Vegetarianesimo
Mancava in questa sezione questa discussione affrontata diverse volte con qualche post qua e là.
C'è da distinguere tra vegetariani e vegani. I primi si nutrono di cibi stando attenti ad eliminare solo la carne dalla loro alimentazione. I secondi invece sono molto, molto più drastici. Eliminano ogni cibo di provenienza animale, compreso il latte. Il cibo è il primo nutrimento che assumiamo, il più grezzo, il come lo assumiamo è importante (lo si dice in molti tread in giro). Ogni cibo ha delle proprietà specifiche che spesso è il corpo stesso a richiedere con voglie improvvise e desideri. Ci sono diversi motivi o livelli per scegliere di essere vegetariani. Per gli animalisti non mangiare carne significa proteggerli da diverse pratiche di soppressione. Ci sono poi alcuni che non ne mangiano per non inglobare in loro la rabbia del momento dell'uccisione dell'animale o l'animalità, ma siamo noi a trasformare i cibi se mangiamo con presenza, non i cibi a trasformare noi. Ci sono poi molti passaggi intermedi tra questi fino ad arrivare a chi si astiene per depurazione o preparazione a rituali e pratiche sacerdotali. La depurazione avviene non solo dalla carne, ma da cibi complessi che richiedono un carico energetico per la digestione che deve essere invece convogliato altrove. In pratica il combutibile deve essere il più raffinato e puro possibile. Per cui ci si pulisce, un digiuno. Ma la pratica costante è un eccesso, come tuttel e cose ci vuole la via di mezzo. L'alimentazione come detto sopra è il nostro primo nutrimento esserico, negarne una parte potrebbe essere un danno secondo voi? |
Proprio oggi mi sono fatto questa domanda, leggendo un articolo e trovo proprio azzecato il topic aperto da Sole.
Ho sempre pensato che per percorrere un sentiero spirituale, o una religione è sempre connesso in qualche modo all'alimentazione. Nel cattolicesimo viene abolita la carne durante il periodo di quaresima, ed anche nell'alimentazione secondo lo Yoga viene praticata un alimentazione vegetariana. Sole ha detto elementi raffinati, io invece sapevo di alimenti il più naturali possibile, ovvero frutta e verdura fresca non conservate. Quindi alimenti come pizza, dolci e tanti snack che mangiamo oggi hanno ben poco valore nutritivo ( non intendo come calorie). Negare una parte di cibo può essere dannoso? Non ho la certezza, ma credo che se ci si "forza" ad essere vegetariani perchè ce lo dice una religione, o semplicemente sappiamo che ci fa bene, può essere dannoso, deve essere una scelta profondamente sentita. Per quanto mi concerne, nella mia attuale evoluzione, non posso fare a meno di carne e pesce, ma mi viene in mente che forse l'atteggiamento mentale di come si mangia sia fondamentale. Prima si usava ringraziare Dio e pregare prima dei pasti, e sebbene sia solo un rito, aiutava comunque a fare qualcosa sul cibo, piuttosto che mangiarlo e basta. :C: |
Sono d'accordo Sole e penso che ci voglia equilibrio come in tutte le altre cose. Quindi se i 4 elementi ci compongono non vedo perchè noi dovremmo scartarne alcuni. Dovremmo secondo me non abusare di nulla ma cibarci di tutto. Inoltre come ben detto da te e da Astral se il cibo viene assunto in un determinato modo invece che ingurgitato pensando a quanto vogliamo strozzare quello che ci ha appena fatto uno sgarbo invece che porre la massima attenzione a quello che si sta facendo e godendo e ringraziando di quel cibo, forse dico forse si riesce persino a trasformarlo in qualcosa di più sottile.(?)
Inoltre nel Vangelo non viene detto che non è ciò che entra nella bocca che è impuro ma ciò che ne esce? :@@ |
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(se invece la carne la mangiamo quelle proteine le prendiamo la e dalle verdure il resto e quindi è più facile) |
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C'è da fare un discorso lungo sul vegetarianesimo, e anche sulle differenze tra vegetariani e vegani.
