Citazione:
Originalmente inviato da Uno
Veniamo al dunque, al primo reset non ci arrivi con la volontà. Succede o se preferisci accade, semplicemente come un palloncino gonfiato scoppia se continui a gonfiarlo. Nella realtà a volte è un palloncino che scoppia, a volte un brocca che straborda, un fiume che esonda etc...
Da quel primo reset (ripeto, anche non totale, ma comunque sufficiente a lasciare spazio per una scelta senza causa) la tua vita può cambiare o continuare (quasi) come prima. In ogni caso si è messa in moto quella farfalla che dall'altra parte del pianeta è un uragano.
Se afferri (cioè per lo più osservazione, altrimenti a che servirebbe? per fare l'auto-voyeur?) il momento, l'attimo.. del reset, pur non essendo completamente libero, essendo un reset parziale, hai tra i tuoi dati la chiave. All'inizio ti servirà poco perchè non sai usarla e perchè non sai ricreare il momento, devi attendere altri momenti favorevoli, poi potrai sempre più crearteli e sfruttarli.
Il primo reset è qualcosa che periodicamente capita a tutti ogni tanto, a volte più spesso a volte meno, dipende da diverse variabili. Se non lo cogli continuerai ad essere sempre al primo, pure se te ne capitano 200 al giorno. Se lo cogli è la prima vera ed unica scelta della tua vita tesa a diventare libero. Puoi scegliere di innescare il sistema che poi ti condurrà a successi passi.
All'ultimo reset ci arrivi con la morte, devi morire come uomo meccanico per diventare un uomo libero, ma avrai sentito anche queste cose no?
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Quindi si può dire che soltanto con l'auto-osservazione è possibile cogliere l'attimo, il momento in cui il reset fa la sua comparsa.
Comparsa che può definirsi una " prima " libertà dell'uomo. Cioè questo è in grado di decidere non in modo condizionato da una causa!?
Questo reset si può definire come " sospensione " anche?
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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