Mujer Cacto
La mujer del desierto tiene espinas las espinas son sus ojos si tú te le arrimas te arraña. La mujer del desierto tiene largas y afiladas garras. La mujer del desierto mira la avispa clavar su aguijon y chingar a una tarantula mira que la arrastra a un agujero pone un huevo sobre ella el huevo se abre el bebé sale y se come la tarantula No es facil vivir en esta tierra. La mujer del desierto se entierra en la arena con los lagartos se esconde come rata pasa el dìa bajo tierra tiene el cuero duro no se reseca en lo sol vive sin agua. La mujer del desierto mete la cabeza adentro como la tortuga desentierra raìces con su hocico junta con las javalinas caza conejo con los cojotes. Como un flor la mujer del desierto no dura mucho tempio pero cuando vive Ilena el desierto con flores de nopal o de arbol paloverde La mujer del desierto enroscada es serpente cascabel descansa durante el dìa por la noche cuando hace fresco bulle con la lechuza, con la culebras alcanna un nido de pajaros y se come los huevos y los pichonchitos. Cuando se noja la mujer del desierto escupe sangre de los ojos como el lagarto cornudo cuando oye una seña de peligro dalta y corre come liebre se vulve arena La mujer del desierto, como el viento sopla, hace dunas, lomas. Gloria Anzaldúa Traduzione Donna Cactus La donna del deserto ha spine le spine sono i suoi occhi se ti avvicini ti graffia. La donna del deserto ha lunghi e affilati artigli. La donna del deserto guarda la vespa conficcare il suo pungiglione s sfottere una tarantola vede che la trascina in un buco depone un uovo su di lei l’uovo si apre il piccolo esce e si mangia la tarantola Non è facile vivere in questa terra. La donna del deserto si sotterra nella sabbia con i ramarri si nasconde come una poco di buono passa il giorno sotto terra ha la pelle dura non si rinsecchisce al sole vive senz’acqua. La donna del deserto mette la testa dentro come una tartaruga dissotterra radici con il suo muso ammucchia le spine caccia conigli con gli sciacalli. Come un fiore la donna del deserto non dura a lungo ma quando vive riempie il deserto con fiori di fico d’india o di un albero. La donna del deserto attorcigliata è serpente a sonagli riposa durante il giorno di notte quando è fresco gorgoglia con la civetta, con le serpi raggiunge un nido di uccelli e si mangia le uova e i pulcini quando si annoia la donna del deserto sputa sangue dagli occhi come lucertola biforcuta quando sente un segnale di pericolo salta e corre come una lepre diventa sabbia. La donna del deserto, come il vento soffia, fa dune, colline. |
ogni riferimento è puramente casuale... P:
cmq bella e molto intensa fiori.gif bacini.gif il pezzo che mi piace di più è questo: Citazione:
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Chi è che vive nel deserto?
Intendo bellissima la poesia... ma il deserto sarà reale o voluto? booh.gif abbraccio: fiori.gif |
Tratto da Borderlands/la Frontera di Gloria Anzaldúa
Nopal de castilla (fico d’india) Soy nopal de castilla come il cactus senza spine e quindi privo di difesa che Mamagrande Ramona coltivava sul retro della sua capanna. Non ho protezione. Per questo coltivo aghi, ortiche, chiodi affilati come rasoi per proteggermi dagli altri. Ci sono molte strategie di difesa che il sé usa per sfuggire all’agonia dell’inadeguatezza e io le ho usate tutte. Ho allontanato da me e ho rinnegato quelle parti che gli altri rifiutavano. Sono ricorsa alla rabbia per allontanare gli altri e per difendermi dall’esposizione. Ho ricambiato con il disprezzo coloro che mi hanno fatto vergognare di me stessa. Ho interiorizzato la rabbia e il disprezzo, e una parte del sé (accusatoria, persecutoria, giudicante) adottava strategie di difesa contro l’altra parte (l’oggetto del disprezzo). Io come persona, noi come popolo, i Chicanos, ci rimproveriamo, ci odiamo, terrorizziamo noi stessi. Questo avviene in gran parte inconsciamente; sappiamo soltanto che stiamo ferendo noi stessi, sospettiamo che ci sia qualcosa di “sbagliato” in noi, qualcosa di fondamentalmente “sbagliato”. Per sfuggire alla minaccia della vergogna o della paura, si intraprende un’attività compulsava, ripetitiva, come per tenersi occupati, per distrarsi, per tenere lontana la consapevolezza. Qualcuno beve, qualcuno fuma, qualcun altro prende pillole, altri stringono un’amicizia dopo l’altra per poi tradirle; ripetere, ripetere, per impedirsi di "vedere". |
blink.gif blink.gif inquietante... ohmy222.g:
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Sissina te lo dico con tutto il cuore smettila di leggere quella roba abbraccio:
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quoto Uno (ora tocca a me quotarti fiore.gif )...
