discriminazione sessuale.
E' notizia di questi ultimi giorni. Due ragazzi sono stati aggrediti all'uscita del "gay village" di Roma da un signore che portava con sè un coltello a serramanico. Pare che sia nata una discussione perchè i due ragazzi che si stavano scambiando delle effusioni, hanno risposto al signore che li ha "amabilmente" apostrofati. E' nata una lite ed il gentiluomo ha pensato bene di prendere il suo coltello e di ferire quasi a morte uno dei due, dopo aver spaccato una bottiglia in testa all'altro. Ora il gentiluomo è a piede libero perchè non sia mai che chi va in giro armato e si macchi di tentato omicidio si faccia un po' di carcere almeno prima del processo. Purtroppo la mia amata Roma non è nuova ad episodi del genere. Si avverte quest'aria di discriminazione che tocca vari ambiti del sociale e che in questo caso ha colpito duramente due ragazzi rei di essere omosessuali.
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Dal mio punto di vista il tipo dal coltello facile dovrebbe stare già in carcere da adesso, il processo servirà solo per decidere quanto, ma non perchè ha accoltellato due uomini che si baciavano, perchè ha accoltellato, punto.
Non si può parlare di discriminazioni (non mi riferisco a te Logos, parlo in generale) e poi focalizzare il fatto che quel tizio ha accoltellato perchè.... Un'accoltellamento non è meno grave se viene accoltellato un vecchio per rubargli la pensione, una ex per gelosia o che altro... ed in altri casi le motivazioni vengono si e no raccontate... Finchè qualcuno porrà l'accento sul fatto che una cosa viene fatta perchè.... quel perchè categorizzerà una fascia di persone e di fatto li discriminerà. Questa è una cosa che i gay stessi non hanno capito nonso.gif |
La violenza è violenza punto!
Non ha importanza su chi o cosa si esercita è importante punire chi fa di questo atteggiamento una regola di vita...e pare che il signore non sia nuovo a questo tipo di occupazione... Se anche un sindaco si sdegna alla mancata carcerazione ci sarà ben qualcosa che non funziona.. Mi chiedo ma se esistono delle leggi ben precise com'è che a volte vengono applicate e altre no? Qui abbiamo testimoni...precedenti..e feriti...che aspettiamo davvero il morto? :( |
A me pare che sia vietato girare con una lama che sia sopra una certa misura, mi pare che vada dai 4 ai 6 cm (tipo temperini o quei coltellini multiuso e anche in questi casi deve essere motivata.)
E' permesso al cacciatore o a chi fa un tipo di lavoro in cui necessita tale attrezzo, ma non può essere portato in giro. E' vietata la doppia lama tipo pugnali. Insomma girare con una lama appresso è vietato dalla legge italiana e sei già in reato se ti sorprendono. Ma non solo devi se ti fermano giustificare ogni attrezzo che potrebbe diventare un arma contundente tipo grosso cacciavite o grosse forbici. Detto questo se poi ferisci qualcuno non può di certo passare inosservato il fatto e sopratutto non sanzionato. A me questo episodio fa pensare ai cosidetti facinorosi che frequentano gli stadi, essi non sono tifosi usano lo sport per fare quello che se non facessero li farebbero altrove, sfogare la loro barbarie. |
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E' un fatto che nei tribunali si va a cercare la motivazione dell'accoltellamento, ci sono le cosiddette attenuanti, un tempo se il marito uccideva la moglie trovata con un altro uomo, era quasi prosciolto...oggi no! I gay dovranno subire lo stesso iter delle donne, dovranno dimostrare di non essere colpevoli di essere natidiversi, la società dovrà accettarli e comunque la loro vita sessuale non dovrà mai essere giudicata un'attenuante per un accoltellamento!manata.gif |
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Espandendo il discorso possiamo vedere nei gruppi (macro) ciò che accade nei singoli (micro) se ci si preoccupa troppo solo di se ci si discrimina ed autoinserisce in una categoria. Se i gay insieme ad altri cittadini sfilassero per mostrare il proprio diniego alla violenza in generale ecco che non sarebbero più i gay contro qualcun altro, ma sarebbero essere umani che si battono per i diritti degli esseri umani. Finchè c'è un orgoglio di essere x, una voglia di rivalsa etc... non si fa strada.... e questo non vale solo per i gay militanti o per le femministe, vale per la politica, vale per il sigolo in diversi ambiti etc... |
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Vi devo ringraziare per questa discussione.
