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Astral 08-11-2011 00.07.08

Ad esempio mettiamo che a me piace tanto una persona, ma non so se potrò averla. Posso rinunciare da subito (rinuncia) posso ossessionarmi dal problema, oppure possono fare tutto quello che posso in mio potere, ma con distacco, oppure posso fregarmene della cosa (indifferenza).

Altro esempio è aiutare un amico senza immedesimarmi in lui (attaccamento) senza far finta che non abbia un problema (indifferenza) oppure non aiutarlo a priori perchè penso che tanto è inutile (rinuncia).

Più che la soluzione io la intendo attaccamento a quello che per noi potrebbe essere la soluzione ad un problema.
Ad esempio io penso che una medicina possa curare la mia malattia, e allora mi attacco a quella.

webetina 08-11-2011 00.34.02

Citazione:

Originalmente inviato da Astral (Messaggio 105871)
Ad esempio mettiamo che a me piace tanto una persona, ma non so se potrò averla. Posso rinunciare da subito (rinuncia) posso ossessionarmi dal problema, oppure possono fare tutto quello che posso in mio potere, ma con distacco, oppure posso fregarmene della cosa (indifferenza).

Con distacco in questo caso vuol dire fare di tutto ma pronto ad accettare di non trovare la soluzione, se ho capito bene.

Citazione:

Altro esempio è aiutare un amico senza immedesimarmi in lui (attaccamento) senza far finta che non abbia un problema (indifferenza) oppure non aiutarlo a priori perchè penso che tanto è inutile (rinuncia).
Non è proprio chiaro il concetto, forse c'è una svista su ciò che hai scritto circa l' indifferenza.
Citazione:

Più che la soluzione io la intendo attaccamento a quello che per noi potrebbe essere la soluzione ad un problema.
Ad esempio io penso che una medicina possa curare la mia malattia, e allora mi attacco a quella.
Capisco, però a quel punto probabilmente non curava la malattia ma solo il sintomo, quindi magari non era una vera soluzione penso.

Ray 08-11-2011 01.43.30

Citazione:

Originalmente inviato da webetina (Messaggio 105870)
Io pensavo per esempio ad un problema matematico a cui si trova la soluzione, a quel punto per me significa automaticamente possederla, non vedo altro. A meno che ti riferisci all'uso che uno ne fa poi della soluzione del problema.
Oppure, mettiamo il caso di una malattia grave che trova soluzione in una specifica medicina, prendere con distacco la cosa potrebbe significare che, ok, conosco la cura, ma ci penserò un pò su se voglio farne uso;

C'è il rischio di confondere la soluzione con il procedimento per ottenerla, anche se le due cose ovviamente sono decisamente connesse.
Nel problema matematico posso intravedere il procedimento che mi può dare la soluzione ad esempio in una serie di calcoli. Ma per averla devo eseguirli e devo farlo correttamente. A quel punto ottengo la soluzione che è il risultato dei calcoli (un numero o quel che è).
Stessa cosa la malattia... la medicina e il fatto di prenderla costituiscono il procedimento per ottenere la soluzione che in questo caso è la scomparsa della malattia, ovvero la salute.

diamantea 08-11-2011 09.00.19

Alle quattro componenti individuate aggiungerei il fattore tempo, breve, medio e lungo termine per dare la dimensione realistica, concreta, sia del problema che della soluzione.

webetina 08-11-2011 10.24.13

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 105876)
C'è il rischio di confondere la soluzione con il procedimento per ottenerla, anche se le due cose ovviamente sono decisamente connesse.

C'entra col distacco di cui parla Astral, nel senso che attaccarsi al procedimento è una distorsione possibile?
Oppure aggiungi elementi per definire meglio cosa sia soluzione e che non bisogna considerare per esempio quella che prevede un procedimento?