Io ho amici vegetariani; dicono che si trovano bene a rinunciare alla carne e al pesce; dicono anche che la carne è difficile da digerire, infatti anch'io sto meglio quando non la mangio. E' il veganismo che mi preoccupa; sento dire che spesso i vegani hanno carenze, e non so come le risolvono. |
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Io ho provato ad esempio per un periodo, ma tutta questa energia triplicata non l'ho constatata. E' vero che la carne appesantisce, ma se la si riduce a due volte a settimana, il corpo dovrebbe smaltirla bene, sopratutto se passano 48 ore da un pasto di carne all'altro. Sinceramente chi evita latte e uova, con tutto rispetto mi sembra un integralista dell'alimentazione. Io direi che non è tanto l'alimento, ma le categorie in cui rientra: ci sono alimenti ad alta energia, a media energia e a bassa energia. Occorrerebbe quindi mangiare sempre i primi, abbastanza i secondi, e poco i terzi. leggo.gif |
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Quando si parla di alimentazione non si può fare a meno di farsi due domande: "Da dove vieni e che fai?"
Da dove vieni nel senso genetico, non è completamente vincolante ma influenza molto come il nostro corpo reagisce ad un tipo di alimento o ad un'altro. Potremmo parlare dei cibi esotici che spesso e volentieri se assunti in maniera esagerata creano problemi non essendo nella nostra memoria genetica, cosa che si ammortizza se stiamo a casa e mangiamo solo un frutto esotico acquistato nel negozio sotto casa, ma che spesso emerge in maniera preponderante se facciamo un viaggio in alcuni luoghi e siamo costretti a mangiare ciò che passa il convento. Oggi spesso si evita il problema perchè c'è il ristorante per turisti che o riproduce (almeno in parte) l'alimentazione tipica dei turisti da luoghi diversi, o quanto meno "addolcisce" con ingredienti importanti. "Cosa fai" nel senso del tipo di attività, sia fisica che mentale... e potremmo dire anche Spirituale sebbene non sia precisa come definizione. Contadini di famiglie di lunga tradizione contadina, 50 anni fa mangiando insaccati a tutto spiano, non buttando via nulla del maiale, bevendo vino in quantità industriale stavano bene, oggi non più. La vita è cambiata, le condizioni che prima gli permettevano di smaltire... ma che li costringevano ad un certo tipo di alimentazione non ci sono più, non esiste più una casa che non abbia minimo 20 gradi centigradi tutto l'anno, un trattore fa la fatica di non so quanti uomini. Ricollegandoci ai luoghi, lo stesso contadino in alcune zone tropicali non aveva bisogno di certe calorie, quindi lo stesso tipo di alimentazione dei nostri contadini li avrebbe stroncati, oltre che agevolato infezioni di tutti i tipi. Ho fatto un minestrone, ma il senso è che dipende da persona a persona, da come è e cosa fa, voglio sfatare il mito che il vegeteriano sia più pacifico o alto.... non per niente l'India ha la bomba atomica e nei periodi di Gandhi si è massacrata in una guerra civile. Viceversa una cosa che ripeto spesso in questi discorsi il Dalai Lama (ricordo che è premio Nobel per la pace) pur originato da una cultura tendenzialmente vegetariana è praticamente costretto a mangiare carne. Dire che il vegetariano è più raffinato è come dire ho un'auto a motore diesel e la voglio mandare a benzina perchè sembra più pulita, in realtà ci sono diesel che inquinano molto meno di certe auto a benzina, ma sono più adatte per un certo tipo di uso. Discorso diverso è la giusta misura, questo si.... gli animali, che siano carnivori o vegetariani, quando non pendono i nostri vizi vivendo con noi, osservano dei periodi di digiuno, noi potremmo anche, ma l'animale quando digiuna non deve andare in ufficio, a noi è sufficiente l'alternanza equilibrata. |
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Non nascondo che negli ultimi tempi l'osservazione della natura nel suo insieme, la bellezza muta e indifesa degli animali, la violenza tipica dell'uomo quando usa violenza gratuita pur di raggiungere i suoi sordidi fini...i soldi, mi fanno sempre più riflettere su quanto male facciamo inconsapevolmente ogniqualvolta mangiamo la carne. Quando si va al mercato nel bancone della carne tutto mi sembra normale, la carne è un qualsiasi oggetto necessario, confezionato in modo tale che dimentico perfino la sua forma originaria... della bestia, dell'animale non c'è neppure il ricordo. Poi vado in montagna ammiro gli animali liberi, difendo un agnello tenuto legato collo-mani-piedi, vengo a diverbio con il pastore, divento paladina di esseri che spesso finiscono al forno sulla mia tavola...che incoerenza, mi dico, qui fai la santarellina, piangi per un povero agnello poi non ti curi di comprarne uno intero per le feste di Pasqua o di Natale! Non si tratta di diventare vegetariana, cerco di capire quale è il problema vero, alla base non accetto di nutrirmi uccidendo altre vite, penso di essere matura per approfondire un meccanismo che mi appare in tutta la sua brutalità! |
Guarda che uccidiamo anche le piante.
