A (oltre) sette anni dalla sua scomparsa mi piace ricordare questo cantautore dimenticato dai più, come del resto altri.
In questi giorni tra l'altro, è uscito un mini CD con una canzone inedita. Due testi molto famosi che mi hanno fatto grande compagnia negli anni della mia adolescenza. FIRENZE (1980) Firenze lo sai non è servita a cambiarla La cosa che ha amato di più è stata l'aria Lei ha disegnato ha riempito cartelle di sogni Ma gli occhi di marmo del colosso toscano guardano troppo lontano Caro il mio Barbarossa, studente in filosofia Con il tuo italiano insicuro certe cose le sapevi dire Oh lo so, lo so, lo so, lo so bene, lo so Una donna da amare in due in comune fra te e me Ma di tempo c'è ne, in questa città Fottuti di malinconia e di lei Per questo canto una canzone triste triste triste Triste triste triste, triste triste triste, triste come me E non c'è più nessuno che mi parli ancora un po' di lei Ancora un po' di lei E non c'è più nessuno che mi parli ancora un po' di lei Ancora un po' di lei Ricordo i suoi occhi strano tipo di donna che era Quando gettò i suoi disegni con rabbia giù da Ponte Vecchio "Io sono nata da una conchiglia" diceva "La mia casa è il mare e con un fiume no, non la posso cambiare" Caro il mio Barbarossa, compagno di un avventura Certo che se lei se n'è andata no, non è colpa mia Oh lo so, lo so, lo so, la tua vita non cambierà Ritornerai in Irlanda con la tua laurea in filosofia Ma io che farò in questa città? Fottuto di malinconia e di lei Per questo canto una canzone triste triste triste Triste triste triste, triste triste triste, triste come me E non c'è più nessuno che mi parli ancora un po' di lei Ancora un po' di lei ............................... E non c'è più nessuno che mi parli ancora un po' di lei Ancora un po' di lei. LUGANO ADDIO I. Graziani (1977) Le scarpe da tennis bianche e blu seni pesanti e labbra rosse e la giacca a vento Oh ! Marta io ti ricordo così il tuo sorriso e i tuoi capelli fermi come il lago Lugano addio cantavi mentre la mano mi tenevi "Canta con me" Tu mi dicevi ed io cantavo di un posto che non avevo visto mai Tu, tu mi parlavi di frontiere di finanzieri e contrabbando mi scaldavo ai tuoi racconti "Eh mio padre sì," Tu mi dicevi, "Quassù in montagna ha combattuto !" Poi del mio mi domandavi Ed io pensavo a casa mio padre fermo sulla spiaggia le reti al sole i pescherecci in alto mare conchiglie e stelle le bestemmie e il suo dolore Oh ! Marta io ti ricordo così il tuo sorriso e i tuoi capelli fermi come il lago Lugano addio cantavi mentre la mano mi tenevi addio cantavi e non per falsa ingenuità tu ci credevi e adesso anch'io che sono qua Oh ! Marta mia addio ti ricordo così il tuo sorriso e i tuoi capelli fermi come il lago… Questa invece è molto meno conosciuta ma non meno bella: RADICI NEL VENTO E` vicino il confine e già vedo più in là getterò i miei vestiti e nudo sarò io nudo sarò... Questo viaggio è un’idea e durerà la mia vita ogni amore è una strada l’orizzonte è laggiù Perché Francesco è un pastore e ha vissuto trent’anni in un deserto di pietre per la sua verità si, ma quei suoi fragili fiori hanno messo radici son sbocciati nel vento infiniti nel blu, infiniti nel blu... Noi tutti siamo in città una sola età tanta gente che viene e se ne va acqua e fuoco noi, odio e amore noi dentro gli occhi miei e le distese infinite e i campi di sole, eterne ballate noi vento e radici, vento e radici... ho radici nel vento ho imparato da te sono fedele a me stesso non ti tradirò mai io non ti tradirò mai... |
bella canzone triste lady, come s'intitolava la canzone che cominciava: "Se avessi una chitarra stasera canterei..."?
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