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Vecchio 29-06-2006, 10.14.15   #1
Uno
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Predefinito Fisiologia Esoterica

Gran parte di quello che potremmo scrivere in questo thread può rientrare nelle conoscenze dello Yoga anche se almeno in parte in quello Alchemico, ma ho preferito un titolo neutro perchè sono comunque conoscenze di tutte le tradizioni.

Sappiamo che non esiste un confine preciso tra ciò che possiamo toccare e ciò che non possiamo, se ci osservassimo con strumenti adatti potremmo vedere che la nostra materialità sfuma in un diverso tipo di materia meno densa e via via sempre più rarefatta. Si potrebbe dire che tutto sia materia o tutto sia Spirito, cambia solo la consistenza senza sbagliare.
Come ci poniamo e realzioniamo in quanto esseri umani in questo universo?
Per lo più siamo coscienti della nostra parte più tangibile, anche se potrei dirvi neppure troppo... il detto che ci accorgiamo di avere un braccio solo quando ci fa male è più che mai vero, comunque se poco siamo coscienti del nostro corpo , meno ancora siamo coscienti di tutta quell'atmosfera che lo circonda e che lo inserisce, confina e relaziona allo stesso tempo con il resto del creato.
Posto che non esiste un confine netto come nella riva del mare il bagna-asciuga cambia in continuazione rimanendo nell'esempio vi sono dei "fiumi" che mettono in collegamento la parte più interna della terraferma con il mare.
Come corpi umani abbiamo 4 principali sistemi veicolanti: digestivo, respiratorio, sanguineo, nervoso. (aspirazione, compressione, scoppio e scarico )
Se non aveste mai sentito quello che sto scrivendo sono sicuro che vi rendereste comunque conto di come sono tutti collegati tra loro e come tutti ci collegano con il mondo esterno, anche se è evidente solo nei primi due.
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Vecchio 01-07-2006, 15.00.00   #2
Uno
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Di solito quello che vedo in giro è che si bada al sistema respiratorio, e a quello digerente come entrata input, e parzialmente a quello nervoso come effetti/uscita, quello sanguineo a parte qualche stupidaggine di chi segue percorsi sui riti magici è tralasciato.
La "divisione" è corretta, i primi due sono "in entrata" gli ultimi due sono "in uscita" però vedere solo gli effetti staccati ci fa perdere la relazione tra essi e come non si può mangiare sano e respirare male per esempio o mangiare sano, respirare bene e avere reazioni nervose (vedi anche comportamenti con gli altri ) non in linea.
Modificare uno solo di questi rende il corpo uno strumento squilibrato, la modifica non dura e se dura causa rotture nella macchina umana.
Nei quattro quello più interno è il sangue, questo non può essere modificato direttamente senza passare per gli altri tre, è il "cuore" ed usa il cuore.
La relazione tra tutti e quattro costituisce quello che definiamo corpo (intendo la parte materiale, anche se il corpo non è ad essa limitato), "in entrata", alimentazione e respiro è in relazione maggiormente con la terra ed il nostro abitat naturale invece nella parte "in uscita", sangue ed nervi, è in relazione con le nostri parti meno materiali, tutto insieme costituisce quello che siamo un ponte tra materia più densa e materia più rarefatta o Spirito.
Conoscere i meccanismi che regolano le attività di questi nostri 4 sistemi non ci permette di cambiarci solo modificando essi (non siamo solo "la macchina") ma ci permette di sfruttare piccoli cambiamenti per forzare nuovi punti di vista... faccio la solita metafora che spero chiarisca meglio: se ho un motorino non è che accelerando e basta lo trasformo in moto, però provando a correre alla velocità massima che questo mi permette posso prepararmi a provare una moto, posso sapere cosa significa correre, le sensazioni che da la velocità (anche se inferiore a quella della moto), imparo l'equilibrio e posso prepararmi a guidare la moto, montare su una moto senza un filo di equilibrio, senza patente non è consigliabile ci schianteremmo.

