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RedWitch 08-06-2007 08.54.04

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 34718)
Se buttassi li che la soddisfazione della curiosità della pettagola è "istintiva" e quella dello scienziato "intellettuale" ?
Pur restando sempre "emozioni"?

In effetti davvero le si sente in zone del corpo diverse, se ci si fa caso. Poi ovvio, come dice Faltea, a qualcuno può interessare di più il piacere istintivo e a un altro quello intellettuale... ma sempre piacere è, almeno a me pare così...

Se restano sempre "emozioni", ma agiscono su due centri differenti, non sono due tipi di curiosità, ma è la stessa che agisce su due centri diversi.
La soddisfazione della pettegola si sente più in basso rispetto a quella della scoperta intellettuale (letteraria o altro)


Citazione:

Originalmente inviato da Grey Owl
... la voglia di scoprire è piacevole... sennò se fosse timore o paura ne fuggiremmo.

Non sono del tutto d'accordo. E' vero che se abbiamo paura ci blocchiamo, ma questo per me non significa non essere curiosi di conoscere..
Ti faccio un esempio: l'anno scorso mi è capitato di leggere su un libro una cosa che cercavo, che ero curiosa di conoscere ma che mi ha spaventata.
Ho mollato lì il libro, ma non me ne sono dimenticata. E dopo un po' l'ho ripreso e ho soddisfatto quella curiosità.. forse la differenza qui sta nel rispetto per quello che si desidera conoscere, non so..

:C:

griselda 08-06-2007 11.26.40

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 34718)
Se buttassi li che la soddisfazione della curiosità della pettagola è "istintiva" e quella dello scienziato "intellettuale" ?
Pur restando sempre "emozioni"?

In effetti davvero le si sente in zone del corpo diverse, se ci si fa caso. Poi ovvio, come dice Faltea, a qualcuno può interessare di più il piacere istintivo e a un altro quello intellettuale... ma sempre piacere è, almeno a me pare così...

Sono d'accordo la curiosità è un istinto l'ha già il bambino più hai coscienza e più la indirizzi e non la subisci. La pettegola/o spesso crede di fare qualcosa per l'altro invece non ha coscienza di ciò che la/lo sta muovendo.
Quindi instintivamente è proprio la ricerca del piacere (inconscio) che muove tutto?

jezebelius 08-06-2007 12.42.05

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 34725)
Sono d'accordo la curiosità è un istinto l'ha già il bambino più hai coscienza e più la indirizzi e non la subisci. La pettegola/o spesso crede di fare qualcosa per l'altro invece non ha coscienza di ciò che la/lo sta muovendo.
Quindi instintivamente è proprio la ricerca del piacere (inconscio) che muove tutto?

Quindi allora potrebbe essere che curiosità e coscienza siano imprescindibili l'uno dall'atro.
Ecco l'esempio l'abbiamo fatto sia per la pettegola e sia per lo scienziato ma ciò non toglie che lo si possa fare anche per un animale...che so...un gatto: questo sarà curioso rispetto al fatto o che ha bisogno di mangiare o giocare ad esempio.
Se l'uomo primitivo non fose stato curioso, in senso lato, non si sarebbe potuto evolvere o sbaglio?
Il piacere, poi, che ne deriva, suppongo, è per se stessi e cioè una sorta di gratificazione che ti spinge a fare qualcosa in più per aumentare questo " piacere" che parallelamente alla curiosità, se questa si " affina" subirà una trasformazione ....po esse?martello.:

griselda 08-06-2007 13.52.38

Citazione:

Originalmente inviato da Grey Owl (Messaggio 34719)
La penso come Faltea... piani differenti di piacere... esistono vari piaceri... viscerali, emotivi, intellettuali... ma pur sempre piaceri...

Il sottile piacere, la goduria, il solleticamento, pare che la curiosità passi attraverso il piacere... anzi ne è strumento... la curiosità è strumento del piacere... non vi può essere curiosità se non poggia sul piacere della "scoperta"... cosa si nasconde dietro l'angolo?... la voglia di scoprire è piacevole... sennò se fosse timore o paura ne fuggiremmo.