Ray 08-11-2011 12.53.21

Citazione:

Originalmente inviato da webetina (Messaggio 105882)
Oppure aggiungi elementi per definire meglio cosa sia soluzione e che non bisogna considerare per esempio quella che prevede un procedimento?

Faccio un esempio.

Problema:
ho finito lo zucchero E mi serve lo zucchero (l'assenza di uno dei due elementi fa sparire il problema)

Procedimento individuato per risolvere:
esco e compro lo zucchero

Eseguo...

Soluzione: ora ho lo zucchero, il problema non esiste più.

Astral 08-11-2011 13.04.16

Io parlavo del fatto che bisogna avere lo zucchero a tutti i costi. Ad esempio è domenica, i negozi sono chiusi, e mi sto ossessionando perchè mi manca lo zucchero, mentre con un atteggiamento distaccato, so che oggi magari dolcifico col miele, e magari domani che è lunedi lo comprerò, oppure potrei riflettere se ora di rivedere la glicemia, ed evitarne per un po'.

Faltea 08-11-2011 13.17.47

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 105846)
L'evento non è lo stesso se gli elementi sono diversi. Tizio con kasko e tizio senza kasko sono due "tizi" diversi (in quanto elementi del problema) anche se si tratta della stessa persona. Cambi i dati cambi il problema.

Aspetta, intendevo il tamponamento che è l'inizio dell'evento, poi la sua evoluzione muta a seconda di chi c'è in sucessione: tizio con kasko tizio senza kasko.
Ma la partenza è uguale, no?

.. proseguo a leggere gli altri post...

Ray 08-11-2011 13.32.41

Citazione:

Originalmente inviato da Faltea (Messaggio 105893)
Aspetta, intendevo il tamponamento che è l'inizio dell'evento, poi la sua evoluzione muta a seconda di chi c'è in sucessione: tizio con kasko tizio senza kasko.
Ma la partenza è uguale, no?

Il fatto che due problemi diversi abbiano un elemento in comune (tamponamento) non li rende lo stesso problema.

Faltea 08-11-2011 13.34.35

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 105888)
Faccio un esempio.

Problema:
ho finito lo zucchero E mi serve lo zucchero (l'assenza di uno dei due elementi fa sparire il problema)

Procedimento individuato per risolvere:
esco e compro lo zucchero

Eseguo...

Soluzione: ora ho lo zucchero, il problema non esiste più.

Al primo passo si può scatenare l'ossessione di cui parla Astral che entra nel contesto emozionale, da notare che senza la seconda parte (E mi serve lo zucchero) l'ossessione non si può creare, manca la "necessità di rosolvere il problema".
Tra il primo passo ed il secondo passo fa da padrone l'emozionale che è commisurato alla gravità del problema, ma questa gravità è puramente soggettiva.
Anche se entrambi i tizi che tamponano sono nelle stesse condizioni (senza kasko) avrebbero comunque delle reazioni diverse, ed il problema un peso diverso.

Faltea 08-11-2011 13.39.04

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 105895)
Il fatto che due problemi diversi abbiano un elemento in comune (tamponamento) non li rende lo stesso problema.

Verissimo. Mi limitavo all'esempio mero. Senza implicare tutte le concause sucessive.

webetina 08-11-2011 16.10.41

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 105888)
Problema:
ho finito lo zucchero E mi serve lo zucchero (l'assenza di uno dei due elementi fa sparire il problema)

Procedimento individuato per risolvere:
esco e compro lo zucchero

Eseguo...

Soluzione: ora ho lo zucchero, il problema non esiste più.

Esempio: mangio veleno per topi, l'antitodo è la vitamina K, me la inietto e risolvo un problema.

Al di là del procedimento ora però è nata comunque l'esigenza per me di chiarire bene il termine di problema come anche la parola soluzione.
Potrei non vedere nel tuo esempio il problema, mi pare che si risolva semplicemente nell'eseguire un acquisto, che so dove fare, in che tempi e con quale spesa. Quali sono le condizioni per chiamare una esigenza un problema?

