Padre Sergio
Ho riletto un grandissimo breve (60 pag circa) racconto del piu' grande psicologo della narrativa di sempre.
A mio parere , ma e' proprio una mia idea , Hesse nello scrivere Siddharta ha copiato alla grande da Leone Tolstoj. ma T. e' proprio grande!!!!! Interessante la figura del monaco russo lo ''STAREC''. Inizia cosi' : '' Negli anni 40 a Pietroburgo accadde un fatto che stupi' tutti: un bellissimo Principe , comandante di uno squadrone di corazzieri del reggimento imperiale, destinato secondo l'opinione universale alla carica di aiutante di campo dell'imperatore e a una brillante carriera alla corte di Nicola 1 , un mese prima delle nozze con un'affascinante dama di corte , che godeva della particolare benevolenza dell'imperatrice diede le dimissioni , sciolse il suo legame con la fidanzata, cedette la sua piccola proprieta' alla sorella e parti' per un convento col proposito di farsi monaco....... A chi e' interessato alla trasformazione al viaggio spirituale ecc. questo racconto poco conosciuto piacera' moltissimo . Lo si trova in molte edizioni , la mia e' Garzanti , unito ad altri 2 racconti di grande valore: ''La sonata a Kreutzer '' e ''il diavolo ''. Il primo un crudissimo spaccato del matrimonio ed il secondo una visione demoniaca dell'arte seduttiva della donna . ----------------------- Compra su Webster Padre Sergio |
Da questo racconto i fratelli Taviani hanno liberamente tratto un film:
"Il sole anche di notte" |
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Ho visto che il film e' ambientato nel Regno delle due Sicilie . Una bella differenza credo . La descrizione della bella , ricca e stramba nobile russa Makovkina che vuole sedurre Padre Sergio per scommessa e si fa abbandonare dagli amici di notte tutta impellicciata nell'inverno russo davanti alla casa d'eremita dello starec Sergio in mezzo al bosco ecc. come l'avranno resa in provincia di Napoli? |
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Comunque al di là di tutte le battute credo che sia da vedere e poi soggettivamente ognuno può trarre le proprie conclusioni. |
Citazione:
Hai letto il libro ? Ti e' piaciuto? |
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Ma non dirlo a nessuno!! |
Citazione:
L'ho letto e devo dire che è molto bello. Ci sono vari spunti, sarebbe bello se anche qualun altro lo leggesse poi poterne parlare in forum aprendo un 3D. fiori.gif |
Vorrei provare a chiedervi se sono io che vedo analogie impressionanti tra Tolstoj e Hesse tra padre Sergio e Siddharta ;
vi copio la trama di Siddharta : la Makovkina o la figlia del mercante come Kamala , Vasudeva come Praskov'ia stessi ruoli ,stessa funzione nel racconto , (Padre Sergio pero' dovete leggerlo) : Citazione:
Che ne dici Gri? Accusiamo Hesse di Plagio? Che ne pensi' |
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E se invece entrambi e chissà chi altro, avessero attinto ad un "racconto" più antico? Addirittura tramandato dal tempo dei tempi? :) |
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Quello che cambia e' come si scrivono le cose . Il racconto deve aver richiamato ''ingombranti'' archetipi se mi ha commosso in piu' punti . La figura di Praskov'ia e' proprio bella per come e' descritta . |
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La figura della Praskov'ia una donna che ha imparato dai propri errori, a me è piaciuta molto, dopo aver scoperto cosa non era andato nella sua vita e nel suo rapporto con il marito stava cercando di fare di tutto perchè questo non succedesse anche alla figlia e per questo cercava di fare da equilibrio in una coppia che da sola non avrebbe retto un momento. Con quel che sapeva fare: la musica, dare lezioni di piano per raccimolare i soldi con cui mantenere una intera famiglia. Il tutto fatto e vissuto con grande slancio. Molto bello anche il pezzo in cui si osserva mentre sta cercando di lesinare su una elemosina, perchè avendo nel borsellino un unico pezzo grosso, in un attimo si riprende e da ciò che possiede, come ad arrendersi al destino. Una grande umiltà di chi la sofferenza la ha vissuta profondamente e da cui ha saputo trarne il meglio per se e per gli altri, mi viene da dire sintetizzando che quando sparisce l'io nasce il noi. fiori.gif |
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Pero' a pensar male ci si azzecca: Tolstoy precede di poco Hesse ed e' facile che abbia preso spunto da quel racconto che e' minore rispetto le altre grandi opere dello scrittore russo . Insomma potevano non accorgersene pero' ci sono troppe cose simili . Siddharta poi e' diventato la bandiera del 68' ...ma questo e' un altro discorso . |