Quella che stò per raccontare forse è una sciocchezza rispetto al tema ma mi è capitata. Da qualche tempo i miei figli per prendersi in giro si gridano addosso "tu sei gay, tu sei gayyy" dry.gif appurato che sapevano di cosa parlavano (con microcrisi del mondo nonnamaternadiavolo.g: ) ho provato in diversi modi a farli smettere, dallo spiegare che non si dice (e qui oggi mi bastono da sola perchè ero io la prima a discriminare) a minacciare punizioni. Poi ieri parte la cantilena respiro e al più grande dico "£ e se anche fosse?" :wow: qualche secondo di silenzio iMi ribatte dicendo che si bacia gli uomini e io..."e allora? Se ci si vuiol bene..qual'è il problema?" :wow: Il discorso si è fermato lì, tornerà fuori ma adesso ho la risposta. Un finto problema è destinato a non esistere se non gli si dà peso...e viceversa. fiori.gif scusate se sono andata OT |
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Io invece mi trovo un po' in disaccordo col topic. La violenza non ha colori posso capirlo. Di recente qui è stato accoltellato un 20 enne, solo perchè ha detto, ragazzi non litigate, tra lui ed il suo amico. Una morte assurda.
Però io credo che si volesse focalizzare l'attenzione sul fatto che se una coppia "normale" si bacia per strada, questo non è motivo di accoltellamento. La cosa grave è il simbolo (il gay village) un locale all'aperto (tipo stand con discoteca) frequentato da gay, ma al 25% anche da coppie. Premetto che è un problema principalmente maschile. Fortunatamente molti movimenti gay hanno capito che devono manifestare insieme ai precari normali, ai cittadini comuni per essere integrati e che fanno più discriminazioni loro di molti altri (su etero, bisex, trans etc.) Il topic si parla di discriminazione sessuale: io credo che in Italia esista, o non si spiegherebbe il fatto che molti vivono la loro condizione segreta nei migliori dei casi, e nei peggiori dei casi hanno una doppia vita (persone sposate, preti). In una realtà provinciale sopratutto questo avviene, ed in prevalenza più per l'omosessualità maschile che per quella femminile. Per il fatto delle derisioni, è soggettivo: è ovvio che se uno vede atteggiamenti strani gli viene da ridere, e succede pure se vedrei una donna ottantenne con la minigonna ed il rosetto rosso. Secondo me è proprio forzare o esaltare certi atteggiamenti che la comunità omosessuale si da la zappa sui piedi, questo è indubbio. E ovviamente i media per rafforzare il pensiero dei benpensanti, sfruttano a dovere questa occassione: personaggi come platinette e company, riprese al gay pride di gente stravagante e strana (che è il 10%, nessuno riprende coppie normale, o donne normali guarda caso). In ogni caso la discriminazione c'è, ma non so se è la parola giusta, o se la parola sia più scarsa cultura. Esempio in Spagna è normale che coppie gay si baciano, oppure se una persona dello stesso sesso ti approccia è più normale, tu rispondi con un: no grazie, o sono già felicemente fidanzato. Qui è differente, oltre l'imbarazzo, si rischia anche molto. E' una questione di mentalità che non mi stupisce, visto che se mia nonna non si portava mio padre al cinema, per gli uomini del posto significava essere una donnaccia... Comunque tutti siamo a rischio...coltellate. |
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In un certo senso se tu pensi che quei due ragazzi sono stati accoltellati perchè gay alimenti l'idea che allora quel motivo esiste, il fatto che tu lo ritieni assurdo non evita il fatto che comunque ritieni che c'è. Invece io non lo vedo come un motivo, al massimo come una scusa che qualcuno si da per giustificare il fatto che non è in grado di contenere la sua rabbia. Sottigliezza retorica forse, ma una scusa è sempre sbagliata, un motivo può essere giusto o sbagliato a seconda di chi lo esamina. |
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