Paura di guidare
Non so esattamente se chiamarla paura o incapacità..per me l'auto nei miei sogni è sempre il veicolo entro cui muoversi nella vita, nei sogni io non so guidare ma riesco a farlo tramite l'aiuto di qualcuno, di qualche forza più grande delle mie misere capacità.
Premetto che ho preso la patente dieci anni fa, che non guido da sei anni e che si e no avrò guidato nella mia vita una decina di volte è dirla tutta. Da quello che ricordo io non so guidare mi chiedo anche come caspita sia riuscita a prendere la patente..e anni fa se guidavo..lo facevo sempre in compagnia. Da anni vivo a milano e la mia auto l'avevo lasciata ai miei fratelli. Dopo 4 anni sono riuscita a farla spedire qui. E' arrivata ieri. Mi getta nel panico. L'ho fatta arrivare per essere indipendente (cosa che non so se voglio anche se mi fa soffrire il non esserlo) , solo che mi terrorizza. Vorrei pagare qualcuno che mi dia lezioni, ma non riesco proprio a vedermi alla guida della mia auto non so spiegarvi ma è una cosa angosciante e non so come rimediare a questa cosa. Non voglio che la mia auto rimanga parcheggiata senza essere guidata questa volta da me...ma non mi sento capace...e non credo che solo le lezioni siano il mio problemanonso.gif |
hai paura di prendere in "mano" la tua vita per caso?
di prendere decisioni autonome e così via? insomma mi fa pensare che hai bisogno spesso e volentieri di qualcuno che ti sproni.... mi sbaglio? |
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mi limito a farti ridere se mi riesce ti racconto quando presi in mano la mia vita azz nodiavolo.g: volevo dire il mio primo volante, sappi che son alta un metro e ottantavogliadicrescere (quindi meglio dire bassa);) ai tempi le auto mica erano come ora, era una 600 rigida e tremenda, non ne voleva sapere di avanzarmi il sedile quindi mi portavo il cuscino da casa icon_mrgr: altra cosa meravigliosa, il mio istruttore balbettava (giuro che è vero) per me non esistevano destra o sinistra, solo vai! essi vai vai vai, ora che dovevo andare tiravo drittomanata.gif lui si arrabbiava come una bestia, mica potevo dirgli che tempo che dicesse la direzione ero gia oltre.diavolo.g: le guide erano un incubo, pensa ai piedi, pensa alle mani, alle luci. alle frecce, al maledetto specchietto retrovisore:@@ e a lui che continuava a ripetere:" vai...vai...vai...." (ma 'ndo vai?) ti lascio immaginare l' esame:bleah: dimenticai il cuscinostrabuzza: la cartella dell' esaminatore mi diedero, non vedendo l' ora che scendessi da quell' accidenti di autodiavolo.g: dopo 10 metri patente "guadagnata" posso solo dirti che ogni cosa che ci spaventa la vediamo grande, insormontabile, se poi c'è qualcuno che dovrebbe insegnare e invece "terrorizza" non se ne viene fuori, prova a usarla girando semplicemente intorno al caseggiato, ridendo di tutti gli urtoni da prima e seconda, di tutte le volte che si spegnerà, ti accorgerai che è solo automatismo nel senso che dopo un pò le mani fanno indipendentemente dai piedi we ma la testa ci deve essere neeee, per quando (e sono certa presto) azzarderai le prime strade periferiche. e per l' indipendenza, non preoccuparti via quella dell' auto nè troverai un' altradiavolo.g: (scherzo) p.s. notato? neanche un puntino, solo quelli che rendono palese il balbettio, mazza che fatica però boccaccia: fiori.gif |
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Se posso permettermi un consiglio Elle, io farei una cosa alla volta, separando in quasto caso quel che suggerisce Turi (e che tu hai già capito benissimo prima di scrivere) invece che unire. Non dico che per te l'auto e il guidare non sia anche simbolo di autonomia e quindi nel guidare ti giochi qualcosa di più grosso... non dico neanche di "dimenticarlo"... dico solo di fare una cosa alla volta. Ovvero, posto che sussistono tutti i risvolti psicologici che ti pare e posto che essi bastano eccome a spiegare una paura altrimenti forse eccessiva, in primis si tratta di guidare e dopo, semmai, di vedere cosa è cambiato in quelle connessioni che si diceva (altrimenti invece di servirtene le servi... ti ci fai limitare invece di usarle a tuo favore). Quindi elimina tutto il resto, concentrati sul guidare, sul fatto meccanico, sui movimenti, su quelle cose che, se sai stirare o ricamare, il tuo corpo può certamete imparare ad eseguire con sufficiente perizia (poi come dice Era, quando il centro motore impara, grazie a sufficineti ripetizioni, tutto si sistema). Ovvero concentrati sul guidare e lascia perdere momentaneamenta il resto... poi lo riguardi... PS: non so se si capisce, ma sta cosa degli aspetti simbolici delle azini andrebbe ripresa da qualche aprte credo... |
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Anche io avevo paura di guidare. Probabilmente una paura legata, forse anche, alla paura di essere indipendente, motivo di responsabilità. Di fatti pensavo a quando, una volta patentato, mi potevo trovare alla guida dell'auto nel traffico o peggio....in retromarcia....!!