che poi ti fai suggestionare e ti guardi allo specchio e vedi solo un cactus manata.gif invece in realtà c'è ben altro :wow: fiori.gif |
Gloria Anzaldua è l'autrice su cui ho fatto la tesi. Mi piace molto, e il suo messaggio non è affatto che ci si debba sentire delle ciofeche. Quando parla di qualcosa di sbagliato si riferisce alla sua condizione di donna mestiza mezzo americana e mezzo messicana con sangue indio e omosessuale e alla condizione dei messicani in genere che hanno perso la loro terra il messico che in parte è andato agli stati uniti (california, texas nuovo messico colorado arizona arkansas erano in origine parte del messico), si riferisce alla discriminazione (ingiustissima secondo lei) che coloro che si sentono vincenti fanno verso chi a loro avviso non è "normale" (i bianchi, quelli che appartengono alla classe dominante, la cultura occidentale)
Non smetterò giammai di legfgere questa roba, perché L'anzaldua non intende affatto dire che è giusto sentirsi brutti e orrendi, il suo messaggio non è questo, c'è tutta una storia dietro, parla di un popolo, di una terra strappata, di una cultura negata, di sensazioni che a torto o a ragione si provano, sarebbe una discriminazione bella e buona non leggere autrici e autori come lei, visto che il mondo non è fatto solo di vincenti allegroni e fighetti, e sistono anche queste cose. Ma evidentemente la colpa è mia che ho quotato un passo decontestualizzato da un libro che ho amato molto e da un'autrice che nel suo libro non insegna a sputarsi in faccia, e non dice che è giusto fare ciò ma dice tutt'altro e non fa altro che esporre i fatti per fare capire come è la vita per certe persone che non rispondono a certi canoni (volevo solo fare capire da dove mi è vernuta l'idea della donna cactus) m,a capisco che forse in altri forum anche ho ammorbato le persone con queste mie parole, compresi certi scemi che mi dissero "per carità sissi già mia madre e sorella mi fanno sorbire beautiful, ci manchi anche tu" Sarebbe un'ingiustizia non leggere i testi come quello da cui ho citato e fare finta che nel mondo e nella vita vada tutto bene. |
Citazione:
Non intendevo che non bisogna leggere questi autori che denunciano delle cose vergognose e che non dovrebbero esistere nel terzo millenio... intendevo che non bisogna identificarcisi.... se tu ci avessi solo messo al corrente di questa situazione avrei letto con interesse (come ho fatto) e basta, ma il fatto che tu prenda la tua firma dalle vicissutidini di questa fiera ma anche pessimista signora non mi piace... dopo ovviamente tu sei libera di fare ciò che vuoi, io più che un parere da amico non posso... per poter comprendere situazioni estreme bisogna far molto posto nella propria coscienza... bisogna già star bene... altrimenti ci si identifica e si pensa:"Guarda io sono proprio come lei". Potrebbe anche andare bene, in fin dei conti siamo tutti diversi, magari può essere un inizio per studiarsi rispecchiandosi in una realtà esterna ma simile.... ma bisogna rimanere "attenti" sulla cosa, non adagiarcisi.... Sicuramente non paragonerei mai questi brani con Beatiful... Il mio perenne ottimismo non significa che nascondo la testa sotto la sabbia e non voglio vedere ciò che non è bello.... per apprezzare ciò che è bello ho preso in mano (anche nel vero senso della parola) ciò che c'è di piiù brutto e in me c'è comunque nella mia esperienza un magazzino dove le brutture sono anche contenute... partendo dal presupposto che anche esse sono necessarie ho cercato con il tempo di comprendere come far che esse non mi facciano del male ma mi diano la forza per crescere.... ma devo io viverle , non lasciarmi vivere da esse..... |
quoto di nuovo Uno... non conosco questa autrice mi piace come scrive, a me personalmente non infastidisce leggere suoi pezzi e qui ognuno è libero di portare quello che in un determinato momento sente di far suo ma è questo che vorrei farti notare in particolare:
Citazione:
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