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Vecchio 19-06-2008, 22.41.47   #1
dafne
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Predefinito Verrà la morte e avrà i tuoi occhi

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi
questa morte che ci accompagna
dal mattino alla sera, insonne,
sorda, come un vecchio rimorso
o un vizio assurdo. I tuoi occhi
saranno una vana parola,
un grido taciuto, un silenzio.
Cosìli vedi ogni mattina
quando su te sola ti pieghi
nello specchio. O cara speranza,
quel giorno sapremo anche noi
che sei la vita e sei il nulla
Per tutti la morte ha uno sguardo.
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.
Sarà come smettere un vizio,
come vedere nello specchio
riemergere un viso morto,
come ascoltare un labbro chiuso.
Scenderemo nel gorgo muti.

Cesare Pavese

dafne non è connesso  
Vecchio 20-06-2008, 09.43.15   #2
Uno
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Mettigli pure due fiori
un funerale senza fiori manca di qualcosa
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Vecchio 20-06-2008, 13.47.01   #3
dafne
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meglio?
Comunque è la prima frase quella che mi colpisce sempre
verrà la morte e avrà i tuoi occhi
non il tuo corpo o la tua anima ma gli occhi
Anche se potrebbe essere letta anche come avrà i tuoi occhi nel senso che sarai tu
un'assurdo ma la morte che arriva e che ha gli occhi della speranza..
E poi quel pezzo "così li vedi ogni mattina quando su te sola ti pieghi allo specchio"
cosa vuol dire, se mi piego su me anche se sono davantio allo specchio non li vedo gli occhi
dafne non è connesso  
Vecchio 20-06-2008, 15.16.40   #4
jezebelius
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Comunque è la prima frase quella che mi colpisce sempre
verrà la morte e avrà i tuoi occhi

non il tuo corpo o la tua anima ma gli occhi
Anche se potrebbe essere letta anche come avrà i tuoi occhi nel senso che sarai tu

un'assurdo ma la morte che arriva e che ha gli occhi della speranza..
E poi quel pezzo "così li vedi ogni mattina quando su te sola ti pieghi allo specchio"
cosa vuol dire, se mi piego su me anche se sono davantio allo specchio non li vedo gli occhi
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Verrà la morte e avrà i tuoi occhi
questa morte che ci accompagna
dal mattino alla sera, insonne,
sorda, come un vecchio rimorso
o un vizio assurdo. I tuoi occhi
saranno una vana parola,
un grido taciuto, un silenzio.
Così li vedi ogni mattina
quando su te sola ti pieghi
nello specchio. O cara speranza,
quel giorno sapremo anche noi
che sei la vita e sei il nulla
Per tutti la morte ha uno sguardo.
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.
Sarà come smettere un vizio,
come vedere nello specchio
riemergere un viso morto,
come ascoltare un labbro chiuso.
Scenderemo nel gorgo muti.

Cesare Pavese

Penso anch'io che potrebbe essere letta nel senso che la morte " avrà " gli occhi ossia il tuo sguardo.
Ciò significherebbe che la morte, forse, non è qualcosa di altro da noi ma che ce la portiamo dietro ( insonne appunto ) e non lo sappiamo.
Una morte che ha un senso, al di la di quello comune che le si attribuisce e che è fine della vita.
Anche qui, forse una fine ma anche un inizio.
Un inizio da cui si può riconoscere che prima si era in un modo e dopo, una volta giunta questa morte, si è diversi. Un punto dal quale ci si rende conto che ci ha sempre accompagnato forse, aspettando il " momento " giusto per uscir fuori. Sta li, lo è sempre stata, come un rimorso.
Da questo punto di vista la morte si spera che arrivi perchè solo una presa di coscienza, quindi per questa la sua venuta, ci farà lodare in un certo senso questa fine, per iniziare altro.
Un rimorso, per esempio durerà fino ad una morte.
Quel piegarsi probabilmente è intenso nel senso che ogni mattina ( che potrebbe essere sia in senso di frequenza del tempo ma anche, una mattina, è ogni momento di risveglio in cui ci si può accorgere di qualcosa ) essendo il momento adatto, si notano alcune cose che nel resto della giornata fan fatica a venir fuori.
__________________
Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
jezebelius non è connesso  
Vecchio 20-06-2008, 19.01.05   #5
griselda
E' praticamente nato/a qui
 
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Messaggi: 8,029
Predefinito Libera interpretazione

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Verrà la morte e avrà i tuoi occhi
questa morte che ci accompagna
dal mattino alla sera, insonne,
sorda, come un vecchio rimorso
o un vizio assurdo. I tuoi occhi
saranno una vana parola,
un grido taciuto, un silenzio.
Cosìli vedi ogni mattina
quando su te sola ti pieghi
nello specchio. O cara speranza,
quel giorno sapremo anche noi
che sei la vita e sei il nulla
Per tutti la morte ha uno sguardo.
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.
Sarà come smettere un vizio,
come vedere nello specchio
riemergere un viso morto,
come ascoltare un labbro chiuso.
Scenderemo nel gorgo muti.

Cesare Pavese

Mammamia che potenza sta poesia.
Quante cose ci fanno morire un poco alla volta, ci sono morti cercate e morti arrivate.
Una morte sempre allerta come lo è un qualcosa che ti impedisce di vivere.
Quando ti guardi allo specchio vedi se la tua anima sta per morire.
La speranza è l'ultima a morire ma muore anch'essa quando è arrivato il tempo.
La morte ha i nostri occhi perchè è l'altra parte di noi quella che uccidiamo un poco alla volta.
Ecco perchè quando verrà avrà gli stessi occhi come l'incontro in se stessi il momento della verità ma silenzioso e muto.
Bella Daf grazie
__________________
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griselda è connesso ora  
Vecchio 15-10-2008, 00.04.31   #6
Astrid
Pensa di allungare la permanenza
 
L'avatar di Astrid
 
Data registrazione: 14-10-2008
Residenza: Roma
Messaggi: 25
Predefinito

La morte è l'unica certezza della vita... La vita è un soffio, di cui non possiamo sapere la durata. Negli occhi di una persona morta,vediamo solo il nulla, l'immobilità eterna. In quel momento, possiamo capire l'immenso valore della vita.
Astrid non è connesso  
 


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