Spontaneità, Decisione e Meccanicità
non c'è questa discussione vero? dry.gif
La spontaneità è come l'acqua sorgiva, può incanalarsi nei ruscelli naturalmente, la si può incanalare artificiosamente in canali, ma perde le proprietà naturali quando la imbottigli o la metti nei cassoni dove sta ferma. Uno icon_mrgr: aforizzo ma spero che si capisca con poche parole il confine tra spontaneo, decido e meccanico |
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ISTINTIVO RAZIONALE PROGRAMMATO sono stati d'essere che coesistono in ciascuno, oppure possono essere ognuno "caratterizzante" della personalità. sintetico, ma è il mio modo d'essere. |
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ma il terzo passaggio mi sfugge (ammesso che i primi due siano chiari leggo.gif)
sfugge anche a me....potrebbe voler dire che quando la comprimi...limiti...in modo "artificiale" o artefatto...tutto il potenziale dell' acqua....... potrebbe? spontaneamente ha un suo scorrere naturale...segue le anse e i salti...che gli si parano davanti... artificiosamente segue un percorso "guidato" non del tutto naturale...guidato e forzato.... imprigionata in bottiglia...gli togli ogni possibilità di scorrevolezza....in qualche modo...perde la sua essenza d' essere acqua.... si? |
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Una volta osservato ciò possiamo imparare a decidere. |
Perchè... non siamo forse spontaneamente meccanici?
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per Ayn: Non trovi che istintivo e programmato siano la stessa cosa?
Quello che cercavo di far vedere... mi sa che ho fallito... è che posso decidere (ragione a vari livelli) o posso non decidere (istinto a vari livelli) Se ho una ragione vicina alla spontaneità (lo so che il discorso non è di immediata comprensione) decido ma al momento... in movimento... il pensiero corre veloce o addirittura a livelli ottimali è "soppresso", virgolettato perchè ce n'è comunque una forma molto raffinata, quella che di fronte allo "zuccone", che ci pensa mezz'ora per decidere qualcosa di semplice, è talmente veloce che sembra non esistere. (l'ho già scritto, la scienza dava/da importanza al volume della massa cerebrale, in realtà paradossalmente non è la dimensione che conta -sto parlando di cervello icon_mrgr: anche se le cose sono connesse- ma la struttura e il modo di usarlo) Dall'altro lato ho appunto una ragione super calcolata, non spontanea, macchinosa, ogni passo è frutto di elucubrazioni lente e pesanti... e più lenta è più si avvicina (anche se non lo tocca) all'istinto. Poi c'è l'istinto nelle due forme spontaneo e più o meno lento... decido sempre sulla base di dati acquisiti e consolidati dalla razza o dalle mie predisposizioni familiari... comunque si può dire che è una decisione che viene dall'insieme di appartenenza. Ecco un'altro modo per visualizzare la differenza è che la spontaneità è del singolo, la meccanicità/istinto/calcolo è del gruppo, lavoro in funzione della massa pensavo di aver "aforizzato" bene e invece... ho scritto un'altro papirozzo che va a finire che capisco solo io (perchè contorto, mica perchè siete stupidi) |
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la terminologia non mi è familiare, quindi non sarà nè la prima ma neanche l'ultima volta che mi succede :@@ a presscindere da questo OT, c'è un'altro aspetto interessante che viene fuori da questo discorso: l'essere se stessi o immedesimarsi nella massa. la massa è cmq programmazione, potere, furto di energia e soprattutto piramidale. essere individuo o individualità è difficile. una individualità non può sopportare il noi collettivo, ne verrebbe schiacciato, ma si interfaccia bene con altre individualità (la parafrasi di Matrix o Terminator, il sogno collettivo o il sistema delle macchine è l'effetto massa, Neo e chi lotta contro il sistema, lo vede da fuori ed è in grado di superalo. |
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quindi
Istintivo= Automatico Razionale= programmato ed incanalato Intuitivo= Spontaneo, naturale |
