Disciplina
Quando parliamo di percorsi, di ricerca spirituale, di fede, religione, etc. ci troviamo spesso di fronte a questa parola...'disciplina', da cui 'discepolo'
Sappiamo che disciplina significa seguire un ordine, una regola, rimanere fedeli e costanti in ciò che si fa per giungere ad un certo risultato, impegnarsi senza sosta, senza badare a sacrifici, ostacoli, e tutto ciò che si può frapporre tra noi e la meta. So che non tutti concordano sul fatto che seguire una disciplina in modo troppo rigoroso sia necessariamente garanzia di un risultato, anzi so che per alcuni può addirittura essere visto come un ulteriore imbroglio dell'ego, che porta a volere qualcosa in modo troppo mentale, forzato, e affatto legato ad un sincero sentire del cuore..... In tutti i percorsi di crescita tuttavia è richiesta una disciplina, sarebbe interessante capire quando una disciplina è sana, fino a che punto un praticante dovrebbe applicarsi, intendo qualora si esegua un certo compito controvoglia ha comunque valore, o in tal caso sarebbe meglio lasciar perdere e praticare solo quando si è veramente centrati, o comunque ben disposti? Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate ps. mi sa che ho sbagliato sezione, mi sembrava che stavo in esoterismo....sorry |
manca un pezzo, io lo aggiungerei, così qualcUno ti risponde, non servirà a te, ma va bene...
|
Citazione:
Se il maestro è affidabile la disciplina è sana.... e anche eseguire un compito controvoglia è una disciplina per il corpo e per lo spirito... aiuta a crescere e a maturare.... Però penso anche che sia un discorso individuale, perchè sottomettersi ad una disciplina potrebbe voler dire forzare se stessi per potersi dimostrare quanto si è bravi... Penso comunque che tutto debba partire da un desiderio del cuore.... Ma come si fa a distinguere una sana disciplina da una "insana" ????? Dovrebbe essere in equilibrio tra il corpo e la mente, uno non dovrebbe sopraffare l'altro.... E come si fa a distinguere un vero maestro da un falso maestro???? Questo è più difficile ma anche qui cuore e cervello dovrebbero essere di comune accordo... E poi c'entra anche il fatto di dove si vuole arrivare seguendo una disciplina.... quale è appunto la meta e quanto si è disposti a dare per raggiungerla e quanto è importante per noi... |
Più starò nella disciplina, più rispetterò le sue regole, più cose mi porterò via, più imparerò, più mi servirà.
Più disciplina imporrò a me stesso più crescerò, acquisirò controllo su me stesso. Più me ne sbatterò altamente della disciplina a favore delle mie preferenze personali meno questa disciplina mi servirà a qualcosa. Ma sono io che devo forzare me stesso... unica vera disciplina possibile. |
Citazione:
ho scritto il post probabilmente perchè mi rendo conto che dovrei cercare di disciplinarmi un pò di più, però avendo visto che pure in materia spirituale non tutti i maestri si travano concordi sull'utilità di seguire in modo troppo pressante una disciplina, e poichè so che vi sono praticanti che si co-stringono a fare quotidinamente degli esercizi, mi chiedevo per l'appunto se in questo caso, costringersi sia utile o dannoso. Io su di me ho sperimentato che praticare quando sono veramente centrata, mi da senz'altro molto più che se mi costringessi..... Citazione:
ps. grazie a Ray e a Stella per avermi offerto il loro punto di vistafiori.gif |
Citazione:
