Esperienze strane di ritorno al passato
In questo periodo tramite persone conosciute per chat, ho rincontrato una vecchia compagna delle superiori, la quale ha organizzato una piccola cena tra ex compagni ( seppure eravamo in realtà solo pochi rispetto alla classe).
Coincidenza vuole che nel ristorante che andiamo ( non in provincia, ma in città) mi trovo faccia a faccia con un compagno delle medie, e mi dice quanto tempo, come stai? A sua volta mi racconta che ha incontrato una compagna delle medie... I miei compagni delle superiori ovviamente non smettevano di ridere per il fatto delle coincidenze. Nel ristorante abbiamo visto le foto delle superiori, ed anche se sono passati solo 6/7 anni, vedendomi in quella foto, mi è sembrato come di guardarmi con ammirazione, e in quel momento è come se avessi ripreso una parte di me. Non riesco a spiegare bene la cosa, ma mi ha fatto uno strano effetto, e mi ha ricordato anche il fatto che nonostante su tante cose rispetto a prima o fatto enormi progressi, alcune cose invece non dovevano essere modificate rispetto a quel tempo. L'ho messo in esperienze, perchè coincidenze apparte, forse in un certo senso è importante non solo dove andiamo, ma chi siamo stati, e mi sembra che a volte durante gli anni, lasciamo delle parti di noi, tra un posto e un altro, ma forse questi aspetti possiamo riprenderli. Pensare troppo al passato è sbagliato, ma forse per sistemare alcuni fili che ci hanno portato ad essere quello che siamo oggi, non dovremmo guardare un po' indietro? |
Guardare con affetto una foto fatta un po' di anni fa è come vedere com'eravamo e come siamo e da quel come eravamo riprenderci quello di buono che siamo stati e a cui guardiamo con una certa nostalgia.
Negli anni siamo cambiati ma in certi aspetti forse eravamo meglio allora. Quindi ritornare a sentirci come eravamo in quegli aspetti corrisponde a correggere il tiro su certi cambiamenti avvenuti. Dare ogni tanto un'occhiata al passato con questo stato d'animo non può fare che bene per guardare avanti consci di non aver lasciato indietro qualche pezzo di noi. |
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Vi ringrazio Stella, Sole e Redwitch, tutte e tre avete detto delle cose che condivido, anche se posso rispondere che non è facile comprendere sempre cosa bisogna riprendere, in questo caso si tratta di compagni di classi, o almeno il nesso ce lo vedo li...
Si tratta quindi di esperienze che si sono principalmente svolte a scuole dalle medie in poi... Un punto l'ho già forse trovato: fino a che andavo alle elementari avevo un ora di ricreazione e potevo giocare quanto volevo, dalle medie in poi è cominciato l'impegno e sembrava non poter portare a termine nulla o portarlo con un enorme sforzo di volontà. Mi succede spesso cosi con il lavoro, quando ne inizio uno intenso in cui lavoro tutto il giorno ed ho soltanto un giorno libero, ricomincio a sentire la stessa inquietudine, tuttavia però non sopporto non lavorare. Ho il dubbio però che non si tratti solo di questo... |
Che cosa è successo alle scuole medie (poi ripetuto in quelle superiori, negli ambienti parrocchiali che frequentavi e che si ripete oggi al lavoro) che ti ha fatto diventare insofferente a regole che razionalmente ritieni giuste ma che non riesci ad accettare con tutto te stesso?
E' su questo che devi cercare... io lo so, però se non lo trovi da solo non serve a nulla. :C: |
L'ambiente parrocchiale non credo centri molto, poichè era più avanti ( si verso 17-18 anni ho deciso di mia spontanea volontà di approfondire, ed ho deciso di andare via verso 20/21).
L'ho sempre approfondito come catechista, o come cattolico attivo, non l'ho mai subito prima. Insofferenza alla regole? Di quali regole parliamo? Beh indubbiamente delle regole del dovere. Se parliamo di regole civili le ho sempre rispettate e sempre le rispetto, se parliamo di regole religiose, beh i principi cambiano con la crescita. P.S: che vuol dire che tu lo sai? |
Lo so vuol dire che vedo chiaramente come certe dinamiche si sono svolte e si svolgono nella tua interiorità spinte da eventi esterni, però più che darti delle tracce su cui lavorare non posso.
Tracce che puoi accettare o meno, nel secondo caso eviterò in futuro, scusa se mi sono permesso, in un certo senso lo hai chiesto. :C: |
Non è quello Uno, per il fatto che probabilmente credi di sapere posso darti ragione, anche se magari ho scritto solo alcuni tasselli del puzzle e non tutti, non mi dispiace di certo se qualcuno mi "illumina", è che anche se sono giovane, le dinamiche che si sono incrociate in quel periodo sono talmente tante e ampie, che è un po' difficile identificare quello che veramente vuol dire.