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la verita' che sta nell'umilta' , nelle cose semplici , nell'annullamento di se', in una vita dedicata a Dio attraverso quello che si fa per gli altri . Al contrario Padre Sergio si era consumato in una vita dedicata al suo io pur se con opere dedicate agli altri ...da qui la sua crisi. Questo capisce quando incontra la cugina Praskov'ia , questo dice Padre Sergio di se' . Tutto in circa 60 pagine!!!! |
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A quel punto sente che ha perso tutto ha perso le redini della sua vita si sente distrutto vorrebbe suicidarsi...ma non ce la fa...entra nella sua mente nei suoi ricordi sino a quando un angelo in sogno gli dice come risolvere il tutto. Il bello è che è stato il peccato a renderlo umile mentre il suo essere perfetto lo rendeva superbo. Si poche pagine in cui vi è molto più di quanto è scritto. fiori.gif |
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Finchè non lo leggerò non potrò dire se Hesse abbia copiato o meno lo scrittore russo, però azzardo che la trama doveva essere un mito-leggenda abbastanza noto ai tempi, bisognerebbe vedere chi ha espresso con maggiore efficacia il senso di ricerca, di spinta verso tutte le esperienze possibili per approdare poi alla pace della contemplazione! Anche il libro di Hesse era poco conosciuto, solo grazie al 68 è diventato così famoso, non credo che hesse, comunque, abbia avuto l'intenzione di plagiare o meglio copiare l'autore russo, sperando che nessuno se ne accorgesse...forse non aveva bisogno di tali artifizi per essere famoso fiori.gif |
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Infatti quello che e' impressionante di Tolstoy e' la scrittura diretta semplice immediata efficace sena fronzoli. La capacita' di descrivere gli aspetti psicologici con chiarezza mai piu' riscontrata. Io , dopo Tolstoy non sono piu' riuscito a leggere nulla per lungo tempo , tutti sembravano prolissi e poco interessanti al suo confronto . Direi ancora meglio : inutilmente complicati . |
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Ma al di là di questo penso che ci sia l'essenziale, perchè proviene dal di dentro dall'Essenza, non so come dire, ma è come se mancasse ( perchè non c'era non veniva usato) l'ego, come se non fosse stato scritto con quello e per quello. :C: |
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Non c'e' autocompiacimento , non c'e' altro che l'intenzione di descrivere un'esperienza interiore profondissima , la propria , perche' T. e' quasi sempre autobiografico . Tutti gli scrittori lo sono un po' ma lui e' un grande e parla sempre delle sue cose grandi . Bisogna leggere la sua vita all'inizio del volumetto Garzanti. Ad esempio una tappa importante e' dopo la pubblicazione di Guerra e Pace ed il successo , l'esperienza chiamata '' l'orrore di Arzamas ''. Un luogo, Arzamas , in cui si trovava di passaggio ma quella notte ebbe una morte spirituale , fu preso da un'angoscia spirituale senza limiti ( quella di Padre Sergio? )che lo porto' a respingere la vita sin li' condotta e da li' in poi la sua vita fu diversa , li' nacquero i germi della futuro tolstoysmo , la dottrina della ''non resistenza''( non resisterai al male con il male!!) che sara' fatta propria da Gandhi . Ma anche il personaggio Levin di Anna karenina non e' altro che T. :un proprietario terriero illuminato che vuol fare le riforme agrarie , oppure Pierre in Guerra e Pace e' sempre T. Interessante poi l'incoerenza o il doppio della personalita' di T. amante della famiglia ( ebbe decine di figli :14 ) ma libertino incontrollato ( si legga ''il Diavolo '' cioe' la donna cui non si resiste). Poi ancora e' particolare il fatto che T. non eccelleva negli studi! Basta cosi' non voglio annoiarvi e forse sono O.T. |
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Un po' di anni fa andai a vedere una bellissima mostra di opere d'arte a Palazzo Te a Mantova, ma non è di questo che volevo parlare, ma di un qualcosa che mi è tornato alla mente e che può esserci, forse, utile, per comprendere che non si tratta di plagio ma di viaggio o trasmissione di "Pensieri".
Durante la mostra avevo una bravissima guida che oltre ad illustrarmi i quadri spiegarmi tutto quello che sapeva mi disse una cosa che è quella che mi è tornata in mente ora: A quei tempi, gli Artisti, fossero poeti, musici, o altro erano solito ritrovarsi proprio li dove "copiavano" il tal dipinto. (Difatti di molti dipinti sembra ci siano diverse versioni di autori diversi) Non era plagio era l'unico modo, secondo me, di veicolare un messaggio che doveva rimanere per pochi e soprattutto durare nel tempo. fiori.gif |
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