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griselda 26-02-2008 11.50.13

La morte
 
Non ho voluto inserirla nel Thread di Astral, perchè là è il suo dolore il suo sentiimento il suo sentire e non mi sembrava giusto.fiori.gif

Quando morì mia madre, ormai lo sapete non avevo mai avuto un buon rapporto, anche se negli ultimi tempi una grande compassione mi aveva investita, a causa della sua malattia,
iniziai a vederla sotto una luce diversa anche se il ricordo degli attriti ogni tanto ritornava alla ribalta a causa di suoi atteggiamenti.
Gli ultimi giorni che precedettero la sua morte, si infittì l'osservazione a causa della sua sofferenza. Il mio avvvicinarmi a lei cambiò la prospettiva: riusciì a notare in lei aspetti che sino ad allora mi erano sfuggiti, tanto ero presa da me stessa e dal mio dolore.
La vidi come un uccellino con le ali tagliate, la vidi con tanta dignità che mai le avevo riconosciuto, la vidi per quello che era: un essere che si arrendeva all'inevitabile, ma con tanta dignità da farmi domandare dove ero stata sino a quel momento, dove avevo posato la mia attenzione.
Il giorno che morì dicevo ero li accanto a lei, alzò una mano come se volesse prendere delle farfalle mi guardò e mi disse: muoio e poi la sua mano perse la presa della mia e volò via. Cercai di accompagnarla anche se non sapevo bene cosa e dove dovesse andare ma volevo darle tutto quello che non avevo saputo darle che non avevamo saputo scambiarci, prima.
Poi la vidi là nella bara: sembrava una principessa i lineamenti stupendi, la dignità dipinta sul viso.
VIdi quanto era bella.
Poi mi domandai cosa succede quando uno muore, non dove va, ma cosa succede perchè cambiano le visuali. E freddamente vidi un ego che se ne era andato era prima diminuito sino a scomparire, sino a volare via. Ho visto a cosa ci e si riduce e quanto siamo belli invece.
A quanto siamo altro.

Ho visto la casa riempirsi di gente, persone che mai avrei pensato venissero a far visita, ho visto questo abbraccio fraterno da parte di tutti, sincero e caldo.
Peccato che solo davanti alla morte riusciamo a sentirci uniti, davvero un peccato.piango.gif

dafne 26-02-2008 12.26.45

abbraccio: fiori.gif

turaz 26-02-2008 12.55.03

quella consapevolezza dovrebbe accompagnare la vita in ogni istante.
ricordo tempo fa mi recai al capezzale di un mio prozio
aveva 91 anni.
nella sua vita aveva fatto molto e soprattutto aveva saputo costruire un rapporto molto intimo con la moglie che però in quel momento non lo "capiva", non accettava la sua dipartita.
Mi "sentivo" di doverlo andare a trovare perchè i tempi stringevano.
Era sdraiato sul divano.
la moglie era a fianco seduta su una sedia e parlava con mio padre.

Appena arrivato interiormente ero commosso.
lui mi guarda e mi dice "perchè piangi?" (esteriormente non stavo piangendo)

poi mi dice "la vedi quella lancetta (indicando l'orologio)?"
"sono stanco di vederla girare ma rimango per lei" (indicando la moglie)

di tutto questo ne mio padre ne la moglie si sono accorti salvo commentare "si vede che straparla"

Per me fu un'esperienza unica.
io gli dissi "zio ti voglio bene"
il giorno dopo morì

Astral 26-02-2008 15.33.28

Hai fatto bene ad aprire il topic fiori.gif

mi ripeterò, ma credo che queste esperienze ce le dovremmo portare dentro per un po', perchè non ci fanno riflettere solo nel giorno in cui non ci saremmo più, ma ci fanno riflettere sul significato della vita, e su quante volte in realtà siamo più morti che vivi, correndo a destra e sinistra senza accorgersi che in realtà stiamo facendo giri su se stessi.

:C:

griselda 26-02-2008 21.47.13

Si Astral abbraccio: condivido in pieno il tuo pensiero. Non dovremmo dimenticarle mai ci aiuterebbero a vedere cosa è importante davvero nella vita.
Ricordare che siamo tutti fratelli che siamo tutti sulla stessa barca e che con un po' più di amore possiamo sentire quella fratellanza senza doverla riprovare solo in quei tristi momenti.
Ancora un grosso abbraccio. abbraccio:

griselda 01-03-2008 18.45.08

Citazione:

Originalmente inviato da turaz (Messaggio 50211)
quella consapevolezza dovrebbe accompagnare la vita in ogni istante.
ì

Hai ragione Turi, un tempo pensavo andando ai funerali ( anzi se potevo evitavo) che c'erano una massa di ipocriti, giudicando, che quando quella persona era in vita non si erano comportati bene e poi li in quel momento facevano finta di essere addolorati.
Oggi per me non è più così, non penso più quelle cose, perchè davanti alla morte e purtroppo spesso davanti solo a quella riusciamo a metterci un attimo da parte e a vedere ciò che in altri frangenti non riusciamo, vediamo solo il nostro e quello degli altri passa in secondo piano.
Da quel giorno vado a tutti i funerali delle persone che ho conosciuto e ascolto in silenzio dentro di me.
abbraccio:


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