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Ermopoli
L'antica città della conoscenza |
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28-06-2009, 16.27.17
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#1
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Conosce ogni vicolo
Data registrazione: 31-08-2005
Messaggi: 5,653
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Pregi e difetti
Siamo tutti un pò impostati a pensare che un difetto è negativo è tale resta così come un pregio è positivo. Però riflettendoci meglio esiste una tendenza dell'individuo che prende polarità diverse a seconda dell'azione che compie. Queste polarità assumono poi il nome in difetto e il nome in pregio.
Mi spiego meglio, che è meglio.. può esistere una persona particolarmente caparbia e cocciuta che usando solo in difesa e in chiusura questa sua caratteristica non vive l'altra polarità che potrebbe essere la forza di volontà che spinge a raggiungere un certo risultato con determinazione e tenacia. Sembra essere la stessa caratteristica ma cambiando nome e assumendo un connotato negativo, se parliamo del difetto, siamo spinti a classificarlo non onorevole e a cercare in tutti i modi di eliminarlo dal nostro modo di essere, modificarlo, nasconderlo, chiuderlo nelle segrete perchè essere cocciuti non è bello. Eppure se è vero che viviamo nella dualità, ed è vero, quella cocciutaggine deve rispecchiare anche un pregio e quindi cercando di nascondere il difetto nascondiamo anche il pregio o almeno non lo sviluppiamo.
Come si risolve sta cosa? una delle soluzioni che mi vengono, oltre al fatto di non nascondersi ma osservarsi, è tentare di usare, spostare l'attenzione dal difetto al pregio. Sono cocciuta? si, ma allora sono pure caparbia se non mi consumo incocciutaggiandomi.
Quindi si trattrebbe sempre di saper usare il mezzo che abbiamo. Forse c'entra con il discorso della biblioteca di qualche tempo fa.
Lascio qui per sentire che ne pensate.
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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
Ultima modifica di Sole : 28-06-2009 alle ore 16.33.26.
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28-06-2009, 20.14.45
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#2
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Organizza eventi
Data registrazione: 27-03-2009
Messaggi: 2,273
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Citazione:
Originalmente inviato da Sole
Siamo tutti un pò impostati a pensare che un difetto è negativo è tale resta così come un pregio è positivo. Però riflettendoci meglio esiste una tendenza dell'individuo che prende polarità diverse a seconda dell'azione che compie. Queste polarità assumono poi il nome in difetto e il nome in pregio.
Mi spiego meglio, che è meglio.. può esistere una persona particolarmente caparbia e cocciuta che usando solo in difesa e in chiusura questa sua caratteristica non vive l'altra polarità che potrebbe essere la forza di volontà che spinge a raggiungere un certo risultato con determinazione e tenacia. Sembra essere la stessa caratteristica ma cambiando nome e assumendo un connotato negativo, se parliamo del difetto, siamo spinti a classificarlo non onorevole e a cercare in tutti i modi di eliminarlo dal nostro modo di essere, modificarlo, nasconderlo, chiuderlo nelle segrete perchè essere cocciuti non è bello. Eppure se è vero che viviamo nella dualità, ed è vero, quella cocciutaggine deve rispecchiare anche un pregio e quindi cercando di nascondere il difetto nascondiamo anche il pregio o almeno non lo sviluppiamo.
Come si risolve sta cosa? una delle soluzioni che mi vengono, oltre al fatto di non nascondersi ma osservarsi, è tentare di usare, spostare l'attenzione dal difetto al pregio. Sono cocciuta? si, ma allora sono pure caparbia se non mi consumo incocciutaggiandomi.
Quindi si trattrebbe sempre di saper usare il mezzo che abbiamo. Forse c'entra con il discorso della biblioteca di qualche tempo fa.
Lascio qui per sentire che ne pensate.
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Personalmente ho il dubbio di come possa essere raffigurata una situazione come quella che hai descritto, se come una retta ai cui opposti abbiamo il pregio ed il relativo difetto, e quindi dobbiamo scegliere dove posizionarci, oppure se il problema è di dare troppa energia ad una caratteristica fino al punto in cui si passa dal pregio al difetto, quindi dalla caparbietà alla cocciutagine, dall'orgoglio alla superbia, dal coraggio all'avventatezza così via.
Comunque sia resta il fatto, a mio avviso , che non è semplice posizionarci bene o riuscire a dare "la giusta dose di gas" perchè non si può analizzare la singola caratteristica prescindendo dal contesto globale delle altre:
se dal coraggio passo alla avventatezza può essere che sia per una voglia eccessiva di mettermi in mostra, oppure se passo dall'orgoglio alla superbia è perchè voglio nascondere alcune insicurezze di fondo ecc, quindi il dicorso si complica alquanto vista la presenza di molti elementi da tenere in considerazione, primi fra tutti i veri motivi, le cause che sono dietro ad i nostri difetti;
certamente una buona dose di onestà con noi stessi e l'auto-osservazione, come dici tu, possono essere buone basi di partenza.