La retromarcia, ed anche pensare di guidare in quella condizione, mi generava un'ansia particolare. Pensa un po...anche in un lavoro che pensavo avrei fatto, il semplice pensare di trovarmi in una condizione di guida in retromarcia faceva scattare la mia " inadeguatezza" e per quel tipo di lavoro - che non stavo svolgendo ma solo pensando - e per la guida in genere. Azz...quanti problemi... Comunque ho risolto, almeno la guida in retro, un po per volta anche se ci ho messo un po...ora sono un po più disinvolto. |
la paura di restare soli nasce dall'inconsapevolezza di non esserlo "mai" e dal pensiero "chiuso" in se stesso di essere "diversi".
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Forse perchè in fondo queste cose già le so e le rendo anche ovvie, quello che non so fare è agire. Sì ho bisogno che qualcuno mi sproni, forse perchè perdo molto tempo a dare agli altri quello di cui io ho bisogno e gli altri pensano che sia una persona caparbia, forte e decisa e non perdono tempo neanche a pensare che in realtà sono io quella ad aver bisogno di. E' un mio problema...lo so...ci sto lavorando. Parti dal presupposto che fino a 23 anni (finchè non ho perso mio padre) era lui a decidere come doveva essere la mia vita, e a me andava bene così sostanzialmente anche se rinunciavo a trovare una mia identità.Quando se n'è andato il cardine...ho dovuto fare da me....e per carità non metto in dubbio di aver lavorato molto...ma ancora non è sufficiente....o almeno io non lo sento sufficiente. |
comprendo appieno.
vediamo se posso consigliarti in qualche modo. prova pian piano a osservarti "rallentando" un attimo. forse ti può essere utile all'inizio mettere per iscritto le cose ove ti senti "insicura". Parti dal piccolo, dalle piccole cose. Mettile in un certo senso " a fuoco". una volta fatto vedi quale è il tuo pensiero su di esse. |
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Leggendo te mi è sembrato di leggere la mia vita alla guida. Io sono alta un metro una banana e una ciliegia e ti assicuro non in senso figuratoicon_mrgr: Per cui ho cominciato a guidare su una polo vecchio modello station, con tanto di allungamento pedali. Era una mazzata girare il volante....e non parliamo delle dimensioni, avevo un serio problema con le dimensioni infatti la macchina era ridotta uno schifo a momenti non mi portavo via un garagepiango.gif icon_mrgr: Da lì il regalo di mio padre di una smart con comandi al volante e cambio automatico.....peggio di peggio ero ormai troppo abituata a frizione pedali e volante..alla fine della fiera la mia macchina l'hanno guidata prima mio padre, e poi mio fratello più grande.....nessuno dei due però ci perdeva tempo con me a farmi simpatizzare con l'auto...piuttosto ad accusarmi di essere pigra.Fermo restando che temo la mia distrazione sono troppe le cose da guardare aiuto...specchietti, macchine, segnali, direzione,e poi in mezzo a questo ci dovrei trovare anche il piacere. sono terrorizzata e molto convinta che mio padre me l'abbia comprata quella patente perchè davvero sono negataicon_mrgr: Anche se adoravo il mio istruttore invece e quando c'era lui. non facevo mica così schifo:U |
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nel caso della guida trattasi di rendere automatici alcuni movimenti. prendi dimestichezza con quelli che ti sembrano più facili e rendili automatici. poi mano a mano ti sposti agli altri. inizialmente ad esempio puoi farlo in ambienti con poco traffico ove prendi dimestichezza con partenze, cambi di marcia ecc. ecc. retromarce (ove usi gli specchietti) |
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Per quanto mi riguarda la retromarcia...beh...è una cosa che ho indagato non a fondo però, per cui avrei bisogno di scendere ancora un po. Ad ogni modo, proprio perchè non l'avevo " mai fatto", o almeno poche volte anche a scuola guida, mi generava ansia. Il solo pensarlo, poi, mi richiamava l'inadeguatezza ossia l'essere inadeguato alla guida, in mezzo la strada ed anche per quel lavoro che pensavo di fare. Quasi non all'altezza..potrei dire. Un qualcosa che, per altro verso, mi capita anche adesso. Cioè..mi dicevo: " non la so proprio fare sta retromarcia( in preda all'ansia)...e se mi trovo a doverla fare che faccio?". Beh...in effetti mi ci son trovato e non sarebbe stato corretto, nei miei confronti abbandonandomi un po a questa specie di paura, chiamare qualcun altro, o anche chi vicino a me era seduto, per fargli fare sta manovra. Un po mi son buttato...scoprendo, subito dopo, che non era cosi difficile.abbraccio: |
paura della retromarcia?