Al prossimo giro iniziamo a vedere le relazioni tra i sistemi (e non è un monologo, se qualcuno deve/vuole dire qualcosa è libero)
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Vecchio 01-07-2006, 22.35.02   #3
stella
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Il sangue, passando per il cuore, si riossigena ad ogni battito... attraverso l'aria che arriva dai polmoni.... ad ogni respiro...
Correre alla velocità massima (riprendendo l'esempio del motorino) mi permette di vedere come reagisce (il motorino) alle mie sollecitazioni, è chiaro che per ottenere il meglio tutto deve funzionare perfettamente e il motore non deve "perdere colpi"... e deve essere fatta periodicamente la verifica e la manutenzione delle parti meccaniche....
Per imparare a stare in equilibrio su due ruote la mente deve essere lucida altrimenti è facile cadere e farsi male....
Quindi conoscendo bene come funziona il mio motorino e come da esso posso trarre il massimo, forse comincerò a pensare che mi piacerebbe guidare una vera moto....
Conoscendo bene le interconnessioni del nostro organismo vediamo che se non mettiamo la miscela e l'olio in dosi giuste il motorino soffre, il massimo che possiamo ottenere è sentirsi un tutt'uno con il proprio mezzo di modo che mi serva bene e che io ci dia l'attenzione necessaria per ottenere questo risultato.

Considerando il nostro organismo come una "macchina", penso che la cosa più importante sia un equilibrio interno tra le nostre interconnessioni che ci permettono di interagire con il nostro corpo nel mondo circostante.
Quello che entra nel nostro corpo ci permette di vivere, ma se non mettiamo a punto una respirazione giusta, una dieta corretta per il nostro organismo, una pulizia mentale ogni tanto, tenere a bada il sistema nervoso rispondendo in maniera giusta alle continue sollecitazioni che ci dà, come possiamo sperare che il nostro "mezzo" ci dia la soddisfazione di correre alla massima velocità permessa essendo tranquilli e sicuri che la macchina non ci pianti in asso???
Tante volte diamo per scontato che tutto debba funzionare a dovere e non ci pensiamo se non quando ci viene a mancare l'equilibrio tra mente e corpo e ci ammaliamo...
Noi siamo quello che introduciamo nel corpo e anche quello che ne esce, non soltanto in senso letterale... e quello che ne esce è più dannoso di quello che ci entra... perchè se non siamo equilibrati dentro di noi quello che ne uscirà sarà rabbia, nervosismo, acciacchi vari e cattivi pensieri...
Quindi, conoscere se stessi... e le potenzialità che abbiamo e che non sfruttiamo a dovere, equivale a prepararci per correre al massimo in tutta tranquillità.

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Vecchio 02-07-2006, 18.24.09   #4
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ma ci permette di sfruttare piccoli cambiamenti per forzare nuovi punti di vista...
Mi vengono in mente le danze esoteriche, i cui passi forzano il corpo a movimenti ben precisi, i quali poi si riflettono sulla mente aprendola a nuove prospettive. Un lavoro sul corpo che si ripercuote sulla mente, visto che non sono divisi ma interagiscono fra loro. Forzare quindi il corpo ad atteggiamenti "inusuali", affinchè esca dalle proprie abitudini, da rotaie segnate e ri-segnate nel corso degli anni, e con esso la mente.

