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Vecchio 02-12-2006, 17.32.15   #1
Uno
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Predefinito Stimolazione

Vi parlo di uno qualsiasi oggi, uno che ha sempre sentito il potere della parola, il suo senso.... il suo essere mezzo.
Uno che quando gli altri giocavano leggeva libri più grandi della sua età e che quando gli altri iniziavano a leggere giocava.
Mi ha sempre affascinato vedere come le persone (ed io stesso) parlano, è stato interessante scoprire (dopo) come ho attraversato vari momenti, in una ipotetica scala, direi che dopo la saggezza innata da bambino (che è patrimonio di tutti) attraversando un momento di sonno profondo parlavo a caso (anche se il caso non esiste e quindi emettevo la confusione che dentro avevo), avevo bisogno di parlare quasi a dichiare e proclamare la mia esistenza, ovviamente non mi interessava ascoltare le risposte, non sentivo e non vedevo quando qualcuno mi faceva facce strane se ero fortunato che non mi rispondesse.
In questo periodo spesso, con il senno del poi, davo un valore altamente soggettivo a parole, definizioni e perfino a ciò che provavano gli altri, volevo piegare la realtà ai miei voleri, pretendevo di sapere cosa gli altri pensassero forte di alcune misere letture: se tizio risponde x allora pensa y:
Non sapevo che la x conseguenza della y poteva essere vista solo come eventuale conferma di tutt'altre e più profonde "osservazioni", e soprattutto che essendo tutti diversi seppur simili per ogni scelta della vita teoricamente ognuno di noi ha una strada anche se spesso ci infiliamo in solchi già scavati perchè più comodi.
Uscendo da quel momento di fisiologica caduta iniziai a rendermi conto che era la realtà a piegare me, ho iniziato a vedere come parlavo con me stesso e con la mia confusione, ho ripescato conoscenze accumulate nelle letture ed integrate con altre (più alcune cose che non intendo dire ora, qui) ho scoperto come la vita non si può imparare leggendo ma solo vivendo, i discorsi che facevo sono cambiati, ho iniziato a cercare il confronto, volevo vedere l'altro e vedere me stesso in relazione all'altro , finchè ho scoperto che un altro c'è solo nella forma e nell'esistenza ma non nell'Essere.... ma questa è un'altra storia.
L'uso delle parole ha iniziato a diventare più preciso, avevo bisogno di essere esatto nel dialogo per capire ed essere capito, purtroppo questo (dopo varie esperienze) mi ha costretto a selezionare gli interlocutori, pur riconoscendo in coloro che si comportavano come me in precedenza nessuna colpa, trovavo dei muri altrettanto alti di quelli che io alzavo.
In questo secondo periodo la parola d'ordine è "gara" e "stimolazione", pur con tutte le belle cose che iniziavano a venire fuori, ero capace di parlare solo rispondendo ad altri, usando termini attuali informatici, come quasi tutti avrei frequentato solo forum molto frequentati, avrei risposto solo a discussioni attive e accese, questo per rendere l'idea, trasportate il tutto nel quotidiano dato che in quel periodo internet praticamente non c'era. Solo la discussione accesa mi attirava... un'evoluzione di quel volermi sentire vivo, avevo bisogno degli altri per sentirmici, dello scontro, della loro attenzione... non dico che rifiutavo un dialogo sereno e tranquillo ma lo riservavo solo agli amici, quelli che consideravo tali, con loro non avevo bisogno di difendermi, non ne vedevo il motivo, con tutti gli altri se poco parlavano non erano un problema, se dicevano qualcosa ecco che la "stimolazione" mi faceva muovere per mostrare quello che avevo imparato (o che credevo di aver imparato).
Sono in una nuova fase ora (da parecchio), ho chiaro chi sono, cosa sono.... so di essere collegato a tutti in maniera evidente a volte e più flebilmente altre. Teoricamente potrei isolarmi, sto bene con me stesso, la stimolazione non ha più effetto su di me se non voglio io che lo abbia, adesso parlo per stimolare gli altri, perchè per quanto io stia bene se non stanno bene tutti nessuno starà completamente bene.
La prossima fase? Aspetto qualcuno che sia capace di parlare senza stimolazione, per una nuova società (uso questa parola a vari livelli)

Uno non è connesso  
Vecchio 03-12-2006, 18.07.19   #2
Haamiah
Inizia a fare amicizie
 
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Data registrazione: 23-02-2006
Messaggi: 277
Predefinito

Bello questo post, Uno....
Penso di capire di cosa parli....anche se non in cerca di confronti troppo accesi, come riferisci tu, però devo dire che pure io
fino a non troppo tempo fa andavo sempre in cerca di tali confronti, e nemmeno a farlo apposta mi andavo sempre ad imbattere in discorsi senza sbocco con persone che la pensavano all'opposto o quasi, rispetto alla sottoscritta.
Ma dopo l'ennesimo confronto/scontro con un amico, quando ho capito che proseguire sine qua non se non si giunge a un punto di incontro non ha alcun senso, diventa solo un incapponirsi per difendere ognuno le proprie posizioni, da allora ho capito
invece che è decisamente infruttuoso cercare questo tipo di stimolazioni, ma semmai preferisco confrontarmi dove già ci siano delle basi comuni....
Il parlare senza stimolazione, ovvero in maniera del tutto disinteressata verso se stessi, verso il proprio autocompiacimento, ma semmai con apertura e interesse verso il prossimo è una bella meta che dovremmo augurarci di poter raggiungere........voglio augurarmi di poter raggiungere.
Haamiah non è connesso  
 


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