Eppure ci è stato detto da qualcuno che di solito tutti riconoscono come autorevole: Gesù. La pianta si conosce dai suoi frutti..... quindi si può vedere chi segue una disciplina a quali "risultati" sia giunto, è quello che cerchiamo? Si? Allora non abbiamo altre scuse. Non è quello che cerchiamo? Allora cerchiamo altro.... perdere tempo a criticare quello che non ci interessa è un'altro trucco della mente. Lo stesso è quando pretendiamo di sintetizzare il pensiero di più Maestri che apparentemente dicono cose diverse, ma nella sostanza (se sono veri Maestri) dicono la stessa cosa, se non siamo in grado di sintetizzare noi stessi e le nostre parti come potremmo comprendere qualcosa di più grande? E' un'altro trucco della mente... ma direi pure della pigrizia, grande alleata della mente... se consumo energie per fare qualcosa realmente la mente ne avrà meno per sognare e intortarsi... allora questa grande filibustiera mette un freno e si inventa la pigrizia... "ehi tu corpo... sta fermo.. non consumare energie.... è tutta roba mia, mi servono perchè io così "volo"..." Quasi non so se è meglio così o quelli che usano stupefacenti... siamo li come risultati.... solo che si utilizzano endopsicogeni.... (che con l'impegno sarebbero dirottati chimicamente altrove) altrimenti salvo che poi i primi guardano i secondi con un sorrisetto che potrebbero proprio evitare, si forse preferisco quasi i secondi... almeno lo sanno che stanno usando sostanze. |
Citazione:
Se faccio quel che mi piace e quando mi va a voglia... Uno ha ben spiegato che ogni scusa che troviamo per non fare è un trucco della mente... (anche il non riuscire è una scusa... se non riesco insisto.. e se ancora non riesco insisto ancora, presto o tardi, se mi impegno qualcosa cambia). Che mi piaccia o meno, se so che ho bisogno di regole ben venga se c'è qualcuno che me le suggerisce..poi dipenderà comunque da me.. non farmi fregare dalla mente, o pigrizia.. |
Citazione:
Insomma come Ci ha detto Uno è molto semplice piangere sul latte versato, che in altri termini denota una sorta di autocommiserazione quando non si riesce a fare qualcosa, ma bisognerebbe comunque insistere altrimenti non si potrebbe parlare di ( auto ) disciplina, anche se l'input viene fornito da un Maestro/Istruttore o altro, e non si potrebbe parlare, al tempo stesso, di reale perseguimento di quelle tappe. Sono certo che tutti si possa fare, ma fino a dove dipende dal singolo e da quanto mette, appunto, nella disciplina. Mi rendo conto che è difficile, ma non impossibile. Per quanto riguarda ciò che dice Stella: Citazione:
|
altro enorme trucco della mente è il fanatismo....
cioè "vivere" la disciplina come alibi.... ok mi hai dato una disciplina? ebbene la seguo..... altro non chiedermi...azz... e il resto? dove finisce la disciplina che do a me stessa? ah gia...è anche vero che il fanatico non sa...o non vuol sapere di esserlo...come in ogni cosa da la responsabilità.... ad altri...al maestro...al guru...all' insegnante di yoga.. e via discorrendo.... per seguire una Disciplina...devo disciplinare me stesso... senza tanti giri di parole..... ah si ...non è facilissimo...è più facile farsi disciplinare..manata.gif |
Citazione:
Citazione:
fiori.gif |
Citazione:
quindi impegno e sforzo costante, non costrizione. il fanatismo di cui parli mi par di capire sia quando si fa un qualcosa non per amore o passione, ma l'esatto contrario quando lo si fa obbligandosi magari controvoglia, per soddisfare il proprio ego... se intendevi questo era proprio quello che dicevo nel post introduttivo Citazione:
|
Citazione:
|
Citazione:
In pratica la forzatura, che si usa, altro non è che costrizione fine a se stessa, senza risultato. Al contrario se c'è l'intento di " arrivare"( in poche parole seguire) ad una disciplina, attraverso la disciplina stessa, questo elimina sia il fanatismo e sia la costrizione. Costrizione è, per l'appunto, costringersi a fare qualcosa, azione limitante. Fanatismo, invece, è l'esasperazione del "fare" che oltrepassa l'azione, pertanto l'obiettivo stesso. |
"il fanatismo di cui parli mi par di capire sia quando si fa un qualcosa non per amore o passione, ma l'esatto contrario quando lo si fa obbligandosi magari controvoglia, per soddisfare il proprio ego...