Qua però il discorso diventa ancora più complesso, visto che non agisce esternamente sul corpo ma internamente sui suoi sistemi veicolanti che lo mettono in relazione con il resto del creato...
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Vecchio 04-07-2006, 00.30.18   #5
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Si potrebbe pensare che tutto parta dal sistema digerente, tutto sommato senza di esso non avremmo carburante grezzo, varie sostanze di riequlibrio diretto e ciò che costituisce l'energia pura di movimento nella sua forma più fisica.
Però, e faccio un piccolo escursus, vi siete mai chiesti o avete riflettuto/meditato sul perchè alcuni mangiano tanto ed ingrassano poco, possono fare lavori che consumano o meno calorie.. comunque sembra che ciò che mangiano prenda un'altra strada... altri al contrario mangiano poco ed ingrassano.
Ripeto indipendentemente dal tipo di lavoro consumo (almeno quello misurabile).
Evidentemente nel carico alimentare quotidiano ci sono delle variabili, diversi "luoghi" di utilizzo di ciò che si mangia, oggi la medicina e la fisiologia conoscono abbastanza bene dal punto di vista fisico come avvengono gli scambi energetici quello che le sfugge è il modo con cui si relazionano.
In soldoni una parte del cibo viene utilizzata subito in maniera grezza ma un'altra parte passa subito dopo la digestione ad altri processi, solo se si attuano delle condizioni a catena, la parte che passa alla prima alimentazione superiore si attiva tramite la respirazione, respirazione che oltre oltre che ossigenare le cellule fornisce un elemento di accensione per una prima superiore trasformazione del cibo... non sto dicendo che l'ossigeno è il propellente... sono le parti del cibo insieme a prodotti della respirazione che insieme si "accendono", qui abbiamo già un piccolo primo scalino dei nostri sistemi, se mangio troppo scorrettamente e respiro peggio si e no soppravvivo ma non mi avanzerà nulla per continuare altri discorsi.
Bisogna distinguere che la qualità può influire in parte, aria di montagna e cibi leggeri sono meglio di città e carni condite di salse incredibili, ma senza la giusta modalità.. a nulla servono. Quindi dovremmo valutare che mettersi a tavola arrabbiati (ma anche troppo allegri) come respirare sempre a mezza via (sono solo esempi, magari in apposita discussione li riprendiamo a parte) inficiano la possibilità che da questi due sistemi scaturisca qualcosa che lavorerà nel terzo sistema...
Quello che sto cercando di esprimere (non è finito) è il collegamento che c'è tra tutto e che senza che questo lavori nel miglior modo possibile non può esserci evoluzione.
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Vecchio 04-07-2006, 18.09.21   #6
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Tante volte si brucia troppo carburante senza avere il risultato che vorremmo... quello che si chiama spreco di energie...
Se si potesse controllare tutte le funzioni corporee, potremmo mettere a punto la nostra macchina nel migliore dei modi.
Perchè certi fachiri indiani stanno giorni senza mangiare, oppure dormono su un letto di chiodi senza sentire dolore???
Perchè hanno trovato la chiave di controllo delle loro funzioni corporee, che sono sì automatiche (guai se ad ogni respiro dovrei ricordarmi di respirare!!!) ma in un certo senso si potrebbe controllare che le funzioni automatiche vadano avanti sotto il nostro controllo, come se innestassimo il pilota automatico... o meglio che le programmiamo al meglio secondo le nostre esigenze...
Se sono andata O.T. chiedo scusa, fa caldo....

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Vecchio 04-07-2006, 19.23.03   #7
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Cito le ultime righe de IL TEMPIO VIVENTE di Frederick e Mary Rossiter - Edizioni Jupiter, 1999

La maggior parte degli scrittori del Nuovo Testamento, descrivendo Gesù, si espressero come segue: "Il suo viso brilla più del sole". Ora voi sapete come questo sia possibile, non vi meravigliate nel leggere che il viso del Messia emanava una luce accecante. Su quel volto non trasparivano pensieri cattivi, nè odio, nè passioni violente, nè avidità, nè egoismo. Le sue finestre viventi erano spalancate sull'amore per il prossimo e sulla fede in Dio. Gesù Cristo fu l'unico Tempio vivente mai costruito veramente perfetto: Lui era meraviglioso nel corpo e nella mente. La parola sano indica un uomo integro e santo. Come uomo, Gesù mantenne integro il suo corpo e fu santo nelle azioni. Non trasgredì, compiendo peccati, alle leggi morali dei suoi simili nè a quelle della natura. Mai abusò o mancò di rispetto ai piccoli lavoratori del suo Tempio vivente. Lavorò in completa armonia con il Divino Architetto per realizzare un Tempio vivente perfetto, da mostrare come esempio agli uomini di tutti i tempi. Perciò nessuna malattia lo colpì e anche voi non sarete vittime di malanni se cercherete di collaborare attivamente con il Grande Costruttore che vi ha donato la vita.
Se studierete il progetto di Dio, il Cristo, la natura e le leggi della vita, comprenderete meglio cosa e come costruire, lavorando con maggiore attenzione. Il Divino Architetto collaborerà con voi, approverà il vostro modo di agire e voi sarete onorati e rispettati dagli uomini; il vostro volto brillerà, durante tutti gli anni della vostra esistenza, della luce della fede, dell'amore, del coraggio e dei successi ottenuti.
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"Nessuno ha il potere di renderci felici o infelici: siamo noi stessi i soli responsabili della nostra felicità."
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Vecchio 04-07-2006, 19.35.19   #8
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e voi sarete onorati e rispettati dagli uomini;
Sono d'accordo su tutto tranne questa frase.
Più che onorato e rispettato (da pochi) Gesù Cristo fu odiato, disprezzato, umiliato, sputato in faccia, percosso, flagellato e crocifisso (da molti)

