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Vecchio 21-12-2007, 17.22.38   #1
RedWitch
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Mi pare che non ne abbiamo mai parlato..

Siete degli organizzatori o lasciate un po' al caso lo scorrere delle vostre giornate?
Mi spiego, a me capita spesso, di "programmare" in qualche modo le commissioni, i lavori , le cose che devo fare (soprattutto le incombenze), per esempio, se so che devo stirare e so di avere mezza giornata libera il giorno dopo, mentalmente programmo il fatto che nell'arco di quelle 2/3 ore dovrò stirare. Se devo partire per un viaggio, man mano che passano i giorni e mi avvicino alla partenza, metto da parte le cose che voglio portare con me.

Da una parte trovo che questo tipo di organizzazione mi torni utile e in qualche modo mi disciplini (visto che sono pigra la tendenza sarebbe quella del vabbeh se stiro bene, se no lo farò domani), dall'altra mi rendo conto che organizzarsi tutto, è un modo per illudersi di stare al sicuro, per evitare eventuali imprevisti che poi inevitabilmente possono esserci, anche se per fortuna se mi salta qualche "programma" non me ne faccio più di tanto un cruccio.. riprogrammo tutto in base all'inconveniente e via...

Poi alla fine è sempre un discorso di equilibri, gli eccessi sia in un senso che nell'altro portano degli scompensi, ma nella giusta misura penso che una buona organizzazione, in qualche modo aiuti anche a "tenere in ordine" la mente..

(lo avete visto quel film con Verdone in cui c'era lui preciso e pignolo al punto che si organizzava la vita e quella della moglie al centesimo di secondo?.. ecco così forse è un po' troppo..)

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Vecchio 21-12-2007, 19.25.42   #2
griselda
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Organizzata? Ehm c'è la domanda di riserva?

Mi organizzo per le commissioni e per i vari impegni, alcuni tra l'altro mi scappano di mano a volte quando ne ho uno dietro l'altro se per caso è stato cancellato dalla lavagnetta, inavvertitamente da qualcun'altro.

Per il resto sono disorganizzata ed è un mio cruccio, non tanto perchè non sono capace che è anche vero, ma perchè mi sta stretta l'organizzazione, mi piace improvvisare la giornata e le varie cose da svolgere.

Poi così però mi capitano giorni in cui mi sono massacrata di lavori, e altri in cui non ho più nulla da fare e la stanchezza non mi permette neppure di pensare di mettere in piedi altro.

Qualcuno ha dei consigli? Come e quando e perchè organizzarsi.

Tra l'altro quando ho tutto organizzato se per caso subentra un imprevisto vado immediatamente in panico, ma forse ci vado anche per qualunque cosa esca dalla routines

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Vecchio 21-12-2007, 19.28.20   #3
Astral
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Penso di essere organizzativo, sopratutto con schemi, diari virtuali dove scrivo e organizzo tutto, anche se a volte mi capita di applicare soltanto poco di quello che mi ero prefisso.

A volte poi non è vero che dipende dal tempo, ho constatato che se si ha più tempo, si può anche essere maggiormente dispersivi nelle attività ( tanto c'è tempo), e che se invece si lavora troppo, può mancare l'energia per portare avanti le proprie mansioni.

L'organizzazione e l'ordine sono una buona cosa, purchè non ne vada anche a discapito di una certa spontaneità nel fare le cose, e se anche le attività piacevoli, diventano un dovere...

Occorre vedere anche come sei Red: un tipo che magari senza organizzazione, passa da una mansione all'altra senza portare a termine nulla, forse è il caso che si organizzi un po'.

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Vecchio 21-12-2007, 22.36.19   #4
Ray
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Credo che organizzarsi sia importante (intendo organizzarsi, non essere ossessivi) ma l'organizzazione deve sempre restare fluida, pronta ad adattarsi, ricordando gli scopi della stessa (che non sono organizzazione fine e se stessa) e mai cristallizzarsi in qualcosa di irremovibile o, appunto, si rischia il panico al primo imprevisto... insomma strutturarla bene ma tenerla sempre un po' solta... mai coagulata del tutto.
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Vecchio 22-12-2007, 14.40.15   #5
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Credo che organizzarsi sia importante (intendo organizzarsi, non essere ossessivi) ma l'organizzazione deve sempre restare fluida, pronta ad adattarsi, ricordando gli scopi della stessa (che non sono organizzazione fine e se stessa) e mai cristallizzarsi in qualcosa di irremovibile o, appunto, si rischia il panico al primo imprevisto... insomma strutturarla bene ma tenerla sempre un po' solta... mai coagulata del tutto.

sono daccordo con questa versione "organizzativa"

è giusto organizzarsi nel lavoro...nel tempo libero...insomma organizzare è spendere il tempo nel migliore dei modi...senza sprechi....

c'è un ma....ma se l' organizzarsi diventa una regola fissa..ossia ferrea basta un minimo che esca dalla propria linea...che ti manda nel pallone....in questo caso è un organizzarsi "sbagliato" si può dire? nel senso che indica (a volte eh...no sempre) insicurezza...timore di sbagliare e incapacità di valutazione....in qualche modo ti organizzi...crei uno schema....e se qualcosa lo incrina sei perso....