probabilmente nella vita in genere ti crea un pò ansia dover tornare sui tuoi passi per rivedere alcune cose di te. io ad esempio non amo la velocità sostenuta oltre i limiti. ne ho dedotto che superando certi limiti ho paura di perdermi da qualche parte |
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:C: |
Mi trovo in linea con il pensiero di Shanti, un passo per volta.... ma senza fermarsi :H
Quando ho preso la patente (dopo molte lezioni di guida),ho capito che anche con la patente in mano non si puo' dire di saper guidare, ma per imparare l'unica cosa è fare molta pratica. Ho iniziato in stradine di campagna, poco trafficate, anche se con molte curve, ho guidato lì un'intera estate , poi tornata in città credevo che sarebbe stata la stessa cosa. Invece in mezzo al traffico, la prima volta è stata una specie di giro nella giungla ... ho fatto un tragitto abbastanza lungo, insieme ad una persona che non aveva la patente... quindi mi sono dovuta arrangiare. Quando ho parcheggiato sotto casa, ero stravolta , pero' quella volta mi è servito... Elle, Daf, per prendere confidenza con il mezzo, secondo me è utile guidare la sera per esempio, quando c'è meno traffico in giro, o , se ne avete la possibilità di guidare un po' fuori città con una persona che abbia la patente a fianco (e anche se voleste prendere qualche lezione , non ci trovo nulla di male :)..) e poi man mano aumentare guidando in città, ma sempre per gradi.. (che so , il mattino presto, poi man mano quando c'è più traffico). E aggiungerei un pizzichino di fiducia in voi stesse e di volontà ...se lo volete davvero ci riuscirete. In bocca al lupo abbraccio: |
io andai con mio padre da privatista con la famosa P sul retro in centro a milano.
Mentre con il tram mi recavo la continuavo a pensare a come avrei fatto a tornare in mezzo a quel caos. Da li con lui tornai a casa. non vi dico lo strombazzamento continuato a ogni semaforo. dopo una fase iniziale di "trambusto" guardai dentro di me, cercai per quanto possibile di rimanere calmo e guidai. mi servì molto e capiì che spesso i "limiti" ce li autocreiamo e alimentiamo da paure quasi esclusivamente "mentali" |
Va bene mi avete convinto domani chiamo il tipo per farmi dare lezioni Opterei per il mio compagno ma siccome sono un disastro non vorrei che dopo avermi vista guidare decida che non sono la donna per lui Lui non ha ancora capito che sono serissima e molto obiettiva quando dico che sono un disastro alla guida
Pensa che lo dica tanto per dire jez mi ricordo che un amico quando presi la patente mi faceva passare le giornate vicino lo spiazzo di uno stadio a fare la retromarcia...il mio problema invece è andare in avanti Turi io ho girato un anno dopo la patente (l'unico anno in cui ho sommato le dieci volte in cui ho guidato) con la P attaccata alla macchina Almeno così ...persone avvisate mezze salvate |
beh che ne dici magari di accordarti con qualcuno che ha una scuola guida per delle lezioni private?
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no no niente scuola guida, c'è un signore simpatico che ha aiutato anche una mia amica che disperata perchè doveva guidare avendo avuto un trasferimento col lavoro, guidava con una roccia di quarzo rosa addosso......insomma...se è riuscito ad aiutare lei...magari qualcosina ina ina riesce a fare anche per me:D
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va benissimo anche così direi.
io mi ero trovato un amico di famiglia in pensione che a suo tempo aveva gestito una scuola guida. le prime guide le ho fatte con lui |
A differenza di Daf e RedW i primi tempi avevo più paura a percorrere i 10 minuti che dalla campagna mi portavano in città che trovarmi in mezzo al traffico, ma forse era perchè le guide le ho fatte tutte in centro.
A proposito di retromarcia per almeno un annetto ho guidato senza mai ingranare la quinta marcia: avevo il timore di sbagliare scalando in quarta e mettere la retromarcia, e fare un macello icon_mrgr:. Caspita a pensarci bene dopo che sono passate ci rendiamo conto di quanto erano ridicole certe paure, il classico annegare in un bicchiere d'acqua. |
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