Egli è stato l'agnello mandato in mezzo ai lupi.

Sarebbe un mondo diverso ora, se gli uomini avessero saputo vedere oltre la loro ignoranza... e dargli la posizione che gli spettava.
Ma lo disse anche lui... perdonali Padre, essi non sanno quello che fanno...

Fine OT
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Vecchio 04-07-2006, 20.51.21   #9
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Sono d'accordo su tutto tranne questa frase.
Più che onorato e rispettato (da pochi) Gesù Cristo fu odiato, disprezzato, umiliato, sputato in faccia, percosso, flagellato e crocifisso (da molti)

Egli è stato l'agnello mandato in mezzo ai lupi.

Sarebbe un mondo diverso ora, se gli uomini avessero saputo vedere oltre la loro ignoranza... e dargli la posizione che gli spettava.
Ma lo disse anche lui... perdonali Padre, essi non sanno quello che fanno...

Fine OT
Beh, restando sempre in parentesi OT, la "mission" di Gesù era proprio questa... o meglio questo era necessario affinchè il suo sangue bagnasse la nostra Terra e il Suo spirito ne diventasse parte.
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Vecchio 04-07-2006, 21.08.41   #10
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Si siamo fuori come i balconi rispetto alla discussione che vorrei continuare sul tema, ma troverò un posto per chiederti se invece prima della faccenda del sangue lo Spirito Cristico fosse staccato da questo pianeta.
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Vecchio 04-07-2006, 21.22.00   #11
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Tante volte si brucia troppo carburante senza avere il risultato che vorremmo... quello che si chiama spreco di energie...
Se si potesse controllare tutte le funzioni corporee, potremmo mettere a punto la nostra macchina nel migliore dei modi.
Perchè certi fachiri indiani stanno giorni senza mangiare, oppure dormono su un letto di chiodi senza sentire dolore???
Perchè hanno trovato la chiave di controllo delle loro funzioni corporee, che sono sì automatiche (guai se ad ogni respiro dovrei ricordarmi di respirare!!!) ma in un certo senso si potrebbe controllare che le funzioni automatiche vadano avanti sotto il nostro controllo, come se innestassimo il pilota automatico... o meglio che le programmiamo al meglio secondo le nostre esigenze...
Se sono andata O.T. chiedo scusa, fa caldo....

