Ermopoli

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MaxFuryu 10-12-2008 03.13.49

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 62699)
Allo stesso modo il vero, potente e quindi vantaggioso Pinches Tiranos è quello a cui e da cui non si può scappare, gli altri sono aggirabili volendo e quindi poco seppur comunque istruttivi.

Mi impegno di vedere la cosa in termini pratici. Se ho capito bene, eliminando dalla propria vita un Tiranos non si può dire di aver risolto la cosa, ma magari si è riusciti ad avere una risoluzione parziale, ovvero come spesso accade, solo una semplice riduzione della dipendenza dalla persona.
Dicevamo che ci sono alcuni soggetti che dobbiamo tenerceli per forza, ed è li la vera sfida. Mi domandavo quand'è che si può definire concluso il lavoro con queste persone. Nel caso in cui non si è più influenzati dai meccanismi di vampirismo da parte di questa persona, si può dire di aver finito con quest'ultima?

griselda 10-12-2008 13.48.31

A me invece interesserebbe bene capire il movimento da mettere in atto.
Nel libro Castanda racconta che D.J. iniziò a comportarsi in questo modo: assecondando in tutto il tiranno, anzi facendo tutto quello che doveva, che gli veniva chiesto, con tutto se stesso metteva la sua anima in tutto e ringraziava la padrona che lo aveva assunto chiamandola santa. ( penso io che il suo atteggiamento era di ringraziamento vero a Dio per avergli permesso di lavorare su di se in quel modo) (?)
Ogni richiesta che gli veniva fatta la evadeva con gioia almeno questo era ciò che manifestava. Non entrava più in contraddizione con il tiranno, per accettazione, di quello che "doveva" fare.
E mentre il tiranno non capendo cercava di infierire ancora di più D.J. aveva una specie di liberazione interiore dalla sua vera schiavitù che era la sua Ip.
Io ci vedo un lavoro volontario vero e proprio, ma quello che non è chiaro nel racconto, se dentro si era messo veramente l'anima in pace. Ovvero se aveva accettato di vivere al meglio non solo fuori ma anche dentro. Insomma non mi è chiaro questo.
Un conto è non manifestare le emozioni negative un contro è abbracciare la sofferenza e viverla con spirito di adattabilità, non so se si capisce cosa voglio dire, creare con quello che si ha una sorta di bellezza.
Mi fermo perchè le parole non rendono ma spero che si capisca.
fiori.gif

Ray 10-12-2008 20.21.33

Citazione:

Originalmente inviato da Grey Owl (Messaggio 62773)
E' anche vero che i figli lo sono per i genitori. Vampirizzare il genitore da parte del figlio è cosa quasi scontata, naturale. In famiglia le dinamiche si intersecano.

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 62775)
Questi schemi li abbiamo imparati nell'infanzia senza rendercene conto e poi andiamo avanti così, sempre che non ci si rende conto. A quel punto è nostra responsabilità impedire volontariamente questa cosa a noi stessi, sia che siamo vampiri o vampirizzati.
fiori.gif

Concordo con Gris, questi schemi li abbiamo imparati da bambini e, se si ripresentano in qualche modo in qualche altro aspetto o ambiente della nostra vita è perchè stiamo riproducendo meccanismi che abbiamo sviluppato nell'infanzia dal rapporto coi genitori.
Quindi, rispondendo a Max, credo che no, non risolviamo la cosa semplicemente liberandosi del tiranno di turno, riprodurremmo il meccanismo altrove. La risolviamo solo quando risolviamo la cosa relativa ai genitori. Sempre se la risolviamo, bon questo dipende da cosa intendiamo con risolvere, ma questo è un altro discorso (che però si può fare direi).

I genitori sono stati i primi nostri vampiri e se abbiamo la tendenza a farci vampirizzare (e quindi anche a vampirizzare) da li dipende sta cosa. Poi può essere che riproduciamo esattamente o che modifichiamo a seconda delle nostre esperienze e caratteristiche, ma sempre li si finisce per come la vedo io. Quindi quello il lavoro da fare.

Astral 26-05-2011 21.10.58

Sopratutto in passato mi è capitato: gente che mi accolava i problemi e mi sentivo svuotato, non è come quando un amico vero si sfoga, e ne condividi il peso, senti come se a questa persona in realtà non gliene frega nulla e riesce a prendere...

Mi sono anche accorto che ero troppo aperto io, un po' come faceva il discorso Uno, nel primo topic, a portare sempre l'acqua dalla fonte, pure a chi poteva prendersela da solo.

Edera 27-05-2011 09.28.46

Anche a me è capitato per anni di farmi vampirizzare ma anch'io vampirizzavo, in maniera più sottile. La tendenza mi è rimasta perchè lo schema è molto antico ma sto cercando di liberarmene. Infatti la persona abituata a prendere ha iniziato a covare grossi risentimenti nei miei confronti.
Per rompere la catena secondo me bisogna rendersi conto della propria tendenza a succhiare e iniziare a rinunciarvi un po' alla volta.. Quando si riesce a stare senza quell'energia che preleviamo, riusciamo anche a non farci vampirizzare dagli altri. Nel volontariato questo meccanismo si riesce a vedere bene

Astral 27-05-2011 10.11.45

Probabilmente chi è vampirizzato, almeno nel mio caso, lo fa anche perchè aiutare qualcun'altro appaga il suo ego, o nel caso di una religione, lo fa sentire fare la volontà di Dio.
Io ho dovuto chiudere bruscamente amicizie, lasciandole attonite.