RedWitch 08-11-2011 19.42.37

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 105830)
Scusa Red, ho visto il tuo post solo adesso, abbiamo scritto grossomodo nello stesso tempo e tirando fuori la stessa questione del soggettivo/oggettivo. Non so se in parte ti ho risposto e in che misura, in caso riprendiamo.

Si' grazie Ray il tuo post è chiaro, anche se rimane da stabilire se è possibile trovare un esempio di problema oggettivo, almeno parzialmente.

Se ho ben capito il problema, per esistere ha bisogno di un soggetto (persona che ha/vive il problema) ed un oggetto (evento), e siccome siamo tutti diversi, mi vien da pensare che non sia possibile trovare un esempio di problema oggettivo (forse in matematica?).
Forse un impedimento comune a tutta una città ad esempio potrebbe essere parzialmente oggettivo, una strada chiusa al traffico genera un impedimento generale, nessuno la puo' percorrere, ma comunque ognuno la vivrà/vedrà a modo proprio...
Una persona che abbia risolto tutti i suoi conflitti potrebbe, davanti ad un problema eliminare piXXX ed emotività..e quindi avere una visione più oggettiva del problema, ma... a quel punto lo si puo' definire ancora problema?

Citazione:

Originalmente inviato da Ray
In effetti non è semplicissimo stabilirla. Secondo voi la gravità di un problema da cosa dipende? Dalle conseguenze possibili? Dalla difficoltà a risolvere? O che?
Perchè potrebbero esserci dei problemi che potenzialmente provocherebbero gravi conseguenze ma facili da risolvere e viceversa problemi dalle conseguenze lievi ma difficilissimi da affrontare...

Secondo me più un problema si avvicina alla possibilità di non sopravvivenza e più è grave (ad esempio un problema economico di una certa entità, o la perdita di una casa dove abitare per cause accidentali etc)

Citazione:

Originalmente inviato da webetina (Messaggio 105913)
....
Al di là del procedimento ora però è nata comunque l'esigenza per me di chiarire bene il termine di problema come anche la parola soluzione.
Potrei non vedere nel tuo esempio il problema, mi pare che si risolva semplicemente nell'eseguire un acquisto, che so dove fare, in che tempi e con quale spesa. Quali sono le condizioni per chiamare una esigenza un problema?

Credo che quello di Ray fosse un esempio semplificato al massimo, ho cercato il significato etimologico della parola "Problema" e tra i vari significati ho trovato questo che mi sembra offra degli spunti:

Citazione:

questione in base alla quale si devono trovare uno, o più elementi ignoti partendo dagli elementi noti contenuti nell'enunciato della questione stessa
E' vero che nell'esempio dello zucchero ho tutti gli elementi del procedimento (ma non la soluzione che è avere lo zucchero), ma se mi trovo davanti alla mancanza dello zucchero, devo trovare quale è il procedimento per arrivare alla soluzione, che se per tutti è "avere lo zucchero", il procedimento potrebbe essere diverso. Ad esempio tu potresti avere il negozio sotto casa, io potrei dover andare al supermercato a piedi, Ray magari ha il super lontano e prende l'auto o il bus etc...

Se la soluzione è unica ovvero trovare l'elemento mancante (zucchero) i procedimenti saranno diversi , probabilmente ognuno dovrà trovare il miglior modo per procurarsi lo zucchero.. o rinunciarvi (altra soluzione possibile?)

webetina 08-11-2011 20.54.57

Citazione:

Originalmente inviato da RedWitch (Messaggio 105920)
ma se mi trovo davanti alla mancanza dello zucchero, devo trovare quale è il procedimento per arrivare alla soluzione, che se per tutti è "avere lo zucchero", il procedimento potrebbe essere diverso.

Allora ritorniamo alla questione del procendimento. C'è qualcosa che non mi è chiaro sulla questione.