se intendevi questo era proprio quello che dicevo nel post introduttivo" in effetti qui l' argomento è la disciplina e non il fanatismo....però ci sta.... sai cosa penso? che sono sorella e fratello..... due facce della stessa medaglia.... prova a dire ad un fanatico che lo é..... lui è convintissimo di essere nel giusto...e non lo fa mai controvoglia....il fanatismo esalta....certo che non è giusto....perchè nessuno è schiavo come chi lo vive/subisce....pensa a certi "militari" o "preti" ..... in effetti non indendevo propro cio che hai detto tu ma che se non ti disciplini....è facile confondere questi due elementi....il fanatico....appaga in parte il proprio ego....perchè non si obbliga ad esserlo... anzi...di rado lo è per una cosa che gli appartiene... ma "sposa" l' idea di chi suppone sia più importante di se...per semplificare...visto che il complicare è contagioso boccaccia: ..... presente quelle sette americane?...quelle decine e decine di persone che alla sera vanno a nanna...e al mattino li scoprono tutti cadaveri? ecco un estremo caso di fanatismo.... amavano tantissimo il guretto di turno...ecc...ecc... vabbuò ho incasinato un po di più...... :C: |
secondo me ci stiamo perdendo in un bicchier d'acqua...se si trattasse solo di volontà, se non ci dovesse essere costrizione, a che dovrebbe servire una disciplina?
Se voglio fare una cosa la faccio e punto, se non voglio non la faccio. Solo che non è così. La disciplina ci serve eccome, dato che non siamo capaci di portare in fondo le cose, dato che in noi non alberga una sola volontà. Se inizio poniamo una Via è percè lo voglio fare. Che me ne faccio di una disciplina? Ebbeh, dato che alla prima difficoltà la mia volontà cambia, non voglio più fare, mi serve eccome. Il punto è che in noi c'è la volotà di fare ma c'è anche il freno. E a volte il freno è forte, tanto forte da annichilire la volontà di fare. E allora o mi costringo (nel senso di mi obbligo ad andare contro il freno, che viene sentito come volontà anche se non lo è realmente) oppure finisce che non faccio nulla. Lo scopo delle discipline, in qualsiasi campo, è esclusivamente quello di venire in aiuto quando la volontà vacilla. Mi costringo e vado avanti lo stesso. Poi quando in me ci sarà solo UNA volontà, allora ecco che la disciplina non mi servirà più, mi limiterò alla Via. Ma se aspetto di fare solo quando "il cuore me lo dice" o quando ho voglia e non mi costringo mai, ovvero se non mi va lascio perdere, mi fermo, aspetto, soggiaccio alle mie voglie, impulsi, istinti, vizi ecc. farò ben poca strada... quella poca che mi permette la scrsa volontà di cui sono capace, quindi non cresco di un millimetro (dato che crescere presupponeanche un aumento della forza di volontà). La questione del temere le costrizioni è una bufala, una balla con cui mi paro il c..o per scusarmi nel non fare. D'altra parte la cosa è palese... se sono io che mi costringo, se sono io che impongo costrizioni a me stesso, dove è il problema? |
Citazione:
Nel mio solito incasinare mi accorgo che non ho spiegato a fondo ciò che voglio dire. Si può parlare di " disciplinare la volontà"? Citazione:
In pratica solo attraverso la disciplina potrò unificare quella volontà che ora, a causa della sua frammentaria presenza, da sola non è in grado di fare. |
Citazione:
Nel momento in cui affiorano tutte queste piccole volontà, lo sforzo sta nel seguire l'iniziale impulso di fare una cosa disciplinatamente. Tornando anche al discorso di cui si parla qui in ricordarsi di se. Perciò in un certo senso si può pure parlare di disciplinare la volontà.. ma forse è meglio dire farla nascere per poi rafforzarla e mettere le tante piccole volontà sotto il suo "controllo". Così questo esercizio costante di costringersi in una cosa diventa il magnete per tutte le altre piccole volontà che si unificano. Mi ricordo di un poeta che per studiare si fece legare ad una sedia dicendo: Volli, sempre volli, fortissimamente volli - Alfieri |
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 07.57.05. |
Powered by vBulletin Copyright ©2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Questo sito non è, nè può ritenersi assimilabile ad una testata giornalistica, viene aggiornato senza alcuna periodicità, esclusivamente sulla base della disponibilità del materiale. Pertanto, non è un prodotto editoriale sottoposto alla disciplina della l. n. 62 del 2001. Il materiale pubblicato è sotto la responsabilità dei rispettivi autori, tutti i diritti sono di Ermopoli.it che incoraggia la diffusione dei contenuti, purchè siano rispettati i seguenti principi: sia citata la fonte, non sia alterato il contenuto e non siano usati a scopo di lucro. P.iva 02268700271