No Stella non sei andata O.T.
I Fachiri in particolar modo tentano di forzare le risposte corporee per creare internamente alcune sostanze che li agevolano nelle esperienze, fa conto che ciò che lo sciamano assume fuori con le sostanze psicotropiche loro se lo procurano internamente, detto in maniera sintetica.. poi la cosa è più complessa. Se un Fachiro riesce dopo il percorso di istruzione ad andare oltre può raggiungere vette elevate.. purtroppo la maggior parte di loro si ferma.
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Vecchio 05-07-2006, 01.49.39   #12
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vi siete mai chiesti o avete riflettuto/meditato sul perchè alcuni mangiano tanto ed ingrassano poco, ... altri al contrario mangiano poco ed ingrassano.
In soldoni una parte del cibo viene utilizzata subito in maniera grezza ma un'altra parte passa subito dopo la digestione ad altri processi,
solo se si attuano delle condizioni a catena, la parte che passa alla prima alimentazione superiore si attiva tramite la respirazione, respirazione che oltre oltre che ossigenare le cellule fornisce un elemento di accensione per una prima superiore trasformazione del cibo... non sto dicendo che l'ossigeno è il propellente... sono le parti del cibo insieme a prodotti della respirazione che insieme si "accendono", qui abbiamo già un piccolo primo scalino dei nostri sistemi, se mangio troppo scorrettamente e respiro peggio si e no soppravvivo ma non mi avanzerà nulla per continuare altri discorsi.
Bisogna distinguere che la qualità può influire in parte, aria di montagna e cibi leggeri sono meglio di città e carni condite di salse incredibili, ma senza la giusta modalità.. a nulla servono. Quindi dovremmo valutare che mettersi a tavola arrabbiati (ma anche troppo allegri) come respirare sempre a mezza via (sono solo esempi, magari in apposita discussione li riprendiamo a parte) inficiano la possibilità che da questi due sistemi scaturisca qualcosa che lavorerà nel terzo sistema...
Quello che sto cercando di esprimere (non è finito) è il collegamento che c'è tra tutto e che senza che questo lavori nel miglior modo possibile non può esserci evoluzione.
Non ho capito una cosa...
Quindi l'evoluzione passa anche e soprattutto dal fisico.
Nel calibrare le energie - perchè mi pare di aver capito che di energie si tratti anche nella digestione e via discorrendo negli altri sistemi, energie delle quali non si è consapevoli - o meglio armonizzarle, potrei nanche adoperare successivamente quelle riserve che a causa di disfunzioni
" fisico/energetiche " si son create.
mi riferisco alla possibilità ,per un individuo, di contemperare nella giusta quantità il surplus di questa attività " rinnovando " il mezzo fisico. E' possibile?
Le " condizioni a catena" rappresentano questo armonico utilizzo energetico?
__________________
Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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Vecchio 01-08-2006, 12.17.29   #13
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Prima di continuare sfrutto la domanda di Jez per cercare di chiarire una cosa.
A vari livelli assorbiamo energia strutturata in determinati modi, per esempio cibo, aria, impressioni (che possono essere a loro volta di vari tipi, per esempio sensazioni, pensieri, stati d'animo etc etc) etc etc... dopo in questi vari livelli scomponiamo queste energie in parti più semplici per ricostituire i mattoncini fondamentali... da poter riutilizzare in vari tipi di lavori dal semplice sopravvivere al più complesso cercar di trovare un nostro posto nell'Universo.
Quello che stavo cercando di far vedere è che se tratto l'alimento cibo, nell'apparato digerente lo scomporrò e il suo prodotto oltre che alimentare funzioni principali dell'organismo serve all'interno di queste anche per far funzionare gli altri apparati "digerenti" più sofisticati via via in catena, se il suo prodotto è occupato tutto per soddisfare i bisogni di sopravvivenza ecco che gli altri apparati funzioneranno a quel minimo livello di vita...
Facciamo un esempio: posso respirare solo per vivere, o posso respirare in una maniera che mi permette di fare altro, ma se non ho energia a sufficienza al massimo respiro per vivere.....
Non sarà chiarissimo ma spero che si sveli post facendo...
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Vecchio 11-11-2006, 23.05.24   #14
Sole
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Bisogna distinguere che la qualità può influire in parte, aria di montagna e cibi leggeri sono meglio di città e carni condite di salse incredibili, ma senza la giusta modalità.. a nulla servono. Quindi dovremmo valutare che mettersi a tavola arrabbiati (ma anche troppo allegri) come respirare sempre a mezza via (sono solo esempi, magari in apposita discussione li riprendiamo a parte) inficiano la possibilità che da questi due sistemi scaturisca qualcosa che lavorerà nel terzo sistema...
.. senza la giusta modalità.

