Mente o cosa?
 

Ieri sera cercavo di mettere in atto una tecnica di concentrazione...non ci riuscivo allora ho iniziato ad occupare la mente con uno scioglilingua mentalmente, mi sono detta beh almeno starà quieta e mi darà il tempo di concentrarmi. Ha inizialmente funzionato poi però nonostante lo "scioglilingua" arrivavano dei pensieri.strabuzza:
Chiedo scusa per la mia ignoranza ma da dove arrivavano? E quale parte della mente stavo usando per dire quello scioglilingua? :@@

Non so risponderti su quale parte della mente tu stessi usando Gris, e nemmeno sul "da dove arrivano i pensieri"... pero' una cosa, che ho visto per esperienza è certa per me. Non ho pensieri miei.. Non penso mai. I pensieri arrivano. Il massimo che riesco a fare, è controllarne alcuni, quelli disordinati che arrivano, quando mi concentro su qualcosa. Se mi impongo di concentrarmi (per esempio su un esercizio come dicevi tu), ignoro i pensieri che arrivano, e continuo a concentrarmi sull'esercizio.. se li seguo addio concentrazione. o quelli altrettanto disordinati sull'immediato futuro che fanno nascere delle ansie.. quando arrivano (perchè sto dormendo) se riesco ad essere presente a me stessa (a "svegliarmi" un pelo) ecco che scompaiono.. a me piace usare il modo di dire "legare i pensieri"...
In ogni caso, temo che per avere pensieri "miei" ... se mai sarà possibile.. a voglia..
:C:

e arrivano da chi?
dallo psichismo collettivo? e tu ti ci "agganci"?

Inconscio collettivo credo.. ma non prendermi in parola.. non conosco l'argomento a sufficienza... :C:

quindi l'inconscio collettivo è anche tuo.
allora perchè dici di non pensare?
lo fai solo che non ne sei cosciente al massimo non trovi?

Si concordo su tutto non gli do retta infatti il punto è che devo accettarli invece io mi innervosisco nel scacciarli come se il fatto di concentrami mi creasse difficoltà e io dessi la colpa a loro insomma ci litigo invece di dare per scontato che ci siano. Difatti pur di non averli ho cercato un altro metodo per scacciarli il punto è accettare che ci siano e non badargli. Mi ha fatto impressione rendermi conto che pur stando impiegando la mente per fare una cosa e in più la usavo per recitare altro e vedere cmq i pensieri arrivare.
Ho cercato di avere un controllo che non ho. diavolo.g:

Vediamo se riesco spiegarmi.

Vedo i pensieri come "materia" che proviene da qualche parte che non sono io. Se mi "viene un'idea" attraverso un pensiero, quel pensiero l'ho preso da qualche parte, non l'ho creato (non ho creato la "materia" di cui è composto). Quindi non è mio in senso di creazione.
E' un po' come se ci fosse un grande armadio a disposizione di tante persone, prendo un maglione per coprirmi, poi lo rimetto al suo posto. Posso averlo in qualche modo trasformato.. che ne so l'ho trovato scucito e gli do due punti.. ma non è mio da dove arriva torna...

:C:

Secondo me sono pensieri che arrivano dal corpo (poi a loro volta possono venire da fuori chissà) nel senso che sono pensieri del cervello istintivo o della parte pensante del centro motore. In particolare se durante l'esercizio si sta immobili.

Il punto è che se arrivano forse non si è del tutto concentrati... magari lo si è con mente e emozioni ma il motore fa quello che vuole o solo cerca di ribellarsi all'immobilità. D'altra parte una delle funzioni degli esercizi di concentrazione è proprio quella di imparare a concentrare tutti noi stessi in quel che si fa, cosa assai più difficile che a dirla.

Però anche questo fluire può essere utile credo, nel senso che se sto concentrandomi e mi accorgo di questi pensieri che arrivano posso osservarli e imparare cose su di me, se riesco a non identificarmici... ovvero se non ci casco, se non inizio a pensarli io.