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MaxFuryu 26-04-2007 16.43.27

modalità di pensiero
 
Mi è successo di pensare a una cosa, di rifletterci sopra per cercare di darne una conclusione, e man mano che ci pensavo mi si schiariva tutto il ragionamento, e poi per un attimo veloce mi viene in mente la fine (tanto veloce che al momento, e come questo infinite volte, non ci faccio caso), quindi continuo a pensare, e alla fine quando tutto mi sembra chiaro, mi ritorna in mente l’istante di prima in cui avevo già la conclusione del discorso °_° allora questa volta capisco di non aver pensato davvero, di aver utilizzato una modalità passiva e di aver plasmato tutto il discorso per farlo arrivare alla conclusione che volevo, in pratica non ho fatto altro che fantasticarci sopra, lasciare la mente vagare da sola a generare un discorso.
Nella maggior parte dei casi faccio così, come ad esempio se leggo un messaggio nel forum, ho la risposta e poi ci faccio il discorso sopra.
adesso penso che questa sia una modalità di pensiero, e che ce ne dovrebbe essere una attiva tipo quella che usiamo per risolvere un problema matematico ad esempio, che dovrebbe essere fortemente logica ed analitica.
il problema che mi pongo è: quale delle due modalità è giusto usare? subito mi verrebbe da dire entrambe, però nel mio piccolo cercando di verificare le risposte da entrambe le modalità mi accorgo che quelle che mi vengono dalla parte creativa non sono affidabili, e mi pare siano un misto di tutte le convinzioni che ho adottato in passato e che riguardano la sfera emotiva, in pratica avrei eliminato tutto ciò che mi fa soffrire e ci avrei inserito tutto ciò che mi fa stare bene, diciamo di avere una modalità "educata" da me e da tutto ciò con cui ho interagito, in una modalità logica non potrei analizzare una cosa che non è logica e comunque non avrei abbastanza elementi trovandomi limitato,
la mia visione deve essere sbagliata per forza, non può essere possibile che in pratica una mente sia educabile e quindi la maggior parte dei pensieri inutili (questi sono sicuro che quasi tutti lo siano) ma in tal caso uno scambio di opinioni con una persona sarebbe solo un nuovo inserimento di cose nella mente e non un processo attraverso il quale trovare spunti di pensiero.(anche se questo mi viene in mente che è quello che si fa per la maggior parte dei casi, o almeno nel mio)
questo mi crea una certa confusione, sicuramente le mie osservazioni sono sbagliate e le ho volute inserire solo per iniziare un discorso e cercare di capire dove sbaglio e soprattutto se c'è altro

Uno 27-04-2007 19.49.08

Provo a capire quello che hai scritto Max
O se non ho capito quello che hai scritto farò un'altro discorso icon_mrgr:
Parli di due modalità, una che sintetizzata si potrebbe definire preconcettualizzante, inizi a leggere, ma anche quando ascolti qualche persona dal vivo in base alle prima parole decidi già dove questa andrà a parare ed invece che aspettare di sentire tutto inizi già a preparare la risposta. L'altro sistema, poco usato, è entrare in possesso di tutti i dati, cioè ascoltare tutto poi elaborare.
Il sistema migliore è si di usare entrambi se ci riesce, cioè soprattutto se si conosce bene l'animo umano si può già iniziare a tracciare una risposta che però non deve partire in automatica senza aver concluso l'acquisizione dei dati ed un eventuale correzione prima dell'invio/parola-risposta. Paradossalmente predisporre l'animo e anche la mente in questo modo ci impedisce di sbagliare, la correzione diventa possibile ma praticamente quasi mai usata.
Questo vale e si può trasportare su tutto il pensiero in generale, creare senza poi interfacciare a dati reali sfuma in sogno, essere troppo razionali rallenta tanto da fa perdere spesso l'attimo.

Grey Owl 26-06-2007 09.41.31

Ho ripreso su' questo post perche' proprio ieri ho visto l'ennesimo automatismo maledetto...hahahahaha
Vedo sempre piu' che sono una macchina semo-automatica (battutona)...hahahaha

L'avere padronanza di queste due modalita' presuppone un'attenzione molto alta... come dire essere attenti a chi ascoltiamo/leggiamo senza perdere il filo dei "dati" che ci arrivano...
Spesso interrompo il collegamento con la sorgende dei dati (leggasi non ascolto piu' chi mi parla) ed entro nei miei pensieri e qui inizia la IP che elabora risposte di dati parziali... l'automatismo e' piu' marcato quanto piu' faccio ruotare tutto attorno a me... insomma chiudo la porta al mondo che bussa.

In sostanza il pensiero giusto e' presente ma mal gestito... nel senso che non vi e' la giusta attenzione ai dati... anzi vi e' l'automatico chiudere della comunicazione... il preconcettualizzare e' automatico e lo e' ancor di piu' il non attendere tutti i "dati" che ci vengono trasmessi.

Vi e' l'intenzione di "ascoltare" ma poi scatta l'automatismo del tipo... questa la so'... questa cosa la conosco... la so' gia'... e qui casca l'asino (io)... manata.gif


:C:

Uno 26-06-2007 09.58.39

Citazione:

Originalmente inviato da Grey Owl (Messaggio 35233)
il preconcettualizzare e' automatico e lo e' ancor di piu' il non attendere tutti i "dati" che ci vengono trasmessi.