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Però penso che la cosa che più mi fa star male è quel sangue rosso della carne, frutto di una brutalità primitiva, selvatica, ancestrale... Si diceva in un altro post che nella natura ci sono diversi stadi di sensibilità, credo che le piante ne abbiano meno degli animali, una volta pensavano che i negri non fossero uomini ma bestie, siamo sempre noi che stabiliamo le priorità e le leggi! |
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Probabilmente però, ci poniamo queste domande perchè oggi come oggi, dato che siamo tantissime persone sulla Terra, abbiamo dovuto proprio per poter sfamare tutti o quasi.., adottare queste tecniche di allevamento che fanno veramente schifo e trattano gli animali come numeri senza un minimo di umanità. E qui sì che ci vedo molto di male e mi verrebbe voglia di diventare vegetariano...! Ma se invece avverebbe come accadeva una volta, e cioè che l'uomo andava a cacciare, e uccidendo un altro animale (che fino a quel momento aveva trascorso la sua vita tranquillo) poteva sopravvivere lui, non ci vedo niente di sbagliato ed anzi, vedo il cerchio della natura che si chiude! Purtoppo però, questo non è più possibile! A proposito di estremismi, so che ci sono persone che si cibano solamente di frutta o verdura caduta e quindi non "viva"... Forse che loro sentono veramente il dolore del mondo vegetale.. nonso.gif |
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Gli animali carnivori, attaccano la preda con un solo morso alla gola e poi basta la preda è morta e la mangiano lasciando il superfluo ad altri animali. L'uomo invece con l'industrializzazione ha creato catene di montaggio anche di animali. Questo secondo me è il problema non il fatto che abbiamo bisogno anche di carne. EDIT: non ho letto Lion |
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Quello che non faccio mio è il dolore, la sofferenza che sta in mezzo, l'aggressione per sopravvivere, mors tua vita mea, perchè mi domando, perchè vivere sulla morte, come spiegarcelo questo esistere, quale pensiero religioso o filosofico mi potrebbe aiutare! Certo è necessario comprendere le leggi della natura, da parte mia penso che mangiare meno carne possibile potrebbe farci star meglio, la pianta è più lontana da noi, i suoi ritmi biologici non sono proprio uguali ai nostri, ma gli anima-li sono ad un passo da noi e li facciamo soffrire spesso senza rendercene conto, una preghiera come diceva Gris potrebbe farci sentire meglio, soprattutto potrebbe darci la sensazione di quello che facciamo, senza ingurgitare meccanicamente carne come se fosse pane! Sulla industrializzazione della carne, poi, sono rimasta sconvolta da alcuni servizi fatti sulle mucche e da allora ho focalizzato l'attenzione su come questa società civile vive e su come si vanta di essere migliore di altre e la conclusione è veramente amara. |
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Quindi se vogliamo essere coerenti davvero ed essere contro a queste schifezze, non basta diventare vegetariani. |
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Hai ragione Lion, non basta diventare vegetariani si dovrebbe lottare per portare avanti certe idee, sarebbe una battaglia contro i soliti mulini ma almeno avremmo più rispetto di noi abbraccio: |
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Anche le verdure non sono trattate meglio: fertilizzanti di tutti i tipi, pesticidi, modificazioni genetiche, olii per costringerle a crescere in certi modi.