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28-06-2009, 20.59.15
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#3
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E' praticamente nato/a qui
Data registrazione: 10-08-2005
Messaggi: 7,218
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Per come la vedo io i difetti sono mancanze, quindi non qualcosa che si ha ma qualcosa (altro) che manca. Per eliminarli infatti, più che togliere si dovrebbe riempire.
Quindi se sono cocciuto mi manca elasticità e così via. Tra l'altro ogni caratteristica portata all'estremo (quindi sempre solo quella come risposta) è un difetto... perchè manca il resto.
Quel che si può sfruttare è la tendenza forse.
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28-06-2009, 21.24.04
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#4
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Organizza eventi
Data registrazione: 27-03-2009
Messaggi: 2,273
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Citazione:
Originalmente inviato da Ray
Per come la vedo io i difetti sono mancanze, quindi non qualcosa che si ha ma qualcosa (altro) che manca. Per eliminarli infatti, più che togliere si dovrebbe riempire.
Quindi se sono cocciuto mi manca elasticità e così via. Tra l'altro ogni caratteristica portata all'estremo (quindi sempre solo quella come risposta) è un difetto... perchè manca il resto.
Quel che si può sfruttare è la tendenza forse.
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Si però se manca qualcosa da una parte può essere che ce ne sia troppa da un'altra;
se ho poco coraggio è perchè ho troppa paura
ma daltronde può essere anche:
ho troppa paura perchè ho poco coraggio;
Alla fine magari la soluzione genrale (anche se in pratica sappiamo sia difficile metterla in pratica) sarebbe togliere da una parte e dirottare l'energia dalla parte giusta;
E' un pò come la storiella indiana dei due lupi che ho letto un pò di tempo fà, in cui il vecchio indiano racconta al nipotino di come dentro di lui avessero sempre combattuto due lupi, uno buono, coraggioso, in armonia con tutti e l'altro cattivo, pieno d'odio , avido ecc e alla domanda del nipote che chiedeva quale lupo vincesse di solito il vecchio rispose "quello a cui do più da mangiare" ( pressapoco mi sembra fosse così)
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28-06-2009, 22.04.44
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#5
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Organizza eventi
Data registrazione: 27-03-2009
Messaggi: 2,273
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E' ovvio che la storiella dà una visione abbastanza semplificata del tutto, però può essere utile per capire come pregi e difetti in genere debbono esistere assieme (un lupo da solo forse si annoierebbe), poi sta a noi dirigere la lotta, magari questo discorso presenta delle similitudini col 3d sull'essere orientati al bene o al male, sulla forza e lo sforzo, che stiamo facendo in questi giorni.
Ciascuno a mio avviso ha un proprio insieme di pregi e difetti tipici, determinati dalle caratteristiche individuali, dall'educazione e mentalità ambientale in cui si cresce, dagli eventi della vita ecc
E' ovvio che i difetti no potranno mai essere eliminati del tutto, si può agire per provare a limitarli (concentrandosi possibilmente sulle cause scatenanti), cercando nel contempo di affinare e usare nel modo migliore i pregi, in modo da riuscire a compensare i danni fatti dai difetti, ovviamente se i danni si mantengono entro certi limiti.
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29-06-2009, 00.19.34
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#6
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E' praticamente nato/a qui
Data registrazione: 10-08-2005
Messaggi: 7,218
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Citazione:
Originalmente inviato da luke
Si però se manca qualcosa da una parte può essere che ce ne sia troppa da un'altra;
se ho poco coraggio è perchè ho troppa paura
ma daltronde può essere anche:
ho troppa paura perchè ho poco coraggio;
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Se hai troppa paura difetti in coraggio. Se non difetti in coraggio non hai troppa paura, ossia ne hai la giusta quantità.
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29-06-2009, 11.38.24
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#7
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Cittadino/a Emerito/a
Data registrazione: 06-08-2005
Messaggi: 3,153
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E' vero che i difetti sono delle mancanze, ma secondo me sono del quando più che del cosa. Ossia non è che non so cosa fare, ma lo faccio nei modi e nei tempi sbagliati.
Un egoista ad esempio potrebbe occuparsi benissimo degli altri e diventare altruista, dato che sa occuparsi benissimo di se stesso... Solo che quando si parla degli altri se lo dimentica...
Ogni pregio può essere ribaltato in difetto e viceversa, se so tenere la bocca chiusa quando un amico mi racconta un segreto è una qualità, ma diventa un difetto/mancanza se quando avrei da parlare sto zitto.
Il "cosa" c'è, ma viene usato col "quando" sbagliato (e a volte anche col "come" sbagliato..)
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03-07-2009, 16.27.29
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#8
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Conosce ogni vicolo
Data registrazione: 31-08-2005
Messaggi: 5,653
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O.T.
Girando per il forum mi sono accorta del doppione (e del sonno estivo) http://ermopoli.it/portale/showthread.php?t=5403
Si possono unire?
Grazie
__________________
Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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