Cremazione o sotto terra
Beh è un argomento di cui forse non si può entrare nel profondo, però sarebbe interessante saperne un po' di più.
So che non abbiamo ancora ben definito cosa succede dopo la morte del corpo fisico, ne se ci arriviamo con l'Anima... Ma sarebbe interessante capire se è meglio una sepoltura normale oppure farsi bruciare nel fuoco che tutto purifica. Gli egiziani mummificavano il corpi. Noi li sotteriamo. I pellerossa li bruciavano. Mi piacerebbe capirne i senso, i motivi, cosa c'è dietro al culto dei morti. E quale la soluzione finale per affrontare l'aldilà. Devo dire la mia idea? Mah ho letto diverse cose, ma sono come sempre parole morte, nessuno estisteva a cui chiedere se la mia interpretazione era giusta o no come invece possiamo fare qui con te Uno. In ogni caso ho letto che, a corpo morto non è che non esiste più coscienza ma chiaro che diventa un altro tipo di coscienza senza i sensi, senza il corpo che l'ha supportata fino a prima della morte. Che questa coscienza tenta di riprendere possesso del corpo, perch non capisce che è morto. Ma poi ho letto anche che ogni parte del corpo ha come una coscienza....insomma mi pare sciocco che metta qui roba di cui non conosco la veridicità. |
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Non sono neanche avvocato icon_mrgr: Le parole non te le faranno diventare vive altri anche ammesso che questi potessero farlo per se stessi. Sul 3d vero e proprio ci tornerò. |
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Giudice... avvocato... avrei meno considerazione elloso lo dice sempre anche la mia amica che sono esagerata. :) Ah pure delusa perchè aspettavo la risposta, ma si possono vendere le aspettative? :bleah: |
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Non credo ci sia una differenza importante tra bruciare e seppellire che rende una meglio dell'altra. Le motivazioni per questo possono essere contingenti: ad un popolo che vive in un certo posto e in un certo modo può essere preferibile sotterrare (restituire alla terra pian piano), ad un altro bruciare (liberare velocemente i legami della materia). Molto dipende credo dalle usanze, se sono popoli nomadi, cacciatori, agricoltori, allevatori ecc. Quel che conta, pare, è che si aspettino un tre giorni, indipendentemente poi da come si smaltisce la carne morta... ossia che sia davvero morta. |
Di primo acchitto mi verrebbe da dire che non cambi molto, una volta che sei morto il corpo può fare qualunque fine.
Alcune letture fatte tempo fa dicono, invece, che "qualcosa" per un certo periodo almeno, rimanga legato al corpo. Non ho elementi per dire cosa ci sia di vero, però il fatto che nella tradizione cattolica, per esempio, in genere si venga sepolti in terra consacrata, magari con un rito particolare e diverso dalla consacrazione di altre religioni, qualche significato deve averlo, qualcosa su cui la consacrazione avrà effetto, mi viene da pensare, dovrebbe esserci. Una volta si seppelliva nelle chiese, se e quando si poteva, poi c'era chi si faceva costruire mausolei, ma anche chi in fosse comuni o dove capitava, sarebbe interessante scoprire cosa potrebbe cambiare a livello "sottile" . |
Credo che a livello sottile tendevano a preservare quello che rimaneva del corpo in decomposizione dall'eventuale "attacco" di altre entità che in quelle condizioni non potevano evitare, invece il luogo sacro impediva loro di entrarvi.
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Ho pensato che la modaliltà adoperata non avesse motivazione solo pratica umana, ma avesse una sua funzione per il passaggio da uno stato ad un altro. A quanto pare le varie parti del corpo hanno a che vedere con i corpi invisibili, così ho letto. Questi hanno uno tempo di "smaltimento" (quando uso le virgolette è perchè non so il termine giusto e uso questo che per me è approssimativo) molto soggettivo e mentre si disintegrano queste parti si disintegrano anche i vari corpi invisibili. In questi tempi che non so cosa durano, ma sono molto di più di quei soli tre giorni, ad esempio la disgregazione delle ossa che è la più lunga e quindi l'ultima. Durante la durata dicevo il corpo è assalito da una serie di "elementi" che lo disgregano e che per la parte sottile vengono vissuti come attacchi. Non so cosa ci sia di vero. Certo è che ci potrebbe stare. Mi viene in mente anche il film "Ghost" dove il cadavere veniva assalito da ombre oscure ... Alla luce di quello che ho scritto è logico che vedo un senso diverso tra il tempo di disgregazione di una cremazione e quello di una mummificazione o anche di una normale messa in terra. Mi fermo che già è stato faticoso e non so se mi sono spiegata. |
In alcuni casi la spiegazione è molto razionale ed è legata al territorio della cultura anche se non è detto che poi non coincida con altro.
Per esempio in Tibet dove la legna era (è) scarsa, quindi non ci sono grandi risorse per la cremazione, dove il terreno è ghiacciato e durissimo per intere stagioni, i defunti vengono (venivano) smembrati e dati in pasto agli avvoltoi. Poi possiamo parlare anche di altro però è buona norma osservare tutto ciò che è materialmente osservabile prima di tentare di vedere l'invisibile. |
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Aggiungere però che avere anche una visuale anche teorica del percorso celeste non può che incoraggiare, parliamo sempre di un tipo di uomo icon_mrgr: |
A me vengono in mente due cose, la prima è che probabilmente si restituisce il corpo alla terra come a continuare una catena in cui l'uomo si nutre della terra e poi la terra si continua a nutrire dell'uomo una volta morto, questa è in accordo anche con la storia degli avvoltoi.
