Elasticità mentale
Probabilmente ne abbiamo già parlato altrove ma non mi ricordo.
Secondo voi da cosa dipende l'avere o no elasticità mentale e in cosa consiste e come si determina? |
secondo me dipende da molti fattori.
una predisposizione di "base" all'osservazione può essere uno di questi una capacità di "apertura" nei confronti degli altri e di punti di vista differenti rispetto al proprio un altro a mio parere. una capacità di non cadere in pre-giudizi un altro ancora. una capacità di non dare mai per certo e assodato nulla ma con la costante voglia di conoscenza. una capacità di sapersi mettere autosservandosi nei panni di un altro osservatore. |
Ho provato ad immaginarmi un elastico che pur avendo una sua forma puo' allargarsi o stringersi a seconda di quanto lo si tende.. ecco secondo me rende molto bene, una mente elastica è capace di adattarsi a quel che le si presenta davanti un'idea diversa dalla sua, un concetto nuovo da accogliere, ma è soprattutto per come la vedo la capacità di adattamento che contraddistingue una mente elastica. Bisogna fare attenzione perchè un elastico se lo si tende troppo si rompe, mentre a lasciarlo li e a non utilizzarlo mai si indebolisce e alla prima sollecitazione si spezza lo stesso.. quindi credo che l'allenamento sia una delle cose che determina l'elasticità mentale, tenere la mente allenata, senza pero' strafare perchè se no l'elastico si spezza... per allenamento per esempio intendo non fossilizzarsi sulle proprie idee ma cercare (anche forzando un po' perchè per me non è facile ad esempio) di aprirsi anche ad opinioni diverse dalla nostra.. e cercare di non impigrirsi perchè secondo me una mente non allenata con il passare degli anni si atrofizza e poi diventa difficle farla tornare elastica.
Tu che idea hai dell'elasticità mentale Gris? fiori.gif |
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Per quanto mi riguarda hai presente un elestico che è rimasto per tanto tempo al sole? rido1.gif |
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E' come se dietro ci fosse una sorta di desiderio di detenere il potere o di non perderlo allargandosi troppo, paura di perdere la posizione l'illusorio scettro del potere. Si arriva persino a mentire con una mente non elastica mentre se è troppo ristretta si fa fatica persino a vedere al di là del proprio naso, quasi che nell'allargarsi si possa far entrare ciò di cui si ha paura. Insomma ho come la sensazione che la paura congeli la mente e la faccia restringere, irrigidire, sino a non avere più quel gioco elastico che aveva inizialmente. |
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hai toccato secondo me un punto molto importante: la paura. diciamo che l'autoosservazione dovrebbe anche renderci meno "paurosi". penso che la paura guardandola in faccia per quello che è perda molto del suo "potere". diciamo anche che il Coraggio (vedasi Cavalieri) dovrebbe portarci ad andare oltre i nostri illusori limiti. una volta che la paura riusciamo a tenerla sotto controllo acquisiamo una sorta di "freschezza" che ci fa in un certo senso espandere. mentre se viviamo di paura (lo vedi anche nel fisico) ci restringiamo come hai giustamente detto. Insomma ritengo che l'elastico mentalmente sia un individuo che conoscendo bene le sue paure riesce quantomeno a controllarle e via via a spostare più in avanti il limite. |
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Possiamo dire che il sole è lo stres? Che se non si sa gestire fa perdere acqua, le emozioni ingestite che possiamo paragonarle all'acqua che esce da un carburatore bucato quando la temperatura sale, al suo interno. Si dice che se si prende una scottata quando perdiamo tutta l'acqua, bisogna rifare la testa-ta dell'auto... Solo che la testata dell'auto si rifà la mia... prossima vita? icon_mrgr: |
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Chiaro che qui il paragone non regge più bene, la mente possiamo solverla anche dopo che è stata cucinata, il biscotto no. Però dobbiamo aggiungere acqua in qualche modo, perchè se tentiamo di aggiungere ingredienti al biscotto cucinato rimbalzano via. Insomma, si tratta di non fissarsi. |
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In fisica l'elasticità è la proprietà di un corpo di essere cedevole , in grado cioè di riprendere la forma originaria dopo una deformazione impressa da forze esterne. |
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Fuor di metafora si lascia influenzare facilmente. |
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Credo che tutti abbiamo quel grado di mancanza di elasticità che determina a sua volta una rigidità, dalla mente al corpo anche. Per esempio, quando abbiamo paura, e giustamente l'avete fatto notare su, ci chiudiamo a riccio, come per evitare qualsiasi contatto con l'esterno; evitare che qualcosa dall'esterno possa toccarci o farci male. Forse anche la mente si comporta in questo modo. La paura di veder crollare le certezze, le opinioni, le idee e tutto ciò che definisce una vita, almeno sino a quel momento, è sempre attiva, come se agisse in default e, quindi, al minimo accenno di rischio e pericolo fa la sua comparsa, manifestandosi benchè , appunto, attiva in sottofondo. Il problema sta, probabilmente, che per la mente è difficile affermare che quel che sa o non è sufficiente o addirittura non serve; peggio, ci si identifica col passare del tempo, con quelle idee o opinioni che, dal nostro punto di vista, ormai, hanno assunto la forma e la consistenza di pilastri sui quali poggiamo il nostro mondo. |
analizzandomi io non sono equilibrato.