Ray 09-11-2011 01.43.35

Citazione:

Originalmente inviato da webetina (Messaggio 105921)
Allora ritorniamo alla questione del procendimento. C'è qualcosa che non mi è chiaro sulla questione.

Infatti, anche Red scrivendo ha mescolato le due cose: la soluzione e il procedimento per ottenerla. Quando ho la soluzione il problema non c'è più.

webetina 09-11-2011 02.08.16

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 105930)
Infatti, anche Red scrivendo ha mescolato le due cose: la soluzione e il procedimento per ottenerla. Quando ho la soluzione il problema non c'è più.

Quando avrei mescolato la soluzione e il procedimento per ottenerla? Hai avvisato di un rischio, non hai fatto esempi di soluzioni senza procedimento, ho detto da parte mia che il tuo esempio potrebbe non essere visto come un problema. Così mi pare un argomento già morto comunque.

Ray 09-11-2011 11.42.05

Citazione:

Originalmente inviato da webetina (Messaggio 105932)
Hai avvisato di un rischio, non hai fatto esempi di soluzioni senza procedimento, ho detto da parte mia che il tuo esempio potrebbe non essere visto come un problema.

Non ci sono soluzioni senza procedimento per ottenerle, tuttavia il procedimento potrebbe essere estremamente semplice o estremamente complesso.
Nel caso dello zucchero il procedimento consiste nell'andare a comprarlo. La soluzione nell'averlo in mano e il problema è eliminato. Che qualcuno possa non considerare un problema come tale se il procedimento per ottenere la soluzione è molto semplice non implica che non sia comunque un problema.

Hai presente i problemini matematici delle elementari, quelli che si risolvono con un calcolo solo e semplicissimo? Tipo Gino ha due caramelle e Nando tre, quante caramelle ci sono in tutto? Tu dici cinque e magari non lo consideri un problema, ma è lo stesso un problema.

Astral 09-11-2011 12.10.59

Noi andiamo in crisi per problemi più complessi, esistenziali, e spesso i problemi sono correllati tra loro ed impicciati pure. L'esempio dello zucchero è calzante, ma se vogliamo portarlo in un piano più reale dei nostri problemi potremmo dire, di dover fare una torta al cioccolato bianco, ma il forno è rotto, la dobbiamo consegnare entro qualche giorno, e non sempre siamo convinti della nostra capacità di saperla fare, è tanto che non la facciamo e non conosciamo le nostre potenzialità.

Come in alcuni problemi, spesso bisogna risolvere prima certe equazioni, per sbloccare altri calcoli.

Reperire gli ingrendienti è un problema, e questo potrebbe comportare altri problemi (ingredienti rari, negozi chiusi, merce finita).

Il tempo è un'altro problema, spesso ci diamo delle scadenze, perchè senno pensiamo che è troppo presto o troppo tardi.

Molto spesso poi dubitiamo delle nostre capacità e sicuramente il non sapere o il pensare di non essere in grado di risolvere uno o pià problemi, sono i principali motivi della fase di stallo.

Prendiamo per esempio il problema del dimagrire senza prendere casi patologici, il problema è semplicemente alla fine, che non abbiamo sviluppato o ritrovato in noi stessi sufficiente forza di volontà per poter mirare ad un regime ipocalorico e ad un attività fisica moderata, non abbiamo sviluppato la costanza per prolungarlo nel tempo, e non abbiamo sviluppato l'elasticità mentale per non reprimerci troppo e cadere nell'errore di privarci di tutto (che ci riporta alla situazione da capo).
Inoltre in molti casi, non abbiamo sviluppato le capacità di analisi per vedere tutti questi procedimenti, quindi ci sembra che questi problemi sono loro a decidere della nostra vita e siamo in balia del destino avverso o crudele o della fortuna, nei casi positivi.