Un tempo si pregava, forse in alcune famiglie ancora, prima di mangiare, nutrirsi, inserire nel corpo elementi essenziali per il mantenimento.
Pregare appare in questo modo un rito per santificare il cibo, renderlo gradito a Dio. Un modo quindi per "pulirlo" e "pulirsi" di pensieri quotidiani, di modo da mangiare mangiando, cioè rimanendo concentrati sull'azione, sentire introdurre e nn ingurgitare.
Mi sembra che anche in alcune osservanze religiose ci sia l'obbligo di mangiare in silenzio senza distrazioni.. dal cibo. In questo modo la concentrazione all'azione di mangiare la rende consapevole e il cibo introdotto potrebbe seguire il suo percorso invece che andare a disperdersi in falsi bisogni fisici e caratteriali che comportano uno spreco di energie prese dal cibo.
Allo stesso modo anche la respirazione. Ma respirare è un istinto naturale, si può farlo consapevolmente solo eseguendo alcune tecniche ed ecco che allora ci ricolleghiamo allo Yoga che le utilizza e che assumono ora un aspetto più importante cioè introdurre e trattenere elementi che potranno andarsi ad unire a quelli sintetizzati e raffinati provenienti dalla digestione prima del cibo, questi due elementi insieme creeranno la possibilità di accedere ad una terza fase che se ho capito bene (sempre che ci abbia capito qualcosa) avviene nel trasporto del sangue, gli elementi sottili che si trovano nel sangue vengono in contatto con questo elemento coagualto. In teoria questo dovrebbe permetterci di accedere finalmenti ad una salita.. è la produzione chimica di Energia superiore all'interno del corpo che permette di comunicare con altri elementi sottili.
Questi passaggi uno-due- e tre in salita, mi fan nascere l'immagine dell'albero della vita.

Ultima modifica di Sole : 11-11-2006 alle ore 23.08.08.
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Vecchio 12-11-2006, 00.34.15   #15
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Sopra si è detto che il cibo e la respirazione sono in entrata mentre il sangue e il sistema nervoso sono in uscita.
Quindi è il sangue che trasporta gli elementi trasformati e crea il ponte con l'esterno attraverso il sistema nervoso? E il sistema nervoso altrettanto deve essere potenziato per poter resistere.. e torniamo alla resistenza, resa.. necessaria per la osservazione e conoscenza dei Centri.

Va bon, stasera ho bevuto un pò ..
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Vecchio 02-12-2006, 19.39.21   #16
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è il corpo che è condizionato dallo spirito, non il contrario, quindi se non è il momento nessuna pratica potrà servire
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Vecchio 04-12-2006, 10.45.38   #17
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è il corpo che è condizionato dallo spirito, non il contrario, quindi se non è il momento nessuna pratica potrà servire
Si, è vero. Però l'autodisciplina immette nel corpo un certo tipo di messaggi che pian piano aprono le porte ad altro.
Pensiamo anche che il corpo è abitudinario .. e quindi abituato ad agire in una determinata maniera, noi crediamo di scegliere o di fare cose perchè le vogliamo ma in realtà se non ci diamo una disciplina il corpo non cambierà modus, non con-vertirà .. (convertire) il suo modo di renderci "schiavi" delle sue abitudini.
Messa così come l'ho messa è un pochetto rigida.. si, mi rendo conto.
Facciamo un esempio. Se io che mi identifico nel corpo, mi identifico anche nel fatto che sono pigra, automaticamente crederò che è il mio corpo ad essere pigro. Ma se cercherò di muoverlo anche quando non ha/ho voglia allora potrò cominciare ad esserne padrona.
Se è vero che nulla arriva se non è il momento .. è vero anche che non crescerà nulla nel terreno se il contadino non lo ara per prepararlo alla coltivazione.
Insomma sono vere entrambe le cose ed insieme lavorano.
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Vecchio 04-12-2006, 15.08.16   #18
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Si, è vero. Però l'autodisciplina immette nel corpo un certo tipo di messaggi che pian piano aprono le porte ad altro.
Pensiamo anche che il corpo è abitudinario .. e quindi abituato ad agire in una determinata maniera, noi crediamo di scegliere o di fare cose perchè le vogliamo ma in realtà se non ci diamo una disciplina il corpo non cambierà modus, non con-vertirà .. (convertire) il suo modo di renderci "schiavi" delle sue abitudini.
Il corpo è abitudinario? Mi sembra che gli dai più importanza di quanto non abbia, va mantenuto il meglio possibile finchè ci servirà, ma non gli darei questa capacità decisionale a meno che Noi non ci siamo identificati con esso.
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Vecchio 04-12-2006, 15.36.49   #19
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Il corpo è abitudinario? Mi sembra che gli dai più importanza di quanto non abbia, va mantenuto il meglio possibile finchè ci servirà, ma non gli darei questa capacità decisionale a meno che Noi non ci siamo identificati con esso.