alterno momenti di troppa acqua a momenti di troppo sole. e se guardo bene però i momenti di troppo sole nascono per influenza più che per mio volere. quindi ritengo quanto detto da Ray in precedenza assolutamente vero. sbilanciato nella troppa acqua poi ci si lascia influenzare troppo e (nel mio caso) si finisce con il seccare senza rendersene troppo conto. |
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Ritengo anche io che spesso la mancanza di elasticità sia dovuta ad una forma di "orgoglio incoscio" il quale ci fa mantenere sempre gli stessi punti di vista su una cosa perchè modificare il proprio pensiero e le convinzioni che sono maturate con gli anni significherebbe ammettere che abbiamo sbagliato, che siamo corsi per tanto tempo dietro un'idea sbagliata, perdendo inutilmente tempo ed energie... Alla fine si rischia di muoversi solo nella direzione di trovare fatti e circostanze che dimostrino le nostre teorie o le nostre visioni del mondo, non volendo vedere gli elementi che ci porterebbero su altre strade, mentre andare su altre strade non dovrebbe significare sempre e comunque che fino a quel momento abbiamo fatto solo errori, ma che ci stiamo evolvendo,stiamo assimilando altri elementi e che può essere oltremodo utile vedere le cose da più punti di vista. Certo saper cambiare prospettiva non è semplice, costa fatica ed energia, mentre camminare solo sul primo solco che abbiamo tracciato è molto meno dispendioso in tutti i sensi, e allora preferiamo questa comoda soluzione anche se non vediamo progressi, anzi ci si incarta sempre di più. |
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Avere elasticità mentale corrisponde ad essere di ampie vedute, e saper vedere le cose da altri punti di vista.
Ma se cerco a fondo in me stessa devo dire che in certe cose è facile, ad esempio per quelle in cui il mio atteggiamento è aperto, ma in altre a cui ci tengo è parecchio difficile essere elastici. Poi bisogna vedere anche in quale ambito è giusto avere elasticità mentale e in quale no, perchè abbandonare le proprie opinioni ogni volta che si sentono opinioni diverse vuol dire non avere un'opinine propria ed essere influenzabili. Certamente si può abbandonare un'opinione se si scopre che era sbagliata. Quindi avere elasticità mentale dipende.... da cosa ? Dalle cose che riteniamo le fondamenta per tutto quello che ci vogliamo costruire sopra e quanto siamo disposti ad allontanarci da esse. Si può essere elastici in quasi tutte le situazioni, ma fino a un certo punto, altrimenti l'elastico si spezza... Per esempio, quanto si può essere elastici in coppia ? Oppure nell'educazione dei figli ? Secondo me elasticità non vuol dire accettare tutto anche se non siamo d'accordo, ma espandersi quel tanto che basta a gestire una situazione in maniera non rigida e restringersi quando l'elastico non regge più.... Insomma allargare o stringere la misura a seconda dei casi. |
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Poi non è detto che le terrò dentro o non del tutto... ma la rigidità consiste nel non farle entrare neanche. Certo che, una volta fatte entrare, qualcosa hanno modificato... nel senso che anche se le scartiamo del tutto, siamo comunque diversi (con un'esperienza in più) di prima che non le avevamo considerate... la mente si è un po' "allargata" comunque. L'importante è non scartare a priori, ossia prima di aver valutato. All'inverso, una volta fatte entrare, per poterle valutare bene ed essere in grado di scartare quel che va scartato, è necessario non essere troppo solti, quel spapocchiati che si diceva prima... farsi influenzare è non essere in grado di scartare. |
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In effetti credo che la condizione migliore sia quella in si è in grado di filtrare adeguatamente l'opinione altrui trattenendo le cose che veramente possono essere utili per il nostro miglioramento. SPesso però ci si chiude e ci si irrigidisce con frasi tipo "ma che vogliono questi da me, che pensino ai loro di difetti ecc", si pensa di aver risolto il problema quando in realtà qualcosa entra sempre, non ci si può rendere veramente impermeabili, sopratutto in condizione di evoluzione normale, non ancora elevata: dopo un pò di tempo ci si rende conto di come qualcosa dentro di noi rodeva e di come condizionava il nostro comportamento, proprio perchè andava a toccare le parti di noi ancora "spapocchiate". Un comportamento elastico potrebbe, quindi, essere quello in cui si sentono tutte le opinioni e le critiche, cercando di capire da subito quali di esse ci toccano davvero perchè vanno a toccare punti che sono ancora sensibili; lavorando in profondità, quasi in modo spietato, su questi punti si potrà allora arrivare ad un momento in cui potremo sorridere a chi ci critica o si prende gioco di noi, senza trovarci, un giorno, con una specie di alien che ci esce dalla pancia. L'elasticità vera ed utile, presuppone dunque, a mio avviso una certa serenitàed un buon grado di sviluppo interiore, altrimenti si passerà giocoforza dalla rigidità allo spapocchiamento più estremo. |
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ma penso che solo con l'allenamento questo possa cambiare. :C: |
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Anche io poi riesco ad aprirmi solo con pochissime persone, (anche se un fondo di diffidenza ce l'ho con tutti, sarà una cosa innata boh), mentre con la maggior parte metto in gioco e faccio vedere solo una parte piccola di me, restando sempre arroccato in difesa di chissà quale preziosissimo tesoro... Sto cercando di essere più aperto ed elastico appunto nei rapporti esterni, anche perchè altrimenti tanto vale chiudersi in convento o diventare un eremita e concentrarsi esclusivamente su se stesso.., anche se penso che un certo carattere di fondo lo si conserverà sempre e se siamo nati, o diventati in breve tempo, con caratteristiche caratteriali ben definite un motivo ci sarà; alla fine ciascuno avrà e potrà scoprire il suo livello di elasticità ideale, non è detto che debba essere per tutti lo stesso ... |
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