siamo convinti che non ci sia più nulla andato perso nel tempo e nello spazio ma se guardiamo bene è ancora tutto li. Non solo ho notato che alcune cose che hanno un filo conduttore sembrano legate l’una all’altra e tirando la cima di quel filo iniziano ad uscire anche quelle che neppure ci ricordavamo di aver messo via…tiri fuori un oggetto ed ecco che ne appaiono altri ed altri ancora tutti collegati. |
Un anno fà feci un trasloco.
Smontando le scatole mi accorsi di non trovare le poesie che scrissi anni e anni fà. L'unica cosa che credevo... mi tenesse legata ad un periodo della mia vita che consideravo.. molto importante. Quelle parole incomprensibili anche oggi per me, mi legavano indissolubilmente al passato. Non le rileggevo mai, ma avendole sapevo che nella mia esistenza quella Sole era stata. Era come dividere a trasferire la sofferenza, l'inquietitudine dell'età, le colpa del mondo tutte su dei fogli.. ma anche l'astrazione di cosa ero stata. Avendo loro come floppy.. copia di me che ero, non avevo bisogno di abbandonare quelle pagine, ma allo stesso tempo non avevo bisogno di elaborare il periodo e lasciare che lo accettassi per come era e il suo divenire. Con quelle pagine il tempo era diviso in ere e fermo lì. Il non trovarmele fù terribile. Sapevo di aver fatto una copia su cd.. lo cercai ma il cd che portava il titolo delle copie era vuoto. Non esistevano più. Era come se non esistesse più una copia di me. Per un giorno intero vissi in una sorta di disperata angoscia.. è difficile da dire.. come se mi avessero tolto ciò che era mio. Poi comincia a razionalizzare e a dire sono perse e punto. Pian piano le parole più forti e i concetti più incomprensibili cominciarono a tornarmi in mente.. potevo riscriverli, ma con la mente, il cuore e la penna di oggi .. ma non le riscrissi. Mi accorsi che provenivano da me all'epoca e che erano la manifestazione di ciò che sono e non ero.. perchè sono ciò che sono stata e che sarò. Comincia a ricordare che ero stata io a cancellare dal cd le copie trascritte perchè pensai.. "non mi servono"... ma conservai il cd vuoto.. e ricordai che il quaderno lo avevo messo in una scatola che fù parcheggiata a casa dei miei.. nella mia cameretta di allora ... li avevo riportati a casa. Ecco in quel trasloco ho buttato via il superfluo.. unico modo per scavare nella cantina. abbraccio: |
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