Si, gli dò molta importanza. Il corpo per me rappresenta il mezzo per poter cercare di capire qualcosa, se mai si può.
Se ci pensi il corpo è un pò lo specchio di ciò che siamo, di ciò che ci muove, e quindi lo muove. Come dicevo sopra il corpo manifesta esattamente ciò che siamo abituati a credere che noi si sia. In questo senso pensavo ad una identificazione.
Se il corpo ha fame, noi mangiamo; se il corpo è stanco noi ci fermiamo.
Generalmente seguiamo passivamente le sue indicazioni.
Però, come facciamo ad evitarlo se prima non lo ascoltiamo? Un pò come quando ci facciamo un'idea di qualcosa poi scopriamo un tassello diverso ed ecco che appare una visione complementare della stessa cosa e cambiamo idea.


Ultima modifica di Sole : 04-12-2006 alle ore 15.46.21.
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Vecchio 07-12-2006, 12.21.08   #20
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Si, gli dò molta importanza. Il corpo per me rappresenta il mezzo per poter cercare di capire qualcosa, se mai si può.
Se ci pensi il corpo è un pò lo specchio di ciò che siamo, di ciò che ci muove, e quindi lo muove. Come dicevo sopra il corpo manifesta esattamente ciò che siamo abituati a credere che noi si sia. In questo senso pensavo ad una identificazione.
Se il corpo ha fame, noi mangiamo; se il corpo è stanco noi ci fermiamo.
Generalmente seguiamo passivamente le sue indicazioni.
Però, come facciamo ad evitarlo se prima non lo ascoltiamo? Un pò come quando ci facciamo un'idea di qualcosa poi scopriamo un tassello diverso ed ecco che appare una visione complementare della stessa cosa e cambiamo idea.

Ok ho capito, grazie, non avevo scritto però di evitarlo, avevo scritto di mantenerlo il meglio possibile senza dargli tanta importanza.
Quindi tu credi sia possibile cambiare il corpo per cambiare lo Spirito? Correggimi se sbaglio
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Ok ho capito, grazie, non avevo scritto però di evitarlo, avevo scritto di mantenerlo il meglio possibile senza dargli tanta importanza.
Quindi tu credi sia possibile cambiare il corpo per cambiare lo Spirito? Correggimi se sbaglio
Ti rispondo come posso.

Non credo che lo Spirito possa cambiare. In quanto tale è immutabile ed eterno. Noi ne riceviamo una vaga impressione .. ma per farlo fluire in maniera "Pulita" sintonica, armoniosa è necessario che l'ambiente sia adatto.
Quindi io credo che sia possibile rafforzare il corpo per accogliere meglio lo Spirito.

Penso che su questo siamo d'accordo
Sole non è connesso  
Vecchio 06-01-2007, 19.59.35   #22
Kael
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La nutrizione alimentare è alla base dell'organismo, la più "grezza" forma d'energia acquisibile ma non per questo la meno importante.
Una cattiva o insufficiente nutrizione provoca scompensi a vari livelli, dal sentirsi senza forze o essere assonnati, all'essere nervosi o depressi.

