La Leggenda di Beowulf

La leggenda di Beowulf

Questo film fantasy è tratto da un poema epico anonimo scritto in lingua anglosassone che risale alla metà dell’VIII secolo.
Il manoscritto contiene ben 3182 versi ed è conservato al British Museum.
Beowulf è il nome dell’eroe di uno dei racconti in esso contenuti.
La storia ricorda l’eroe che combatte contro il drago ma rispetto all’originale è riveduta e corretta da troppe mani per poter donare l’antico sapore di una leggenda che sicuramente fu tramanda oralmente molto tempo prima.
Per la realizzazione di questo film si sono avvalsi di tecniche all’avanguardia nella creazione di personaggi veri trasposti in animazione digitale in 3D attraverso telecamere e catarifrangenti ( posizionati sulle giunture del corpo) sono stati ripresi gli attori e successivamente ridisegnati al pc, con aspetto e movenze originali dei protagonisti.
Tecnica usata ( motion captur) anche in film come il Signore degli anelli, King Kong, Pirati dei Carabi e Polar Express.
Il film inizia in un’ambientazione molto scura, siamo all’interno del castello di Heorot dove il Re di Danimarca Hrothgar, sta banchettando, le grida dei festeggiamenti attirano una strana creatura che pare apparire all’improvvisamente dal fuoco. E’ Grendel un troll dalle dimensioni di un orco gigantesco che inizia a distruggere tutto e tutti sino a che gli si oppone Hrothgar con la sua spada, gridando all’essere di prendere lui e di farla finita, allorché il troll sparisce.
Le voci della maledizione che si abbatte sul castello arrivano sino a Beowulf un grande guerriero Goto, (Gaeti) che attraverserà il mare per mettere il suo eroismo a disposizione del Re. Arrivato a corte viene accolto con onore e gli viene offerto il dorato l’idromele.
La notte Beowulf ed i suoi 14 valorosi guerrieri si chiudono nel fatidico salone in attesa del troll. Le urla ed i canti dei guerrieri non dovranno attendere molto. Beofulf lo affronterà a mani nude dopo essersi liberato delle armi e dell’armatura. Lo scontro finisce con la fuga in fin di vita del troll al quale è stato strappato un braccio e ferito ad un orecchio. Egli raggiungerà la madre nella palude di una caverna per morire tra le sue braccia. La disperazione la porterà a vendicarsi entrerà nel castello uccidendo tutti i soldati che stavano riposando. Quando Beowolf si sveglia rendendosi conto della carneficina decide di affrontare quella creatura malvagia. La regina dona a lui un calice d’oro con il quale si beve l’idromele.
Si avventura nella palude dove trova una bellissima donna con la coda che promette al guerriero valore onore e potere ( che durerà sino a che qualcun altro ritroverà il calice a forma di cornucopia ?) in cambio di un accoppiamento che le doni un figlio. L’eroe ipnotizzato accetta. Di ritorno al castello racconterà di aver perso il calice nel combattimento e di essersi liberato per sempre del mostro. A questo punto il Re Hrothgar comprendendo la menzogna che lui stesso aveva perpetrato lascia all’eroe la successione al trono e si suicida. A questo punto del film ormai è chiaro che il troll era suo figlio.
Beowulf regnerà per 50 anni con gloria, onore e potere fino a che qualcuno non gli riporta quell’antico calice…
Non vi racconto il finale.


Protagonisti
Ray Winstone: Beowulf
Anthony Hopkins: Re Hrothgar
John Malkovich: Unferth
Robin Wright Penn: Regina Wealtheow
Angelina Jolie: Madre di Grendel
Brendan Gleeson: Wiglaf
Crispin Glover : Grendel
Alison Lohman: Ursula

Regia Robert Zemeckis (Ritorno al futuro)