Processi mentali automatici
 

Ieri sera sono andato a dormire, ho detto qualche preghiera prima di addormentarmi e sono crollato, mi è successa una cosa strana...

Mi sembrava che il sonno fosse profondo, poichè sentivo proprio il corpo che non reggeva, era come se volesse dormire, ma allo stesso tempo rimanevo sveglio e riuscivo a vedere quello che la mente pensava. Non erano sogni, perchè non vedevo nulla, ma praticamente era come se fossi esterno ai miei pensieri.
La mente ripeteva da sola le preghiere che avevo detto prima come se fosse un programma. Inoltre qualsiasi domanda in cui il giorno c'avrei messo un po' per pensarci e riflettere, dava una risposta automatica e istantaea.

Non so come definire la cosa, ma sembra che certi meccanismi inconsci che a volte ci spingono ad agire, in questo modo erano più palesi, praticamente le risposte erano già confezionate come un pacchetto automatico, ma mi sono accorto che non le pensavo io, venivano sole, o forse erano convinzioni del sub-conscio non saprei dire.

L'ho scritto qui perchè era proprio molto strano, a quanto pare l'attività mentale non riposa proprio, anzi mi sembrava molto attiva, e sopratutto vista da spettatore, ho potuto notare quanto la mente faccia tutto da solo.

Di giorno ho notato che la mente ogni tanto si distrae e pensa, ma in questa situazione di notte, mi è sembrato proprio di vedere la mente di un'altro, eppure era la mia.
E' sorprendente quanto ci metta a poco a dare delle risposte, che nemmeno erano frutto di riflessione, risposte che se dovessi dare adesso, come minimo dovrei pensarci e riflettere su.

Si, la mente funziona in automatico di suo, siamo noi che ci identifichiamo con essa e siamo convnti di pensare noi, in realtà lei pensa (e spesso con la sua parte "istintiva") e noi ci attacchiamo e questo ci convince di fare qualcosa che invece viene fatta.
Quando riflettiamo è come se mettessimo qualcosa in mezzo al processo automatico, dei freni in realtà o delle resistenze che fanno fare alla mente un certo lavoro forse in più, certi giri non soliti. Ma sostanzialmente la facciamo aspettare a dare la solita risposta automatica o, vista da un'altra parte, siamo noi che aspettiamo ad identificarci e prenderla e quindi stimoliamo la mente a fare anche altro.
Questo è già un po' più fare e un po' meno venire fatti... è un interagire, ma lei comunque continua per conto suo.

Dalla posizione in cui ti sei trovato, che è come stare "sotto" la mente (può accadere anche col TA) hai potuto renderti conto di questa realtà... che ritengo piuttosto importante perchè ci dice qualcosa in più su ciò che siamo in uno dei modi migliori... ovvero indicandoci intanto ciò che non siamo.

Ray ha gia' detto molto, ma mi ha colpita quel "vista da spettatore " che hai scritto Astral, perche' in effetti come hai scritto poi dopo, a volte (a me spesso non ogni tantoicon_mrgr:) la mente parte e se ne va per le sue se non sto attenta il "pensiero" automatico e ' proprio quello che mi genera ansie e paure, che poi non riesco a tenere sotto controllo...e in quei casi anche "fare resistenza", riflettere sulle cose che arrivano non mi serve molto se non a rallentare forse un minimo il processo automatico.. quel fare tutto da sola e' proprio azzeccato, domande e risposte talmente automatiche e radicate (prese di posizione) che mi chiedo se qualche volta siamo davvero noi a scegliere..

A me ha colpito questo punto e lo condivido.
Infatti quando pensiamo volontariamente a una cosa più ci riflettiamo su e più non troviamo la soluzione...
Poi quando la mente va per conto suo ci arriva di botto, se non la soluzione, almeno la visuale lucida del problema come se non fossimo coinvolti ma si trattasse di un'altra persona, come se la vedessimo dall'esterno.
Forse per questo si dice che se si ha un problema, invece di stare ad arrovellarcisi sopra, è meglio dormirci su....

Esattamente Red, soltanto che durante il giorno capisci che la mente si distrae, che mette ansia, ma non ne puoi fare a meno di evitare di essere coinvolto. Durante questa esperienza invece sembrava che guardavo questi pensieri, come se il contenuto non mi riguardasse assolutamente, come se fossi staccato dal corpo ed il cervello era di un'altro, per questo ho osservato bene, e credimi adesso come adesso non ci riuscirei proprio.

Ha ragione Ray, non siamo proprio la nostra mente, anche se credo che un certo automatismo per alcune cose può anche andare bene ( tipo evitare il fuoco, o sterzare ad una curva pericolosa).

Il problema come dice anche Stella, è che cerchiamo di risolvere i problemi con questa mente e non con un altra " Mente". Questa mente è buona per calcolare, organizzarsi e per cose più istintive, ma per altre cose porta solo angoscie mi sembra e oltretutto non permette di sentire qualcosa di superiore che invece potrebbe darci la soluzione.

Stando attenti a non dormirci dentro...