"Mangiare", del resto, ha un'origine che riporta a liquefare, ossia fare liquido, apportare cioè una prima trasformazione che permette il passaggio dallo stato solido a quello liquido. Un primo solve alchemico che "raffina" il cibo solido (e questo è già un primo passaggio sulla scala dei diversi gradi di materialità di cui è composto l'organismo umano)

A questo punto, dopo una prima digestione che avviene in bocca, inizia la vera digestione, quella che trasforma il cibo in energia-lavoro (materia densa in materia più sottile). Per fare questo però, c'è bisogno di una "spinta" affinchè il processo possa essere completato. La digestione cioè non è sufficiente per se stessa, ed ecco che allora si "allaccia" con il secondo sistema di cui parlavamo: la respirazione.
L'aria infatti, con il respiro, entra in gioco per compiere un piccolo "miracolo"... La digestione iniziata col cibo non potrebbe andare avanti senza la successiva spinta data dalla "combustione" dell'ossigeno che brucia all'interno del "forno" umano e permette il processo...
Per nostra fortuna, la natura ha previsto che tale spinta sia un fatto meccanico, di cui non occorre ricordarsi... Ci pensa il sistema simpatico a farci respirare, così che il processo avvenga e l'uomo possa usufruire di energia raffinata dai cibi. Anche se, come detto, rappresenta soltanto l'energia più grezza.

Allo stesso modo, oltre ad "aiutare" la digestione del cibo, anche l'aria entra nell'organismo per dare il via ad un suo altro tipo di "digestione"... E se parliamo di materialità, è evidente che l'aria rappresenta una forma molto più sottile di energia rispetto al cibo solido... quindi una potenziale energia-lavoro molto più raffinata... Solitamente però, la sua "digestione" si ferma a metà e non raggiunge il pieno compimento, proprio perchè anche in questo caso manca una "spinta" per completare il processo.
Ma se nel caso del cibo la spinta (respirazione) è un fatto meccanico, per l'aria il discorso è diverso, e molto spesso non si sa nemmeno come fare... Soprattutto, occorre ricordarsene... perchè stavolta non c'è il sistema simpatico a fare le cose per noi.

Mi fermo che il post è già lungo... solo un ulteriore considerazione: il Pranayama non è come qualcuno pensa un modo per "far entrare" l'aria... ma un modo per "lavorare" sull'aria già entrata...
Si potrebbe provare a capire pertanto come il successivo nutrimento (impressioni) possa apportare la giusta spinta, allo stesso modo in cui il respiro lo ha fatto per la nutrizione...
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Kael non è connesso  
Vecchio 08-01-2007, 11.41.30   #23
Sole
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Mi sembra che il punto fondamentale sia il ricordarsi di se .
Ma altrettanto fondamentale è il comprendere in che termini sia importante ricordarsi di se. Cioè perchè sforzarsi di farlo.

Se torniamo un momento alla nutrizione, che è l'elemento che ci accumuna tutti come esempio, quando mangiamo sapendo di farlo, cioè assaporiamo senza dimenticarci di assaporare fino all'ultimo boccone, se beviamo sentendo il gusto di ciò che beviamo senza stancarci o abituarci al gusto allora in quel caso restiamo attenti a ciò che mangiamo. Accade, almeno a me, che ciò che mangio è più facilmente digeribile perchè nn lo "sporco" con le impressioni più "basse" che girano nella testa, con distrazioni o con pensieri della giornata pesante di lavoro.
In quel caso riescirei a nutrirmi "solo" degli elementi che il mio corpo userebbe per combustibile. Questo mi è sempre sembrato un buon motivo per mangiare pensando solo a nutrirmi. E poi i cibi sembrano anche più buoni.
Se respiro stando attenta mentre lo faccio, sento un benessere maggiore all'interno del mio corpo. Una distribuzione di ossigeno diversa.
Se sono attenta alle impressioni che mi arrivano (questo però è più difficile per me) ogni giorno ho più facilità a capire che tipo di effetto sortiscono su di me.

Sembra una stupidaggine ma stando non attenti a noi mentre facciamo ogni cosa che facciamo usiamo tutto ciò che è in entrata per compensare l'energia che disperdiamo in altro.

Ultima modifica di Sole : 08-01-2007 alle ore 11.43.36.
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