Vi e' l'intenzione di "ascoltare" ma poi scatta l'automatismo del tipo... questa la so'... questa cosa la conosco... la so' gia'... e qui casca l'asino (io)... manata.gif

Questo sarebbe da incorniciare :wow:
bel periodo hai scritto... e come è normale che sia, più si sa (o si crede di sapere) e più si casca in questo pericolo (pericolo non solo per la crescita, anche i normali rapporti ne risentono).
Conosco diverse persone che sono ad un buon livello ma si perdono in questo fumo negli occhi, si impantanano e non vanno più avanti.
Prendiamo i "tizi" famosi, a qualsiasi tipo e genere appartengano, io non osanno nessun corpo però quando qualcuno ha compiuto qualcosa di grande mi pongo sempre in modalità studio, si anche grandi cose negative o futili.
Studio non significa scimmiottare, ma non mi permette neanche di dire "ah si tizio ha creato un movimento di migliaia di persone ma non capiva un cavolo".
Ok ho forse portato un pò fuori tema ma può essere un buon esercizio per la modalità di pensiero non precotta.

RedWitch 26-06-2007 10.12.53

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 35235)
..............
Prendiamo i "tizi" famosi, a qualsiasi tipo e genere appartengano, io non osanno nessun corpo però quando qualcuno ha compiuto qualcosa di grande mi pongo sempre in modalità studio, si anche grandi cose negative o futili.
Studio non significa scimmiottare, ma non mi permette neanche di dire "ah si tizio ha creato un movimento di migliaia di persone ma non capiva un cavolo".
.........

Questa è quella che si chiama sospensione di giudizio?
Riuscire a porsi in una modalità di ascolto indipendentemente da chi parla?
Non dare mai per scontato di sapere qualcosa, ma ascoltando mettersi in gioco, ed essere disposti a cambiare "la propria" idea se necessario

Uno 26-06-2007 10.34.10

Devo precisare una cosa, ho parlato di Tizi famosi... non è che quello che abita di fronte casa lo "cestino" immediatamente, solo che in quel caso è facile che una volta che ci ho parlato mezz'ora non abbia niente di nuovo da dirmi.
Facile, non certo... un 'orecchio pronto a ricredersi sta sempre bene.

Uno 26-06-2007 10.38.24

Citazione:

Originalmente inviato da RedWitch (Messaggio 35237)
Questa è quella che si chiama sospensione di giudizio?

Più o meno, devo dire che un certo giudizio c'è comunque nell'esempio esposto sopra, se il fatto che uno abbia fatto grandi cose mi fa stare attento più del vicino... però è sempre meglio che bollare tutti con sufficienza.



Vabbeh temibile Carter mi hai scoperto icon_mrgr: era un esempio che speravo colpisse qualcuno... chissà...

griselda 26-06-2007 13.43.48

Citazione:

Originalmente inviato da Grey Owl (Messaggio 35233)
Vi e' l'intenzione di "ascoltare" ma poi scatta l'automatismo del tipo... questa la so'... questa cosa la conosco... la so' gia'... e qui casca l'asino (io)... manata.gif

Oh Grey mal comune... ma senza gaudio manata.gif
Ieri ho salutato un amico prima che si accomiatasse perchè PRESUMEVO martello.: che se ne stesse andando.diavolo.g:
Anche quando ascolto sono già in modalità giudizio martello.:
ascolto ma non sento.
Mi viene in mente quando da bambini correvamo a consegnare il compito per primi o alzare la mano per primi per dimostrare di aver capito e ricevere i complimenti. La nostra IP in corsa per arrivare ...dove non si sa perchè a quanto pare si rimane al palo sempre lo stesso. La predisposizione, il preconcetto, la preconcettualizzazione, presunzione, è tutto un pre che non porta da nessuna parte se non fermi dentro se stessi. Chissà se bastasse essere invece di voler dimostrare, quando voglio dimostrare di aver capito mi perdo tutto il resto.
Anche quando voglio arrivare ad una soluzione non sono mai io che decido è tutto quell'insieme di IP che gioca a sfavore, da dentro non si riesce a vedere la luce bisogna aprire la finestra per lasciarla entrare....

jezebelius 26-06-2007 13.54.48

Si può dire che " chiunque", quindi, lo devo considerare in grado di darmi qualcosa?
Da questo allora si può dire che il solo preconcettualizzare, condividendo Grey, è appunto una espressione di giudizio anche se in diversa forma probabilmente.
Quindi che faccio?...dry.gif
Forse una cosa la posso fare.
Essere "attento " non soltanto all'interlocutore e quindi attento a ciò che dice o che di lui sto leggendo ma nel contempo essere attento " a me " che mi son posto in quella condizione..po esse?nonso.gif
Cioè...se per esempio..leggo una cosa che riguarda un meccanismo non posso evitare di prenderlo in considerazione per una eventuale valutazione su me o per la persona che mi sta di fronte ma posso evitare di cadere nell'inganno di pensare che sta cosa la conosco.
In pratica "assorbo", stando attento, elaboro, in base ai dati che posseggo, e quindi darò l'invio alla risposta senza inficiarla con l'IP ?manata.gifnonso.gif


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