C'è un altra cosa che mi capita poi, ma per questo apro un'altro topic ;)

Faltea 27-05-2011 12.52.48

Citazione:

Originalmente inviato da Edera (Messaggio 100283)
Anche a me è capitato per anni di farmi vampirizzare ma anch'io vampirizzavo, in maniera più sottile. La tendenza mi è rimasta perchè lo schema è molto antico ma sto cercando di liberarmene. Infatti la persona abituata a prendere ha iniziato a covare grossi risentimenti nei miei confronti.
Per rompere la catena secondo me bisogna rendersi conto della propria tendenza a succhiare e iniziare a rinunciarvi un po' alla volta.. Quando si riesce a stare senza quell'energia che preleviamo, riusciamo anche a non farci vampirizzare dagli altri. Nel volontariato questo meccanismo si riesce a vedere bene

Questo mi accade solo con mia sorella, lei si sfoga, parla, parla, parla e non conclude nulla. E' l'unica che riesca ancora a vampirizzarmi e da cui non riesco a proteggermi forse perché ci sono dei meccanismi dietro che non risco bene a capire....
C'è come un senso di colpa latente, come se io dovessi accettare il suo vampirismo...
Bè è un'altra storia...

Comunque capito il processo (ne ho uno bello grosso in casaicon_mrgr: ) riesco a tenermi fuori portata.diavolo.g:

Astral 27-05-2011 14.16.40

Non vorrei psicanalizzarti Faltea, diciamo che prendere il rapporto con una familiare cosi stretto, è sempre un contesto difficile, quando si tratta di famiglia ci sentiamo sempre debitori, in un certo senso.

Io per esempio lo sono un po' nella mia, è più facile che mi sfoghi io e vampirizzi, piuttosto che loro. E' anche vero che la maggior parte dei pesi me li procurano loro, quindi io è come se poi è come se presentassi il conto da pagare...

Faltea 30-05-2011 12.15.50

Citazione:

Originalmente inviato da Astral (Messaggio 100338)
Non vorrei psicanalizzarti Faltea, diciamo che prendere il rapporto con una familiare cosi stretto, è sempre un contesto difficile, quando si tratta di famiglia ci sentiamo sempre debitori, in un certo senso.

psicanalizza, psicanalizza... con quello che costa averlo gratis non è maleicon_mrgr:

Astral 20-09-2011 13.20.42

Bella domanda, c'è un amica di mia sorella che la tiene un ora al telefono al giorno, raccontando tutto di lei, e non chiedendo a mia sorella nemmeno come sta, mia sorella dice che si sente svuotata, ed io gli ho consigliato di non permetterglielo, perchè questo non è aiutare.

Poi gli ho detto se tante volte anche da parte sua c'è una sorta di gratificazione nell'aiutare l'altro.
Il vampiro in genere è il vittimista, e il vampirizzato il salvatore (sto parlando di figure che esistono in psicologia).

Faltea 20-09-2011 13.31.27

Citazione:

Originalmente inviato da Astral (Messaggio 103913)
Bella domanda, c'è un amica di mia sorella che la tiene un ora al telefono al giorno, raccontando tutto di lei, e non chiedendo a mia sorella nemmeno come sta, mia sorella dice che si sente svuotata, ed io gli ho consigliato di non permetterglielo, perchè questo non è aiutare.

Poi gli ho detto se tante volte anche da parte sua c'è una sorta di gratificazione nell'aiutare l'altro.
Il vampiro in genere è il vittimista, e il vampirizzato il salvatore (sto parlando di figure che esistono in psicologia).

Se è solo da un verso è vampirizzare, vero.
Io generalmente sono quella che ascolta, ascolta.. ma quando ne ho bisogno vengo ascoltata, pertanto non mi sento vampirizzata, dalla mia amica.
Da mia sorella che parla, parla, parla, ti parla sopra mentre provi a dirgli baf.. bé lì mi prosciuga letteralmente
Vampiraccia della malora!icon_mrgr:

Concordo: I vampiri sono vittimisti.

griselda 20-09-2011 14.26.29

Secondo me i vittimisti sono i vampiri minori, perchè è tutto un giro essi sono vampirizzati dai carnefici-/sti?) E questi sono i peggiori per le vittime che poi si rifanno piangendo/raccontando sugli altri.
In pratica lo vedo come un giro che si può interrompere se la vittima smette di essere tale.

Faltea 20-09-2011 14.54.32

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 103919)
In pratica lo vedo come un giro che si può interrompere se la vittima smette di essere tale.

Su questo mi trovi concorde..

Astral 20-09-2011 15.52.03

Ma il vampiro in genere è carnefice verso il salvatore, facendo proprio la vittima, ma non è detto che faccia solo la vittima. Il meccanismo è come quello di un vampiro, che ti attira col magnetismo e poi succhia.
Queste persone poi scelgono chi ha la sindrome del crocerossino, e non prendono di mira per esempio i menefreghisti o chi non gli da spago.

Comunque c'è differenza, nell'esporre un problema ad un amico, ed essere un vampiro. Al vampiro non gliene frega nulla dell'altro, deve solo sfogarsi, succhiare, e scaricare la negatività addosso agli altri. Altrimenti non sarebbe un vampiro sarebbe una persona in difficoltà.

Si Griselda sono daccordo che è colpo dei carnefici, infatti tutto ciò che buttano fuori, è quello che non riescono ad affrontare coi propri carnefici, quindi il ciclo si ripete: carnefice, vampiro vittima, salvatore che poi si sente svuotato e a suo volta può diventare vampiro.
Mi sembra il circolo vizioso di un energia negativa.


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