Non dico che non esistano anche eventi che non dipendono da noi, ma sicuramente sono minori, rispetto a quanto pensiamo.

webetina 09-11-2011 12.42.46

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 105940)
Non ci sono soluzioni senza procedimento per ottenerle, tuttavia il procedimento potrebbe essere estremamente semplice o estremamente complesso.

Abbi pazienza Ray, a me era chiaro fin dall'inizio, hai detto tu che come ha fatto poi Red avevo mescolato il procedimento con la soluzione. Se si lavora con onestà intellettuale va bene, se volevi mettere problemi al mio scrivere su ciò che non capivo di Astral è un'altra questione. Puoi dirlo chiaramente quando una cosa non ti sembra costruttiva o opportuna ai fini della discussione, non mi offendo, si perde meno tempo.

Ray 09-11-2011 13.59.23

Citazione:

Originalmente inviato da webetina (Messaggio 105946)
hai detto tu che come ha fatto poi Red avevo mescolato il procedimento con la soluzione.

Ma dove?

webetina 09-11-2011 14.26.15

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 105930)
Infatti, anche Red scrivendo ha mescolato le due cose: la soluzione e il procedimento per ottenerla. Quando ho la soluzione il problema non c'è più.

Qui Ray. Comunque era giusto per capire, visto che non è così tutto ok.

Faltea 11-11-2011 13.23.47

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 105940)
Non ci sono soluzioni senza procedimento per ottenerle, tuttavia il procedimento potrebbe essere estremamente semplice o estremamente complesso.
Nel caso dello zucchero il procedimento consiste nell'andare a comprarlo. La soluzione nell'averlo in mano e il problema è eliminato. Che qualcuno possa non considerare un problema come tale se il procedimento per ottenere la soluzione è molto semplice non implica che non sia comunque un problema.

Hai presente i problemini matematici delle elementari, quelli che si risolvono con un calcolo solo e semplicissimo? Tipo Gino ha due caramelle e Nando tre, quante caramelle ci sono in tutto? Tu dici cinque e magari non lo consideri un problema, ma è lo stesso un problema.

Mi ricordo una massima di paperino (o era snoopy?)
se il la soluzione c'è, perché preoccuparsi? Se la soluzione non c'è, perchè preoccuparsi?

Nel caso della torta di Astral, sembra che ci siano tanti problemi ma in realtà ce n'è uno solo.
Va ricercato, se è il fare bella figura con la torta altrimenti ne risente l'ego e sarebbe tremendo, ricordarsi di come va fatta altrimenti lo scoprire che si ha poca memoria sarebbe tremendo.. e via così.
Tutti gli altri sono derivati da questo problema. Perché è il nocciolo, IL PROBLEMA che impedisce agli altri piccoli problemi di essere velocemente risolti.
Nel momento in cui si trova la soluzione il problema sparisce. Già il ricercare la soluzione presuppone che ci sia un problema. Uno vive dell'altro, non c'è l'uno non c'è l'altro.
Stavo pensando all'oggettività ed alla soggettività di cui accennava Red e non riesco a trovare nemmeno un problema oggettivo.. Ogni cosa che trovo, ha comunque una componente soggettiva, come se in realtà il problema esistesse solo soggettivamente, visto dal singolo.booh.gif

Ho fatto un casotto?
Voi trovate problemi oggettivi? (A parte la matematicaicon_mrgr: )

Astral 11-11-2011 14.42.31

Il problema fulcro è fare la torta, e tutti gli altri problemi sono in fuzione di quello. L'apparire bravi è una costruzione ancora maggiore, che dipende dalle aspettative esterne. Posso fare la torta perchè mi è richiesta a lavoro, ho ospiti a cena o devo fare una gara.

E' ovvio che ci sono casi in cui posso decidere di comprarla direttamente in pasticciera, o di non gareggiare ancora, ma in altri casi il problema potrebbe bloccarmi.
Gli altri miniproblemi, sono conseguenze, ma è ovvio che se non risolvo questi piccoli, non risolvo quello grande.


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