La singolare matematica dei fotoni
Due più due fa quattro? E, soprattutto, quattro meno due fa due? Non sempre. Nella meccanica quantistica, quando si aggiungono e sottraggono fotoni, le normali regole dell'aritmetica non valgono più.
Le bizzarre leggi delle microscopiche particelle di luce sono state verificate per la prima volta grazie a un esperimento eccezionale, condotto da un gruppo di ricercatori dell'Istituto nazionale di ottica applicata (Inoa) del Consiglio nazionale delle ricerche di Firenze, del Laboratorio europeo di spettroscopia non lineare (Lens), dell'Università di Firenze e della Queen's University di Belfast. ... http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/articolo/1314470 |
Ho letto l'articolo e pur non essendo certo esperta di fisica o matematica qualcosa mi è venuto in mente.
Ho avuto come l'impressione che i fotoni agissero come i globuli bianchi nel nostro corpo... appena c'è un fattore esterno che cambia l'equilibrio i globuli bianchi iniziano a riprodursi fino a ristabilizare l'equilibrio. I fotoni allo stesso modo sembrano riprodursi non appena un fattore esterno cambia il loro movimento oppure si auto distruggono. Una specie di aumento di temperatura durante la battaglia in un'infezione del corpo. Nell'articolo cercano applicazioni nel mondo moderno, ma questo mostra come l'universo Non sia meccanico ma abbia un'intelligenza propria e agisca anche come antibiotico a fattori esterni, virus.. l'uomo. Mi fà anche venire in mente una considerazione esoterica, la metto poi in caso si sposta o si cancella. Anche l'essere umano sembra vivere così, tende a riprodursi per ricercare l'equilibrio ma se ci sono molti esseri evoluti e la coscienza è "alta" in molti, la popolazione è poca. Ci sarebbe un discorso di distrubuzione di luce anche. linko qui la vecchia discussione sulla Quantistica per chi vuole. |
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Mi fa pensare anche ad un certo equilibrio tra azione e reazione..... anche i fotoni reagiscono in seguito ad un'azione, è come se cercassero di annullarla.... quindi l'universo equiparato a un essere vivente che reagisce ad un eventuale attacco. Il fatto poi di aver sperimentato in laboratorio due percorsi alternativi in cui lo stesso fotone si viene a trovare contemporaneamente è molto affascinante... ma non sarebbe come sdoppiarlo facendolo vivere due volte ? Se succedesse a noi però non credo sarebbe un vantaggio se a pensare è la stessa testa.. Non credo che l'uomo possa essere considerato come un virus nell'universo da cui l'universo stesso debba difendersi... Penso piuttosto che possa essere equiparato al lievito che in un certo senso trasforma la materia e le particelle, le onde elettromagnetiche e quant'altro con la sua presenza.... anche dal punto di vista di semplice osservatore e non solo, ma come parte che interagisce. Un'ultima considerazione generale che mi viene in mente: con leggi fisiche di questo tipo, è impossibile che la luce nell'universo venga a mancare!!!! La luce è immortale. |
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Vabbeh lo so siamo in scienze, però ancora se ne sa pochissimo su sta storia, la notizia è fresca e manca ancora materiale per approfondire... |
Nell'articolo manca una precisazione fondamentale (almeno per me), spiegano cioè che se in un determinato campo luminoso vado ad aggiungere dei fotoni, questi nel campo luminoso diminuiscono, o viceversa, ma non spiegano se quel dato campo presenta invariata la sua luminosità oppure ne viene alterata.
A me sembra di aver capito (ma ripeto, sono conclusioni mie che non vengono spiegate nell'articolo) che più fotoni ci sono in un campo luminoso, più questo sarà debole, viceversa meno fotoni ci sono e più il campo sarà luminoso... Se così fosse non ci troverei nulla di strano, anzi... sappiamo che la luce è movimento, quindi un grosso numero di fotoni in un dato campo hanno mobilità limitata, da cui risulterà appunto meno luce. Viceversa, se i fotoni sono pochi, hanno la possibilità di spaziare e muoversi senza incontrare troppi ostacoli e questo fà sì che il campo sia molto luminoso. Insomma, un po' quello che in esoterismo viene detto "o tanto per pochi, o poco per tanti..." |
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