Qualche anno fa in un articolo de "le scienze" avevo letto un interessante studio sulla dimensione del cervello rapportata alla alimentazione. Il cervello sviluppato ha bisogno di parecchia energia, impossibile da ricavare esclusivamente da fibre vegetali semplici. Gìà i mangiatori di frutta andavano meglio ed ovviamente gli onnivori la fanno da padrone. Direi che se siamo a questo grado di evoluzione è anche merito della carne. Ci sono aminoacidi che provengono solo dalla carne di cui il nostro corpo ha bisogno, ma penso sia una cosa superabile. Non tutti i prodotti sia vegetali che animali sono così "violenti" nello sfruttamento. Molte piante utilizzavano la tecnica dell'essere appetitose per poter trasferire tramite gli escrementi dell'animale che mangiava il frutto lontano dalla propria posizione, garantendo quindi il ricambio genetico e la diffusione. In questo caso la perdita del frutto non dovrebbe dare nessun dolore alla pianta stessa ammesso che non veda poi i semi buttati via dai bambini che non vogliono vedere quella parte "nera e brutta". Le uova sono il risultato di una ovulazione (guarda caso) e non sempre sono feconde, sono quindi una cosa che comunque capiterebbe anche se immagino che le galline sarebbero contente di incontrare il gallo per ogni uovo. Il latte non provoca dolori nella produzione come tutte le mamme del mondo sanno. Per contro l'allevamento in batteria con trattamenti inumani è negativo e sconsiderato oltrechè pericoloso. Il morbo della mucca pazza si è diffuso perchè per aumentare la velocità di crescita delle mucche si è aggiunto al mangime vegetale anche mangime animale ottenuto dalle CARCASSE di altri animali morti fra cui anche quelli morti di mucca pazza (la malattia non si conosceva ancora), facendo dilagare il morbo a tutte le povere bestie forzatamente cannibali. Questo è il vero punto, il solito: l'utilizzo ASSENNATO delle cose che ci circondano senza appiattire tutto al guadagno fine a se stesso. |
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Abbiamo detto molto e molto c'è sicuramente ancora da dire, ma tu chiedi e vuoi sapere come mangiare carne, che deduco ti piaccia altrimenti non ti porresti il problema, e far star zitto il senso di colpa. Non si può. L'unico mezzo che hai, che mi viene in mente al momento, è ascoltare il tuo corpo, cosa chiede di mangiare e quanto e cercare di assecondarlo nei suoi bisogni, in questo modo non consumi per te stessa l'eccesso ma solo il necessario. Se puoi andare a comprare carne in posti dove gli allevamenti (che purtroppo stanno facendo sparire con le normative europee che sono le serve di altri interessi) sono fatti con mucche che pascolano e polli che scorazzano sarebbe meglio, ma non so se esistono ancora. Non c'è modo di acquietare la coscienza se non ci si ascolta, è l'unico modo per capire se lo facciamo per un nostro bisogno primario oppure no. Una volta che scopri il perchè lo fai ti è più semplice accettare il fatto ma soprattutto sai gestirlo. Per ora mi vien questo. |
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Il rischio che comporta questa cosa è che l'organo è che l'organo vivo porti con se la memoria del donatore. Ma l'organo la può portare perchè era ancora vivo. Se l'animale è morto la memoria, quel campo (non so definirlo meglio) elettrico e vitale sparisce e quindi non c'è tutto questo pericolo, secondo me, di acquisire grossi ricordi ed istinti bassi animali. Inoltre, se questo sopra fosse sbagliato, c'è anche il discorso che la coscienza umana è su un altro livello vibrazionale, più alto di quella animale, per cui sarà quella a trasformare semmai quella più bassa e non il contrario. Il mangiare molta carne porta aggessività per via degli elementi che la compongono e che assorbiamo. Parecchie proteine, parecchia energia, molto forte. Anche le piante hanno una coscienza talmente bassa che chi è vegetariano con il discorso dell'inquinamento di coscienza dovrebbe ridursi ad una verdurina.. No, non credo che il discorso coscienza ci stia, piuttosto credo che ci siano strutture fisiche che hanno bisogno di alcuni elementi. |
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Altro componente a cui facevo riferimento e forse sottinteso è che intendevo di evitare la carne in certi periodi della vita dove lo stesso organismo ti avvisa che non la vuole. Ma non vorrei fare un dibattito acceso, per me è così poi ognuno si regola di conseguenza. Ultimo particolare risale a molto tempo fa, quando se non ricordo male, si credeva che mangiando l'altra persona e in sostanza il cannibalismo e altri riti facevano perno sul fatto di assimilare il soggetto che si andava a uccidere e poi mangiare. E questo immagino indiscriminatamente e non vorrei sbagliarmi ma usanze del genere o credenze del genere ci sono anche oggi non in quella forma ma una derivazione si. |
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