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Insomma la spontaneità è naturale, sorgiva. Questa una volta che però la si incanala perde la sua " naturale" espressione e viene inficiata da condizioni che le indicano un percorso obbligato. Potrebbe essere, in questo caso, la personalità ad esempio che con le sue ramificazioni la fa incanalare facendole perdere, per conseguenza, la sua espressione " sorgiva". Il meccanico invece deriva dal fatto che, gia avendo rinchiuso la sorgente spontanea, nella personalità, la costringo ulteriormente in bacini dove appunto rimane ferma e presa all'occorrenza, naturalmente senza la sua espressività naturale. Ora facendo riferimento a ciò che è stato detto poco fa si può distinguere una ragione - e quindi forse un ragionamento - vicina/o alla spontaneità ed una, all'inverso, macchinosa, appunto non spontanea. La prima più veloce poco condizionata dal pensiero, che altrimenti se presente la renderebbe pesante, la seconda invece, proprio perchè zavorrata al pensiero sesso risulta essere vicina all'istinto. Quest'ultimo nella sua manifestazione, dal suo canto, individua la meccanicità, nello specifico, del gruppo. Potrebbe indicarsi, in questo senso, ciò che accade allo stadio per i tifosi ossia libero sfogo degli atteggiamenti istintuali. Insomma la si potrebbe intendere come una scala su cui ci si muove in conseguenza della elasticità, o poco pensiero, o della rigidità, perchè macchinoso è il pensiero, dell'Agire. Pensiero che nel gruppo, appunto perchè soppresso - mi pare di capire - dall'istinto lascia libero spazio a questo. |
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INTUITIVO spontaneo RAZIONALE pensato o riflessivo PROGRAMMATO automatizzato |
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Forse parlavi di "avvicinarsi" inteso non come tempi, ma come procedimento? Come modo cioè di operare che prevede il calcolo assoluto, vagliando anche le singole varianti e sotto-varianti? In questo caso le due cose si avvicinano molto è vero, solo che l'istinto lavora ad una velocità maggiore così da sembrare spesso spontaneo e non calcolato... |
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Come l'istinto infatti, lavora su dati già presenti, e impedisce al nuovo di "entrare". L'istinto si basa solo su dati già acquisiti in passato (anche a livello di razza) e non è possibile ci sia un istinto che lavora su situazioni nuove, delle quali è privo di dati... |
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ok.... Iniziamo a mettere i soggetti, chi è che ha gli istinti? Mettiamo un ipotetico signor Bonavventura, che signifca? Significa che quando il signor Bonavventura sta per scottarsi tira via la mano perchè nella sua memoria cellulare è già impresso che fuoco-brucia_pelle-dolore_cane questo è l'esempio interno anche se le basi si appoggiano ad un esterno prima del signor Bonavventura, cioè la sua memoria genetica, ovvero la memoria della sua specie. C'è un'altro meccanismo poco conosciuto, che allarga e non limita alla diretta conseguenzialità cellula -> cellula, ma agisce in altri vettori, esempio oggi i bambini già dalla nascita si trovano a proprio agio con telecomandi, tastiere e aggeggi vari elettronici anche quando i propri genitori (cellula -> cellula) non sono poi sti tecnologici.... Ma sempre è un qualcosa che segue la linearità del tempo... una cosa alla centesima scimmia.... Il fatto che nell'Universo è presente tutto, compreso passato, presente e futuro non è che cambia il modo con cui il signor Bonavventura approccia possibili automatismi cioè l'istinto.. Diverso se egli fosse in grado di collegarsi al globale, quindi non sarebbe più sotto il gioco dell'istinto, bensì userebbe consapevolmente l'intuito e..... potrebbe persino (ai livelli più sublimi) approcciare il problema dal lato opposto, cioè rimanere con la mano sul fuoco senza scottarsi.... perchè nel tutto se esiste il fuoco che scotta deve esistere anche il fuoco che non scotta..... bisogna vedere però se il mitico signor Bonavventura sia in grado di spostarsi (o meglio spostare il punto da cui osserva il mondo e se stesso).... Già sopra avevo detto che istinto e intuito sono due cose diverse seppur simili.... :C: |
il discorsetto è per dire che qualcuno si sa spostare attraverso lo specchio e allora, siamo sempre nella fase di passagio dal 3 al 4 livello e dvremmo raggiungere 2/4 della massa totale per passarci completamente.
mi dirai che c'entra bè non è di tutti i giorni sentire quello che ho detto anche se parecchi lo sanno ma quello che hai esposto c'è chi lo ha fatto già. |
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2/4 non bastano
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La spontaneità è quel centro magnetico che deve essere generato attraverso l'obbligo di imporsi un determinato atteggiamento. Quindi si aggiunge all'istinto e diventa meccanico . Ma in questo caso sono io che ho deciso di aggingerlo. Da altra parte hai detto: l'obbligo è la magnetizzazione del nucleo... come se obbligandoci con costanza (costanza dalla discussione sul TA) con uno scopo cosciente a fare, piano piano si installa la spontaneità che sarebbe quel nucleo? |
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