Però leggendo Ray e anche Uno, mi viene da pensare che in realtà l'importante è sbarazzarsi del cadavere, non importa il modo, certamente questo è anche per ovvie ragioni igieniche. In ogni caso nessuna delle due cose coincide con la conservazione del cadavere nelle tombe, come viene fatto da noi, se per questo la conservazione la abbiamo anche nelle mummificazione, anche se mi pare che questa non era per tutti. |
Stavo seguendo il discorso del corpo fatto da MaxFuryu e mi verrebbe una domanda per es. sui corpi dei santi e forse un parallelo con quello dei faraoni
come è che certi corpi si e altri no? L'incorruttibilità per gli uni o l'onorificenza per gli altri o cosa altro? |
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Per i faraoni non so se si può fare un discorso simile, di solito venivano sepolti in spazi appositi, tipo piramidi o tempi nei quali non so se potessero accedere le persone normali per trarne beneficio ( spesso, però, ne hanno tratto beneficio i tombaroli icon_mrgr:) |
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Guarda caso la Piramide rassomiglia alla Merkaba o anche al concetto Uomo dove per uomo forse (siamo nelle ipotesi) è intesa l'espressione completa del 3+3+3+1? |
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Io credo che si possa fare per i faraoni un discorso analogo a quello dei santi, e dubito che fosse il trattamento del corpo a farlo durare, magari duravano nonostante il trattamento, che io penso servisse a direzionare i flussi o qualcosa del genere. O magari serviva davvero anche a prolugare ulterioriormente la durata e quindi le emanazioni, ma c'era già qualcosa di speciale nei corpi... uno dei motivi per cui non sappiamo ripordurre il processo: guardiamo solo al trattamento e non anche alla materia prima. |
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Li fai li fai entrambi ed al 95 per cento ( di media!) ci cogli icon_mrgr: . Spero che la percentuale ti basti. |
O.T.
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Aaa Nikke quanno mori te faccio cremà che tanto de foco che brucia ce n'hai in abbondanza. E' er foco che non brucia che te manca. Te faccio parlà con Kael, visto mai che giocando ar piccolo archimista ha sgamato come trasformà er primo ner secondo? (traduzione: Nike quando muori ti faccio cremare visto che di fuoco che brucia ne hai in abbondanza. E' il fuoco che non brucia che ti manca. Ti faccio parlare con Kael, hai visto mai che giocando al piccolo alchimista ha trovato come trasformare il primo nel secondo? abbraccio: stavo scherzando eh... P: Fine O.T. Con la mummificazione in sostanza se volessimo semplificare (c'è di più, ma intanto si può lavorare su questa cosa) toglievano gli umori ai corpi. Certo impedire di aver un umore ad un cadavere.... sembra sadico oppure utile? |
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Infatti gli egizi toglievano tutto tranne il cuore che per loro era la sede dell'Anima. Ho letto che alla morte succede come presente i vecchi televisori che quando li spegnevamo tutto lo schermo luminoso si riduceva ad un puntino che poi spariva anch'esso nel centro dello schermo del tv? Ecco pare che la nostra Essenza si ritiri nel cuore. Mentre gli altri organi sono i primi a subire la putrefazione, mentre la pelle e i muscoli i tendini le ossa con le condizioni adatte si mummificano, pelle diventa ad esempio cuoio. Pensavo fegato sangue milza roba molle interna tutta sensibile alle emozioni. :@@ I Santi e gli Uomini che si sono trasformati hanno trasformato il corpo atomicamente e quindi non sono più come il resto sulla terra almeno credo, hanno qualcosa di superiore ma non chiedetemi cosa che non lo so . icon_mrgr: |
Se viaggio un po' di fantasia è sbagliato?
Stavo pensando (ecco si lo so che mi hai detto di guardare prima la parte grossolana della materia) ai batteri, qui sono degli esserini piccini e microscopici ad occhio nudo, ma pensavo al mondo sottile a che tipo di corpo potessero avere nell'aldilà. (oddio mi sto facendo il film di Ray?) I batteri però sono esseri antichissimi magari c'entra, hanno anche un grande potere sulla vita e sulla morte o meglio di vita e di morte |
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http://ermopoli.it/portale/showthrea...2019#post32019 http://ermopoli.it/portale/showthrea...7936#post47936 |
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Grazie, brava Grii fiori.gif , quello sulle spoglie dei Santi non l'avevo ancora mai letto. |
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Ho sempre pensato che alcune tradizioni bruciassero i corpi per aiutarli al passaggio, per evitare che certe memorie si incastrassero al corpo, ma ormai da un pò non mi convince più tanto questa ipotesi ed in questa frase in maniera diversa ma ce lo rileggo. Cioè bruciavano i corpi per far si che gli eccessi di materiale combustibile come rabbia, emozioni negative, memorie e meccanismi vari si esaurissero e l'essenza dell'individuo si liberasse. Quote:
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