Probabilmente il periodo è medie-superiori, ma io non escluderei di tornare ancora più indietro. Magari ciò che dici tu è anche giusto, ma non so se è soltanto questo. Sto cercando di comprendere, per evitare di dover dare obbligatoriamente un senso alla coincidenza. Penso che centri anche il fatto di come prendo determinate cose con ansia oggi, è dovuto ad un periodo di timidezza che mi sono portato dietro dalle medie in poi. :C: |
posso farti una domanda astral?
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Vediamo dai.
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ti hanno sempre soddisfatto i tuoi risultati scolastici?
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Beh alle medie sono uscito con la sufficienza, e alla superiori sono uscito con 80/100, non è il massimo ma penso che non c'è manco di che lamentarsi. A scuola andavano tutti male, e io ho spiccavo non perchè ero un secchione, ma perchè rispetto agli altri ero attento la lezione e studiavo in modo non dico approfondito ma sufficiente a scuola. Quello che era per me veramente pesante, era andare a scuola, la trovavo una perdita di tempo, e spesso facevo 3, anche 4 assenze alla settimana, ma me le perdonavano perchè quei giorni studiavo a casa e mi preparavo. Comunque la domanda non è stata completamente inutile anzi... mi hai fatto emergere che: 1) Non ho molto socializzato con la classe, erano troppo maleducati. 2) Credo anche di aver toppato l'indirizzo, ma non è stata colpa dei miei genitori, è che a 13 anni non si sa scegliere, ed io pensavo a giocare questo si. Mi focalizzerei anche al punto primo, credo che nelle amicizie, ne abbia risentito molto... |
ecco ... mi concentrerei sul fatto che li consideravi maleducati e sul perchè di questo.
quell'idea ha creato in te un "risentimento". e credo che l'episodio "coincidente" che hai raccontato abbia (molto) a che vedere con questo... (forse per farti capire che non era un'idea corretta o quantomeno che va rivisitata) |
Turaz sinceramente... delle persone che dicono tante parolacce, bestemmiano o bruciano il registro di classe, come le chiami?
E' ovvio che non mi trovavo a mio agio, ma non ero io che non rispettavo le regole, per me questa è inciviltà, ed infatti mi sono incontrato con le uniche compagne ( e i loro ragazzi) perchè erano quelle poche persone con cui si stava bene. Più che risentimento... mi sarebbe piaciuto aver avuto un'interazione differente con tutti loro, in genere la scuola è il momento in cui uno fa pure amicizie, io non l'ho fatto, ma d'altronde le cose obbligate non mi sono mai piaciute, comunque poi le ho fatte in altri contesti. |
allora hai probabilmente visto un qualcosa che ti ha "shoccato", ha bloccato li l'immagine.
ha colpito il tuo inconscio e si è instillata li. in te può darsi si sia creato un astio non tanto nei confronti di un atteggiamento che consideri "errato" (il bestemmiare, il dire parolacce ecc. ecc.) quanto nelle regole che di fatto non impediscono questi "shock". Una sorta di "io non dico bestemmie, parolacce perchè così mi è stato insegnato" ciò stona con il "perchè gli altri lo fanno e nessuno dice nulla"? può essere? |
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No questa specifica cosa che dovresti ripescare è iniziata (ma appena appena) alle medie e ha preso forza nelle superiori e nel periodo della tua frequentazione Cattolica (non perchè sia Cattolica, se tu avessi frequentato un programma di addestramento per andare nello spazio era uguale). E' la coincidenza tra il fatto che hai iniziato a prendere consapevolezza di una cosa e il trovarti in ambienti non proprio sensibili a tale cosa, non posso dirti altro... ma da quell'inizio (non solo quello, ma quello è qualcosa forte e che ora vuole uscire) hai fatto una serie di associazioni mentali che ti portano ad essere ciò che sei oggi, nel bene e nel male. Ripesca questa cosa e molti tuoi atteggiamenti (con un pò di tempo) svaniranno come neve al sole, molti altri invece acquisteranno forza e creeranno il novo Astral. Non ti dico altro, non posso, se no non servirebbe a nulla, forse potrebbe essere una soddisfazione per il mio ego che crede di ottenere conferme per meriti che non sono suoi (Turi capito mi hai?), ma a te non servirebbe. |
capito:)))
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Ci rifletterò un po' su questo, anche se ancora non mi è proprio chiaro, forse piano piano ci arriverò da solo, in ogni caso grazie.
:C: EDIT: Stavo rispondendo su un'altro forum ed ho avuto una specie di illuminazione, su qualcosa che dicevi, forse ho capito :D |
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