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Vecchio 22-12-2007, 15.45.50   #6
cassandra
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Quindi organizzarsi si,ma in modo elastico,menomale su questo ci siamo
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Vecchio 22-12-2007, 16.05.32   #7
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Originalmente inviato da Era Visualizza messaggio
sono daccordo con questa versione "organizzativa"

è giusto organizzarsi nel lavoro...nel tempo libero...insomma organizzare è spendere il tempo nel migliore dei modi...senza sprechi....

c'è un ma....ma se l' organizzarsi diventa una regola fissa..ossia ferrea basta un minimo che esca dalla propria linea...che ti manda nel pallone....in questo caso è un organizzarsi "sbagliato" si può dire? nel senso che indica (a volte eh...no sempre) insicurezza...timore di sbagliare e incapacità di valutazione....in qualche modo ti organizzi...crei uno schema....e se qualcosa lo incrina sei perso....

Sono daccordo, con Era sul Tempo, non solo se ne spreca meno, ma in teoria si spreca meglio.

Pensiamo all'artista, al musicista e quant'altro... se non conosce le basi della musica, le scale e non fa uno studio più che metodico e organizzato non saprà mai suonare bene. Tuttavia pensate se deve cominciare a comporre una canzone, usando soltanto il metodo e non uscendo fuori dagli schemi.

Nell'organizzazione ci vogliono quelle qualità che fanno parte della razionalità, nella logica, ma con un pizzico anche di creatività ed uscita dagli schemi.

Sopratutto dopo essersi organizzati dire sempre:

" ok questo è quello che devo fare oggi, ma quanto mi va di farlo oggi?"

Ma finchè l'organizzazione è a livello intellettuale, è facilmente gestibile, quando invece facciamo parte di un'organizzazione ( scusate il gioco di parole), che si complica tutto.

Allora dobbiamo incontrarci o scontrarci con lo nostro modo di organizzarsi con quello altrui.

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Vecchio 22-12-2007, 16.18.13   #8
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Organizzazione presa letteralmente è azione dell'organo (non so come la danno gli etimologi, e per questo discorso non mi interessa ), ma anche ogni azione al giusto organo... quindi miglior rendimento con minimo sforzo.

Se diventa maniacale non è più organizzazione appunto, ma è una mania.
La fluidità se ci pensate è far collimare quello che noi decidiamo/organizziamo con eventi non dipendenti da noi, nel maniacale la tentazione è travolgere tutto, cosa che oltre che non riuscire se riuscisse sarebbe distruttiva.
Esempio.
Voglio costruirmi una casa da solo, per alcune cose ho comunque bisogno di un aiuto, non so.. una ruspa per spianare il terreno, le aziende che mi preparano gli allacciamenti dell'acqua, energia elettrica etc....
Io mi organizzo nella costruzione, acquisto i materiali, mi faccio fare il disegno, preparo gli attrezzi etc... però se la ruspa che deve spianarmi il terreno si rompe non posso travolgerla, fregarmene e costruire la cosa sopra comunque... qui nell'esempio è assurdo, ma nelle vicende succede e poi succede pure il patatrac....
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Vecchio 22-12-2007, 18.35.18   #9
Astral
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Se non sbaglio in psicologia, l'eccessiva organizzazione che diventa mania o ossessione, esprime una voglia di voler controllare tutto, anche gli eventi imprevedibili che non dipendono da noi, un po' una paura a lasciarsi andare.

Potremmo prendere l'esempio della vacanza, dove se non la organizzo mi dovrò accontentare di ciò che trovo, se la organizzo in modo equilibrato me la godo la stesso, se dopo le visite turistiche, mi lascio dei spazi, dove vado all'esplorazione. Se invece come dice Uno, sono rigido, mi opporò a qualsiasi cosa di diverso abbia deciso: l'organizzazione non è più un mezzo, ma diventa un fine.

Ho scritto organizzazione/ esplorazione perchè forse è cosi, meno ho tutto organizzato, meno forse escogito cose nuove. Forse le persone eccessivamente organizzative hanno un blocco della creatività?

Se dovessi fare un paragone politico, l'eccessiva organizzazione è una dittatura, l'assenza di organizzazione è anarchia.

Astral non è connesso  
 


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