Ci sono piaceri non so come definirli se non nascosti e subdoli. Tutti hanno paura della morte o della malattia o incidenti e che altro no? Eppure sono sempre li a spettegolare a chiedere a domandare degli altri. Un modo di sentirsi vivi sani e meglio. Cioè è una curiosità che a mio parere serve a queste per esoricizzare le loro paure inconoscie. Tra i vecchietti la prima frase è: te se chi l'è mort? traduzione: sai che è morto e li giù a spettegolare.

Ray 08-06-2007 16.24.40

Citazione:

Originalmente inviato da jezebelius (Messaggio 34728)
Se l'uomo primitivo non fose stato curioso, in senso lato, non si sarebbe potuto evolvere o sbaglio?

Non so... ci si evolve, nel senso di scoprire cose, anche per necessità. La curiosità di solito ti spinge verso cose di cui non hai bisogno in senso stretto.

Si RedW, penso che sia sempre la stessa emozione ma che possa interessare centri diversi. Conta anche quel che facciamo noi, vesrto cosa la indirizziamo, verso cosa ci costringiamo a non lasciarla andare.
La curiosità della pettegola da piacere istintivo si, ma non sono sicuro sia come dice Gris qualcosa di collegato alla consapevolezza... conosco gente consapevole della sua curiosità diciamo bassa e che anzi la nutre. La consapevolezza certo conta nel non farsi mettere sotto...

La curiosità intellettuale è connessa al desiderio di conoscere, ma non è la stessa cosa. Il fatto che sia un'emozione (a mio avviso) la rende speciale proprio quando ha a che fare con l'intelletto. Gli fornisce quella capacità tipicamente emotiva di distinguere il falso dal vero, o perlomeno di riconoscere il falso...

RedWitch 08-06-2007 17.30.10

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 34732)
La curiosità intellettuale è connessa al desiderio di conoscere, ma non è la stessa cosa. Il fatto che sia un'emozione (a mio avviso) la rende speciale proprio quando ha a che fare con l'intelletto. Gli fornisce quella capacità tipicamente emotiva di distinguere il falso dal vero, o perlomeno di riconoscere il falso...

Mi sono sempre chiesta come si facesse a distinguere .. a discernere. Se è vero che la curiosità intellettuale ci permette di farlo, credo proprio che valga la pena cercare di dirigere l'emozione al centro intellettuale, è possibile farlo nutrendo questa a discapito dell'emozione volta al pettegolezzo?

E' il desiderio di conoscere che fa nascere la curiosità, o viceversa?

jezebelius 08-06-2007 20.06.04

Citazione:

Originalmente inviato da RedWitch (Messaggio 34735)
Mi sono sempre chiesta come si facesse a distinguere .. a discernere.
Se è vero che la curiosità intellettuale ci permette di farlo, credo proprio che valga la pena cercare di dirigere l'emozione al centro intellettuale, è possibile farlo nutrendo questa a discapito dell'emozione volta al pettegolezzo?

E' il desiderio di conoscere che fa nascere la curiosità, o viceversa?

Secondo me, iniziando dall'ultima domanda, si " stimolano", per cosi dire, a vicenda. Nel senso che se ho, in qualsiasi ambito espresso, un desiderio di conoscere questo sarà alimentato dal mio " essere curioso".
Poi se ho la capacità di spostarlo, indirizzarlo, forse allora potrò parlare di progresso anche della emozione, nel senso che potrò non considerare quella volta al pettegolezzo rispetto a quella intellettuale.
Tornando per attimo al discorso evoluzione accennato poco fa, credo che la curiosità possa essere vista anche sotto l'aspetto emozionale, appunto, che fornisce una spinta ulteriore ai fini della evoluzione.
E ' vero molte delle cose conquistate sono state attribuite anche e soprattutto dalla necessità.
Però in ciò, forse un po forzato, ci vedo una tale curiosità che fornisce un ulteriore elemento di spinta a questa necessità; non so...come fossero paralleli o meglio ancora proporzionali.
Ad esempio se non si fosse stati curiosi, l'America non sarebbe stata scoperta, anche perchè il fine era quello, mi pare, di dimostrare che si poteva fare il giro del globo. Quindi non vi era una particolare necessità come per esempio trovare cibo o altro.
Il solo fatto, allora, che si è tentato di fare qualcosa, per quell'epoca, fuori dal normale...non so...mi fa pensare...anche se non esiste una curiosità in senso stretto, necessaria ai fini della evoluzione. Quindi, potenzialmente, si potrebbe dire che tutta la curiosità manifestata in qualsiasi ambito potrebbe fornirci degli elementi di valutazione ulteriori...anche ai fini della evoluzione, perchè no, della necessità...
nonso.gif

griselda 08-06-2007 21.13.17

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 34732)

