Il punto di vista di una donna?

[Sole]

Ho ricevuto questa mail giorni fa, a leggerla mi ha fatto un certo effetto. Vi lascio leggere intanto. Poi ne parliamo.

SOLO UNA DONNA SA QUELLO CHE E’...

Passare tutta la vita lottando contro i propri capelli

Comprarsi una camicia che non va bene con nulla, ma che aveva un prezzo irresistibile[/center]

Sapere a memoria chi si è sposato, chi si è separato e chi ha lasciato il lavoro.

Avere una borsetta che sembra il necessaire della nonna del ‘700 per tutte le cose più incredibili che riesce ad accumularci dentro.

Parlare di intimità che gli uomini nemmeno possono immaginare.

Essere trattata come un’idiota dai meccanici qundo porta l’auto a riparare.

Fingere naturalezza durante un esame ginecologico.

Piangere a dirotto quando il padre del Re Leone muore lasciando il cucciolo orfano.

IL potere di un paio di jeans, o di un body in lycra, per sostenere la struttura del corpo.

Avere crisi coniugali, crisi esistenziali, crisi di identità, crisi di nervi!!

Essere madre single, madre sposata, madre separata e… madre del marito.

Guardare una partita di calcio (solo per fare compagnia al fidanzato)

Lavare i collant nella vasca ed appenderli sull’asciuga salviette (con grande orrore del sesso maschile)

Mangiarsi una scatola intera di bomboni perchè ha litigato con il ragazzo, essere triste e peggiorare il tutto sapendo di aver sgarrato con la dieta.

Sentirsi dire che … “donna al volante è un pericolo costante”

Depilarsi le gambe ogni 15 giorni con la ceretta!

Ciò che si prova smagliando una calza entrando ad una festa.

Sentirsi pronta per conquistare il mondo perché si sta usando un nuovo rossetto.

Sentirsi realmente infelice, perche non si ha niente di carino da indossare (pur avendo l’armadio pieno)

Piangere nel bagno, guardandosi allo specchio per vedere quale sia la miglior posa.

Scoprire che la sua storia d’amore e il mondo sono finiti … e solo dopo scoprire che non era nient’altro che la sindrome premestruale!

Indossare una fascia elastica per nascondere la pancia.

Ballare, cantare e camminare al settimo cielo … soltanto perche “Lui” ha chiamato o scritto. (E TOTALMENTE VERO, CHE TENEREZZA!)

Litigare, soltanto per poter fare la pace dopo…

Dire di no per vederlo insistere tantissimo e dopo dire … di sì!!

Rimanere aspettando il marito a letto, mentre lui legge la sua pagina sportiva ...

Sorridere gentimente ad un cliente mentre un crampo in pancia ti preme come un bazooca.

Il miracoloso potere guaritore di ... Un bacio ... Un gesto... E una parola dolce.

Essere santa, filosofa, maestra, medico, psicologa, redentrice, amministratrice, cuoca, incaricata della manutenzione, organizzatrice, arbitro ... Ed essere oltre a tutto questo: Un polipo!... prima di poter iniziare a pensare a sè stessa!

Piangere estasiata dalla gioia e ridere satura di rabbia.

E per finire… solo una donna sa cosa significhi … essere DONNA!!!

PER FAVORE INVIA QUESTO A QUANTE DONNE MERAVIGLIOSE TU CONOSCA. QUALCOSA DI BELLO ACCADRA’: ALZERAI LA LORO AUTOSTIMA!

FAI LA STESSA COSA INVIANDOLO AD ALMENO 4 UOMINI, AFFINCHE’ SAPPIANO APPREZZARE LE DONNE CHE LI CIRCONDANO.

[Uno]

Originalmente inviato da Sole

Poi ne parliamo.

Si... ti do tempo 10 minuti

[Sole]

Ecchila, tratterrò tantissimo!


Volendo (con molta difficoltà da parte mia) essere obiettive possiamo anche riconoscerci tutte in queste frasi, in qualche modo abbiamo tutte noi questo genere di cose (nevrosi?), PERO' la frase finale scitta in maiuscolo proprio non va bene. Questo genere di mail serve solo a renderci vittime di noi stesse santificandoci ad uno stereotipo generalizzato dell'opinione sulle donne. Oltre che vittime ci fan sentire pure in preda ad un delirio di onnipotenze, vedi le frasi sulla mamma tuttofare e sexi.

Alcune son divertenti ma non da farci sentire wonderwoman solo perchè donne.

Ecco, io inviterei le donne che leggono questa mail a ridere di se stesse e non rattristarsi perchè non sono capite dagli uomini.. e poi nemmeno noi li capiamo.

[Uno]

Ok per questa volta ti perdono

Due considerazioni al volo, una sulle catene di S.Antonio, una su questa in particolare.

Chi inizia una catena è convinto/a di avere dei messaggi profondissimi da passare al mondo intero, in realtà non ha neanche il coraggio di confrontarsi utilizza un mezzo in cui ti devono solo e per forza ascoltare, non possono rispondere, in più il destinatario non può scegliere deve ricevere il messaggio con prepotenza. Quest'ultima è l'unica ma molto importante differenza con un libro.

In merito a questa catena: se è una donna l'autrice ragiona maschil-mente, potrebbe essere stato benissimo un uomo a scrivere questa tiritera di luoghi comuni, alcuni in cui quasi tutte si potranno ritrovare (se no non sarebbero luoghi comuni) ma
senza poter riflettere a fondo sui personali meccanismi inconsci.