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Vecchio 18-01-2008, 15.32.58   #1
griselda
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Predefinito La postura

Mi ricordo da bambina che mi dicevano spesso: Su con la schiena! Stai dritta!
Come ha detto Daf sulle sensazioni del corpo quando teniamo la schiena dritta si hanno sensazioni diverse e secondo me anche pensieri diversi.
Invece spesso mi ritrovo piegata su me stessa.


Quanto è importante la postura? Quanto influisce sullo scorrere dell’energia al nostro interno mi domando?

Un altro ricordo di bambina è quello di avere sempre la pancetta, non quella affumicata eh? Rispetto al corpo c’era sempre quella protuberanza anche quando ero magra.
Allora crescendo cercavo sempre di tenerla indentro affinché non si vedesse, poi sono arrivati i jeans stretti e mi aiutavano in questo nascondino.
Ma tenere la pancia indentro non agisce in qualche modo sulle emozioni?

Oggi mi osservo e mi ritrovo spesso e volentieri, quando sono seduta o a letto ad avere le mani e le gambe incrociate, una sorta di chiusura e mi domando chiusura da cosa?
Poi ripenso al mio bambino quando era piccino e mi ricordo che quando era arrabbiato per qualcosa la sua postura era braccia chiuse bocca serrata e sguardo truce era come una chiusura verso il mondo e ciò che lo faceva soffrire in quel momento. Un sorta di rifiuto.

Poi ho letto del dimenticarsi del corpo nella mia vita me lo devo proprio essere dimenticato visto che ogni due per tre mi lanciava segnali per dirmi che c’era, attraverso vari malanni, non ho mai passato un po’ di tempo tranquillamente senza avere qualche acciacchino che mi ricordasse del corpo.
Gli unici momenti in cui stavo bene erano quelli in cui ero innamorata li stavo benissimo. Ma mica si può passare la vita ad innamorarsi no? O si? Ci si può innamorare di tutto quello che si fa ma questa è un’altra storia e non voglio andare OT.
Vorrei anche parlare della respirazione ma andrei ancora più OT, perchè mi accorgo spesso di non respirare correttamente.




Ora cerco di osservarmi e quando mi perdo mi ritrovo sempre nelle stesse posizioni sia da seduta che in piedi allora cerco di modificarle per vedere se e cosa cambia in me, vedremo.
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Vecchio 18-01-2008, 18.30.48   #2
gibbi
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L'esortazione che tu sentivi da bambina accompagna anche me da sempre e da anni provvedo ad esortarmi da sola , costantemente , ma senza il che ben minimo risultato.Sono accartociata, chiusa e piegata verso l'ombelico come se in quel punto vi fosse qualcosa di prezioso che senza l'aiuto della mani devo evitare di far cadere...il torace è bloccato( la respirazione sospesa, ne parliamo? ) , la schiena ricurva e infiniti dolorini che compaiono ad ogni tentativo di riportare le spalle indietro aprendole. Distendere il torace verso l'esterno sollevando il petto e conseguentemente distendere la muscolature di stomaco e ventre è il mio esercizio più frequente , mai indolore , ma non appena mi "distraggo" mi ritrovo in quelle orribili chiusure .
Quello che ho descritto è sicuramente la causa della difficoltà che incontro nell'eseguire il terzo esercizio dei 5 Tibetani .
Mi ha fatta riflettere la tua osservazione sulla stretta relazione tra la postura e le modalità di scorrimento interno dell' energia ...
Mi sono anche spesso ritrovata a pensare che tutti gli avvenimenti della vita , specialmente quelli dolorosi, vengano "memorizzati" , registrati dal corpo e che se potessimo sezionalo pobabilmente vi troveremmo dei segni , tipo gli anelli concentrici che si rinvengono nella sezione di tronco d'albero, una mappatura del nostro vissuto .
Chissa quante cose è in grado di raccontare della nostra vita ad un abile lettore il nostro modo di camminare e in genere di muoversi e di sostare , di gesticolare , di parlare ....la nostra postura insomma.

Ultima modifica di gibbi : 18-01-2008 alle ore 18.37.33.
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Vecchio 18-01-2008, 23.31.52   #3
griselda
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A volte mi immagino gli organi interni che si lamentano , perchè quella postura li schiaccia comprimendoli e portando a tutto il corpo una sensazione di malessere generale.
Hai avuto anche tu Gibbi questa impressione?

Nel corpo rimangono delle registrazioni del nostro vivere, come dei traumi fisici anche di quelli psicologici.
Legati gli uni agli altri.

Mi è ritornata in mente ora questa discussione, la allego e chissà, magari ne esce qualcosa in più.
http://www.ermopoli.it/portale/showthread.php?t=1427

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