La curiosità della pettegola da piacere istintivo si, ma non sono sicuro sia come dice Gris qualcosa di collegato alla consapevolezza... conosco gente consapevole della sua curiosità diciamo bassa e che anzi la nutre. La consapevolezza certo conta nel non farsi mettere sotto...

Si Ray è proprio questo che intendevo sicuramente l'ho spiegato male. Non farsi usare da ...ma usarla ma per farlo bisogna avere consapevolezza che ci sta usando e trasportando in basso.
Chi ha amore verso qualcosa che possa essere un interesse di qualunque tipo che da senso alla propria esistenza la curiosità lo spingerà in avanti secondo me mentre la curisità istintiva è quella che fa bruciare i baffi al gatto.diavolo.g:

Ray 08-06-2007 22.45.27

Citazione:

Originalmente inviato da RedWitch (Messaggio 34735)
Mi sono sempre chiesta come si facesse a distinguere .. a discernere. Se è vero che la curiosità intellettuale ci permette di farlo, credo proprio che valga la pena cercare di dirigere l'emozione al centro intellettuale, è possibile farlo nutrendo questa a discapito dell'emozione volta al pettegolezzo?

E' il desiderio di conoscere che fa nascere la curiosità, o viceversa?

Per la seconda domanda concordo con Jez... si alimentano uno con l'altra. Poi, per chi viene prima non so, prova a leggere l'uovo e la gallina icon_mrgr: .

Per la prima... non credo sia la curiosità che discerne il falso (il vero solo a volte con un'emozione particolarissima), credo lo faccia la "regina di quadri" (parte emozionale del centro intellettuale). La curiosità la stimola... le regine vanno stimolate a quanto sembra. Si dice no che la curiosità è femmina?...

griselda 03-06-2008 12.21.51

Secondo me la curiosità nasce dalla paura è come se dentro di noi avessimo dei tentacoli ch escono ogni volta che ci troviamo davanti al nuovo ed iniziano ad analizzare per trovare comunanze, associazioni, che poi andranno a formare un'immagine, conosciuta o sconosciuta e da li il giudizio.
Un modo di catalogare per conoscere.
Chiaro che poi con questi dati faremo quello che siamo, ovvero se cerchiamo potere metteremo la curiosità al suo servizio, ne è chiarmo l'esempio di quello che vengono a conoscenza di quacosa di nero di qualcuno e lo ricattano il massimo potere negativo. Quindi la curiosità è anche al servizio del controllo degli altri in misura diversa a seconda di ciò che si è.
I tentacoli sono il più delle volte alla ricerca dell'ombra dell'altro che poi è un modo per cercare di accettare la nostra in questo modo ci sentiamo meno neri. E quando due ombre si incontrano attraverso la curiosità escono alla luce anche se questo mi pare che poi ingrandisca ancora di più l'ombra se non vi è un motivo di conoscenza verso se stessi.
Mi immagino l'uomo primitivo quando per la prima volta ha visto un fulmine colpire un albero, inizialmente sarà scappato, poi si sarà stupito e poi la curiosità lo ha spinto a conoscere ... poi a detenerne il potere la cui conoscenza e gestione gli dava.
Quindi la curiosità in se stessa è un bene è l'utilizzo che ne facciamo a renderla un demone o un angelo.
Quando sono curiosa di qualcosa mi chiedo perchè voglio saperlo quale parte di me vuole saperlo e cosa ci vuole fare con il frutto di questa curiosità, mica sempre riesco a capirlo eh, ma molte volte mi trovo a scoprire cose di me nascoste.
Il più delle volte trovo cose non belle . :bleah:


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